sabato 28 gennaio 2012

Il Software Libero costa: ‬perché è meglio saperlo.

‭“‬La risposta è dentro di te,‭ ‬ma è sbagliata‭” (‬cit.‭)

Al Linux Day‭ ‬2011,‭ ‬come AVi LUG abbiamo organizzato un workshop al Liceo Scientifico‭ “‬N.‭ ‬Tron‭” ‬di Schio‭ (‬VI‭)‬.‭ ‬Il workshop era un micro corso introduttivo al Software Libero e a Linux‭ (‬Ubuntu‭)‬.‭ ‬Prima di cominciare,‭ ‬ho chiesto alla platea,‭ ‬composta di‭ ‬24-25‭ ‬studenti di età dai‭ ‬15‭ ‬ai‭ ‬18‭ ‬anni,‭ ‬di darmi una definizione di Software Libero.‭ ‬Pur trovandomi in un Liceo Scientifico,‭ ‬pur avendo davanti una folta rappresentanza del gruppo che segue il sistema informativo della scuola,‭ ‬la risposta era‭ “‬il Software Libero è software gratis‭”‬.‭ ‬Solo uno studente aveva una vaga idea,‭ ‬su qualcosa che parlava di programmi modificabili da chiunque.

Definizione di Software Libero

Per sbaragliare subito il campo dai dubbi,‭ ‬vi rivelo la risposta giusta,‭ ‬così sarete preparati quando ve lo chiederò.‭

Il Software Libero‭ (‬in inglese‭ “‬Free Software‭”) ‬è solo ed esclusivamente quello che risponde alle quattro libertà del software,‭ ‬così come definite Richard Stallman,‭ ‬il fondatore del movimento‭ “‬Free Software‭”‬,‭ ‬cioè:
  • Libertà di eseguire il programma,‭ ‬per qualsiasi scopo‭ (‬libertà‭ ‬0‭);
  • Libertà di studiare come funziona il programma e di modificarlo in modo da adattarlo alle proprie necessità‭ (‬libertà‭ ‬1‭)‬,‭ ‬l'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito‭;
  • Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo‭ (‬libertà‭ ‬2‭);
  • Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti da voi apportati‭ (‬e le vostre versioni modificate in genere‭)‬,‭ ‬in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio‭ (‬libertà‭ ‬3‭)‬.‭ ‬L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
Come avete letto,‭ ‬nessun riferimento al costo del software,‭ ‬o al fatto che sia gratis,‭ ‬che quindi c’entra niente.‭ ‬Ma allora di cosa stiamo parlando‭?

L’equivoco

La natura dell’equivoco per cui il‭ ‬“Software Libero‭ = ‬Software gratis‭”‬ deriva da almeno due fattori.

Il primo è la definizione stessa,‭ ‬che all’origine del movimento era‭ “‬free software‭”‬.‭ “‬Free‭” ‬in inglese ha un doppio significato:‭ ‬sia‭ “‬gratuito‭” ‬che‭ “‬libero‭”‬,‭ ‬ma nei Paesi non-anglofoni è conosciuto soprattutto nella prima accezione,‭ ‬da cui ne deriva l’inevitabile confusione.‭ "Free" in "Free Software" vuole invece dire "Libero".

Come non bastasse‭ (‬secondo fattore‭)‬,‭ ‬a confondere ulteriormente le acque sono arrivati i programmi‭ “‬freeware‭”‬,‭ ‬che possono essere utilizzati gratuitamente,‭ ‬in qualche caso solo per un periodo di tempo limitato,‭ ‬e che raramente sono Software Libero‭ (‬ricordate le definizioni di cui sopra‭)‬.‭ ‬I software‭ “‬freeware‭” ‬infatti sono sì distribuiti gratuitamente‭ (‬rispetto della seconda libertà‭)‬,‭ ‬ma questa è solo una maniera per aumentarne la diffusione,‭ ‬e mai rispettano le altre tre libertà del software.

Anche il Software Libero di solito è distribuito gratuitamente,‭ ‬sempre allo scopo di aumentarne la diffusione,‭ ‬creando così una certa confusione.‭

Ma non è detto che la distribuzione di Software Libero sia necessariamente gratuita.‭ ‬Sempre secondo Stallman infatti:
‎"‏Vendere una copia di un programma libero è legale,‭ ‬e noi lo incoraggiamo.‭" (‬Richard Stallman‭ ‬-‭ ‬Software libero Pensiero libero‭)
Come superare l’equivoco

Per riparare,‭ ‬nel corso degli anni si sono succeduti vari tentativi di superare l’equivoco.‭  ‬Primo tra tutti,‭ ‬quando si parla di‭ “‬free software‭” ‬Richard Stallman ricorda:
‎“‏free speech,‭ ‬not free beer‭”
(traduzione: “libertà di parola,‎ ‏non birra gratis‭”‬)
Adesso,‭ ‬si tende a usare poco la definizione‭ “‬free software‭”‬,‭ ‬usandone una più lunga e articolata,‭ ‬che vuol dire la stessa cosa:‭ ‬FLOSS,‭ ‬acronimo di‭ “‬Free and Libre Open Source Software‭”‬.‭ ‬In italiano la definizione Software Libero è ancora attuale.

Io invece voglio superare questo equivoco dimostrando che il Software Libero costa.

Il Software Libero costa (ma non troppo!)

Procurarsi Software Libero è molto semplice.‭ ‬Basta collegarsi al sito Internet del progetto‭ (‬per esempio‭ ‬www.ubuntu.it‭) ‬e da lì scaricarsi quello che si desidera.‭ Costo dell’operazione:‭ ‬praticamente zero.

Oppure acquistare una rivista in edicola e in allegato troverete un DVD con tonnellate di Software Libero.‭ Costo dell’operazione:‭ ‬pochi euro.

Eppure,‭ ‬sviluppare software costa.‭ ‬Pensate a un'azienda come Red Hat o Canonical,‭ ‬che sborsa soldi per:
  • pagare gli sviluppatori, designer, ingegneri...
  • mettere in piedi e mantenete una struttura di distribuzione e aggiornamento
  • fare promozione,‭ ‬partecipare alle fiere,‭ ‬sponsorizzare eventi
  • produrre traduzioni e documentazione
  • quant'altro serva...
Certo,‭ ‬il Software Libero,‭ ‬data la sua natura,‭ ‬si avvantaggia del contributo di tutti,‭ ‬che così diminuiscono questi costi.‭

Linus Torvalds,‭ ‬che è pagato dalla Linux Foundation per sviluppare il suo kernel Linux,‭ ‬si avvale di una collaborazione di una folta comunità di sviluppatori,‭ ‬e solo alcuni di loro sono pagati dalle rispettive aziende.‭ ‬Ci sono persone che contribuiscono gratuitamente,‭ ‬devolvendo al Software Libero il loro tempo.‭ ‬Pensate se queste persone fossero pagate per quello che fanno per hobby:‭ ‬neanche un'azienda delle dimensioni di Google o Microsoft potrebbe remunerare adeguatamente il loro‭ “‬lavoro‭”‬.

A questo punto avrete capito dove voglio arrivare:‭

il Software Libero costa,‭ ‬ma non lo paga chi lo usa‭!

Lo pagano direttamente le aziende che sviluppano Software Libero.‭ ‬
Lo pagano indirettamente,‭ ‬con il loro tempo libero (e magari anche qualche soldo per le spese),‭ ‬le persone che contribuiscono volontariamente.‭ ‬
Infine, lo pagano le aziende che usano Software Libero,‭ ‬e che si avvalgono di aziende e professionisti del settore per personalizzarlo ‬o integrarlo nei propri sistemi aziendali.

Distribuiti tra vari attori, i costi (che ci sono!) sono più bassi per tutti, così come i guadagni. Il costo, per il privato, come abbiamo visto, è praticamente nullo.

Liberiamoci

Un ultimo motivo per cui è meglio sapere la differenza è che in qualche caso anche il software proprietario è distribuito gratuitamente.‭ ‬Per esempio usando,‭ ‬come abbiamo visto,‭ ‬la tecnica del‭ “‬freeware‭” (‬distribuzione gratuita,‭ ‬vedi sopra‭) ‬si possono invogliare molte persone a‭  ‬utilizzare il software proprietario,‭ ‬ed espanderne la diffusione.‭

Oppure,‭ ‬si regalano copie di software proprietario alle Scuole e Pubblica Amministrazione,‭ ‬punti chiave della Società,‭ ‬da cui poi si diffondono nelle case delle persone che li frequentano o che hanno in qualche modo a che fare con esse.

In entrambi i casi‭ (‬freeware,‭ ‬o copie regalate‭)‬,‭ ‬chi detiene il copyright del programma tiene al laccio i suoi utenti,‭ ‬rendendoli dipendenti alle sue pretese economiche.‭

La sola strada per togliersi il laccio al collo,‭ ‬è quello di passare subito al Software Libero,‭ ‬che consente scelte consapevoli e che dipendono solo dalla propria volontà.

Letture consigliate

Definizione di Software Libero sul sito GNU
Libro "Software Libero,‭ ‬Pensiero Libero" di Richard Stallman (liberamente scaricabile)

6 commenti:

Unknown ha detto...

Post molto chiaro, lo userò per spiegare cos'è il Free Software ai miei conoscenti :)

Luca ha detto...

Complimenti! Bel post!

Dario Cavedon ha detto...

@ Matteo e Luca

Grazie! :-)

Unknown ha detto...

La questione delle scuole è, secondo me, uno dei punti cardini. Qualcosa si sta muovendo da qualche parte, dove ci sono docenti o dirigenti illuminati (e dove non gli mettono i bastoni fra le ruote...), ma nella maggior parte dei casi non è così: si insegna ad utilizzare SO Microsoft o Apple, con software relativo e si crea una 'dipendenza' che alla maggior parte delle persone sta bene; del resto perchè cambiare abitudini, imparare quasi tutto da zero, ecc. quando hai già tutto pronto e bello sul piatto?

Dario Cavedon ha detto...

@ Conte_sty

Sì, nelle scuole italiane il Sw Libero si diffonde solo grazie all'impegno di (isolati) insegnanti illuminati, ma non c'è nessun progetto e nessuna volontà "superiore" che indirizzi l'uso. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti.

JoeLercio ha detto...

Il mio prof era un Illuminato! grande Cipo! grazie anche a lui mi è nata la voglia di costruirmi un PC da solo scegliendomi tutte le componenti

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...