martedì 30 dicembre 2008

L'Italia non è (ancora) come la Cina

Ieri ho fatto un post su una "presunta" censura ai danni di Beppe Grillo da parte di Google: tra i suggerimenti del motorone di ricerca, quando si cominciava a digitare "beppe..." non appariva "beppe grillo", pur essendo molto più popolare di tutti gli altri "beppe" suggeriti.

Il fatto era davvero preoccupante, e sembrava una sottile e subdola censura ai danni del "Grillo Parlante". Preoccupante tanto più se si pensa ormai Google è pervasivo e lo si immagina come parte stessa di Internet, dimenticando che invece è un servizio aggiunto sopra Internet, e che potrebbe essere "tranquillamente" sostituito da qualsiasi altro motore di ricerca (chi di voi si ricorda di quando Altavista faceva furore?)

A mezzogiorno ho dovuto rettificare il post, perché Google ha cominciato a dare anche "beppe grillo" tra i suggerimenti. Mah!

Qualcuno mi ha fatto notare che forse i suggerimenti di Google dipendono dalla quantità di ricerche fatte, e non dalla quantità di risultati della ricerca stessa. Che fosse questo il motivo? "Beppe Grillo" è meno oggetto di ricerche rispetto agli "altri beppe"?
Stamattina, mi è venuto lo sfizio di vedere su Google Trends quante ricerche sono fatte sui "vari beppe". Il risultato lo potete verificare sul grafico qui sopra, o verificare voi stessi facendo clic sul link qui sotto: le ricerche fatte su "beppe grillo" sono enormemente maggiori rispetto agli altri "beppe".

Errore o censura, Google ha provveduto rapidamente a riparare al danno. Ma quanti altri casi del genere potrebbero esserci, con personaggi e fatti molto meno noti di questo? Essere "oscurati" da Internet al giorno d'oggi equivale a sparire dal mondo.

Una cosa l'ho imparata: Google NON è Internet.


Link:

Altavista motore di ricerca
Confronto tra "beppe" su Google Trends

lunedì 29 dicembre 2008

L'Italia come la Cina?

Ho letto un post di Beppe Grillo su una "presunta" censura preventiva ai suoi danni attuata da Google Italia. Infatti, quando si digita "beppe " sul motore di ricerca, i risultati che Google propone non riportano "beppe grillo", pur essendo di gran lunga il più popolare tra tutti i "Beppe" del mondo, sicuramente più popolare di quelli proposti in automatico dal motore di ricerca.

Ho provato oggi alle 08.00, ed è effettivamente così.

La contro prova è subito fatta, facendo la stessa ricerca su Google.COM (motore internazionale), "beppe grillo" è la prima proposta con quasi 3 milioni di risultati.

Spero sia un errore, e che Google presto metta riparo a questo errore, ma non ci conto.

Aggiornamento delle 12.00

Adesso, all'ora in cui scrivo, anche google.it riporta tra i suggerimenti "beppe grillo". Qualcuno (grazie remix_tj) mi ha fatto notare che forse Google riporta i suggerimenti in base alle ricerche fatte, e non alla popolarità dei risultati (e infatti i suggerimenti non sono ordinati per popolarità). Qualche dubbio rimane...

Link:

Post di Beppe Grillo

mercoledì 24 dicembre 2008

Accesso alla rete: l'Italia (S)banda


Qualche tempo fa avevo criticato la diffusione in Italia della TV digitale a scapito della banda larga. Ho trovato oggi un documento dell'Eurostat, del 2 dicembre 2008, che a prima vista smentisce le mie cupe preoccupazioni.

A pagina 2 infatti si vede che in Italia la percentuale delle famiglie che hanno accesso a Internet a "banda larga" è passata dal 25% del 2007 al 31% del 2008, con un aumento di ben il 24%!

A ben leggere però siamo ancora però ben distanti dalla media degli EU27, che è nel 2008 al 48%. E soprattutto siamo ancora molto distanti dai paesi leader con cui l'Italia vuole confrontarsi in Europa:
  • la Gran Bretagna, 62% delle famiglie hanno accesso alla banda larga
  • la Francia, 57% delle famiglie
  • la Germania, 55% delle famiglie
  • la Spagna, 45% delle famiglie
Ma siamo superati anche da paesi che una volta guardavamo dall'alto in basso:
  • Irlanda, 43% delle famiglie
  • Ungheria, 42%
  • Portogallo, 39%
  • Polonia, 38%
Per non parlare delle punte di eccellenza di Norvegia, Svezia, Olanda, Danimarca, tutte con percentuali sopra il 70%.

Da sottolineare poi che in Italia moltissimi comuni non sono raggiunti dalla banda larga, ed è quindi probabile che nei prossimi anni la percentuale delle famiglie che accedono alla stessa rimanga la stessa, o cresca molto poco. Senza contare poi che in anche alcune zone delle grandi città (Milano, Roma) non sono coperte della banda larga!

Infine, altro dato preoccupante è la diminuzione unica in tutta EU27, delle famiglie che hanno accesso alla rete, passate dal 43% al 42%. L'inizio del declino?

Non ci resta che sperare nella prossima partenza del Wi-MAX, e nell'imprenditoria degli italiani, noti in tutto il mondo per "farsi da soli" quello che lo Stato non può o non vuole fare.

Link:

Documento originale dal sito Eurostat
Articolo sul Wi MAX su Wikipedia

Ancora sul latte crudo


Nonostante qualche sussulto, sta ormai scemando la polemica sull'introduzione dell'obbligo di apporre sui distributori di latte crudo la scritta in rosso "bollire prima di consumare". Tale obbligo è stato deciso dal Ministero della Salute, a fronte di pochissimi (10 casi tra il 2007 e 2008) casi di Sindrome Emolitico Uremica (SEU), dovuti al batterio Escherichia Coli O157. Tale batterio si potrebbe trovare nel latte crudo, ma anche in uova, carne cruda e pesce crudo. I casi di SEU potrebbero quindi essere dovuti al consumo di latte crudo non bollito. La bollitura infatti elimina praticamente tutti i batteri, azzerando di fatto il rischio.

Tante parole si sono spese, spesso anche a sproposito o per partito preso, senza analizzare bene i fatti. Proviamo a farlo.

Qualche parola sulla SEU

La Sindrome Emolitico Uremica (detta SEU), è una malattia rara e grave (può essere mortale o costringere alla dialisi) che si osserva soprattutto in bambini e anziani (che hanno basse difese immunitarie), dovuta al consumo di alimenti crudi (uova, latte, carne, pesce), contaminati dal batterio Escherichia Coli O157. Questo batterio può essere presente nell'intestino dei bovini, senza causare problemi all'animale. Ma se gli alimenti di consumo umano sono contaminati può causare la SEU. La contaminazione avviene attraverso le feci - quindi l'igiene degli animali e degli operatori è fondamentale per prevenire la malattia. Per inciso, per gli uomini: basta lavarsi le mani per evitare la diffusione! Per ammalarsi, bisogna invece ingerire alimenti contaminati.

La SEU come detto è una malattia rara, con pochissimi casi in Italia. Queste sono le statistiche degli ultimi anni.

1988 17 casi di SEU
1989 14
1990 11
1991 9
1992 14
1993 21
1994 15
1995 12
1996 13
1997 16
1998 10
1999 17
2000 26 (picco!)
2001 13
2002 11
2003 16
2004 17
2005 18
2006 n.a.
2007 3
2008 7

(fonte Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e Ministero della Salute)

L'ordinanza del Ministero della Salute

A fronte di queste segnalazioni, il Ministero della Salute ha deciso di emanare un'ordinanza che prevede l'obbligo di apporre sui distributori che "il latte deve essere consumato previa bollitura". Merita una citazione il fatto che, sempre sul sito del Ministero si legge che i casi di SEU e l'assunzione di latte crudo "è probabile", ma non è certa.

Prima cosa, la salute

Anche se la SEU è rara, non vale la pena di giocare sulla salute. Quando ero piccolo, mamma portava a casa il latte delle mucche del nonno e per lo bolliva sempre, prima di metterlo in frigo.
I tempi da allora sono cambiati. Mucche, contadini, stalle, sistemi di mungitura sono tutti migliorati sotto il profilo igienico sanitario, ma non è oggettivamente possibile eliminare totalmente i rischi alla fonte.
I consigli che riporto sono quelli dettati dal Ministero, dalla tradizione e dal buon senso:
  • bollire il latte prima di consumarlo;
  • non interrompere la catena del freddo: una volta prelevato e portato a casa, il latte va sempre conservato in frigo, sia prima che dopo la bollitura; in questo modo si impedisce o comunque si rallenta la proliferazione di batteri.
Questi norme, come riporta il Ministero della Salute "non sono correlate alla qualità del latte, che è buona" e rimane tale anche dopo la bollitura.

Tra l'altro, la bollitura, allunga la vita del latte crudo da 2 a 4-5 giorni, sempre ammesso di conservare il latte in frigo.

I vantaggi del latte crudo restano gli stessi

I vantaggi del latte crudo restano anche se è bollito:
  • filiera corta del prodotto: venduto direttamente dal produttore al consumatore, maggiore garanzia per il consumatore;
  • kilometri zero: il latte e chi lo compra fa poca strada, evitando l'inquinamento causato dal trasporto e distribuzione del latte e di chi lo acquista;
  • meno rifiuti: invece che il tetrapak o la plastica del latte di supermercato, il latte crudo si può conservare in bottiglie di vetro, che opportunamente lavate possono essere sempre riutilizzate;
  • minori costi del latte: circa 1 euro al litro, anziché 1,4 - 1,5 euro al litro del latte pastorizzato del supermercato;
  • maggiori guadagni del produttore: 0,7 centesimi di euro anziché i circa 0,3 centesimi della vendita alla "centrale del latte";
  • gusto migliore: il latte crudo è più gustoso del latte pastorizzato.

Informazione superficiale

Come da titolo: TV e giornali hanno dato informazioni superficiali, che hanno contribuito a creare un clima di allarmismo ingiustificato. Tanto che poi si sono dovute ripetere le notizie, e il Ministero della Salute, e quello delle Politiche Agricole, sono dovuti intervenire più volte per sminuire le polemiche, e confermare la bontà del latte italiano.

Come ho scritto, questo tipo di informazione non aiuta l'informazione, ma crea solo sfiducia nei cittadini, nei confronti dell'informazione stessa e della classe politica. Quest'ultima poi spesso si esprime per "partito preso", senza badare alla sostanza dei fatti.

I consumatori di latte crudo sono mediamente più informati del consumatore medio, e penso che le polemiche di questi giorni hanno inciso molto poco sulle vendite di latte.

Qualche altra riflessione

I casi di SEU sono pochi, in quanto la malattia è comunque rara. Ma non per questo si deve abbassare la guardia, e prendere tutte le precauzioni del caso, come scritto sopra.
Il fatto che la SEU si manifesti da sempre, ben prima del 2004, anno in cui sono cominciate le installazioni di distributori di latte crudo, induce a pensare che forse il latte crudo non ne è responsabile, o almeno non ne è l'unico responsabile.

Il timore di chi consuma il latte crudo (e bollito), è che l'accoppiata informazione (superficiale) politica (per partito preso) abbia fatto il primo passo verso uno stop alla vendita di latte crudo con i distributori automatici. Il tutto con l'avvallo o la spinta di chi il latte lo commercia in maniera industriale. Questa la causa della petizione del "Consorzio Tutela Latte Crudo".

Non so se sia un caso, ma ieri sera facendo la spesa nel solito ipermercato, uno dei latte UHT era scontato del 30%. Non avevo mai vista una svendita di latte, ma forse è solo un caso.


Link:

Approfondimento sulla SEU
Ordinanza del Ministero della Salute
Proposta di regolamentazione della vendita di latte crudo della Società di Medicina Veterinaria Preventiva
Mappa dei distributori di latte crudo in Italia
Dichiarazione del Ministro delle Politiche Agricole sul latte crudo
Petizione contro la chiusura dei distributori di latte crudo

venerdì 19 dicembre 2008

Alex Bellini è arrivato in Australia

Alex Bellini festeggiato a Sydney


Dopo 294 giorni di navigazione a remi in solitaria, 9300 miglia (17300 chilometri!) da un capo all'altro dell'Oceano Pacifico, il 13 dicembre 2008 Alex Bellini è finalmente arrivato in Australia.
Le polemiche che ne sono seguite (perché, sfinito dalla traversata, non è riuscito a remare le ultime 60 miglia), derivano dal tipico atteggiamento autolesionistico da italiani a italiani.
Noi invece, che lo abbiamo seguito regolarmente sul suo sito e su Caterpillar il venerdì, e sappiamo quanto gli sia costata questa impresa, preferiamo festeggiarlo e basta. Tutto il resto, sono solo parole che si perderanno nel vento della memoria. L'impresa invece, quella resta.

Alex torna in Italia, il 23 dicembre, l'arrivo, insieme alla moglie Francesca è previsto per le 12.20 a Milano Malpensa.

Link:

Sito ufficiale di Alex Bellini con le ultime notizie
Articolo su Gazzetta.it
Intervista a Bellini su Gazzetta.it

lunedì 15 dicembre 2008

Latte crudo: reale pericolo o disinformazione (e mistificazione)?

Aggiornamento! Leggi anche il nuovo post sul latte crudo!

Qualche tempo fa avevo scritto su questo blog del latte crudo, delle numerose possibilità e vantaggi dei distributori automatici sparsi un po' in tutta Italia.

L'altra sera, recandomi alla Fattoria Valdastico di Zané dove mi rifornisco regolarmente, ho visto sul distributore automatico un cartello enorme con la scritta (in caratteri rossi!):

IL PRODOTTO DEVE ESSERE CONSUMATO PREVIA BOLLITURA

Preoccupato e incuriosito, ho letto gli altri cartelli appesi al distributori. Su uno c'era l'ordinanza del Ministero della Salute, che obbligava i produttori ad appendere il cartello di cui sopra. Di fianco la spiegazione del cartello, che parlava "alcuni casi di sindrome emolitico uremica in Italia", forse dovuti al consumo di latte crudo. A completare il quadro, un foglio con l'esito delle analisi su un campione di latte della fattoria: nessuna contaminazione da batteri.

La notizia dell'ordinanza è stata riportata con discreto clamore dalla stampa e dalla TV italiana, e questo mi ha fatto ulteriormente preoccupare. Quando sono tornato a casa, ho bollito il latte, con l'idea però di andare a informarmi meglio.

Vediamo quindi i fatti.

Sul sito del Ministero della Salute, si scrive che l'obbligo di appendere quel cartello deriva in quanto:
"Sulla base delle informazioni pervenute dall’Istituto Superiore di Sanità risultano ad oggi 10 casi di bambini colpiti da sindrome emolitico uremica che hanno consumato latte crudo nei giorni precedenti (quindi è probabile una correlazione con l’alimento).
Nel 2007 i casi segnalati sono stati 3 (Rimini, Padova, Mantova) e nel 2008 sono stati 7 (Bolzano, Ancona, Bologna, Cremona, Mantova,Verona e Torino)."

Dieci (10) casi in due (2) anni (!), di "sindrome emolitico uremica", malattia però molto grave, che colpisce soprattutto i bambini, dovuta al batterio "Escherichia coli O157". Il batterio può essere presente nell'intestino dei bovini (senza causare problemi all'animale) e da lì potrebbe passare nel latte, quindi contagiare per via alimentare. L'infezione si ha solo nel caso si assuma il prodotto non cotto, da qui l'ordinanza.

Da precisare che il latte venduto nei distributore automatici è sottoposto ogni 15 giorni e mensilmente a controlli da parte dell’ Autorità Sanitaria (Servizio Veterinario), analizzandolo alla ricerca di eventuali patogeni. Per quanto riguarda il 2008 il risultato di queste analisi è stato per l’Escherichia Coli O 157, la totale assenza in tutti i 1.423 campioni analizzati.

I produttori di latte crudo vedono in questa ordinanza un attacco denigratorio, tanto è vero che si sono mobilitati con una petizione online, di cui più sotto trovate il link.

Alcune considerazioni personali.

Nei casi segnalati, non è sicuro che l'infezione sia dovuta al latte crudo, il Ministero della salute stesso dice "è probabile una correlazione con l’alimento"; infatti, come si legge sul sito dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri", i germi penetrano "nell'organismo tramite l'ingestione di acque o alimenti contaminati (in genere carne poco cotta o latticini)". Quindi anche acqua o carne potrebbero essere stati i vettori del batterio.

Le informazioni sulla stampa e sulle TV sono state generiche e allarmanti. Come succede regolarmente, sono dovuto ricorrere a Internet per cercare informazioni complete. L'informazione quando è incompleta si trasforma in disinformazione, se non adirittura mistificazione.

Facendo un rapido conto, si può stimare che la vendita diretta di latte crudo fa perdere alcuni milioni di euro all'anno alla filiera commerciale che viene dopo il produttore: caseifici, latterie, supermercati e grossisti perdono il loro guadagno. Si tenga presente che il latte è venduto dai produttori alle latterie a circa 30 centesimi di euro, e arriva sugli scaffali dei supermercati a 1,40 - 1,50 euro. Fate un po' voi i conti degli interessi in gioco.

E' da considerare che bollendolo, ma anche pastorizzandolo come fanno le latterie industriali, si priva il latte di alcune sostanze benefiche, tra cui l'acido linoleico coniugato, la lattoferrina e i "famosi batteri" conosciuti come fermenti lattici (quelli presenti nello yogurt).

La cosa che rende tutto questo molto triste, è la diffusa sfiducia della gente nella stampa che lancia notizie allarmistiche e superficiali, e nei politici, che dispongono provvedimenti altrettanto allarmistici e superficiali. Si ha come la sensazione che gli interessi di pochi (aziende) superino quelli di molti (cittadini).


Link:

Ordinanza del Ministero della salute sul latte crudo
Petizione contro l'ordinanza
Sindrome emolitico uremica
Consorzio di tutela del latte crudo
Mappa dei distributori automatici di latte crudo

mercoledì 10 dicembre 2008

Buon compleanno, topastro!

Il 9 dicembre 1968 a Douglas C. Engelbart, e un gruppo di 17 ricercatori con cui lavorava al Augmentation Research Center dello Stanford Research Institute in California, tenne una dimostrazione pubblica del primo sistema basato sull'uso del mouse. La demo si tenne al Convention Center di San Francisco davanti a un pubblico di un migliaio di professionisti dell'informatica, durante la Joint Computer Conference.
Quel giorno Engelbart, nell'ottica di migliorare il modo di lavorare delle persone, presentò anche altre innovazioni, come l'ipertesto e il telelavoro.

Da allora ne è passato di tempo, e anche lui, il mouse, è cambiato un bel po' da allora: non so dove ho letto che il primo era di legno!

Sul sito MouseSite si trova anche il video dell'intervento di Engelbart.

Link:

Prima demo del funzionamento del mouse dal MouseSite
Il mouse su Wikipedia

60 anni dalla "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo" - Libertà di espressione

Ricorre oggi il 60° anniversario della "Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo", promossa dall'ONU e firmata a Parigi il 10 dicembre 1948.
La Dichiarazione è un documento di con cui gli Stati membri delle Nazioni Unite si impegnavano a garantire i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali, culturali di ogni persona. Questo è il primo documento che sancisce universalmente, cioè sempre e dovunque, i diritti fondamentali di ogni essere umano.

La prima considerazione che viene in mente è che è passato tanto tempo da allora, ma tanto rimane ancora da fare, un po' in tutto il mondo.

Per il nostro piccolo, un pensiero in particolare va all'articolo 19 "Libertà di espressione". Questa è una delle libertà e diritti fondamentali, riconosciute in tutti i paesi democratici. E' uno dei diritti che più spesso sono attaccati in tutti i paesi, democratici e non.

La Dichiarazione universale, all'articolo 19 recita:
"Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere."

In Italia, la "Libertà di manifestazione del pensiero" è tutelata dall'articolo 21, che recita (riporto il testo integrale):
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni."

Su internet, la diffusione universale dei blog porta la libertà di espressione alla massima espressione, con la possibilità davvero universale e davvero per tutti di dire liberamente il proprio pensiero.

Ultimamente, anche in stati democratici, anche in Italia, c'è stata la forte tentazione di migliorare, queste libertà, attraverso strumenti che consentano l'identificazione certa di chi scrive o esprime la propria idea.

Trovo difficile migliorare l'articolo 19 della Dichiarazione Universale, o l'articolo 21 della Costituzione Italiana. In questo caso, come in tanti altri esempi recenti mi sembra forte il pericoloso desiderio di controllo centralizzato dell'informazione, e per estensione, controllo centralizzato delle idee e opinioni.

Link:

Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo su Wikipedia
Libertà di espressione su Wikipedia
Libertà e diritti fondamentali su Wikipedia

lunedì 8 dicembre 2008

“Questo uccide quello” – Digitale terrestre e banda larga

Siete sicuri ad essere voi a guardare la TV, e non viceversa? :-)

Nel capolavoro di Victor Hugo “Notre Dame de Paris”, l’architettura di Parigi e la sua storia fanno da sfondo alle appassionanti vicende del gobbo Quasimodo e della bella zingara Esmeralda. L’architettura della città nella Storia costituì infatti non solo l’ossatura, ma anche il mezzo di comunicazione di massa più diffuso: basti pensare alle cattedrali gotiche con il loro elevarsi in verticale verso il cielo, verso il Supremo, o agli affreschi, che erano il mezzo di insegnamento dei testi sacri più diffuso. L’architettura subì un crollo in popolarità e importanza con l’avvento del libro stampato: il nuovo mezzo supera di gran lunga l’architettura non solo in diffusione, ma anche in facilità di comprensione. L’impatto fu devastante, tanto che Hugo fa dire a uno dei protagonisti del libro “Questo (cioè il libro) uccide quello (l’architettura)”.

Una lunga divagazione, che mi serve per inquadrare cosa sta succedendo in Italia:

Questo (cioè la TV digitale terrestre) uccide quello (la banda larga).

In Italia a fronte infatti della diffusione sempre crescente della TV digitale terrestre, la banda larga arranca, e perde sempre più terreno rispetto all’Europa. Secondo infatti un rapporto Between, società di consulenza ICT, che ha tra l'altro costituito il "Osservatorio sullo sviluppo della banda larga" la banda larga in Italia è diffusa come nella media europea, ma ci sono solo 10,7 milioni di utenti, Spagna e Slovenia ci hanno già sorpassato, e abbiamo ben poche probabilità di riguadagnare terreno, anzi. Nelle zone rurali poi, la diffusione della banda larga è del 46% (meno di noi solo Cipro e Malta).

Servirebbero interventi importanti da parte di chi ha la rete (uno per tutti, Telecom Italia) o di chi guida il Paese. L’uno e l’altro per motivi (forse) diversi, non sono minimamente interessati a farlo. Ancor meno in questo periodo di crisi finanziaria e economica. Quando invece la banda larga potrebbe essere un volano per far ripartire il Paese.

Invece la TV digitale terrestre è all'avanguardia in Italia. Nel recente passato se ne è ampiamente sponsorizzata la diffusione, anche tramite sussidi statali, ricordiamo i 220 milioni di euro stanziati per l'acquisto del decoder per vedere il digitale terrestre. In più, ormai tutte le TV LCD e plasma in vendita offrono il decoder per la TV digitale già installato. Infine si sta anche procedendo a passi decisi verso l’adozione totale di questo standard, in sostituzione della vecchia TV analogica, tanto che in Sardegna esiste solo digitale terrestre e si sta attivando regione per regione in maniera graduale fino alla totale sostituzione entro il 2012.

Un paio di considerazioni.

La contrapposizione tra digitale terrestre e banda larga non è sulla novità del mezzo (come lo erano architettura contrapposta a libro), ma nella testa di chi ha a cuore solo una tecnologia.

La sproporzione degli investimenti e pubblicità nell’una piuttosto che nell’altra tecnologia evidenzia due aspetti. Da una parte, un desiderio di controllo centralizzato, e quindi potere centralizzato, e anche informazione centralizzata, che solo un mass media centralizzato (la TV) può dare. Dall’altra parte, una miopia nel futuro del Paese che resta all’età della pietra dal punto di vista tecnologico, e tarpa le ali a persone e aziende che grazie alla banda larga potrebbero facilmente far conoscere il loro lavoro al mondo intero.

L’Italia ha pochissime risorse naturali, intese come materie prime, e deve quindi puntare ma ha moltissime risorse naturali intese come intelligenza e creatività, come dimostrano secoli di scoperte e invenzioni italiane, ed è su queste risorse che si dovrebbe puntare, dotandole di mezzi adeguati.

La concorrenza si fa sempre più serrata. Dal punto di vista tecnologico, i paesi emergenti (Cina, India e Brasile solo per citare i più noti) non si fanno mancare niente. L’Italia invece non si fa mancare le veline, alla sera, dopo il tg.

Ciao 302T, dove vogliamo andare?


PS: mentre stavo scrivendo questo post, ho letto un articolo in cui il prossimo presidente degli Stati Uniti Barack Obama, dichiara che uno dei mezzi per rilanciare l'economia statunitense sarà la banda larga. Speriamo che adesso che l'ha detto lui, magari qualcosa si smuova anche in Italia.

Link:

Osservatorio sviluppo banda larga

Sito sul digitale terrestre del Ministero delle Comunicazioni

Articolo su "la Repubblica" sulla banda larga (ripreso da between)

Articolo su "la Repubblica" con le dichiarazioni di Barack Obama

venerdì 5 dicembre 2008

Webcam quiz - la soluzione

webcam di Asiago da http://www.slegarcommando.it/index.htm

Il buon Pixel ha già indovinato la soluzione del "Webcam quiz" postato stamattina. La webcam, invece di puntare su una veduta a nord di Asiago, punta al soffitto della stanza in cui è posta, con una bella panoramica su neon e centralina di rilevamento anti-incendio. Uno spettacolo, insomma! :-)

Beh, a dire il vero, la foto (come riporta la didascalia) risale al 2008-06-30... quindi è più che altro poca cura di chi amministra il sito. Adesso glielo segnalo.

Ah! Per la cronaca, ad Asiago nevica, e tanto! Come non si vedeva da molto tempo... Quest'anno gli albergatori, noti per lamentarsi se non nevica, si lamenteranno che c'è troppa neve! :-)

Link:

Sito webcam Asiago, con tutte le webcam dell'Altopiano di Asiago (comprese quelle che puntano a soffiti)
Post del Webcam quiz

Webcam quiz


Stamattina stavo cercando qualche webcam sull'altopiano di Asiago (magari domenica vado a sciare), e mi sono imbattuto in un sito che riporta immagini di tutte le webcam dell'Altopiano. Anche quella in foto. La didascalia dice "Asiago nord". Dopo attento esame son riuscito a identificare il paesaggio. Voi riuscite a capire di cosa si tratta?

mercoledì 3 dicembre 2008

Luci d'artista 2008 a Torino

Torino - Via Garibaldi - Luci d'artista 2008 - Luigi Mainolfi - Luì e l'arte di andare nel bosco

La settimana scorsa ero a Torino per lavoro, e mi sono imbattuto in "Luci d'artista". Si tratta di un evento organizzato da "Contemporary Arts Torino Piemonte", che prevede l'esposizione a Torino e dintorni di varie installazioni di artisti italiani e stranieri.
In una Torino che si sta preparando al Natale - le vetrino sono addobbate in tema da tempo - si tratta di una stupenda variazione sul tema "luminarie delle feste natalizie".
Bellissimo l'effetto dell'opera di Luigi Mainolfi (vedi foto qui sopra), con il racconto "Luì e l'arte di andare nel bosco" che si svolge man mano che si cammina per via Garibaldi.
Da segnalare anche "Il tappeto volante" di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, con un tappeto di luci rosse e blu che si eleva a mezz'aria sopra la piazza e i passanti con il naso all'insù.

Purtroppo il tempo era poco, le opere sparse per Torino, il freddo pungente e la fame incombente: eravamo alla ricerca di un ristorante! Non ho quindi visto tutto, spero di tornare in tempo per vedere anche le altre.

Ho fatto qualche foto, pubblicata su Facebook più sotto c'è il link: non sono venute benissimo, ma rendono l'idea di quel che si può trovare passeggiando in questi giorni per Torino. Se passate di lì, fatevi un giro, ne vale davvero la pena!

Link:

Sito di "Luci d'artista"
Foto su Facebook

lunedì 24 novembre 2008

Visita al MART alla mostra sugli Impressionisti

La stupenda cupola del MART

Ieri siamo stati al MART di Rovereto per vedere la mostra “Impressionisti e post-Impressionisti. Capolavori dall’Israel Museum di Gerusalemme”. Si tratta di una collezione di quadri prestati dal “Israel Museum” di Gerusalemme, la cui fortuna è stato il prestito di molti privati, che poi per molti quadri è diventata una donazione.
I quadri sono più di cinquanta, non solo di pittori Impressionisti, ma anche di loro contemporanei o immediatamente successivi. Molti dei quadri esposti li vedevo per la prima volta, del resto prima di questa mostra questi quadri non erano mai stati prestati.
Qualche pensiero su quel che ho visto.

Arriviamo a mezzogiorno, non c'è coda (incredibile) e cominciamo subito a vedere la mostra.

Si inizia con Pissarro, l'unico pittore che ha partecipato a tutte le mostre degli Impressionisti e per questo considerato un po' “il papà” del movimento. Una delle sue opere è il “Boulevard de Mont Martre”, una delle 14 (!) versioni (non aveva molta fantasia, oppure al tempo si vendeva bene): il traffico delle carrozze, la vita frenetica e il movimento continuo, ma il tocco della pittura è leggero, i colori caldi e allegri. Gli Impressionisti sono tra i primi pittori a documentare i cambiamenti della civiltà industriale: appunto il traffico delle carrozze in centro a Parigi, ma anche le prime fabbriche, i paesaggi cittadini con la lunga schiera di ciminiere che oscurano il cielo.

Una nota della mostra ricorda che l'invenzione del colore in tubetto rivoluziona i dipinti dei paesaggi, che così possono essere fatti sul posto, invece che in studio. Fa un po' sorridere, ma per il tempo deve essere stata un'invenzione straordinaria. Per rendere l'idea, potrei dire che il tubetto è stato per la pittura quel che il WII è stato per i videogiochi.

Si passa poi a Renoir, con alcuni ritratti fatti su commissione. I volti sono sognanti, ben resi dal tratto leggero, il contorno non ben definito, per attirare l'attenzione di chi guarda sul volto. Fa sorridere la costante sfortuna degli artisti in vita, che devono mettere la loro arte al servizio del proprio stomaco, salvo poi esser riconosciuti grandi in tarda età (o dopo la morte) e fare ricchi gli altri, ma raramente sé stessi.

Una sala (e qualche opera sparsa) è dedicata allo scultore Rodin, praticamente l'unico inserito nel movimento degli Impressionisti, con le sue sculture dinamiche, sempre in eterno e immoto movimento.

Ci sono poi alcune opere di Monet, forse l'emblema del movimento. Una delle sue opere, che è anche il cartellone della mostra, è le ninfee, sull'acqua che rispecchia il paesaggio sovrastante. Di Monet mi piace l'uso incredibile del colore, che prende il sopravvento sulla forma. Quest'ultima appare sempre più sfumata e secondaria nel contesto.

Con Cezanne si passa al moderno degli Impressionisti, non aderisce in toto al movimento, perché interpreta quello che vede, non si accontenta di riportarlo fedelmente. Dice una nota che le sue opere sono influenzate dalle stampe giapponesi che cominciano al tempo a girare per l'Europa (e influenzeranno anche Van Gogh). Di sicuro il quadri sono meno fedeli alla realtà, più piatti

Infine una sala con Seraut e Signac, gli inventori del “pointillisme”. Come nei tubetti, anche qui la scienza influenza la pittura: gli studiosi si accorgono che colori diversi messi vicini possono risultare diversi all'occhio umano. Da questo partono i “puntinisti” che nelle loro opere usano una pennellata piccolissima, quasi un punto, con un effetto bellissimo e di grande impatto.

Nel complesso una mostra ben articolata che spazia per tutta l'era impressionista, anche se manca il quadro famoso, quello che sarebbe servito per attirare il grande pubblico.
Segue quindi, una pausa al ristorante del museo per rimetterci in sesto. Se avete più tempo, andate da qualche altra parte, la qualità non giustifica il prezzo che abbiamo pagato.

Al pomeriggio abbiamo fatto una breve visita alla mostra “Il Secolo del Jazz. Arte, cinema, musica e fotografia da Picasso a Basquiat”, adibita al secondo piano. Notevole la quantità di opere esposte, con opere di moltissimi artisti moderni.

Link

Foto della visita
Sito web del MART

venerdì 21 novembre 2008

Ubuntu Hall of Fame

http://hall-of-fame.ubuntu.com

Jono Bacon, community manager di Ubuntu, ha annunciato una nuova iniziativa della Comunità Ubuntu: la "Ubuntu Hall of Fame".

Si tratta di un nuovo sito web in cui sono riportati tutti i maggiori contributori alla comunità Ubuntu, in termini di sviluppo, aiuto nella risoluzione dei bug (per singolo e per LoCo Team), contributi su Launchpad (e qui appare anche una nostra conoscenza: il grande Milo!)

Bisogna dire che guardando i numeri c'è da rimanere impressionati dell'apporto di alcune persone, Jono le definisce "rockstar".

Anche questo è un bel modo per premiare l'impegno e il lavoro dei più bravi, perché nel software libero e nelle comunità in genere la maggiore soddisfazione è quella di veder riconosciuto il valore per proprio apporto.


Link

Annuncio sul blog di Jono Bacon
Annuncio su Ubuntu Fridge
Ubuntu Hall of Fame

Planet di Ubuntu-it (ancora) in attesa di chiusura per cessata attività

Adesso cominciano anche a prenderci in giro con il salva-blog. Il mio blog non deve essere salvato da nessuno. Anzi si, deve essere salvato dal salva-blog.

Link:

Notiza della legge su Punto Informatico.

Aereo caduto, una tragedia annunciata.

Foto della casa la mattina del giorno dopo - dietro l'albero si vedono
i pannelli di legno a copertura del buco, e il balcone cruciato.


Ieri mattina, alle 11 circa, un aereo di una pattuglia acrobatica privata, con una persona a bordo è precipitato sulla frazione di Rozzampia, a Thiene (VI), schiantandosi contro una casa. Il pilota è morto, le due persone che si trovavano nella casa sono rimaste miracolosamente illese.

Il fatto è avvenuto a 500 mt circa dalla casa dei miei, dove abitavo prima di sposarmi. E, più importante, a 200 mt dalla scuola elementare e da quella materna, a quell'ora gremite di bambini.

Già da qualche mese gli abitanti del posto si lamentavano delle acrobazie della pattuglia acrobatica, 4 aerei in tutto, che provava le figure proprio sopra le case del paese, sfiorandone i tetti. Qualche settimana fa, ero a pranzo da mamma e li vidi sfiorare più volte il campanile della chiesa.

La cosa tragicomica di tutta la storia è che la frazione dove si è svolta la vicenda è circondata da campi in tutte le direzioni, e sarebbe bastato un po' di buon senso e esercitarsi sopra i campi. In caso di difficoltà, gli aerei avrebbero trovato più agevole atterrare su un prato, che sul balcone di una villetta.

Inutile fare retorica, l'a
Link:

Notizia su Corriere.it

mercoledì 19 novembre 2008

E' arrivato il freddo...

Stamattina andando al lavoro c'erano 3-4 gradi, molti meno della settimana scorsa. Purtroppo ci siamo, e le miti temperature a cui ci eravamo piacevolmente abituati sono ormai solo un bel ricordo...

lunedì 17 novembre 2008

Giornata internazionale a ricordo delle vittime degli incidenti stradali

Ieri 16 Novembre 2008 è stata la "Giornata Internazionale a ricordo delle vittime della strada". Ogni anno in Italia muoiono più di 5.000 persone (una piccola città!) a causa di incidenti stradali, circa 15 al giorno (!), in più di 300.000 incidenti.

Una strage continua, che passa nella generale indifferenza, quasi che fosse un normale evento naturale come un temporale.

Tutti noi abbiamo perso almeno un parente o un amico in un incidente stradale. E' incredibile l'immobilità di chi potrebbe e dovrebbe cambiare le cose e invece non fa assolutamente niente. Anzi, in qualche caso si torna indietro, come quando si abolì la legge che vietava la vendita di alcolici dopo le 2 di notte.

Altri numeri: secondo i dati ISTAT (2006), riportati anche dall'ACI, tra venerdì notte e sabato notte (tra le 22 di sera e le 05 di mattina) avviene il 44% degli incidenti e ci sono il 45% dei morti. Se a questo assommiamo il fatto che il 70% delle cause imputabili allo stato psico-fisico del conducente è dovuto a "ebbrezza da alcol", non ci vuole molto ad arrivare alle conclusioni. Ancora, per i giovani, l'incidente stradale è la prima causa di morte (sempre secondo fonti Istat).

Il brutto di tutta la storia è che questo si sa. Un servizio di Report del 2002 (!) denunciava la disastrosa situazione degli incidenti in Italia, e anche la via giusta per migliorarla, come seguire l'esempio della Gran Bretagna. Lì la situazione era peggiore di quella italiana, e sono riusciti a dimezzare le cifre di morti e feriti in pochi anni. Un esempio da seguire: in Gran Bretagna è proibito vendere alcolici negli autogrill.

Oltre all'aspetto umano, si dovrebbe anche fare il conto di quanto costano gli incidenti stradali in termini economici. In questi tempi di recessione, magari è un fattore che solletica maggiormente l'attenzione degli italiani. Ebbene, secondo un rapporto del Censis del 2006, pesano per il 2,4% sul PIL. Questo vuol dire l'Italia sperpera il 2,4% del suo PIL in "costi sociali" tra funerali, ospedali, assicurazioni, auto, strade, ecc...


Link:

Sito della AIFVS, Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada
Voce sugli incidenti stradali su Wikipedia
Statistica degl incidenti stradali (dal sito ACI - anni 2005 - 2006)
Statistica degl incidenti stradali (dal sito handicapincifre. it - anni 2003 - 2004)
Servizio di Report sull'abuso di alcol tra i giovani
Servizio di Report (del 2002) sugli incidenti stradali
Rapporto Censis 2006 dal sito AISICO

venerdì 14 novembre 2008

Ubuntu su Italians

Sul famoso blog di Beppe Severgnini, che fa parte di Corriere.it è apparsa una mia mail su Ubuntu e la Comunità Italiana.
Avevo già scritto a Beppe in precedenza, ma non avevo avuto la fortuna di essere pubblicato. Questa volta, mi sono infilato in una interessante discussione su "quell'altro sistema operativo" e il suo "degno sostituto", per far notare che un altro sistema operativo è possibile!

Anzi, esiste già: U-B-U-N-T-U!

Il titolo che hanno dato alla mail non mi piace tanto, ma pazienza.

Un po' di visibilità in più... aspettiamo i ritorni degli Italians!

Link:

Mail su Italians

Come fare paccate di soldi con il software libero...


... e diventare famosi in un colpo solo!

Impossibile!

Impossibile??

E invece possibilissimo!

Non serve essere Mark Shuttleworth, che anzi non è ancora riuscito a ritornare dell'investimento speso in Ubuntu. Bisogna avere buone idee!

Un'idea originale ce l'ha avuta Stani Michiels, che ha partecipato al concorso del Ministero delle Finanze olandese per il disegno di una medaglia commemorativa su "Olanda e architettura". L'idea è stata quella di creare moneta che rendesse omaggio a tutti i famosi architetti olandesi, in modo originale. Ne è venuta fuori una moneta fantastica!
Sul fronte, è stato fatto un ritratto della Regina Beatrice, come da tradizione olandese (anche tutte le altre monete olandesi ce l'hanno), utilizzando i nomi degli architetti olandesi famosi, scritti a spirale con carattere sempre più piccolo verso il centro. Altra chicca: a stabilire l'ordine in cui sono scritti i nomi è stata la popolarità su Internet!
Sul retro è stata rappresentata la mappa dell'Olanda, per definirne il contorno sono stati utilizzati i libri degli architetti olandesi, che ne definiscono i confini come se il bordo della moneta fosse il ripiano della libreria. Anche qui una piccola chicca: sopra l'Olanda ci sono degli uccelli, diversi a seconda della provincia olandese, piazzati in corrispondenza della posizione della provincia.

Un piccolo capolavoro!

Questo lavoro è stato interamente fatto con software libero: l'autore dice di aver usato Ubuntu e Debian su cui ha fatto girare il suo SPE Editor, GIMP, Inkscape e altro software libero.

Beh, effettivamente non so se questo geniale olandese abbia fatto una paccata di soldi, ma di sicuro è diventato famoso, e qualche soldo (meritato) lo deve pur aver guadagnato!

Link:

Post originale (in inglese)
Pagina del sito del Ministero delle Finanze olandese dedicato alla moneta (in olandese)

giovedì 13 novembre 2008

Pubblica Amministrazione: lettera aperta di Assoli al Ministro Brunetta

L'Assoli (Associazione per il Software Libero), affiliata italiana della Free Software Foundation Europe, ha scritto una lettera aperta a Brunetta (no, quante volte ve lo devo dire?? non è la "brunetta" dei "Ricchi e Poveri"!), ministro per la "Pubblica Amministrazione e Innovazione".

Nella lettera, si chiedono lumi su un protocollo di intesa tra il Ministero e "il fornitore unico monopolista mondiale di software" per lo "sviluppo di soluzioni d’eccellenza tecnologiche e organizzative, in particolare nel settore della scuola".

Assoli ricorda infatti che le licenze software costano allo Stato Italiano parecchie centiaia di milioni di euro all'anno. Soldi che potrebbero essere meglio spesi in ricerca, se si utilizzasse software libero.
Assoli ricorda anche che "il software libero offre una valida alternativa e che la legge (art. 68 D.Lgs. 82/05) impone di realizzare una valutazione comparativa prima d'acquisire il software da utilizzare."


Attendiamo la pronta risposta.


Link

Lettera aperta di Assoli a Brunetta

martedì 11 novembre 2008

Risposte nucleari

???????????????????????????

Ieri avevo posto alcune domande sull'energia nucleare. Beh, NON sono stato sommerso dalle risposte, e allora le posto io (tra parentesi qualche commento):

1) Quante centrali nucleari ci sono al mondo?

Ce ne sono circa 430 ("pochine, pensavo di più", è la risposta più frequente che ho sentito!).

2) Quanto uranio consumano all'anno?

Le centrali nucleari attuali consumano circa 60.000 tonnellate di uranio all'anno (Si, è tanto, perché le centrali nucleari funzionano con uranio-235 un isotopo abbastanza raro dell'uranio, che si trova in concentrazione dell'1% sul totale del minerale).

3) Quanto uranio si estrae all'anno?

Se ne estrae circa 40.000 tonnellate all'anno (Hey, ma è molto meno di quello che si consuma!? Si, è così! Strano, vero?)

4) Per quanto tempo ci sarà ancora uranio da estrarre?

Secondo gli studi più recenti e affidabili, ce ne abbiamo per circa un centinaio di anni, è da tenere presente che dopo un picco di produzione, ci sarà un inevitabile calo dovuto all'esaurirsi delle risorse, come del resto sta avvenendo con il petrolio (e all'esaurirsi delle risorse corrisponde un aumento esponenziale di prezzo...)

5) Quando è stata costruita l'ultima centrale nucleare in USA?

E' stata costruita nel 1996 (più di 10 anni fa! Da allora il numero di centrali nucleari è rimasto fisso. Il modello americano è sempre stato un riferimento, forse lo dovrebbe essere anche in questo caso).

6) Quando è stata costruita l'ultima centrale nucleare in Francia?

La Francia sta ancora costruendo centrali nucleari (anche se non si sta rivelando così economico, vedi articolo sotto).

7) Dove sono le scorie nucleari delle ex-centrali nucleari italiane?

Sono ancora sparse nelle ex-centrali nucleari (e stanno creando parecchi problemi di inquinamento nell'ambiente circostante, come testimonia il servizio di Report).

8) Quanto tempo ci si impiega a costruire una centrale nucleare?

Tecnicamente, una centrale nucleare di III generazione (l'attuale tecnologia), si costruisce in 50 mesi (poco più di 4 anni). A questi vanno aggiunti i tempi amministrativi-burocratici che tra autorizzazioni di enti vari fanno lievitare i tempi 3 volte. Impianti recenti sono stati costruiti in 13-14 anni (insomma, per risolvere adesso il "problema petrolio" bisogna tenere duro solo 13-14 anni).

9) Per quanto tempo una centrale nucleare "rende"?

Il ciclo di vita di una centrale nucleare è di 20-25 anni, dopo di che diventa obsoleta (e allora si deve demolire, smaltire e bonificare l'area, con costi aggiuntivi, il cui conto non si fa mai in sede di progettazione iniziale).

10) Quanto costa costruire una centrale nucleare?

Il costo medio di una centrale nucleare è di 2 miliardi di euro. Il costo della nuova centrale nucleare franco-tedesca di III generazione in costruzione in Normandia sarà di 3 miliardi di euro (da qui si spiega perché in tanti sono interessati, la torta è bella grossa! Da tenere presente che in questi costi non si tiene conto dello smantellamento finale della centrale nucleare e dei costi di bonifica: tenendone conto il costo raddoppierebbe!)

Link:

Picco della produzione di uranio sulle riserve di uranio mondiali
Articolo sul nucleare francese de "Il Sole 24 ore", sulla convenienza dell'elettricità nucleare, ripreso da ASPO
Servizio di Report sul nucleare italiano
Qualche dato su tempi e costi di una centrale nucleare
Report sul nucleare statunitense dal sito dell'EIA (Agenzia statistica indipendente per Ente Governativo Energia USA)

lunedì 10 novembre 2008

Il nucleare è come il calcio



Quando si parla di energia nucleare in Italia, è come se si parlasse della giornata del Campionato di calcio di Serie A: ognuno di noi ha un'idea, un'opinione, una soluzione. E questa idea, opionione e soluzione sono autorevoli.
Non c'è quindi da sorprendersi se la maggior parte degli italiani, come ha dato ampio risalto la stampa, è adesso favorevole al ritorno in Italia dell'energia nucleare. Anzi, è autorevolmente favorevole all'energia nucleare.

Parlando seriamente, le cose cambiano.

La "maggior parte degli italiani" vuol dire il 46,8% favorevole, e il 44% contrario, una maggioranza risicata.
Se poi gli si chiede se la centrale nucleare possa essere costruita vicino a casa, il NO sale a 50,2%, ribaltando alla grande il sondaggio!
Senza dire poi che questo è un dato statistico, e quindi, pur nella assoluta bontà dell'indagine, opinabile per definizione (mai sentito parlare della "media del pollo?").
Seguono poi i soliti commenti dei soliti noti, che vi risparmio, che in nome di idee o ideologismi sono già schierati da una parte o dall'altra.

Però farsi un'opinione è una cosa diversa. Vuol dire documentarsi!

Visto che vanno di moda gli indovinelli, ve ne pongo anch'io qualcuno:
1) Quante centrali nucleari ci sono al mondo?
2) Quanto uranio consumano all'anno?
3) Quanto uranio si estrae all'anno?
4) Per quanto tempo ci sarà ancora uranio da estrarre?
5) Quando è stata costruita l'ultima centrale nucleare in USA?
6) Quando è stata costruita l'ultima centrale nucleare in Francia?
7) Dove sono le scorie nucleari delle ex-centrali nucleari italiane?
8) Quanto tempo ci si impiega a costruire una centrale nuclare?
9) Per quanto tempo una centrale nucleare "rende"?
10) Quanto costa costruire una centrale nucleare?

Chiunque sappia rispondere a tutte queste domande (il solito secchione!), beh, mi piacerebbe sapere la sua opinione sull'energia nucleare in Italia.
Chi sa rispondere ad almeno la metà delle domande (si impegna, ma dovrebbe studiare di più), dovrebbe informarsi e coprire l'altra metà delle lacune. Qualche aiuto glielo do' qui sotto con i link.
Chi sa rispondere a 1-2 domande, o nessuna, beh... ehm... Sai cos'ha fatto ieri la Juve? (ma lo invito lo stesso a leggere i link sottostanti).

Link:

Notizia del sondaggio su Corriere.it
La media del pollo secondo Trilussa
Valutazione dell'ASPO sull'energia nucleare
Studio dell'ASPO sul "Picco dell'uranio"
Servizio di Report sulle scorie nucleari delle ex-centrali nucleari italiane

giovedì 6 novembre 2008

Open Society

Mi è capitato tra le mani il bellissimo libro "Open Society" di Andrea Piazza, presentato a Linux Day 2008 di Vicenza.
Il libro è un saggio sul copyright e sul software libero, che parte da una trattazione storica del "diritto di copia", per dare poi molti spunti interessanti su una sua possibile (e auspicabile) evoluzione, soprattutto come modello di una società che passa dalla competizione alla condivisione.

In coerenza di quanto trattato nel saggio, il libro è in vendita online oppure scaricabile gratuitamente da Internet.

E' stato naturale il collegamento all'edificante intervento del prof. Renzo Davoli tenuto all'ultimo "Ubuntu-it meeting" sulla libertà intellettuale, al suo manifesto "Non siamo pirati". E' bello e confortante vedere come, pur da punti di partenza diversi, si arrivi alle stesse conclusioni.

Da' invece un certo rammarico constatare che questi pensieri rimangano relegati ai margini della società, ignorati quasi completamente dai mass media.

Link:

Sito web di Andrea Piazza
Sito nonsiamopirati.org del prof. Renzo Davoli

Michael Crichton

L'autore di "Jurassic Park" (libro e anche sceneggiatura del film), ma anche di "E.R.", "Sfera", "Congo", "Sol levante", "Rivelazioni" è morto a Los Angeles il 4 novembre scorso.
Autore di moltissimi best-sellers era uno dei miei autori preferiti. Per un certo periodo ho letto solo libri suoi. Poi ho imparato a dosarlo nel tempo, per non intossicarmi.
Lo conobbi dopo aver visto "Jurassic Park" di Steven Spielberg al cinema. Entusiasta del film, lessi il libro, e mi entusiasmai dello scrittore.
Crichton è stato il creatore di un genere, che potremmo chiamare tecno-fantascienza-thriller, ispirando altri autori negli anni successivi. Vi ricordate il film "Virus letale" del 1995 con Dustin Hoffman? Beh, Crichton scriveva di virus letali in "Andromeda" nel 1969!
Se vi capita, date un'occhiata ai suoi libri.

Link

Voce di Wikipedia su Michael Crichton
Notizia su Corriere.it

lunedì 3 novembre 2008

Messaggi automatici

Questa immagina mi è apparsa davanti facendo un prelievo bancomat il giorno del mio compleanno.


Ovviamente, nessuno mi stava davvero facendo gli auguri, men che meno la banca!

Mi ha fatto però pensare a tutti i messaggi automatici che riceviamo, e che dietro non hanno nessun essere umano, non direttamente, ma solo un programma (e il programmatore, e l'analista e il marchettaro che l'hanno creato).
Questi messaggi simulano un contatto umano che non esiste, una relazione sociale studiata a tavolino e che non ha niente di concreto e reale. Altro esempio: al casello dell'autostrada una voce automatica dice "Grazie e arrivederci" dopo aver pagato con la carta. Inutile. Si poteva risparmiare tempo ed energia elettrica, e il viaggiatore non avrebbe notato la differenza. Lo stesso si potrebbe dire delle macchinette del caffè, del bancomat (appunto), del distributore di DVD a nolleggio e di tutti gli altri apparati automatici che ci circondano.
Ma questi messaggi li ritroviamo anche in altri ambiti, per esempio il cartellone del centro commerciale ringrazia della visita (non ci sono mai entrato, ci passo davanti ogni mattina per andare a lavorare).
Poi c'è lo spam, il messaggio automatico per eccellenza, che costituisce la stragrande maggioranza della posta che gira in rete: 80%? 90%?

Altro tipo di messaggi automatici sono quelli che ci arrivano come segnalatori: hai un nuovo contatto sul social network xxxx, è iniziata la vendita dei saldi in tal negozio, è arrivato sul negozio online yyyy il libro che stai cercando, l'oggetto zzzz sul sito di aste è arrivato al prezzo...
Questi però sono diversi: (quasi) tutti sono attivati su nostra espressa volontà, e si possono (quasi) tutti disabilitare con un clic.
Questo secondo tipo di messaggi aumenta la nostra capacità di comunicazione, evitando i tempi morti di reazione tra un evento e l'altro.
Riusciremo a trovare ancora momenti di tranquillità?
Riusciremo a staccarci dalla rete senza avere l'ansia di essere sconnessi?
Chi è il padrone e chi è lo schiavo?

martedì 28 ottobre 2008

Foto del Linux Day

Mentre parlo al mio talk, bello il maglione arancione-ubuntu? :-)

Nel pochissimo tempo libero ho caricato su ipernity le foto del Linux Day a Schio. Grazie al fotografo Giovanni P. per le foto.

Link

Foto del Linux Day su ipernity

lunedì 27 ottobre 2008

Linux Day a Schio

Eccomi dunque al resoconto sul Linux Day di sabato 25 ottobre a Schio.

La mattina il Linux Day si svolgeva al liceo scientifico "Tron" di Schio, dove si sono tenuti vari talk, tra cui il mio, che aveva come tema "Introduzione a Ubuntu". Il talk ha avuto un discreto successo, l'Aula Magna del liceo era abbastanza affollata, soprattutto da studenti e professori. Se vogliamo trovare una "pecca" è proprio qui: mancava la folla "esterna". Forse perché era la prima volta del LD a Schio, forse perché non c'è stata abbastanza pubblicità. Speriamo in meglio per il prossimo anno!

Comunque, sarà stato merito dell'argomento (Ubuntu è molto gettonata anche al Tron), sarà stato merito del relatore (forse ma tanto forse!), ma soprattutto sarà stato merito dei CD Ubuntu originali che avevo messo in palio per chi faceva domande, la presentazione ha avuto un discreto successo. Mi sono state fatte un bel po' di domande dal pubblico (potenza dei CD!), quasi tutte in tema, e il pubblico non si è nemmeno addormentato più di tanto!

Dopo il talk, ho continuato a erogare informazioni e consigli al capannello di persone che mi si erano assembrate intorno, a ulteriore dimostrazione del grosso interesse per Ubuntu.

Al liceo ho conosciuto due studenti davvero in gamba: Filippo Frigerio, organizzatore del LD della mattina e Umberto Peserico, un super esperto sistemista linux. Tanto di cappello, nonostante la giovane età, da questi c'è solo da imparare!

Molto interessante è stato conoscere il progetto "Tronweb", di cui fanno parte i già citati Filippo e Umberto, fatto in collaborazione tra studenti e professori. Oltre a mantenere e migliorare il sito scolastico e un sito web di progetto, il gruppo si occupa anche di diffondere uso e cultura del Software Libero, nonché promuovere collaborazioni con altre scuole. Ancora più interessante è la collaborazione tra studenti dell'istituto ed ex-studenti dello stesso, che si traduce in un bell'esempio di "coaching": insegnamento che arriva non solo dall'alto (professori) ma anche dallo stesso livello (ex-studenti). Responsabili scolastici di questa esperienza sono i professori Angelo Catena, già mio insegnante di Informatica, e Giorgio Pizzolato, che è anche assessore a Schio.

Al pomeriggio il LD di Schio si è spostato alla "Piazza Telematica", che è una parte dell'"Informagiovani" del Comune di Schio, regno di Tania Fabrello. Di questo progetto, prometto di parlarne in un altro post. Anche qui si sono tenuti dei talk molto interessanti, da citare quello su "Joomla!" tenuto da Carlo Dalle Molle, membro di Joomla! Veneto, e quello su "Economia digitale e risparmio energetico" tenuto da Giovanni Franza.

Nel complesso, una buona esperienza. Era la prima volta che si svolgeva il LD a Schio e il prossimo anno sicuramente riusciremo a dare più copertura all'evento.

A breve pubblicherò qualche foto dell'evento! Stay tuned!

Link:

Altre foto del Linux Day a Schio
Sito del liceo scentifico Tron di Schio (VI)
Sito di Tronweb
Sito di Piazza Telematica di Schio
Sito di Joomla! Veneto

giovedì 23 ottobre 2008

25 Ottobre 2008: Linux Day, ormai ci siamo!



Mancano due giorni al 25 Ottobre, data in cui si celebrerà il l'Evento per eccellenza della Comunità Linux, e perché no, anche dell'intero movimento Free and Open Source, in Italia.
Anche quest'anno la Italian Linux Society, in collaborazione con i Linux User Gruop locali, si sono mobilitati per organizzare una serie di in 123 città (al momento in cui scrivo). Sono previste presentazioni, talk, conferenze e prove pratiche per far conoscere Linux a chi non si ancora avvicinato al pinguino.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che era stato invitato al Linux Day a Roma, non potendo partecipare per altri impegni, ha comunque inviato una lettera agli organizzatori, e dichiara di "esprimere apprezzamento per l'iniziativa che, nel diffondere l'utilizzazione del software libero, concorre a far conoscere e a rendere accessibile la cultura informatica e le sue tecnologie consentendo così la più ampia fruibilità del nuovo sistema di comunicazione ed informazione che su di esso si basa".

In provincia di Vicenza, il LUG Vicenza e il Grappa LUG hanno deciso di "strafare", organizzando ben 3 eventi: a Vicenza, Schio e Bassano.

A quello di Schio, parteciperà anche il sottoscritto, in veste di membro della Comunità Italiana Ubuntu, con un talk "Introduzione a Ubuntu". Quest'anno, per la prima volta, la Comunità Italiana Ubuntu è stata invitata ufficialmente a tenere dei talk in occasione del Linux Day. Vero che molti di noi già sono stati impegnati nei scorsi Linux Day (e lo saranno anche quest'anno!), in quanto appartenenti ai vari LUG locali. Però è la prima volta che la Comunità scende in campo ufficialmente.

All'impegno di alcuni suoi membri, si aggiunge anche un "impegno solido" con qualche centinaio di CD (grazie a Mamma Canonical) che sono stati distribuiti ai LUG ti tutta Italia e che saranno a disposizione dei visitatori.

Allora, se passate da Schio, venite a trovarmi, io ci sarò!

Link:

Sito ufficiale del Linux Day
Sito ufficiale della Italian Linux Society
Lettera del Presidente Napolitano agli organizzatori del Linux Day
W******* Day, post delirante di qualche tempo fa
Sito del LUG Vicenza
Programma del Linux Day a Vicenza, Schio e Bassano
Sito del Grappa LUG

martedì 21 ottobre 2008

Firmate contro i brevetti sl software

stopsoftwarepatents.eu petition banner

Mi è giunta un'interessante notizia su una petizione per fermare i brevetti sul software in Europa. La petizione è promossa da Ivan F. Villanueva B., ex membro del consiglio di amministrazione di FFII (Foundation for a Free Information Infrastructure). A sua volta FFII è una "emanazione" della FSFE (Free Software Foundation Europe), che da anni si batte per la libertà intellettuale in genere e del software in particolare.

In Europa, la situazione attuale dei brevetti sul software è al momento abbastanza complessa, e disarticolata. Se da una parte alcuni uffici brevetti nazionali accettano brevetti sul software, e anche l'ufficio brevetti europeo (European Patent Office) accetti brevetti sul software (!). Dall'altra la legislazione europea stabilisce che il software _non_ è brevettabile (!), e non c'è ancora una normativa europea che regoli la materia.
E' stata presentata a Aprile 2007 ed è attualmente all'esame del Parlamento Europeo, la proposta della Commissione Europea, la direttiva "sulle misure penali in merito all’applicazione dei diritti di proprietà intellettuale", conosciuta anche come IPRED2.

I motivi per cui è sbagliato brevettare software si riconducono a quanto ha ben spiegato il Prof. Renzo Davoli al "II Ubuntu-it Meeting", e si riallacciano alla libertà intellettuale (ricordo infatti che "la proprietà intellettuale non esiste, ma esiste l'eccezionale deroga alla libertà intellettuale").
Attenzione però: nessuno nega agli autori di software che venga riconosciuto il loro lavoro, ma questo è completamente diverso dal brevetto, che impedisce ogni ulteriore sviluppo.
Senza pensare alla situazione statunitense, dove i brevetti software esistono: negli USA nascono e muoiono aziende dedicate al solo scopo di brevettare un software per poi fare cause milionarie ad aziende che malauguratamente già usano quell'idea (e non hanno avuto la furbizia di brevettarlo).
Questo sistema tarpa le ali all'innovazione, e mette l'Europa in posizione di rincalzo rispetto agli Stati Uniti e ai loro colossi software, dove ormai s'è brevettato tutto il brevettabile. Mi domando che interesse abbia l'Europa a diventare una succursale software degli Stati Uniti.

Un ultima nota: il sito usa Rosetta come sistema di traduzione (lo conoscete?), ed è già disponibile in italiano. Chi vuol dare una mano, può comunque rivedere la traduzione (128 stringhe in tutto).

Che aspettate a firmare, io l'ho già fatto!

Link:

Pagina della FSFE dedicata alla situazione dei brevetti in Europa.
Sito della FFII
Voce su Wikipedia dedicata a IPRED2
Presentazione del Prof. Renzo Davoli al II Ubuntu-it meeting (formato OOo).

giovedì 16 ottobre 2008

Rinnegato? Macché! E' marcio fino al midollo!


John "Rotten" Lydon è (era) il leader dei Sex Pistols, il gruppo simbolo del punk inglese.
Con solo 4 singoli, 1 album in studio e 3 anni di attività dal 1975 al 1978, i Sex Pistols divennero leggenda. Il loro punk era la ribellione allo stato borghese, alle classi sociali, al commercio di cose e persone, al perbenismo, a tutto quello che rappresentava il buono e bello, che, per molti appartenenti alle classi sociali più povere, era di fatto irragiungibile.
La loro musica era uno strappo violento al passato, energia allo stato puro. E tanta confusione: Sid Vicious fu ingaggiato come bassista, non sapeva suonare, ma faceva un figurone sul palco durante i concerti.
Droghe, eccessi e litigi portarono il gruppo allo scioglimento nel 1978. Sid Vicious morì per overdose nel 1979.
Nel 1996 si riunirono, solo per "fare soldi", come da loro stessi dichiarato, con il tour Filthy Lucre World Tour (trad. "tour a scopo di lucro"), che durò sei mesi. Dopo questo, varie apparizioni qua e là, anche su MTV, la rete più commerciale in campo musicale. Rinnegati?
Notizia di questi giorni, Johnny "Rotten" (trad. "il marcio"), fa la pubblicità ad una marca inglese di burro. Ancora più rinnegato?
Macché! Johnny Rotten è ancora più marcio di quando si ribellava alla società. Adesso nella borghese società per bene ci sguazza dentro come un maiale nel fango.
Più punk di così!

Link:

Notizia della pubblicità del burro su Corriere.it
Voce di Wikipedia sui Sex Pistols

mercoledì 15 ottobre 2008

Software libero nella Pubblica Amministrazione

Dopo tanti buoni esempi arrivati dall'estero (come per esempio i casi storici della città di Monaco di Baviera e della Gendarmerie francese), anche in Italia si moltiplicano le iniziative della Pubblica Amministrazione sull'adozione di software libero.
Sono infatti di questi giorni 2 notizie, che arrivano dal Sud Italia, solitamente bistrattato si parla di innovazione.

La prima buona notizia arriva dalla Sardegna: la giunta regionale ha approvato il Disegno di legge sulle "Iniziative per la promozione e lo sviluppo della società dell'informazione e della conoscenza in Sardegna". Come riporta il sito web della Regione Sardegna:
"La principale novità – spiega l'assessore agli Affari generali - è rappresentata dall'inserimento nell'ordinamento regionale del software libero, considerato lo strumento più idoneo per uno sviluppo della società dell'informazione ispirato ai principi di contenimento della spesa pubblica e di tutela della concorrenza.".

La seconda notizia arriva dalla Calabria, che ha appena concluso la migrazione del proprio sistema informativo su IBM "System z" con zLinux Suse.

I vantaggi dell'adozione del software libero sono gli stessi di cui può godere un utente privato o una azienda, più l'indubbio vantaggio di poter destinare i soldi risparmiati dalla licenze su altri interventi per il bene pubblico.
Dal punto di vista del cittadino, il software libero rappresenta una garanzia di trasparenza

Link:

Notizia su PI dell'adozione di Linux a Monaco
Notizia su AFP dell'adozione di Ubuntu da parte della Gendarmerie
Notizia del Ddl sardo sul sito della Regione Sardegna
Notizia su CWI dell'adozione di Linux alla Regione Calabria.

martedì 14 ottobre 2008

Debian Lenny Slogan Contest



Il team Debian, che cura lo sviluppo della omonima distribuzione, ha lanciato un sondaggio per decidere lo slogan che affiancherà il lancio di "Lenny", la prossima release del sistema operativo.
Non è ancora chiaro quando sarà rilasciata questa nuova versione, secondo i piani doveva arrivare intorno a Settembre 2008, ma secondo alcune discussioni in corso su vari siti, sembra la data sia spostata a Maggio 2009.

Intanto, chi vuole partecipare al sondaggio, segua il link qui sotto.

Link:

Contest per la scelta dello slogan.

venerdì 10 ottobre 2008

Wikipedia passa a Ubuntu

La notizia sta rimbalzando sulla rete. Secondo quanto riportato da www.computerworld.com, Wikipedia sta passando tutti i suoi server dalle distribuzioni Red Hat e Fedora a Ubuntu 8.04 LTS.
Brion Vibber ha dichiarato al giornale:

"The move to all-Ubuntu was primarily done with the goal of "making our own administration and maintenance simpler. We decided that we want to standardize on something."
"Il passaggio a tutto-Ubuntu è stato innanzitutto dettato dall'obbiettivo di semplificare la nostra amministrazione e manutenzione [dei server ndt]. Abbiamo deciso che volevamo di standardizzare qualcosa".
(trad. by Dario)

Le difficoltà erano dovute alla crescita esponenziale dei server su cui gira Wikipedia, che adesso sono più di 400, la cui manutenzione richiedeva un impegno costante, anche a causa di versioni diverse di RH e Fedora installate.
A questo si aggiunga che Ubuntu garantisce per Hardy 8.04 ben 5 (cinque!) anni di aggiornamenti e patch di sicurezza...

La notizia può solo fare piacere. Inoltre, sarà un buon banco di prova per Ubuntu: 10.000.000.000 di pagine al mese... si 10 MILIARDI di pagine al mese consultate. Vediamo come se la cava! :-)

Link:

Notizia originale su computerwordl.com (in inglese)
Qualche statistica su Wikipedia (link originale prelevato dal post di Pollycoke)

Alex Bellini

Home page di Alex Bellini: si noti che è in mare da 231 giorni, e gli mancano solo 3 fusi orari per Sydney!

Alex Bellini è un montanaro anomalo. Nato ad Aprica, alle porte della Valtellina, ha passato più tempo in mare lui di tutti noi, e ha fatto una serie di imprese che i comuni mortali, a cominciare dal sottoscritto, si sognano: Marathon des Sables e Alaska Ultrasport, micidiali maratone tra le sabbie infuocate l'una e tra i ghiacci perenni l'altra.
Adesso, da 231 giorni e più sta remando in direzione Sydney, Australia, a cui vuole arrivare dopo essere partito dal Perù. Sta insomma facendo l'attraversata dell'Oceano Pacifico a remi, qualche migliaio di kilometri!
Alex non è nuovo a questo tipo di imprese: nel 2005 partì da Genova e arrivò, dopo 10.000 kilometri, in Brasile.
Difficile capire chi glielo faccia fare, scrive sul suo sito:
"
Verranno giorni, la fuori, tutt’altro che semplici. Giorni in cui rimpiangerò di non essere mai stato un tipo “tra le righe”. Mi maledirò per aver permesso a certe passioni di essersi potute radicare così profondamente nella mia persona. Saranno solo attimi. Poi capirò perché sarò là. Ad ogni persona è stato assegnato un posto, nel mondo. Il mio è un posto senza nome e senza terra in cui soffia il vento della libertà."

Chi vuole, può seguire il suo viaggio in diretta sul suo sito, leggendo il suo diario di borso, e mandargli SMS. Oppure ascoltare alla radio il collegamento del venerdì sera, alle 19.00 su Caterpillar, RadioDue.

Link:

Sito
di Alex Bellini
Sito della Marathon des Sables
Sito dell'Alaska Ultrasport

giovedì 9 ottobre 2008

Anche Linus ha il suo blog

Linus Torvalds, papà di Linux, e ancora adesso il suo principale sviluppatore (kernel), ha il suo blog. Aperto pochi giorni fa, Torvalds confessa di non aver resistito alla tentazione di farlo, e l'ha aperto a tutti i componenti della sua famiglia... sarei molto curioso di leggere qualcosa di chi gli sta attorno e vede il signor Linus Torvalds in maniera diversa, rispetto a noi PAGANI adoratori del Pinguino. :-)

Link:

Blog di Linus

mercoledì 8 ottobre 2008

Kubuntu e Xubuntu countdown

Per chi ha gusti diversi in materia ubuntera, voilà! :-)

Qui sotto trovate i link per questi countdown, più un link per ulteriori countdown ubunteri personalizzati.

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