giovedì 12 giugno 2008

Nucleare? Preferisco vivere.


Sul suo blog, Beppe Grillo porta avanti da qualche tempo una campagna contro il ritorno al nucleare. Sono passati più di 20 anni dalla tragica vicenda di Chernobyl, e in molti sembra se la siano dimenticata.
A questi consiglio - se hanno abbastanza coraggio - di guardarsi il video pubblicato sul sito di Grillo sulle conseguenze sulla popolazione locale dell'esplosione del reattore nucleare.

ATTENZIONE! IL VIDEO E' PER STOMACI FORTI!

Ma chi cerca di riproporre l'energia nucleare in Italia, e si trova a compiere scelte del genere, dovrebbe guardarsi questo video tutti i giorni.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Capisco che vi siano preoccupazioni (sopratutto vista la mentalità Italiana.. immaginiamo un ipotetico controllore che timbra e và al bar XD) e capisco che ci sia tanto timore visti i precedenti (86 sono nato in quell'anno eh :P) capisco anche che è bello pagare l'energia prodotta da altri paesi con la nucleare e poi lamentarsi che abbiamo i prezzi più alti e che le nostre bollette sono allucinanti... capisco anche che la gente si preoccupi della nucleare su suolo italiano... quando a due passi abbiamo ad esempio le francesi.. (ah già quelle sono indistruttibili? :P)... una cosa però davvero non capisco XD quali altre soluzioni di grande "portata" si possono trovare per arginare un problema come il caro "energia"? :D
(anche perchè la cosa allucinante che la gente si PREOCCUPI ADESSO, solo perchè si parla di metterle in Italia le centrali.. e per anni di quelle francesi (o comunque europee) non si sono curati..)

P.s. Ultimamente grillo non mi piace per niente.

questa è la mia opinione sia chiaro rispetto quella altrui e spero venga rispettato anche il mio pensiero ;) bye bye

Simone Tolotti ha detto...

Diciamo anche che l'Albania si è detta disposta ad ospitare le nostre centrali nucleari. Ah già ma le radiazioni si fermano al confine... ;-( Non installare centrali nucleari sul territorio e poi acquistare l'energia dalla Francia che ce le costruisce fuori dalla porta è proprio da idioti!

Anonimo ha detto...

non voglio troppo entrare nel merito, ma vi ricordo che a chernobyl stavano eseguondo dei test in condizioni assurde, in più chi eseguiva il test non sì è minimamente preoccupato di seguire le norme di sicurezza minime per una situazione di quel tipo

a leggere come sono andate le cose vien la pelle d'oca, se ne avete voglia è tutto qui http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Chernobyl#L.27incidente




Concordo con v, Beppe non mi piace proprio ultimamente, ancora meno mi piacciono i suoi seguaci che gli fanno da megafono senza controllare minimamente le notizie che gli vengono raccontate.

Leggete la storia del disastro di Chernobyl prima.

Dario Cavedon ha detto...

@v

Il discorso del nucleare è davvero ampio, e effettivamente ho peccato di parzialità, facendone vedere solo una parte.
Qualche argomento a sostegno del fatto che il nucleare _adesso_ sia superato:
1) l'uranio prima o poi finirà, quindi utilizzarlo per rimpiazzare il petrolio è solo un palliativo che dura poco;
2) il nucleare è una fonte di energia a basso rischio ma ad altissimo danno: il rischio di incidente è davvero oggettivamente basso, ma il danno provocato da un eventuale incidente è enorme; Cernobyl ha fatto almeno 4-5000 morti (stima), ma è praticamente impossibile stimare quanti si sono ammalati o hanno avuto comunque un peggioramente della salute;
3) il nucleare è una fonte di energia a controllo centralizzato: solo in pochi possono permettersi di costruire centrali nucleari (in italia praticamente solo l'ENEL), quindi il controllo del mercato e dell'energia resta in mani ben sicure; cosa succederebbe se invece che poche centrali ben controllate ce ne fossero moltissime a controllo distribuito? risposta: il mercato sarebbe piu' libero e i prezzi sarebbero più bassi;
4) il nucleare è già superato dall'energia prodotta con l'eolico (vedi http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/eolico-america/eolico-america.html). Perchè in Italia l'eolico non si sviluppa? Perché in alcune regioni è stato adirittura proibito di costruire pale eoliche (esempio di centrali distribuite)? In Danimarca producono tantissimo con l'energia eolica (vedi la puntata di Report http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90084,00.html), in Italia si potrebbe fare altrettanto e di più, perché non si fa? In Danimarca un privato, un gruppo di impenditori può costruirsi la centrale eolica e vendere l'energia allo stato. Perchè in Italia non si fa o si fa poco?
5) si parla sempre di quanto costa costruire una centrale e mai di quanto costa smantellarla. Si, perché una centrale nucleare ha un ciclo di vita, che vuol dire che si costruisce, produce per tot anni - diciamo 20-30 - e poi deve essere smantellata.
6) dove mettiamo le scorie nucleari? gli americani dicono "not in my back yard" (non nel mio cortile)! da tenere presente che ce le dobbiamo tenere per almeno qualche migliaio di anni...
8) altre motivazioni contro il nucleare le puoi trovare sull'intervista fatta da Repubblica a Jeremy Rifkin (http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/ambiente/rifkin-idorgeno-italia/rifkin-energia/rifkin-energia.html),

@anomimo

Avevo letto la voce di wikipedia, e l'ho anche citata sul mio post. Sono d'accordo, erano dei pazzi a fare quel test e la centrale era insicura già dal progetto e dalla costruzione. Ma questo non garantisce che non possa succedere anche in futuro!
E non sono il megafono di nessuno.

@tutti

Non fidatevi di quello che ho scritto, andate a controllare le fonti. Si, perché qui non si tratta di opinioni personali ma di fatti. Quindi, fatevi un'opinione vostra, ma soprattutto documentatevi su tutto.

Anonimo ha detto...

Dario, se non sbaglio il piano per il "recupero energetico italiano" prevede di produrre il 25% attraverso 5-10 centrali nucleari, il 25% da fonti rinnovabili (eolica, idrica etc etc) e il 50% ancora a petrolio e carburanti fossili.

Sarebbe bello sfruttare solo l'eolica/idrica/etc etc anche perchè come mi ha detto ieri un amico se accade qualcosa a una di queste "centrali" beh magari si rimane senza "energia" ma almeno non si muore/ci si ammala. Però bisogna vedere dove effettivamente sia possibile costruirle... anche perchè se si lamentano di possibili "deturpamenti" del paesaggio... dovremmo essere senza energia in tutto il mondo :P
(il problema però è sempre uno le cose non devono essere fatte con superficialità ^^)

Dario Cavedon ha detto...

Ric (sei tu, vero??), non conosco il "Piano energetico nazionale" (l'ho appena trovato su internet, e adesso me lo leggo bene).

E' chiaro che ogni soluzione ha dei pro e dei contro, neanche le risorse "verdi" (eolico/solare/idroelettrico) sono immuni da critiche. Vedo però molti contro alle centrali nucleari, e davvero pochissimi pro. Se da una parte infatti si deturpa il paesaggio con le pale eoliche (capirai che deturpamento! non ci si preoccupa nemmeno dei mostri di cemento!!), mi domando se una centrale nucleare "deturpi meno" il paesaggio.

Una soluzione che condivido è quello di differenziare, ma farlo sul serio!

Adesso mi leggo il piano, poi se ci riesco ritorno sull'argomento con un altro post...

ciao!

Anonimo ha detto...

(si sono io ^^)

Una cosa però mi sfugge.. rileggendo bene il piano si parla di 25% nucleare e 25%rinnovabili...se si trova la soluzione (insomma dove metterle) per ben il 25% parlando delle rinnovabili, credo che facendo uno sforzo in più si potrebbe coprire il 25% occupato dalla nucleare spendendo decisamente meno no? :D
Comunque sia non credo che le nostre opinioni contino molto anche vista la complessità di questo argomento (più mi informo più trovo pro/contro ad entrambe le cose)

Ottimo spunto di riflessione ;)

ciao :D

Dario Cavedon ha detto...

@ v

Posso darti una motivazione "tecnica" del perché le fonti rinnovabili sono (solo) al 25%: la rete elettrica è fatta per una produzione centralizzata, uno produce e poi distribuisce a tanti. La rete elettrica attuale _non_ va bene nel caso siano in tanti a produrre, come nel caso delle rinnovabili. Tali fonti infatti non producono enormi quantità di energia costante (come una centrale termoelettrica, oppure una nucleare), ma ne producono meno e con discontinuità (basta pensare all'idroelettrico o al fotovoltaico).
La rete elettrica in prospettiva va quindi cambiata strutturalmente: non servono più gli elettrodotti dalla centrale termoelettrica e sono necessarie batterie per immagazzinare l'energia prodotta in un dato momento, per poi riutilizzarla al momento opportuno.

E sotto questa motivazione si trova anche la motivazione politica: al potere centralizzato _non_ conviene la produzione distribuita (come lo sono le fonti rinnovabili) perché distribuendo la produzione se ne distribuisce il controllo, e quindi anche il potere, che adesso è centralizzato nelle mani di pochi, verrebbe distribuito e frammentato.
L'argomento è davvero complesso, e le persone che dovranno decidere lo dovrebbero fare pensando a medio-lungo termine (20-25 anni), superando certe classificazioni geopolitiche (nucleare a dx, rinnovabili a sx).

Grazie dei commenti, penso che preparerò un altro post sull'argomento, visto il successo di questo.

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