L'accordo è sbagliato perché contiene una serie di presupposti errati.
Vendola: "L’obiettivo è stimolare l’innovazione”.Primo errore: con l'accordo non si stimolerà l'innovazione
Un accordo privilegiato con un monopolista non può portare innovazione. Se anche dovesse succedere, sarà nei limiti e nei binari di quanto decide e comanda il monopolista, che è sicuro di poter mettere sul campo tutto il suo peso e la sua competenza.
Vendola: "compito di un’amministrazione – amministrazione, non un partito – sia quello di non ostacolare nessuno ma di creare le condizioni per una libera concorrenza"Secondo errore: con l'accordo non si favorisce la libera concorrenza
Come può un accordo privilegiato con un solo fornitore, per giunta monopolista, favorire la libera concorrenza? Casomai la si fa morire sul nascere! La libera concorrenza si sarebbe potuta favorire se all'accordo avessero partecipato pareteticamente altre grosse aziende del settore come IBM, Google, HP, Oracle, ecc.
Vendola "[il software libero] un prodotto evoluto e gratuito portato avanti da eserciti di volenterosi supertecnici che lavorano di notte negli scantinati affascina ma non convince del tutto."Terzo errore: il Software Libero è sviluppato soprattutto dalle aziende
Il Software Libero è portato avanti da aziende (tante aziende) E da persone, anche da persone sociopatiche che vivono negli scantinati.
Non solo da una sola azienda - come è invece lo sviluppo di un altro sistema operativo monopolistico. E non solo da persone.
L'idea romantica di mocciosi con problemi esistenziali che sviluppano software di notte nei bui anfratti di qualche locale interrato, deriva da una certa filmografia di serie B. Idea dura a sradicarsi dai luoghi comuni, e dai politici nostrani.
In realtà il Software Libero è una grossa opportunità per fare crescere localmente persone in grado di lavorare in qualsiasi realtà di livello mondiale. Si possono allevare in casa persone che interagiscono - grazie alla Rete - con altre persone in tutto il mondo, senza andare a importate intelligenza e tecnologia da Redmond.
Nessuno nega l'importanza dell'aspetto economico come "l’aver portato un colosso come Microsoft ad investire, a lavorare nel Sud d’Italia, senza investimenti pubblici". Però la scelta fatta contrasta con l'intenzione (che non è una legge) di emanare una legge regionale "per rafforzare la migrazione verso l’open source dei servizi che la Regione Puglia finanzia in favore di tutte le Pubbliche Amministrazioni pugliesi." Come si fa a favorire il Software Libero con un tale ospite in casa? Un'azienda che nel passato e nel presente combatte la diffusione del Software Libero, arrivando a dire che "Linux è un cancro"!
Perla finale
Andando a spulciare l'accordo poi si legge (art. 2, comma c):
c) Favorire l’accesso e l’utilizzo del mondo scolastico e dei sistemi dell’istruzione alleBeh, favorire l'acquisto di software per le scuole sembra davvero favorire chi quel software lo vende, in barba ai buoni propositi di adozione del Software Libero nella Pubblica Amministrazione.
tecnologie ed agli strumenti informatici più aggiornati, valorizzando l’impiego di soluzioni IT per fini didattici ed amministrativi, anche in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. Per il perseguimento di detta finalità, le Parti individuano a titolo esemplificativo le seguenti attività o iniziative:
[..]
- promozione di programmi o progetti dedicati al settore Education che prevedono favorevoli condizioni per l’acquisto di software per le scuole.
Link:
Comunicato stampa di Assoli (da softwarelibero.it)
Post di Nichi Vendola sull'accordo Puglia - Microsoft (dal nichivendola.it)
Post di Flavia Marzano (da dailywired.it)
Risposta di Nichi Vendola (dal partito-pirata.it)
L'accordo Regione Puglia - Microsoft (dal sito della regione Puglia)
1 commento:
Concordo, la prima dose è sempre gratis.
Posta un commento