Senza via di scampo
Saul Bellow è praticamente sconosciuto al grande pubblico, anche se è stato premio Nobel nel 1976.
Questo piccolo libro può essere quindi un buon inizio, per chi non lo conosce. Un buon inizio, ma questo non vuol dire un facile inizio.
Il libro descrive infatti la giornata di un uomo di mezza età alle prese con il fallimento della sua intera vita. Un libro spietato: lo scrittore non lascia tregua al povero "Tommy" Wilhelm Adler, lo insegue in ogni pagina, gli mette davanti i suoi errori, le sue facili illusioni, indagando con scrupolo investigativo. Quasi un dossier d'accusa per l'implicito processo in corso, fino alla condanna finale, alla resa finale, con il protagonista, nudo davanti al suo fallimento, senza lavoro, soldi, amore, pietà.
Il libro si legge facilmente, ma si devono mandare giù molti bocconi amari, e per questo è meglio concedersi una tregua, ogni tanto.
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