Una certa cultura
delle invenzioni ci spinge a immaginare genii assoluti rinchiusi
nella penombra della loro stanzina a studiare per anni, fino alla
scoperta - o invenzione rivoluzionaria. Un altro immaginario ci
mostra gli inventori baciati dalla fortuna per una serie incredibili
di circostanze, che trovano la soluzione che cambia la nostra vita, e
anche la loro, specie dal punto di vista economico.
Niente è più
lontano della realtà dell'innovazione e delle scoperte, specie
quelle contemporanee. L'autore ripercorre l'epopea dei genii e
inventori del passato (Darwin, Gutemberg), spiegando come
l'innovazione passa per una serie di meccanismi hanno da sempre
accompagnato l'Umanità e che ai giorni sono sempre più necessari
per il Progresso comune. Per esempio, l'adiacente possibile: da una
stanza si può passare solo alla successiva. Oppure la sorprendente
“exattazione”: l'utilizzo di esperienze e invenzioni note da
tempo per creare una nuova invenzione in un campo completamente
diverso.
Senza voler rivelare
il finale, anticipo solo che la filosofia open source e in genere la
cultura libera sono molto vicine alle conclusioni dell'autore.
Libro leggevole e
scorrevole, che si legge come un romanzo, ma ricchissimo di spunti
interessanti, da leggere.
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