Un paio di settimane fa, a Perugia, si è svolto la prima Debian Ubuntu Community Conference (IT sta per Italia), la prima volta nella storia (?) in cui le Comunità Debian e Ubuntu si trovano sotto lo stesso tetto per discutere insieme
Venerdì 17 Ottobre
Zané, ore 14
Si parte! Con la fida mitsubishi stracarica di cose più o meno inutili (ah! le donne!) si parte alla volta di Perugia. Il tempo non è dei migliori, e per il week end non si prevede niente di buono, ma siamo armati del tiepido ottimismo degli incoscienti.
Autostrada BO-FI, ore 17 circa
Sosta pipì in (uno dei peggiori) autogrill sull'A1 nei dintorni di Barberino di Mugello. Le facce che vedo nel parcheggio ci convincono ad andare in bagno a turno, tenendo ben d'occhio la macchina e il bagagliaio.
Perugia, ore 19 circa
Siamo arrivati, il viaggio è stato tranquillo, a parte un po' di inevitabile coda dalle parti di Scandicci. Adesso c'è il problema di trovare l'albergo Morlacchi, dove alloggeremo. Dopo qualche giro a vuoto, seguiamo le indicazioni di un passante e arriviamo nel labirinto di stradine che compongono il centro di Perugia. L'albergo è ben segnalato, e ci arriviamo quasi subito. Il proprietario dell'albergo, gentilissimo, ci fa parcheggiare l'auto lì vicino, davanti al portone di una casa vicina. Nei giorni successivi dovrò lasciargli le chiavi per permettergli di spostarla quando serve.
Hotel Morlacchi, Perugia, ore 19.30 circa
Saliamo nella piccola hall dell'albergo. Si respira fin da subito un'aria familiare, anche per il profumino di buone cose che proviene dalla cucina, situata proprio dietro la piccola hall. Nel salotto accanto, che sembra quello di casa, una signora anziana (la nonna) sta guardando Carlo Conti in TV.
Sulle scale incontro Matteo e Salvatore, che ci invitano a seguirli alla cena con gli altri ubunteri. Accetto volentieri - non avevo prenotato pensando di arrivare molto più tardi.
Ci sistemiamo in stanza e sembra davvero di essere a casa: l'arredamento antico (è la stanza della nonna?), con lettone dalla testiera in ottone e un letto singolo, sempre in ottone, armadio e comodini. Un bagno piccolo ma pulito. La finestra che dà sui tetti delle case accanto.
Hotel Morlacchi, Perugia, più tardi
Fuori dall'hotel, aspettiamo Silvia, che nel frattempo è arrivata in treno da Milano.
Ha avuto, dice, qualche problema con il treno.
(penso io: ah! Trenitalia! Sempre in ritardo questi treni! Scoprirò più tardi che è andata in un modo leggermente diverso...)
Ma scende subito.
Dice.
...
...
Hacklab "Projectz on a island", Perugia, MOOOOLTO più tardi
La cena si svolge all'hacklab, che raggiungiamo dopo 10 minuti sulla "mini metro", il trenino monorotaia e senza conduttore che passa sotto Perugia per sbucare alla periferia. Quando sono a bordo delle carrozze rosse della metro, alle bambine sembra di essere a Gardaland (anche al papà!).
L'hacklab è un luogo è molto informale, superato un primo momento di imbarazzo ci si trova bene. Le bambine, avvezze alla cucina della mamma, si trovano spiazzate dal menu (etnico?) proposto. In compenso dopo una mezz'ora corrono e saltano un po' dappertutto, come fossero a casa.
Dopo cena, faccio quattro chiacchiere con Paolo su come sviluppare la comunicazione di Ubuntu. Gli avevo già parlato di una mia idea (che metteremo in pratica nelle prossime settimane), e lui me ne dice almeno altre 3-4... se solo ci fossero un po' di persone in più a cui affidarne lo sviluppo... Per adesso dovremo accontentarci di procedere un passo alla volta.
Torniamo in albergo con il taxi (la mini metro c'è solo fino alle 21.00). Il tassista sfreccia a velocità folle per le anguste strade di Perugia. Deduco che gli scappa di andare in bagno.
Sabato 18 Ottobre
Hotel Morlacchi, Perugia, ore 08.30
Facciamo una ricca colazione in albergo, con pane burro e marmellata e... le brioche più grandi del mondo! A stento ne finisco una... buonissima!
Scendiamo per andare all'Università di Perugia, Facoltà di Matematica e Informatica, dove si tengono gli incontri del giorno. Fuori dall'albergo siamo indecisi se fidarsi di Google Map di Silvia o della mappa cartacea di Marzia... alla fine, non si sa come, arriviamo (al primo colpo) all'Università.
Aula A2 - Università, Perugia, ore 09.30 circa
Arriviamo in facoltà giusti in tempo per l'inizio dei lavori. In accoglienza trovo il buon Fabio, e un account per l'accesso alla rete Wi Fi dell'Università (scoprirò solo mooooolto più tardi come accedervi, grazie a Claudio!).
Entriamo in aula, mi siedo con Stefania e le bimbe sui primi banchi. C'è un breve saluto da parte del Professore di Informatica, poi si parte.
Milo e Francesca di Debian fanno il loro talk su come si contribuisce alla traduzione di Debian, Ubuntu e GNOME. Gli strumenti sono davvero tanti, e molto diversi tra loro. Entrambi i relatori hanno una conoscenza enciclopedica dell'argomento. Io scopro per la prima volta Gtranslator (fino a quel momento usavo solo Launchpad), un bellissimo programma per le traduzioni off line. Lo userò di sicuro per Ubuntu Manual.
Segue una sessione di traduzione pratica, condotta da Francesca, Milo e il grande (non solo per le dimensioni) Luca, utilizzando appunto Gtranslator.
Durante la durata dei talk, le bambine vanno e vengono liberamente nell'aula. Il pubblico non sembra molto infastidito (per fortuna). Forse Giada esagera un po' quando, correndo fuori, urla "ADESSO VADO DALLA MAMMA!".
Mensa dell'università di Perugia, ora di pranzo
Si va tutti assieme a pranzare alla mensa. La qualità del cibo è "da mensa", però costa poco, e si fa un bagno fresco in mezzo alla gioventù di mezzo mondo. Per un po' di tempo mi sembra di tornare a scuola, o nei suoi immediati dintorni.
Aula A2 - Università, Perugia, ore 14.30 circa
Paolo Sammicheli illustra la struttura e le e attività del Gruppo Test di Ubuntu-it, un gruppo unico nel suo genere nell'ambito dei LoCo Team Ubuntu. Partecipare è abbastanza semplice, l'impegno è minimo, e se non fossi già impegnato in altre attività, mi piacerebbe contribuire. L'unico vincolo è che si deve essere "pronti" a provare le immagini ISO di Ubuntu al momento giusto, prima del rilascio ufficiale, in modo da dare feedback significativi.
Paolo passa poi a parlare di come segnalare un bug su Ubuntu, con l'uso di Launchpad e del metodo "triage", un sistema mutuato dall'ambito medico e che si usa per dare una priorità ai bug più pericolosi o più importanti. Luca Bruno parla di come segnalare i bug su Debian, che consiste nell'utilizzo di una particolare ML dedicata.
Aula A0, - Università, Perugia, ore ???
Sono così preso dall'argomento "bug" - o dalla digestione - che non mi accorgo che arriva l'ora dei talk su "Promozione e Marketing", che si svolgono nell'Aula A0. Corro giù giusto in tempo per l'inizio del talk di Italo Vignoli del PLIO. Purtroppo ho perso il talk di Paolo sul Gruppo Promozione di Ubuntu-it! Mannaggia! Vabbé il talk di Vignoli è molto interessante, e descrive cosa è stato fatto per aumentare la popolarità e la diffusione di Open Office in Italia. Bisogna anche dire che Vignoli è un professionista, e quindi c'è solo da imparare per noi dilettanti.
Aula A2, - Università, Perugia, ore 17.30
Si torna in A2, per sentire il talk di Stefano Zacchiroli, Debian Project Leader, che parla di Ubuntu e Debian. Stefano è uno dei più attivi sostenitori della collaborazione tra le Comunità Debian e Ubuntu. Il talk è molto interessante, scopro di essere un ignorante completo su Debian, di cui conoscevo solo il motto "release when it's ready" (che mentalmente traduco in "è pronto quando è pronto" - proprio come diceva la mia mamma quando le chiedevo quando era pronto da mangiare).
Alla fine del talk, qualche domanda e poi volo in albergo, insieme a Matteo. Facciamo un po' di strada sotto la pioggia, però la temperatura è mite e quasi non la si sente.
Hotel Morlacchi, Perugia, ore 20.15 circa
Ci troviamo fuori dall'hotel per andare a pranzo con tutta la combriccola. Si va' al ristorante "Dal Mi' Cocco", a pochi passi dal centro. Ci arriviamo in pochi minuti, siamo i primi, ma ben presto arrivano anche tutti gli altri, più di 30 persone, occupiamo mezzo locale. Si mangia benissimo! Il farro con i funghi è per me una rivelazione...
Capito in un "angolo Debian", non conosco nessuno, ma si fa presto a capire che si parla la stessa lingua, quella del software libero. Di fianco a me c'è Alessandro non-ricordo-il-cognome, che personaggio! Di fianco a lui Chiara, la sua ragazza, lo sguardo paziente di chi ha a che fare con una persona... esuberante!
Durante la serata scambio qualche chiacchiera anche con Flavia, la prima Ubuntu-it woman della storia (e per lungo tempo, la sola!). Sta preparando un'altra sorpresa per tutti i fan della nostra amata distro.
Le ore volano in fretta, e le bambine cominciano ad essere un po' stanche. Ci incamminiamo quindi verso l'hotel, facendo una piccola deviazione per il centro. Perugia di notte è spettacolare: mura altissime, palazzi che trasudano storia, scorci suggestivi e (purtroppo anche) strade solo in salita. Quel che mi sorprende è la vita notturna: dalla Fontana Maggiore guardando Corso Vannucci si vede una folla incredibile di gente - tutti giovani. A Perugia ci si deve tornare con più comodo.
Domenica 19 Ottobre
Hotel Morlacchi, Perugia, ore 08.30
Altra colazione abbondante in Hotel. Riesco a ingurgitare ben 2 brioche (troppo buone!). Poi ci si trova fuori con gli altri per una breve passeggiata in centro. Corso Vannucci di mattina è quasi deserto, qualche vecchio con il giornale sotto il braccio, e i soliti turisti da tutto il mondo. Salvatore e Matteo ci seminano dopo pochi passi... si dirigono velocemente verso la famosa cioccolateria Perusia! :-)
Hacklab "Projectz on a island", Perugia, ore 11 circa
Passiamo a salutare gli altri. È in programma l'ultimo evento del DUCC IT, un talk congiunto delle Ubuntu-it Women + Debian Women + Fedora Ambassador. Purtroppo la strada verso casa è lunga e preferiamo andare via subito, per evitare di trovare troppo traffico.
Decidiamo di fare la E45, che da Perugia porta a Cesena. La scelta si rivela ottima: troviamo poco traffico (grazie anche al fatto che i camion sono fermi), una piccola devisazione per lavori in corso, e un po' di pioggia.
All'imbrunire arriviamo a casa.
Qualche pensiero conclusivo
Esperienza decisamente formativa! Il grosso limite delle Comunità virtuali (come lo è, di fatto, Ubuntu-it) è che ci si sente solo via Internet. ML, chat, forum sono canali potentissimi per la collaborazione, ma valgono un millesimo di quello che può essere un confronto dal vivo. E un milionesimo di una cena.
Abbiamo sperimentato di persona cosa vuol dire collaborare, e quanto difficile può esserlo se prima non ci si conosce almeno un po'. Da questo incontro nasceranno sicuramente ulteriori collaborazioni.
Ci portiamo a casa qualche lavoretto in più, la sensazione di fare qualcosa di bello e importante, e la certezza di amici su cui contare.
Link:
Come contribuire a Debian
Come contribuire a Ubuntu
4 commenti:
Grande! Debian e Ubuntu insieme!
Ma ci pensiamo di quanto potrebbe crescere Gnu-Linux se si incanalassero tutte le forze (da parte di tutte le distro) al fine di realizzare un unico progetto? :-)
@ Bit3Lux
Mah! Non è che abbiamo tutti gli stessi gusti, se si costruisse la Distribuzione Galattica Unica, nello sforzo di accontentare tutti, si finirebbe per scontentare tutti! :-)
Meglio trovare il modo per collaborare tutti assieme per fare distribuzioni sì diverse, ma fatte meglio, e dare così più opportunità di scelta.
sono d'accordo con Dario :) meglio trovare il modo di collaborare tutti insieme e ascoltare meno quei utenti che pensano solo alla grafica della distro e non ai veri problemi, es: Ubuntu.
Grazie per la definizione di professionista: in realtà sono un buon artigiano della comunicazione e del marketing.
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