lunedì 17 dicembre 2007

Una bella nevicata!


La notte tra venerdì e sabato ha nevicato. Qui sopra una foto del Monte Summano visto da casa mia.
I pochi centimetri sono stati sufficienti per far contenta Greta, che ha giocato, si è rotolata, ha inseguito il papà bersagliandolo a palle di neve il sabato pomeriggio. La domenica pomeriggio invece lo ha costretto ha tirare il bob con lei sopra per chilometri, in mezzo ai campi. La scena mi ricordava gli allenamenti di Rocky IV in Siberia! :-) Non lo ammetterò mai, ma mi sono divertito anch'io!

martedì 11 dicembre 2007

A favore della libertà di informazione

C'è una cosa che non riesco proprio a mandare giù e che è il mastodontico vizio di base dell'informazione italiana. Non so se chiamarla censura. Dirò, che l'informazione in Italia è "parzialmente libera", mutuando l'espressione di Freedom House.org che colloca nel 2006 l'Italia al 79° posto nella classifica sulla libertà di stampa, dopo la Bulgaria (!) e insieme al Botswana (?!?!).
Il posto in classifica è ben meritato, c'è un dettagliato rapporto, che spiega bene il motivo di tale posizione. In poche parole, l'informazione, pur garantita dalla costituzione, è nelle mani di pochi.
Del resto, non si spiega altrimenti la censura che subiscono alcune delle "voci fuori dal coro". Un paio di esempi per tutti: Beppe Grillo e Daniele Luttazzi. E che il purtroppo oramai compianto Enzo Biagi ha subito per anni.
Un paio di parole su Beppe Grillo. In un suo post di qualche settimana fa, ha annunciato il prossimo V-day del 25 Aprile 2008 a favore della libertà di informazione. Nessuna delle maggiori testate italiane ha riportato la notizia. Per carità, non è che i giornali debbano scrivere ogni giorno tutto quel che dice e pensa Grillo. Ma, come già successo per il V-day del 8 settembre 2007, posso fare delle previsioni:
  • anche in questo caso del V-day ne parleranno solo dopo, e per lo stretto necessario;
  • scriveranno che Beppe Grillo è contro i giornali (e non a favore dell'informazione libera);
  • scriveranno che Beppe Grillo è contro i giornalisti (e non a favore dei giornalisti liberi di pensare e scrivere quel che pensano);
  • si aprirà un accesso dibattito politico, ampiamente seguito dalla stampa, in cui si proporranno soluzioni nuove e vecchie, magari tirano in ballo anche il "conflitto di interessi" (chi ne parla più!?!?!).
Mi spiace constatare quanto in basso sia caduto il giornalismo. Spiace perché il giornalismo dovrebbe essere "il cane da guardia del potere" (chi l'ha detto?) e invece in Italia, a parte qualche eccezione, è il cane da riporto del potere.
I giornalisti sono senza contratto da qualche anno, la firma tra Editori e sindacati è molto lontana all'orizzonte. I sindacati dei giornalisti dicono che gli editori vogliono rendere schiavi i giornalisti. Non mi preoccupa un granché. E' già triste abbastanza vederli adesso servi.

venerdì 30 novembre 2007

I travestimenti di Greta - parte I

La mia bambina Greta ha una particolare e naturale predisposizione per i travestimenti. Ecco qua, l'ultima delle sue trovate. Dopo essersi fatta fare un elmo da guerriero medievale dalla scatola di un panettone, s'è presa una trapunta e ha girato per la casa cercando - invano - di impaurire i presenti. Il risultato è una miniatura paurosa a metà strada tra Darth Vader e "La carica dei 101". Il divertimento è garantito, soprattutto per lei, sempre alla ricerca di nuovi modi per attirare l'attenzione.
Vediamo cosa combina la prossima volta! :-)

martedì 27 novembre 2007

Bentornata, Pedavena!


Nel 2004, il grosso produttore tedesco di birra (a cui non voglio fare pubblicità) decise di chiudere la birreria Pedavena (a cui voglio fare una blanda pubblicità), in provincia di Belluno, e licenziare tutti i dipendenti.
Pur non essendo appassionato di birra, al tempo mi ero affezionato alla causa, con sindacati e lavoratori che si erano mobilitati con tanto di sito ufficiale (ancora attivo), raccolta di firme su internet, interventi sui giornali e altre iniziative.
I dipendenti, pur di conservare il posto di lavoro e salvare una realtà storica come quella della birreria, al tempo rinunciarono ad una generosa liquidazione, e trovarono un'altra strada: la birreria fu infatti acquisita da un altro produttore italiano, friulano (a cui non so se fare pubblicità).
Adesso la produzione è ripresa, e i risultati cominciano a vedersi nei supermercati (vedi foto).

Se vi capita, fatevi una birra Pedavena, ma non perché è italiana, lo sono anche quasi tutte le altre che vendono in italiana, anche se hanno il marchio straniero. Bevetela perché è un'ottima birra!

mercoledì 14 novembre 2007

Apache verso un futuro in "riserva indiana"?

Strano il destino di Apache, il web server (per adesso) più usato in internet. Dopo aver per anni dominato incontrastato il web, da poco più di un anno, come dimostrano le rilevazioni di Netcraft, sta perdendo progressivamente terreno nei confronti del suo più grande competitore a software chiuso.
A leggere più a fondo l'indagine di Netcraft, si vede che l'ultimo calo è dovuto al "fattore blog": passaggio del servizio blog di Google, Blogger, a GFE (il web server di Google), e contemporaneo aumento esponenziale dei blog su Microsoft Live Space.
Ma non è solo questo. Oltre al web server GFE di Google, arrivato ormai oltre il 5%, anche lighttpd rosicchia qualche quota qua e la', superando la quota dell'1%.
Se non bastasse la concorrenza dell'Attore dominante e monopolista, nuovi attori quindi compaiono sul campo dei server web, e la concorrenza si fa sempre più agguerrita.
Un'ultima curiosità. Anche se la percentuale di mercato cala, il numero di siti Apache cresce costantemente, anche se cresce meno rispetto agli altri. Un po' come se un maratoneta in testa alla gara, pur continuando a correre, andasse più piano rispetto al secondo. Fatalmente, fra qualche tempo (Netcraft dice "nel corso del 2008"), il secondo supererà il primo.
Una dimostrazione che se è vero che "sedersi sugli allori" equivale a morire, è anche vero che è anche indispensabile correrre, e se possibile, sempre più veloci.

sabato 27 ottobre 2007

Linux Day a Vicenza: impressioni della mattina

Stamattina ho fatto un giro al Liceo Quadri di Vicenza, dove si è tenuto il Linux Day, organizzato dal LUG di Vicenza.
Una organizzazione impeccabile, con tanto di hostess che accoglievano i visitatori, 3 sale con presentazioni che si sono susseguite per tutta la mattinata a un ritmo praticamente frenetico. Partecipanti numerosi, soprattutto studenti, immagino dello stesso Liceo di dove si è tenuta la manifestazione. Fuori dalle sale, qualche banchetto con vari PC, opuscoli sull'attività del LUG, riviste in omaggio per i visitatori (ovviamente del mondo GNU/Linux).
Ho partecipato alla presentazione di Plone, potente CMS basato su Zope, tenuta da Franco Carinato del LUG di Montebelluna, vice presidente di Zope Italia. Una bella presentazione, peccato che il relatore abbia dovuto "stringere" ai minimi termini la spiegazione delle caratteristiche di Zope, incalzato da un inflessibile rappresentante del LUG di Vicenza, a cui premeva di più mantenere l'orario delle presentazioni piuttosto che il contenuto delle stesse.

Al prossimo post darò un resoconto delle caratteristiche di Zope che più mi hanno colpito.

giovedì 9 agosto 2007

Il commercio equo sbarca nei supermercati: una nuova sfida.


Che il commercio equo e solidale fosse un fenomeno in ascesa lo dimostrano i numeri sempre crescenti del fatturato mondiale di questo settore. In Gran Bretagna, che è uno dei paesi leader nel settore, già da tempo i prodotti del commercio equo si trovano nei supermercati. Da qualche tempo sono cominciati ad apparire anche sugli scaffali dei supermercati italiani. Per prima la COOP, che per finalità sociali trova molto in comune con i principi del commercio equo. Poi è stata la volta di una nota catena lombarda, adesso li ho visti anche su una nota catena francese di supermercati (vedi foto). A parte la COOP che dedica ampio spazio al commercio equo, allargandone la vendita oltre ai prodotti alimentari anche a prodotti tessili e accessori, gli spazi riservati dagli altri al commercio equo sono davvero limitati, un metro di scaffale, solo i prodotti che vanno per la maggiore (tè, caffè, cioccolato, qualche tipo di biscotto). Anche dal punto di vista del fatturato dei supermercati, è probabile che l'apporto del commercio equo sia estremamente limitato. Ma non si tratta di questo, non solo di questo.

Questo momento per il commercio equo è epocale. Da un lato si tratta di ampliare sempre di più la vendita e la conoscenza di questi prodotti e del loro messaggio. Dall'altro, si stanno creando nuovi spazi per il commercio equo laddove prima questo ne era escluso per gli stessi motivi per cui esiste. Mi spiego meglio. Il commercio equo si prefigge l'obiettivo valorizzare e premiare il ruolo dei produttori, che al momento sono spesso sfruttati e lasciati nella miseria dai grandi marchi internazionali secondo il principio "meno guadagni tu, più guadagno io".

Non riuscendo a reprimere il fenomeno, qualche grosso produttore mondiale ha cominciato ad approfittarne, creando i propri marchi "fair trade" (=commercio equo). Per esempio, una nota marca di banane ha una propria "linea di banane" (ebbene si!) certificate fair trade. Già il fatto di avere solo una "linea di banane" fair trade, e non tutta la produzione mondiale, denota il maldestro tentativo di accaparrarsi una fetta di mercato, quello dei consumatori attenti ai valori etici di ciò che compra. Maldestro, perché questi consumatori sanno benissimo cosa fanno i principali produttori mondiali di banane. A tale riguardo, Vi consiglio di leggere un approfondimento davvero ben fatto. Questi comportamenti scorretti e vessatori per produttori e consumatori, allontanano senza possibilità di ripensamento chi fa dei valori etici un modo di vivere.

Le botteghe del mondo, principale vettore in Italia del commercio equo e solidale, quindi si trovano in questo momento al centro di spinte diverse che ne potrebbero lacerare la struttura e vanificare
gli sforzi: da una parte i produttori, che vogliono giustamente aumentare il fattura, dall'altro la concorrenza dei produttori mondiali, che in barba a diritti e doveri, stanno cercando di intorpidire le acque buttando sul mercato prodotti equivoci, e ancora la concorrenza delle catene di supermercati. Riusciranno a sopravvivere in mezzo a questo mare in tempesta?

giovedì 28 giugno 2007

Noooxml!

Una petizione partita da pochi giorni, cerca di contrastare l'approvazione dello "standard" OOXML (Open Office XML) di Microsoft da parte dell'ISO, l'organismo che definisce gli standard internazionali. "Standard" è posto tra le classiche virgolette, perchè è ben nota la propensione di Microsoft di appropriarsi di tecnologie altrui e per poi personalizzarle ai propri usi e consumi, tagliando fuori la concorrenza. Se avete bisogno di ulteriori notizie, andate a leggervi la storia delle personalizzazioni su HTML e Java (J++) fatte da Microsoft negli anni passati.
Il pericolo è che lo OOXML diventi un'ulteriore arma a favore del Monopolista Unico per mantenere inalterata la propria posizione di Dominia Assoluto nel mercato del software per ufficio. Per questo, e per tutti gli altri buoni motivi elencati sul sito, ISO non deve approvare questo "standard".
Chi la pensa come il sottoscritto, può sottoscrivere la petizione a questo indirizzo, a cui troverà molte altre informazioni e notizie.

venerdì 1 giugno 2007

Kubuntu Feisty Fawn 7.04 da shipit


Sono finalmente arrivati i 3 cd che ho ordinato da shipit, l'attesa è stata premiata. Il cd è contenuto in una confezione in ottimo cartoncino, elengante ma sobrio ed ecologico, il disegno è stato rinnovato, e in altro a sinistra è apparsa una scritta "Pass it on!" (Passalo!). All'interno un chiaro invito a condividere il cd con gli amici, familiari, colleghi e tutti quelli che possono essere interessati a provare Kubuntu, il tutto nel segno del più ampio spirito Ubuntu insito in Ubuntu Linux.

Sono tornato!

Dopo una lunga assenza dal mio blog, sono tornato in linea... No! Non mi sono messo a dieta - ne avrei bisogno, sto cominciando ad accumulare la "panza" tipica del 40enne :-( - sono tornato a scrivere sul mio blog. Cavolo! Non scrivevo più da gennaio! Come passa il tempo...

Ciao raga, ci vediamo da queste parti...

martedì 9 gennaio 2007

Rocco e i suoi... seguiti

Ho visto in TV la presentazione del nuovo film di Silvester Stallone "Rocky Balboa", ennesimo capitolo (sesto? settimo?) della saga del pugile Rocky. Che tristezza! Un vecchio attore in declino fisico, che interpreta, 30 anni dopo il primo film, il ruolo del pugile Rocky Balboa, vecchio pugile in declino fisico. Che tristezza vedere "Sly" correre su per la scalinata di Filadelfia, 30 anni dopo e 30 chili in più! Forse sarebbe meglio smetterla, gli eroi muoiono giovani, i miti anche.
Mi viene in mente una scena de "L'aereo più pazzo del mondo", in cui sullo sfondo si vede un manifesto con un pugile vegliardo e sotto il titolo "Rocky XXIIV"... oppure era "Rambo XXIIV"!??!?!
Mi viene in mente che il tempo passa anche per noi, e gli attori che invecchiano sullo schermo sono il nostro "Ritratto di Dorian Gray": loro invecchiano mentre noi abbiamo sempre la stessa età, o meglio ne siamo intimamente convinti quando li vediamo alla TV e diciamo "Ma guarda quello com'è invecchiato!".
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...