Lubuntu è (sarà) una nuova derivata di Ubuntu, nata dalla combinazione appunto di Ubuntu con LXDE, un desktop manager particolarmente parco nel consumo di risorse. Questa caratteristica lo rende adatto a girare su computer datati, diciamo con processori di classe Pentium III e memoria RAM inferiore ai 256 MB. Lubuntu è in fase di sviluppo, e sarà rilasciata ufficialmente con Ubuntu 10.04 “Lucid Lynx”, ad Aprile 2010.
C’è molta attesa per questa derivata, sia per la curiosità destata da LXDE, l'astro nascente dei desktop manager, sia perché Ubuntu manca di una versione leggera, dopo che Xubuntu, nata appunto come derivata leggera, negli ultimi rilasci ha un po’ deluso le aspettative.
Chi non vuole aspettare, ha due (o tre) possibilità di “dare una sbirciata” a come sarà Lubuntu:
- scaricando la ISO di test (vedi sotto link)
- installando il meta pacchetto “lubuntu-desktop” su una Ubuntu già installata
- installare una delle versioni "non ufficiali", come per esempio "Ubuntu Plume" di streetcross (vedi sotto il link)
Il computer
La macchina in prova era dotata di:
- Pentium III a 733 MHz su socket 370
- motherboard FIC con chipset VIA PM133,
- schede audio e video (S3 Savage4) integrate sulla motherboard
- 192 Mb di RAM SD PC133 (di cui 8 MB riservati alla scheda video)
- hard disk Maxtor ATA 66 da 13 GB
- lettore CD Mitsumi FX4830T48x
Installazione
Per comodità (e pigrizia), ho scelto la seconda delle opzioni, andando ad aggiornare una Ubuntu 9.10 Karmic Koala già installata sul PC. Ho quindi aperto “Gestore pacchetti” (Synaptic), fatto una ricerca e subito trovato “lubuntu-desktop”. Il meta pacchetto installa LXDE e qualche altro programma a corredo.
NOTA IMPORTANTE:
Al momento dell’installazione, Synaptic propone, oltre ai pacchetti “Da installare”, anche 2 pacchetti di Network Manager “Da rimuovere” (vedi immagine qui sotto).
Installazione di lubuntu-desktop, notare i 2 pacchetti "da rimuovere"
Per evitare di rimuovere Network Manager (NON DEVE SUCCEDERE!), prima di premere il pulsante “Applica” di Synaptic, bisogna cercare i 2 pacchetti “Da rimuovere” e facendo clic con il tasto destro scegliere l’opzione “Reinstalla” (grazie forum per il suggerimento! più sotto il link alla discussione).
Dopo aver premuto il pulsante “Applica”, Synaptic scarica dalla rete i pacchetti e li installa.
Una volta installati, basta riavviare il computer oppure chiudere la sessione. Da notare che LXDE va ad affiancarsi a “GNOME” standard, che comunque resta.
Al login, quando si inserisce user e password, prima di accedere, scegliere “LXDE” (invece di GNOME) dal menu a tendina “Sessioni” che si trova in basso. In questo modo parte Lubuntu.
Primo giro a bordo di LXDE
Il boot è veloce, tipico di Karmic. Una volta caricato, risultano occupati poco più di 100 MB di memoria. Il desktop è pulito, c’è solo una icona “I miei documenti” che punta alla propria cartella “home”. In basso, una barra delle applicazioni vecchio stile, con il menu a sinistra.
LXDE in tutto il suo splendore
Le voci sul menu sono più o meno le stesse di GNOME. Unica nota stonata, la voce “Preferenze”, che raggruppa alcuni programmi che avrei invece trovato più giusto trovare sulla voce “Strumenti di sistema”, come “Synaptic Package Manager” o “Update manager”. Le voci del menu non sono italianizzate, anche se lo saranno di sicuro per Lubuntu 10.04.
Il menu di LXDE
Un problema
A causa della poca memoria, il sistema comincia subito a grattare sull’hard disk, scambiando dati tra la RAM e l’hard disk stesso. La situazione mi ricorda una prova (deludente) fatta con Xubuntu 9.04.
Non mi piace.
Provo a rimediare, impostare la "swappiness" ad un valore adeguato.
Paragrafo tecnico
Paragrafo tecnico, riconoscibile dal carattere courier. A chi non interessa passi più avanti, ma consiglio di leggere tutto.
Tutti i moderni computer usano più memoria di quella che hanno in RAM. Il trucco consiste nel considerare uno spazio su hard disk come un'estensione della memoria RAM. Questo spazio su disco si chiama "swap file". Su Linux lo swap file risiede su una partizione dedicata di disco.
Il ricorso allo swap file dovrebbe essere fatto solo quando serve, cioè quando è finita la memoria RAM. Questo perché i dati su hard disk sono molto più lenti da leggere e scrivere.
Lo swap file viene gestito dalla variabile del kernel che si chiama “swappiness". Questa variabile può assumere un valore che varia da 0 a 100. Più alto è il valore, maggiore sarà la probabilità di scrittura sul file di swap. Su Ubuntu (e derivate), il valore è impostato a 60. Portandolo ad un valore inferiore, si può evitare di ricorrere frequentemente all'uso dello swap file, utilizzando più memoria.
Apro un terminale, e do’ il comando:
sudo gedit /etc/sysctl.conf
Ho aperto il file sysctl.conf con l'editor gedit. Mi posizione in fondo al file, e aggiungo la riga:
vm.swappiness = 10
Riavvio il PC.
Non ho molte speranze, con Xubuntu, non era servito a molto e il sistema era sempre molto lento.
Secondo giro a bordo di LXDE
Al riavvio della macchina, la memoria occupata è sempre la solita (ovvio). Il sistema però non gratta subito sull’hard disk.
Buon segno.
Provo a caricare qualche programma, cominciando da Abiword, semplice e leggero programma di word processing, installato con lubuntu-desktop. Abiword si carica, poi l’hard disk tace. Provo a scrivere un po’ di testo. Carico un documento, lo salvo. Nessun problema, il PC è reattivo quanto basta.
Abiword
Chiudo Abiword e carico qualcos’altro. Lubuntu si porta in dote vari programmi:
- PCMan, il suo file manager
- Leafpad, un editor di testo
- LXTerminal, il suo terminale
- GPicView, per vedere le immagini
- Aqualung per ascoltare musica
- ...
PCMan, il file manager di LXDE
Leafpad
GPicView
LXTerminal
Aqualung
Sono tutti molto leggeri, adeguati alla distribuzione.
L'elenco completo degli altri programmi di Lubuntu è disponibile sul wiki di progetto.
La prova del fuoco: Firefox!
Alla fine, provo il collegamento a Internet con Firefox. Tutto funziona senza problemi. Firefox è “ereditato” dall’installazione Ubuntu, ma sembra sarà anche il browser predefinito di Lubuntu. Scelta un po' strana, visto che non è proprio un browser leggero. Anzi.
Firefox
L’unica avvertenza per usare Lubuntu è infatti quella di non esagerare. La memoria si riempie molto velocemente, e non si riescono a fare girare più di 2-3 programmi contemporaneamente. Il buon vecchio PIII 733 MHz mostra subito la corda, senza neanche frustarlo tanto.
Conclusioni: bella... però è meglio lasciar perdere (per adesso)
Lubuntu sembra finalmente la giusta soluzione “ubuntera” per una distro leggera e veloce per macchine datate. LXDE. Il mio giudizio è però parziale, in quanto Lubuntu è in sviluppo e siamo ancora lontani dal rilascio stabile (vedi sotto i problemi che ho riscontrato).
In più, non ho fatto una prova comparativa con Xubuntu 9.10, l’unica attuale soluzione ubuntera in fatto di distribuzioni leggere. Avevo provato Xubuntu 9.04 sulla stessa macchina, e ne ero rimasto abbastanza deluso. Magari Xubuntu 9.10 è migliore, prometto che appena avrò un po’ di tempo proverò a provarla! :-)
Come detto, Lubuntu è ancora immatura e non è esente da problemi. Diciamo pure che sono problemi di gioventù. Adottarla per l’uso quotidiano, potrebbe dare qualche grattacapo. Il sottoscritto per esempio:
- non è riuscito a far funzionare l’audio su LXDE; in più, riavviando in sessione “GNOME”, mi sono trovato con l’audio disabilitato e il volume delle casse al minimo;
- l’installazione di lubuntu-desktop ha “sporcato” il menu di GNOME, inserendo per esempio la voce “Strumenti di sistema” che prima non c’era
- infine, non so come, si è persa l’associazione tipo-file con applicazione-da-lanciare; non sono sicuro che questo sia un problema di Lubuntu, magari ho pasticciato io :-)
Nota finale:
La scheda video integrata sulla motherboard mangiava 8 MB di RAM, disponendo di una scheda video PCI o AGP a parte, si potevano recuperare anche questi 8 MB e migliorare ulteriormente le prestazioni del sistema. Sono pochi MB, ma quando già se ne hanno pochi...
Link:
Come installare lubuntu-desktop dal forum Ubuntu-it
Pagina wiki di Lubuntu
Post su come installare lubuntu-desktop su Ubuntu “minimal”
ISO di test di Lubuntu
Ubuntu Plume 9.10 (by streetcross)
1 commento:
Il problema delle associazioni dei file alle applicazioni è di pcmanfm, per risolvere puoi vedere qui.
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