Siamo tutti ebrei. Almeno un po'
Questo libro è una raccolta di storielle e barzellette della tradizione yiddish, la cultura ebraica europea. Yiddish è probabilmente una parola sconosciuta alla maggior parte delle persone, e sembra cosa molto lontana dalla nostra realtà. Invece, basta leggere alcune delle storielle per capire che ci è più vicina di quello che conosciamo e sappiamo.
Il fatto stesso che capiamo le barzellette e ne ridiamo dovrebbe farci riflettere: un giapponese o un indiano non le capirebbe e neanche ne riderebbe. Anche se non si conosce minimamente la cultura ebraica, questa è una dimostrazione semplice di come siamo culturalmente vicini agli ebrei. Sempre dello stesso tipo di cultura si potrebbero citare (perché no?) anche film come "Frankstein Jr" o "L’aero più pazzo del mondo".
Inoltre la mamma yiddish onnipresente e protezionista ad oltranza assomiglia in maniera terribile alla mamma mediterranea. Questo non è sicuramente un caso.
E' quindi facile trovare punti di contatto, specie nei difetti, che da buoni italiani teniamo ben nascosti.
La cosa che invece mi ha più sorpreso è stata la incredibile capacità degli ebrei di prendersi in giro, anche in maniera atroce.
Il libro è diviso in capitoli, ognuno dei quali tratta un aspetto della cultura ebraica: la mamma, il rabbino, il rapporto con Dio, quello con i soldi, ecc. Libro godibilissimo che si legge in un baleno, ma per apprezzarlo andrebbe gustato lentamente.
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1 commento:
L'ho letto anch'io. Uno spasso dalla prima all'ultima pagina.
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