sabato 17 ottobre 2009

Banda Larga: Finlandia - Italia: 2 - 0 (3 - 0 a tavolino)




C'è una notizia che è rimbalzata nella rete, giù dal freddo nord Europa all'altrettando freddo sud Europa. Il Governo della Finlandia crede che la banda larga sia uno strumento di sviluppo fondamentale per il Paese, e intende garantire il diritto all'accesso veloce a Internet ai propri cittadini, nelle migliori condizioni possibili. Ecco la cronaca della partita della banda larga, come l'avrebbe commentata un cronista sportivo. Immaginate lo stadio (di "orienteering", mica calcio!) pieno di finlandesi, con qualche sparuto gruppo di italiani. Questi ultimi attratti più dallo spettacolo delle bellezze locali che dallo spettacolo sul campo.

1 - 0


Finlandia subito in vantaggio, con l'annuncio del Ministro delle Comunicazioni che da Luglio 2010, tutti i finlandesi avranno diritto a un accesso ad almeno 1 megabit. L'Italia arranca in difesa. I soldi promessi, 1,47 miliardi di euro (di cui 800 messi dal Governo), ancora non hanno ottenuto il via libera dal CIPE, perché... mancano i soldi.

2 - 0

Siamo ancora nel primo tempo, con l'Italia chiusa in difesa, e la Finlandia raddoppia. Affondo ancora del Ministro delle Comunicazioni, che dichiara che entro il 2015 tutti i finlandesi avranno accesso alla rete a 100 megabit. L'Italia in questa fase, proprio non si vede, non sta neanche giocando questa partita.

3 - 0

Dopo la fine della partita arriva il 3 - 0 dall'arbitro: il "Broadband quality index", uno studio delle università di Oxford e di Oviedo, ha messo l’Italia al 38esimo posto nella classifica mondiale sulla qualità della banda larga (in testa ci sono Corea del Sud e Giappone). Su una scala di 100, il voto dato alla nostra connessione è stato 28,1, considerato "sufficiente" per i servizi web disponibili oggi, ma ben al di sotto di quella quota 50 ritenuta indispensabile per le applicazioni dei prossimi 3-5 anni.

Commenti del dopo gara.

L'allenatore dell'Italia, il viceministro delle Comunicazioni Paolo Romani: «I finlandesi hanno un indubbio vantaggio: l’alfabetizzazione informatica. Praticamente tutti hanno un computer in casa e Internet lo usano abitualmente da anni». In Italia invece, tutti hanno una televisione e la usano da anni, e questo vorrà pur dire qualcosa.


Link:

Notizia da "Il Corriere della Sera"
Notizia su "Il Sole 24 ore"
Notizia originale su "Uutiset"

7 commenti:

andrea rubiu ha detto...

Complimenti alla Finlandia che ha davvero avuto un'ottima idea. oggi internet risulta fondamentale sia per la corrispondenza/comunicazione fra individui, sia per questioni di studio/lavoro. la nostra vita è altamente influenzata da internet e perciò facilitare le connessioni e renderle un diritto, dimostra davvero un grande passo avanti e un'agevolazione per chiunque. L’Italia ci crede ancora poco e questo può rappresentare non solo un male per la vita sociale/lavorativa, ma anche per lo sviluppo. Si spera che partiti seri e fondamentali in Italia, come ad esempio l’UDC, possano portare la proposta in Parlamento.

Marta Romano ha detto...

Quando leggo queste notizie, mi accorgo che il nostro paese è rimasto 10 anni indietro, per quanto riguarda la tecnologia. Vi parlo della mia regione,la Basilicata. Qui, in molte zone, avere la linea veloce è un sogno, nella mia frazione, poi, un'utopia. "Pochi abitanti, pochi utenti", sono le risposte. Eppure ricordo che nei programmi elettorali di tutti e 2 gli schieramenti, c'era il progetto di portare la banda larga in tutt'Italia. Dov'è, oggi, questo proposito? Dimenticato.
Spero soltanto che i partiti capiscono che, in un Paese che basa buona parte della sua economia sul turismo, la linea veloce per internet è a dir poco necessaria e che presto, si facciano proposte di questo tipo in Parlamento.
Per ora vi saluto, dal mio paesino di montagna, dove la linea ADSL è utopia, e dove si va avanti a 44kbps.
Marta

Dario Cavedon ha detto...

@ Andrea

L'Italia, anzi, i suoi governanti nazionali, non credono per niente nello sviluppo della banda larga. Lo dimostra quanto fatto fin qui: niente.
Purtroppo, anche tra l'opposizione la situazione non è molto diversa. Non mi ricordo di aver mai sentito una dichiarazione o una proposta in tal senso, tanto meno dal partito che citi.

@ Marta

Purtroppo il tuo paese è l'esempio di quello che si chiama "digital divide": Internet solo dove può rendere soldi. Questo vale al sud come al nord. Ci sono posti a 10 km da casa mia dove l'ADSL non arriva, e siamo nel "ricco" Nord-Est.
Come se Internet fosse un divertimento, quando invece è uno strumento di sviluppo e cultura.

Unknown ha detto...

Certo che la differenza che passa tra il nostro Paese e la Finlandia in merito alla banda larga è davvero notevole... Onestamente non mi piace ciò che ha sostenuto il viceministro delle Comunicazioni Paolo Romani: sarà pur vero che i finlandesi dispongono di una maggiore alfabetizzazione informatica degli italiani, ma questo non significa che si debba prendere atto passivamente di questo e continuare a lasciare sprovvisti delle conoscenze informatiche di base quegli italiani che a mala pena sanno cosa è un computer, perchè tanto "usano da anni la televisione". Il problema maggiore è che nel nostro Paese manca, anche da parte delle istituzioni, la volontà di realizzare un'alfabetizzazione informatica capillare, e questo apporta notevoli svantaggi specialmente a quei cittadini che potrebbero beneficiare dell'uso del computer, e in particolare di internet, per trovare un lavoro, arricchire la propria cultura, tenersi aggiornati su molti aspetti, magari anche concernenti il proprio lavoro. Il desiderio è che le istituzioni comprendano tutto questo e decidano, di fronte all'imbarazzante divario esistente con Paesi come la Finlandia, di cercare di colmare questa carenza del nostro Paese.

andrea rubiu ha detto...

Ciao caro Dario. scusa se rispondo solo ora alla tua precisazione. in effetti hai ragione, in Italia le credenze verso la banda larga sono ancora lontane anni luce dalla realizzazione. tengo a precisare, però, che nel commento scritto da me questo concetto l ho espresso:"L’Italia ci crede ancora poco e questo può rappresentare non solo un male per la vita sociale/lavorativa, ma anche per lo sviluppo. Si spera che partiti seri e fondamentali in Italia, come ad esempio l’UDC, possano portare la proposta in Parlamento".
con ciò ho voluto dire che malgrado si creda o pensi ancora troppo poco a progetti di questo tipo, permane la speranza che partiti più seri di altri possano portare la proposta della banda larga in Parlamento. cio l'UDC perchè finora si è mostrato molto interessato a problemi molto cari e sentiti dagli italiani, perciò mi viene subito da pensare all'UDC. per il resto confermo assolutamente la scarsa o nulla azione politica nazionale in tale materia, ma, come si dice, la speranza è l'ultima a morire... ciao e grazie mille

Dario Cavedon ha detto...

@ Andrea

Personalmente non firmo assegni in bianco a nessuno. Mi piace valutare le cose per quel che si realizza _concretamente_, non in base a quel che si ha realizzato nel passato o quel che si dice voler realizzare.

Finora la banda larga è stata snobbata. Il "Piano Caio" è stato ridimensionato fino ad essere completamente travisato.

Poi, ognuno è libero di pensare a quel che vuole.

il baruffi ha detto...

ciao. volevo segnalare che anche in italia, partendo da milano, stiamo cercando di mobilitare la gente per ottenere la banda larga e il wifi all'interno del piano regolatore. cechiamo diffusione dell'iniziativa e sostegno. lascio un link per saperne di più e per aderire.

http://ilbaruffi.blogspot.com/2010/01/wifimi-diritto-di-navigare.html

un saluto.

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