venerdì 26 dicembre 2014

Remmina Junior: si può fare!


Un programma che nato libero è immortale (circa)

Le licenze libere come GPL o BSD permettono a un programma di vivere molte vite. Se anche il Creatore abbandona il progetto, la Creatura (o parte di essa), può sopravvivergli, grazie alle amorevoli cure di dottori che gli prestano soccorso.

The Doctors

L'anno scorso, più o meno in questo periodo, ascoltavo il compare e amico di una vita +Giovanni Panozzo che mi diceva di questo programma, Remmina, che faceva perfettamente il suo lavoro (collegarsi da remoto a PC e server), ma che purtroppo da troppo tempo mancava di aggiornamenti e correzione di errori. Mi diceva che nelle ultime versioni di Ubuntu era costretto a compilarselo a mano, perché il pacchetto presente nei repository era diventato inutilizzabile.

Quando gli facevo notare che - trattandosi di software libero - poteva tranquillamente aiutare ad aggiornarlo e correggere bug, mi rispondeva: "Ma chi c'ha tempo? Ho una famiglia da mantenere, mica posso passare le mie giornate a studiare come funziona e correggerlo!".

Non so poi cosa è successo, perché Giovanni cambiò idea, impegnando gran parte della sua estate e delle (piovose) ferie a studiarsi Remmina (consta più di 30.000 righe di codice!).

Nel frattempo, era in contatto con un altro italiano, Antenore, che già contribuiva a Remmina da qualche settimana. Grazie ad Antenore, Giovanni riuscì ad avere accesso al progetto su Github, cominciando a correggere errori e rispondere alle segnalazioni degli utenti, rimasti lì inevasi per anche più di 2 anni.

Dopo un autunno di intenso lavoro, a inizio ottobre 2014, Giovanni e Antenore rilasciarono Remmina 1.1.1, con numerosissime correzioni di errore, e poi questo mese un'ulteriore versione 1.1.2, con altre correzioni.


La Creatura, Next

Parallelamente al branch di manutenzione 1.1.*, Giovanni e Antenore hanno creato "Remmina Next", un branch per sviluppare le nuove funzionalità di Remmina. Remmina Next è la versione 1.2, compatibile con FreeRDP 1.2.

Nel frattempo, le varie distribuzioni si sono accorte della rinascita di Remmina, a cominciare da Arch, che ha subito incluso Remmina 1.1.1, e poi Fedora e infine Debian/Ubuntu, grazie a +Luca Falavigna. Luca ha anche creato un apposito PPA, che riporta automaticamente su Ubuntu tutte le modifiche fatte upstream. Ovviamente il nuovo Remmina sarà incluso in Debian Jessie e Ubuntu 15.04, in rilascio entrambe per inizio 2015.

Al gruppo si è aggiunto +Fabio Castelli che da un mese circa contribuisce al codice e alla soluzione dei bug, con qualche altro contributore occasionale.

La storia potrebbe finire qui, ma il team di sviluppo sta cercando nuovi contributori, e ha qualche grande idea in mente (che non posso svelarvi ora). Nel 2015 vedremo altri interessanti sviluppi.


Installare Remmina su Ubuntu

Remmina è perfettamente funzionante su Ubuntu e si installa molto facilmente, l'ho fatto anch'io! :-) Basta aprire un terminale e digitare questi comandi:

sudo apt-add-repository ppa:remmina-ppa-team/remmina-next 
sudo apt-get update 
sudo apt-get install remmina remmina-plugin-rdp

Se trovate degli errori su Remmina, segnalateli su GitHub.

(La foto iniziale di Wikipedia è un omaggio a "Frankenstein Junior", capolavoro di Mel Brooks, di cui ricorre in questi giorni il 40ennale dell'uscita nei cinema.)

giovedì 18 dicembre 2014

Qualcosa che ancora non sapete su Ubuntu Phone BQ


Tutto comincia così. Un paio di settimane fa mi scrive +David Planella di Canonical, dicendomi più o meno una roba del tipo "Ciao Dario, sai già che tra poco lanceremo il primo smartphone con Ubuntu. Beh, per ringraziarti del tuo impegno, vorremmo che tu fossi tra i primi ad averne uno tra le mani".

Non ci potevo credere che a) David Planella mi scrivesse una mail (credo sia la prima volta) e b) che potessi mettere le mani su un Ubuntu Phone. Ho respirato profondamente e atteso un tempo abbastanza lungo che mi permettesse di conservare una certa dignità. Gli ho risposto dopo 5 minuti: Sììììììììììì! :-)

Oggi ho quindi partecipato a un hangout privato (vedi la foto del tweet), insieme a un altro po' di persone di Canonical e della Comunità, tra cui la mitica +Carla Sella+Joey-Elijah Sneddon di OMGUbuntu! +Rupinder Mann+Cristian Parrino ci hanno dato alcune news in anteprima sulla prossima uscita dell'ubuntufonino

A quest'ora tutti voi saprete già: sarà il BQ Aquaris E4.5, uno smartphone molto interessante come prezzo e caratteristiche, venduto dalla spagnola BQ, già sul mercato con Android. L'uscita è per la prima settimana di Febbraio 2015, e sarà venduto direttamente sul sito web dell'azienda.



Secondo quanto spiegato da Cristian, la versione di Ubuntu su BQ Aquaris sarà un po' diversa da quella usata finora per lo sviluppo, e che gira sui Nexus. Alcune di queste caratteristiche le abbiamo viste dal vivo mentre ascoltavamo Rupinder e Cristian, come per esempio un "aggregatore di scope" (gli scope sono i pannelli in cui sono aggregati i contenuti presenti sul telefonino, o disponibili in Rete).

I più attenti già sapevano che il telefonino sarebbe stato un BQ, +Jane Silber (CEO di Canonical) aveva postato questo tweet. (No, quelle NON sono scatole di scarpe! :-)


Per adesso gli smartphone BQ saranno disponibili solo in Europa, venduti da BQ sul loro sito. Sicuramente Canonical e BQ puntano sul mercato europeo, sapendo (sperando?) che è quello più entusiasta all'idea di comprare un telefonino "made in Ubuntu": l'anno scorso, il 40% dei finanziatori del (fallito) progetto "Ubuntu Edge" erano dall'Europa.

Il passo successivo saranno sicuramente gli USA e la Cina, dove Canonical e China Mobile hanno appena lanciato un'iniziativa destinata a giovani studenti e imprenditori.

Dopo 2 anni di duro lavoro, ormai mancano solo pochi giorni al lancio di Ubuntu. Uno sforzo enorme per Canonical, e anche per la Comunità che - se ha nutrito finora sentimenti contrastanti su Ubuntu Phone - potrebbe adesso trovare nuovo vigore con il concretizzarsi del Progetto.

domenica 14 dicembre 2014

5 (cinque) comportamenti giusti per promuovere Ubuntu

Il 22 novembre scorso ero a Bologna per l'ubuntu-it meeting, l'appuntamento semestrale della Comunità Italiana di Ubuntu. Sapete, un paio di volte l'anno è divertente trovarsi nello stesso luogo con persone che si frequentano solo virtualmente, tramite email o social network. Anzi, direi che la parte migliore della vita comunitaria è proprio questa.

Beh, di come è andata al meeting ve ne ha già raccontato +Jeremie Tamburini, che del resoconto dei meeting ha fatto la specializzazione del suo blog. :-)

+Paolo Sammicheli ha poi scritto un post per spiegare perché Ubuntu ha vinto la battaglia dei desktop Linux - o come ha puntualizzato qualcuno - "hanno vinto gli utenti". Oh! parliamo sempre dell'1% del mercato desktop, anche se si parla di decine di milioni di installazioni. Consiglio a tutti la lettura del post di Paolo.

Il mio intervento

Vorrei spendere due parole sul mio intervento al meeting, intitolato appunto "5 (cinque) comportamenti giusti per promuovere Ubuntu". Mi capita infatti di leggere di persone che - animate dai più nobili intenti per la diffusione del Software Libero - si lasciano andare a comportamenti poco Ubuntu: in questo modo, invece di portare beneficio, si creano solo danni. Vediamo in breve alcuni spunti.


Ubuntu ha un proprio Codice di Condotta, che consiste in una serie di semplici regole su come agire al meglio all'interno della Comunità. Le persone che contribuiscono attivamente a Ubuntu sono tenute a firmarlo, e tutti possono condividerne lo spirito, improntato al rispetto reciproco e alla collaborazione. Mettere in pratica queste regole anche quando si supportano le persone nel passaggio a Linux, le aiuta a superare l'angusto scalino di apprendimento.

"Ubuntu è la porta arancione" per entrare nel mondo Linux: tutti quelli che si avvicinano a Linux, all'inizio si avvicinano a Ubuntu. Quindi la Comunità Ubuntu deve essere preparata ad accogliere queste persone.

Questo primo comportamento è alla portata di tutti, qualunque sia il livello di conoscenza tecnica dell'argomento.


Si tratta di crescere una foresta, a cominciare da quando germoglia il seme (installazione). Chi diffonde Ubuntu deve quindi nutrire adeguatamente il terreno e tenere pulita l'aria, mantenendo sano l'ecosistema. Purtroppo c'è gente che si diverte a veder bruciare il mondo, per il solo gusto di farlo. Polemiche, flame, RTFM e via dicendo sono da evitare assolutamente perché spaventano le persone e le allontana da Ubuntu e da Linux.

Mantenere sano l'ecosistema vuole anche dire parlare bene di Ubuntu (e di Linux e del Software Libero), senza perdere troppo tempo a parlare male degli altri sistemi - i loro uffici marketing fanno già un ottimo lavoro, è inutile aiutarli.

Anche questo comportamento è alla portata di tutti, qualunque sia il livello di conoscenza tecnica dell'argomento.


Qui alziamo il livello di difficoltà: trovare punti di incontro con altri progetti del Software Libero o della Cultura Libera in genere o di qualsiasi altro campo.

Quest'anno al meeting di Bologna era presente +Enio Gemmo di LibreItalia, neonata associazione che promuove LibreOffice in Italia, con cui da qualche mese abbiamo cominciato un proficuo scambio di collaborazioni e interventi.

Per diffondere al meglio Ubuntu, si devono creare connessioni sempre più connessioni con tutte le realtà del Software Libero presenti in Italia, sconfinando anche in campi diversi.

Questo punto è tutto da sviluppare, se avete idee e collaborazioni fatevi avanti!


Raccontare storie è una delle attività più antiche dell'uomo, che ancora adesso appassiona milioni di persone. Ubuntu è fatto di moltissime storie, le storie delle persone che usano Ubuntu, le storie delle persone che contribuiscono a Ubuntu, in Italia e in tutto il mondo. Eravamo molto bravi a raccontare queste storie, adesso abbiamo perso un po' la mano - il Planet di ubuntu-it sembra un noioso monologo.

Diffondere bene Ubuntu è raccontare queste storie, la nostra passione. Anche questo comportamento è alla portata di tutti, bisogna trovare il tempo per raccontare queste storie, che altrimenti vanno perdute.



Infine, l'attività più difficile e rischiosa: la guerriglia, certo un po' diversa da quella che insegnava e praticava e il Comandante. Sto parlando della guerriglia marketing, una tecnica di pubblicità che permette di promuovere un prodotto con poco budget. Questa è un'attività che comporta uso coordinato e sistematico delle risorse, meglio se in modo clamoroso e virale.

Per farlo serve una buona preparazione iniziale e un coordinamento generale al momento dell'esecuzione. Anche per questo, se avete idee, fatevi avanti! :-)

Come avete visto, nella maggior parte dei casi si tratta di mettere in pratica comportamenti semplici, che però possono fare la differenza. Provateci!

Se avete idee e proposte, e avete tempo per impegnarvi in prima persona, scrivetemi! 

La mia presentazione completa

 

venerdì 5 dicembre 2014

Musica libera, questa sconosciuta.



L'altra sera ero a Schio, per tenere quello che è stato il mio ultimo talk (credo) per il 2014. La serata era sulla musica libera, quella protetta da licenza Creative Commons (o simili), che si può ascoltare, scaricare e copiare liberamente e gratuitamente da Internet. Per intendersi, quella che si trova su siti come Jamendo o Magnatune, giusto per citare i due più famosi, ma ce ne sono anche molti altri.

La cosa più divertente della serata è stata la discussione che ho avuto con un signore in prima fila, che ignorava totalmente la musica libera, ma che - da quanto ho capito - scaricava allegramente senza tanti patemi quella protetta da Copyright. Prima (e anche dopo) il talk, questo signore sosteneva che è "colpa dei siti internet se io scarico la musica, come posso sapere se loro l'hanno copiata o comprata?".

Questo pensiero è sbagliato per almeno un paio di motivi

  1. secondo la legge italiana si acquista un disco (coperto da copyright) per uso personale, per ascoltarlo in casa e basta - qualsiasi altro uso non si può - e non parlo neanche che sia reato o meno
  2. un artista che produce un'opera d'autore è giusto sia compensato acquistandone le opere

Quest'ultimo punto è un po' più debole del primo, perché credo che un artista - come chiunque altro - debba guadagnarsi la pagnotta giorno per giorno, e quindi esibirsi dal vivo cantando e suonando.

Poi, piuttosto che copiare musica coperta da copyright, che sia reato o no, è meglio ascoltare, scaricare e copiare musica rilasciata con Creative Commons. In questo modo si fa cadere l'accusa di pirateria, impugnata poi ciclicamente in ogni campagna di censura, e si abbassano i prezzi (=se pochi comprano, il prezzo cala della musica cala, è la legge del mercato).

E magari ogni tanto, comprare pure qualche canzone degli artisti che credono nella musica libera.

 

giovedì 27 novembre 2014

Sabato 29 Novembre, un doppio appuntamento con ubuntu-it


Sabato 29 novembre prossimo ci saranno ben due appuntamenti che vedranno la partecipazione di ubuntu-it: "Open Source Day 2014" a Udine e "Codemotion" a Milano.

Open Source Day a Udine

Il primo è una manifestazione organizzata da AsCI (Associazione Cultura Informatica) ed IGLU (Gruppo Linux Udine), in collaborazione con DITEDI (DIstretto TEcnologie DIgitali) dell'Università di Udine, che si terrà dalle 9 alle 18 presso il Polo Scientifico dell'Università degli Studi di Udine.

All'evento partecipa +Riccardo Padovani, sviluppatore di Ubuntu Phone, che sabato mattina terrà il talk "Ubuntu: il futuro è convergente", una panoramica sullo stato dell'arte di "Ubuntu Phone", il progetto che porterà Ubuntu su smartphone e tablet.

A Udine avrei dovuto essere presente anch'io, purtroppo sul 29 novembre sono confluiti una serie di impegni, a cui si sono aggiunti anche dei piccoli problemi familiari. Mi spiace parecchio, il programma è decisamente ricco... il prossimo anno spero di essere presente.


Codemotion a Milano

Il secondo evento è il "Codemotion" di Milano", l'evento ecumenico per tutti i programmatori, che si svolgerà a Milano dal 26 al 29 Novembre. Anche qui ci sarà una delegazione di +Ubuntu-it tra cui sicuramente +Flavia Weisghizzi+Monia Spinelli+Luca Ferretti e +Giulio Collura. Anche Giulio, altro programmatore di Ubuntu Phone, terrà un talk sullo stesso argomento di Riccardo, con un titolo ambizioso "Ubuntu Phone, the community smartphone".

Sono molto contento che a tenere gli interventi a Milano e Udine siano due tra le persone più giovani e in gamba della Comunità, segno che sta avvenendo (lentamente) un salutare ricambio generazionale. 

Se passate da quelle parti, non mancate a questi eventi! :-)





giovedì 20 novembre 2014

Autunno, tempo di meeting per le Comunità italiane del Software Libero


Questo mite autunno è la stagione ideale per i ritrovi delle Comunità italiane impegnate nella diffusione del Software Libero.

Cominciamo noi, con l'appuntamento semestrale di "ubuntu-it meeting", sabato 22 novembre a Bologna ci troviamo a quella che è diventata la sede istituzionale dei nostri meeting, l'hotel Ramada Encore di Bologna. Il programma è particolarmente ricco di spunti interessanti, anche per chi non fa parte della Comunità. L'ingresso è libero e gratuito, se siete da quelle parti fate un salto a trovarci. :-)


Una settimana dopo, sabato 29 novembre, sempre a Bologna al Centro Congressi CNR (Area della Ricerca) ci sarà la prima "Conferenza italiana LibreItalia / LibreOffice", degli amici +sonia montegiove  +Enio Gemmo (che sarà presente anche al meeting di ubuntu-it) e +Italo Vignoli. L'accesso alla conferenza è gratuito, ma bisogna prenotare il biglietto - meglio affrettarsi, ce ne sono ancora pochi a disposizione.




A chiudere il ciclo - come mi ha segnalato il grande +Alexjan Carraturo - sabato 13 dicembre a Settimo Torinese, presso la Biblioteca Multimediale Archimede si terrà il "openSUSE Meeting Italia 2014". L'evento vuole "far conoscere openSUSE al grande pubblico, oltre che come punto di ritrovo per coloro che già la conoscono e vogliono approfondire la conoscenza del sistema operativo e delle numerose possibilità di partecipazione attiva offerte dalla comunità". Il programma è ancora da definire (la call for papers è aperta), ma sono sicuro sarà una gran bella giornata.

Tre appuntamenti da non perdere per tutti quelli che vogliono incontrare le persone che ogni giorno contribuiscono a migliorare l'ecosistema del Software Libero italiano. Magari vi viene voglia di darci una mano! :-)


venerdì 14 novembre 2014

Una prima mondiale: metodi coercitivi per la diffusione del Software Libero


Dialogo avvenuto realmente in una non meglio precisata Scuola Pubblica del Nord Est. 
Alunno: "Mio fratello non vuole che installi LibreOffice per fare le presentazioni perché dice che abbiamo già PowerPoint".
Prof.: "Qui in classe abbiamo solo LibreOffice, quindi potrai esporre benissimo la tua presentazione senza però proiettare niente. È sufficiente che tu ti ricordi a memoria quello che hai scritto nella presentazione. Perché te lo ricordi e lo hai studiato bene, vero?"
Sembra che l'alunno abbia poi convinto il fratello a installare LibreOffice.

(fotogramma tratto da: Pink Floyd - Another Brick In The Wall)

venerdì 7 novembre 2014

Libre Calendar 2015, un calendario che sostiene il Software Libero


L'associazione francese no profit LILA (LIbre comme L'Art, "libera come l'arte"), ha creato il progetto "Libre Calendar 2015", un bellissimo calendario illustrato che ha lo scopo di far conoscere le opere e gli artisti che usano Software Libero, e allo stesso tempo di finanziarne i lavori.

Sei artisti internazionali hanno creato le opere che illustrano il calendario, utilizzando solo Software Libero: GIMP, Blender, Inkscape, Scribus. Se riusciranno a venderne abbastanza, l'utile sarà diviso equamente in 8 parti: una parte per ognuno dei 6 grafici, una per l'associazione LILA e una divisa equamente tra i software liberi utilizzati.

Il calendario è rilasciato sotto licenza libera Creative Commons Attribution 2.0: a tutti quelli che acquisteranno il calendario sarà mandato un link per il download delle immagini in alta risoluzione.

Il contributo richiesto è di 15 € (spese di spedizione in tutto il mondo comprese), ma si può donare anche di più. Bisogna comunque affrettarsi, perché l'iniziativa termina il 30 Novembre 2014.

(La bellissima immagine che correda questo post - secondo quanto riportato sul sito - dovrebbe essere una di quelle utilizzate per il calendario, la selezione è ancora in corso)

venerdì 31 ottobre 2014

Sito irraggiungibile: ubuntu-it si scusa per il disagio


Nelle scorse ore il sito web di ubuntu-it è stato messo offline dai sysadmin, a causa di un possibile attacco a seguito di una vulnerabilità di Drupal. Purtroppo sembra sarà una cosa lunga.
Riporto il comunicato stampa diramato dal Consiglio della Comunità ubuntu-it.
La Comunità Italiana di Ubuntu si scusa per il disagio causato dalla sospensione di alcuni servizi online.
Lo scorso 15 ottobre Drupal ha pubblicato un bollettino di vulnerabilità grave nel noto CMS. Il nostro Gruppo Web ha provveduto ad aggiornare il nostro sito web con la patch che risolveva tale vulnerabilità nelle 24 ore successive.
Ieri, 29 ottobre, Drupal ha pubblicato un annuncio che integrava il bollettino del 15 ottobre con notizie riguardanti attacchi automatici che hanno compromesso molti siti con Drupal 7 non ancora aggiornati.

Oggi, 30 ottobre, i Sysadmin di Canonical, ovvero gli amministratori di sistema che gestiscono i server sui quali è ospitato anche il nostro sito web, hanno notato l'aggiornamento che il nostro Gruppo Web ha effettuato a seguito della vulnerabilità del 15 ottobre e hanno deciso, senza avvisarci, di mettere offline il sito, poiché, non essendo stati loro ad effettuare l'aggiornamento, hanno ritenuto che fosse una conseguenza degli attacchi automatici annunciati da Drupal il 29 ottobre.

Il Gruppo Web di ubuntu-it, che si occupa della manutenzione del nostro sito web, è sempre attento a tutti quegli aspetti che possono compromettere l'esperienza degli utenti nei nostri portali online. Il disservizio di oggi non è quindi dovuto ad un malfunzionamento del sito o del server, ma ad un intervento non necessario né annunciato da parte dei Sysadmin di Canonical. Dal momento che il sito è gestito direttamente dalla Comunità Italiana di Ubuntu, il team dei sistemisti di Canonical avrebbe dovuto quantomeno avvisare dell'avvenuto intervento, anche se sarebbe stato certamente più auspicabile prendere contatto con il nostro Gruppo Web prima di sospendere il servizio, in modo da comprendere la situazione ed agire solo se ce ne fosse stato realmente bisogno.
Ci scusiamo con tutti i nostri utenti per il disagio che è stato causato e stiamo lavorando per tornare online quanto prima.
Per maggiori dettagli consultare il comunicato stampa allegato o a questo indirizzo.
Il Consiglio della Comunità Italiana di Ubuntu

domenica 19 ottobre 2014

Una settimana con Ubuntu Touch: IV giorno - giovedì

Questo post è il IV di una serie di post sulla mia esperienza con Ubuntu Touch per smartphone. Magari vi interessano il post introduttivo, il secondo e il terzo.


Eccomi per il quarto post della serie. Un sacco di appunti su carta da trascrivere, e pochissimo tempo per scrivere i post... la settimana andrà un po' più lunga di 7 giorni! :-) Dopo averci girato un po' attorno, oggi parliamo delle app presenti su Ubuntu Touch.

Montate di serie

Già installate ci sono una ventina di applicazioni, che servono per le funzioni base. Nella parte alta dello scope delle app ci sono le sei principali: telefonare (ovvio), spedire e ricevere messaggi SMS, una rubrica, la fotocamera, il browser e l'orologio.

Insieme a queste ci sono poi altre, come: Calcolatrice, Galleria (multimedia), Promemoria (Evernote), Meteo, Shorts (lettore di feed RSS), Gestore file, Facebook e Twitter, Musica, un paio di giochini, un paio si siti per gli acquisti online (americani) e l'immancabile Terminale.

Diamo uno sguardo ad alcune.

Impostazioni


Per cominciare, due parole sulle impostazioni di sistema: qui trovate un po' tutto quello che serve perconfigurare al meglio il telefono.
L'unica cosa che manca è una gestione delle app installate: l'installazione si fa da Ubuntu Store, e per rimuoverle si tiene premuta l'icona dell'app finché non si passa al pannello delle informazioni, da dove si può rimuovere.

Browser


Questa app è una delle migliori del lotto: è veloce, funziona senza problemi su tutti i siti, permette anche di vedere video (HTML5). Certo, le piccole dimensioni dello schermo limitano la visione, ma Browser offre una navigazione tranquilla e senza attese. Da rivedere la gestione delle schede: passare da una all'altra è un po' macchinoso, in quanto si deve passare dal menu.

Twitter e Facebook


In entrambi i casi si tratta di webapp, cioè l'integrazione del sito mobile dei due social network. In verità della cosa neanche ci si accorgerebbe, se non fosse per il fastidioso bug che presenta la barra del titolo del browser in alto. Questo bug c'è da qualche settimana e non credo neanche sia stato segnalato, ne ho quindi aperto uno io.

Da qualche giorno per Twitter funzionano anche le notifiche, che appaiono in alto (dove ci sono anche gli aggiornamenti di sistema), oppure come una finestrella semitrasparente, se si sta usando il telefono in quel momento.

Shorts


Shorts è un lettore di feed RSS che permette di essere sempre aggiornati con le proprie fonti di informazione preferite. Ci sono i blog di Ubuntu e Canonical già definiti, per aggiungerne altre fonti bastano pochissimi secondi: selezionare "Aggingi feed" e da qui inserire una parola chiave (ad esempio: "Mantellini"), e quindi selezionare uno dei risultati - di solito il  primo - delle fonti trovate su Internet.

Facile e veloce è diventato il mio fido fornitore di notizie e curiosità.

Per adesso mi fermo qui, nel prossimo post finirò la carrellata delle app predefinite e quali sono da installare.

giovedì 16 ottobre 2014

Una settimana con Ubuntu Touch: II e III giorno - martedì e mercoledì

Questo post è il III di una serie di post sulla mia esperienza con Ubuntu Touch per smartphone. Magari vi interessano il post introduttivo, e il post precedente.


Back to the future

Nel post precedente dicevo che avrei parlato dell'utilizzo generale del sistema e delle app. In verità ho passato buona parte di martedì provando a utilizzare la versione Ubuntu 14.10 "devel", più consolidata, al posto della "devel-proposed".

L'esperienza con la prima si è dimostrata un po' deludente. Se da una parte devo riconoscere che il sistema è praticamente maturo e stabile, adatto anche a un uso quotidiano, devo anche dire che il browser non mi permetteva più l'autenticazione su alcune reti e la tastiera funzionava maluccio - specie con le mie dita tozze.

Ho fatto quindi... Ritorno al Futuro, reinstallando la versione più sperimentale. Pazienza se poi qualche volta il sistema si blocca. Anche se su Ubuntu Phone il famoso "Metodo Gatesiano"* NON funziona, basta apprendere alcuni riti magici dallo Stregone Ubuntero ;-) e si riesce a rianimare anche un mattone.

WARNING: DON'T DO IT AT HOME!

Ho scelto di usare devel-proposed  perché posso permettermi di giocare con Ubuntu Touch - ho già un altro telefonino per l'uso quotidiano. Come detto sopra, utilizzare la versione di sviluppo - di qualsiasi sistema - comporta una serie di rischi per l'incolumità del vostro telefonino (e anche del vostro fegato): se avete bisogno di un dispositivo che funzioni sempre e comunque evitate quindi le versioni sperimentali, come appunto Ubuntu 14.10 devel-proposed.

Alla scoperta della Dash

Tornando alla prova. La "Dash" di Ubuntu (desktop e touch/phone) è l'interfaccia che permette di eseguire le app e accedere velocemente ai propri contenuti. Le app installate sono nel primo "Scope" (lo "scope" è una una sorta di ricerca specializzata) della Dash, la prima cosa che appare quando si accede. Si capisce di essere nel primo scope dal pallino nero posizionato sopra le icone delle app.


Strisciando da dx a sx si passa al secondo scope della Dash (Musica) e con un'altra strisciata al terzo (Video). In questi due scope ci sono i contenuti (musica e video) presenti sul telefonino e su Internet, questi ultimi si adattano ai propri gusti. Un modo agevole per riprodurre velocemente i propri contenuti preferiti, e trovarne di simili. Noto che lo scope Musica ha un bug per cui non si vedono le copertine degli album sullo smartphone.


Ascolto musica fuori casa quando vado al lavoro in treno - l'unica situazione in cui mi scollego dal mondo circostante - non essendoci un granché da fare e da vedere. Avere la propria musica subito disponibile è molto comodo.

Si possono aggiungere altri scope alla Dash, basta "sollevare" il bordo inferiore da uno qualunque, con un tocco su "Tutto" si possono vedere gli altri disponibili.


Selezionandone uno, questo si apre, e con un tocco sulla stellina in alto a dx lo si fissa tra i preferiti.


Ci sono scope che visualizzano solo contenuti ("La mia musica" e "Video personalie") del proprio telefonino, e io li preferisco a quelli predefiniti, che mostrano risultati anche da Internet e dai negozi online. Altri scope  accedono ad altri contenuti, come Wikipedia, Reddit, Open Library, Grooveshark, Yahoo Finanza, Youtube e molto altro.

La Dash è uno strumento molto potente, perché si possono aggiungere scope per qualsiasi tipo di ricerca, sul telefonino o integrando i contenuti da Internet, permettendo ricerche mirate su un determinato argomento o canale. Se lo avesse fatto per prima un'altra azienda, i suoi fan avrebbero gridato al miracolo! ;-)

Nel prossimo post, farò una prima panoramica delle app disponibili, e sul loro funzionamento.

Stay in touch! 

* Il Metodo Gatesiano consiste nel risolvere i problemi di blocco di un generico dispositivo elettronico spegnendolo, per riaccenderlo subito dopo.

martedì 14 ottobre 2014

Una settimana con Ubuntu Touch: I giorno - lunedì

Questo post è il II di una serie di post sulla mia esperienza con Ubuntu Touch per smartphone. Qui trovate il post precedente introduttivo.


Dacci oggi il nostro aggiornamento

Questo "primo" post sull'uso quotidiano di Ubuntu Touch inizia con un led blu che lampeggia sul Nexus 4, di cui mi accorgo al mattino appena mi alzo. Una cosa che capita tutte le mattine, da quando ho installato sul telefono Ubuntu Phone 14.10, nel "branch" di sviluppo devel-proposed. Il led blu lampeggiante mi avvisa che ci sono notifiche, confermate dalla bustina verde in alto sullo schermo.


La conferma che si tratta di aggiornamenti di sistema ce l'ho aprendo le notifiche (scorrere il dito verso il basso). Da qui posso anche installarli, premendo la piccola icona, che mi porta appunto alle "Impostazioni di sistema". Ah! Per installare gli aggiornamenti, bisogna avere un account su Launchpad, cosa che si fa in 3 minuti, bastano un indirizzo email e un nickname.


Con un tocco installo gli aggiornamenti e riavvio il Nexus 4 - fa tutto lui in automatico. Gli aggiornamenti sono già stati scaricati, Ubuntu lo fa in automatico quando connesso a una rete wi-fi, quindi l'installazione e il riavvio dura pochissimo. 
Da notare che l'installazione NON si avvia se la batteria è scarica: nel caso mi informa che bisogna ricaricarla, e si  ritorna nelle Impostazioni di sistema.


Al riavvio la sfida è scoprire cosa è cambiato: un miglioramento del sistema, qualche piccolo particolare grafico, una nuova funzione. L'ultima cosa che ho notato in ordine di tempo è stato il pallino bianco in alto a sx sulle icone del Launcher (vedi sotto). Non ne sono sicuro, ma forse serve a indicare quali delle icone sono "fisse" sulla barra, in modo da distinguerle dalle altre che appaiono solo quando una app è in esecuzione.


Nonostante la frequenza degli aggiornamenti, il sistema è di una stabilità notevole. Merito sicuramente della maturità raggiunta e del grosso lavoro di Q.A.

Coming soon

Nel secondo giorno della mia prova metterò Ubuntu Touch alla prova per quanto riguarda l'utilizzo generale del sistema e delle app, di cui vi darò conto nel prossimo post.

domenica 12 ottobre 2014

Una settimana con Ubuntu Touch: giorno 0


A fine settembre sono stato a Todi, per "Todi Appy Days", dove insieme Carla e Giulio abbiamo tenuto dei talk su Ubuntu Phone, sui test e sullo sviluppo dello stesso. 

Per quell'occasione Canonical fu così gentile con la Comunità ubuntu-it da prestare uno dei suoi Nexus 4, con cui ho fatto parecchie demo alle persone presenti. In più me lo porto in giro, perché dà molta soddisfazione avere un sistema riservato (questo sì!) a pochi. ;-) 

Dopo qualche tempo passato a smanettarci sopra, credo valga la pena scriverci sopra qualche post, un'esperienza dell'uso quotidiano, come fosse il mio dispositivo mobile principale. Questo è il primo post della serie, e nei prossimi giorni ne scriverò uno al giorno, con resoconto finale domenica prossima. Stay tuned! :-)

Il sistema in prova

Dispositivo: LG Nexus4
Sistema operativo: Ubuntu 14.10 (r278)
Modalità sviluppatore attivata


PS: se avete richieste o curiosità particolari su Ubuntu Phone, commentate e chiedete, cercherò di rispondere all'interno dei prossimi post.

venerdì 26 settembre 2014

La Comunità ubuntu-it a "Todi Appy Days"


Domani sabato 27 e domenica 28 settembre 2014, la Comunità +Ubuntu-it sarà a Todi (PG) per "Todi Appy Days", il primo evento italiano dedicato alle app, i programmi che girano su smartphone e tablet. Una bella occasione per parlare di Ubuntu Touch, il nuovo sistema basato su Ubuntu destinato appunto ai dispositivi mobili.

La piccola pattuglia ubuntera è composta da +Carla Sella che terrà un talk sulla "Quality Assurance" su Ubuntu, a cui tutti possono contribuire (sabato 27, ore 16.30), +Giulio Collura che parlerà di "Sviluppo e convergenza su Ubuntu Touch", per dimostrare come sia semplice sviluppare una app da zero (sabato 26, ore 12.00) e infine il sottoscritto, che farà un talk introduttivo su Ubuntu Touch dall'ambizioso titolo "Ubuntu su tablet e smartphone, la prossima Rivoluzione", un talk introduttivo sulle novità introdotte da Ubuntu e come questo possa rivoluzionare il mondo del personal computing.

A Todi ci saranno moltissimi speaker!

Il calendario dell'evento - che è già iniziato ieri - è fittissimo di appuntamenti, sui temi dell'educazione, programmazione, sport, radio, cultura, fotografia... impossibile elencarli tutti, e io evito di farlo per non discriminare nessuno. Vi invito solo a dare un'occhiata per avere un'idea. Personalmente sono rimasto colpito da alcuni titoli e credo proverò a seguire 2-3 talk in programma (dal mio account Twitter ve ne darò resoconto).



La maggior parte del tempo, sarò invece con Carla e Giulio nello stand di ubuntu-it, armati dei nostri fidati Nexus 4 con Ubuntu Touch aggiornato alle ultime sciccherie. Faremo delle piccole demo ai visitatori, e spero che tra questi ci sia anche qualche lettore di questo blog. Vi aspetto! :-)

venerdì 19 settembre 2014

Il "Progetto XPocalypse" vince la "Menzione Speciale" al premio eGov 2014

Ieri ho preso parte - insieme all'Assessore (Assessora? Assessoressa?) del Comune di Schio Barbara Corzato e Maria Grazia Dal Prà di Informagiovani - a una piacevole "gita" a Riccione, dove si svolgeva la decima edizione del "Premio eGov 2014", evento organizzato da Pionero, sotto la direzione scientifica di Gianluigi Cogo, una manifestazione che vuole premiare i migliori progetti della Pubblica Amministrazione nell'ambito delle iniziative digitali, invitati in quando il "Progetto XPocalypse" (di cui ho già trattato ampiamente in passato) portato avanti dal Comune di Schio e da +AViLUG era tra i finalisti.


La giornata è andata ben oltre le più rosee previsioni, visto che il progetto ha vinto la "Menzione Speciale" nell'ambito della categoria "Cultura e competenze digitali", con la motivazione
"La spending review si può fare anche con il digitale. Perché allora buttare via un computer vecchio? Cittadini, imprese e istituzioni assieme in un processo di decrescita consapevole ma assolutamente innovativa."
Inutile dire la soddisfazione per aver ricevuto il premio. Soddisfazione raddoppiata dal fatto che la vittoria nella stessa categoria è andata meritatamente al progetto "Centro Competenza Open Source Umbria – LibreUmbria", altro progetto reso possibile grazie al Software Libero (qui l'elenco completo dei vincitori).
A margine del premio, siamo stati avvicinati da altre realtà incuriosite dalla nostra iniziativa, per cui è probabile che ci saranno ulteriori sviluppi, magari anche una nuova versione di Xubuntu Xpocalypse Remix basata su Xubuntu 14.04. ;-)

Bisogna poi dire che nell'ambito della premiazione ho visto iniziative davvero notevoli (come questo della Regione Veneto oppure questo), che dimostrano come l'Italia sia anche una cosa diversa da un Paese in crisi economica, e alla perenne ricerca del "Salvatore Della Patria". Il passo successivo è che queste notevoli e lodevoli iniziative siano da spunto per altri progetti in altre amministrazioni, e che il contagio del Buon Governo si diffonda in tutta la Penisola.

Un GRAZIE grande così al Comune di Schio e a tutti gli amici di +AViLUG che ci hanno aiutato a raggiungere questo importante riconoscimento.

Alcune foto della giornata fatte da +Maria Grazia Dal Prà .

La "delegazione" del Comune di Schio e AVi LUG
Barbara Corzato e Dario Cavedon presentano il progetto
La premiazione

L'intervista di Pionero

Foto di gruppo con tutti i premiati


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