venerdì 28 ottobre 2011

Rasperry: il PC a basso costo (anche) con Ubuntu



Raspberry Pi

Raspberry Pi è una fondazione, finanziata dall'Università di Cambridge, costituita circa 3 anni fa per promuovere lo studio dell'informatica, specie nella scuola. La fondazione sta finanziando lo sviluppo di un micro computer a bassissimo costo, per usarlo nell'insegnamento ai bambini, nei Paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo.
L'intento più generale delal Raspberry Pi è di ricreare interesse per la programmazione, tanto di moda tra i giovani degli anni '90, e adesso snobbata e relegata a pochi appassionati.

Il pioniere, Nicholas Negroponte

L'idea di dotare gli studenti con computer a basso costo non è nuova. Qualche anno fa Nicholas Negroponte, professore del MIT e guru di Wired, fondò il progetto "One Laptop Per Child" (tradotto "un portatile per ogni bambino"), destinato a creare un piccolo portatile a basso costo (100 dollari, poi salito a 180) da destinare ai bambini dei Paesi in via di sviluppo. Il progetto, cominciato tra lo scetticismo generale del mondo IT, è adesso in fase esecutiva e ha portato alla produzione di oltre 2 milioni di mini computer portatili, chiamati XO (che richiama alla memoria un bambino stilizzato), dotati di CPU C7 di VIA, wi fi per connessioni in rete, e display a cristalli liquidi da 7,5 pollici. Il software in dotazione è Sugar, software libero, un'interfaccia utente pensata per i bambini e completamente diversa da quella tradizionale.

(fonte: laptop.org)

L'idea del mini portatile poi è stata copiata dalle grandi aziende, che negli anni scorsi hanno inondato il mercato di netbook, prima di allora praticamente ignorato dai costruttori.

Ma non stavamo parlando de... il Lampone?

Ah sì! Tornando al "Raspberry" (trad. "Lampone")... Il micro computer avrà dimensioni di una carta di credito, ed è per collegarsi alla TV o a un touchscreen, per farne un tablet PC a basso costo. Il tutto dovrebbe costare attorno ai 25 dollari (!), 35 dollari per la versione con scheda rete.

Le caratteristiche dovrebbero essere (più o meno) queste:
  • CPU ARM11 a 700MHz
  • RAM da 128MB o 256MB
  • USB 2.0
  • OpenGL ES 2.0
  • 1080p30 H.264
  • Uscita video digitale HDMI e analogica
  • slot per memorie SD/MMC/SDI
  • in opzione, un hub USB integrato e porta 10/100 Ethernet
Altra cosa molto interessante sono i consumi: solo 1 Watt!

Questo piccolo gioellino sarà software libero, è già stata portata una versione di Fedora con LXDE (vedi il video qui sotto), ma si prospetta anche il porting di Ubuntu e Debian.



I primi pezzi dovrebbero uscire tra poco, a Novembre 2011, che è stata definita come "agressive target" (obiettivo ambizioso). Sarà possibile comprarli da tutto il Mondo, Italia compresa, probabilmente ordinandoli via Internet.
Più persone hanno visto con molta curiosità interessata il piccolo Raspberry, pensandone i più svariati usi, domotica e media center i più gettonati. Al LUG qualcuno ha già cominciato a prendere le ordinazioni...


Come sempre... stay tuned!



Link:

Sito del progetto OLFC (One Laptopo For Child - in inglese)
Sito di Raspberry Pi (in inglese)

mercoledì 19 ottobre 2011

22 Ottobre 2011 Linux Day, anche a Schio


Sabato 22 Ottobre prossimo, in più di 100 città italiane, si svolgerà l'ormai classico Linux Day, giornata nazionale dedicata alla promozione di Linux e del Software Libero. La giornata è promossa da ILS, Italian Linux Society, in collaborazione con LUG, FSUG, Hack Lab (e quant'altro) locali.

A Schio, l'evento è organizzato da AVi LUG, il Linux User Group dell'Alto Vicentino, di cui faccio orgogliosamente parte. Quest'anno, abbiamo voluto cambiare e organizzare qualcosa di diverso.

Alla mattina quindi saremo al Liceo "N. Tron" (come ormai tradizione), ma al posto dei "soliti" talk, faremo due workshop dedicati agli studenti. L'intento è di dare una visione più pratica e concreta di Linux, facendolo provare direttamente sui PC dell'aula AM3, preparati dai ragazzi del TronWeb. I workshop sono dei "mini corsi", che consentono di farsi un'idea del funzionamento di una distribuzione.

Il programma del workshop si articola sui moduli:


  • Introduzione al Software Libero
  • Installazione di una distribuzione Linux
  • L'interfaccia grafica: Unity e XFCE
  • Amministrazione del sistema, aggiornamenti e Ubuntu Software Center
  • Strumenti per l'ufficio: Libre Office
  • Strumenti multimediali: Banshee, Lettore Multimediale (VLC), i codec; dimostrazione pratica di gestione di foto e MP3 attaccando una fotocamera e un lettore MP3 (occhio agli iPhone/iPod!!), Brasero (Masterizzare CD/DVD)
  • Posta elettronica: Thunderbird
  • Riga di comando - base
  • Test finale a risposta multipla, con correzione e diplomino

I workshop iniziano alle 08.10 e sono riservati agli studenti del Tron, ma la partecipazione è aperta a tutti. I posti disponibili sono però pochi!


Al pomeriggio dalle 14.30 saremo alla Biblioteca Civica, con dei talk più tradizionali e aperti a tutti. I talk sono facili e comprensibili a tutti. Nel dettaglio:
  • 14.30 - 15.10 Stefano De Boni: Il Software Libero nella filosofia. Esiste un'idea romantica di natura, che indica qualcosa di incontaminato e che si contrappone ad un idea di artificiale. Filosoficamente naturale significa “libero” da sovrastrutture costruite contro il bene comune. Si pensi ad esempio il diritto naturale di Rousseau, Hobbes, Locke e via dicendo. Oppure, si potrebbe dire, in senso platonico, che il software libero esiste già in potenza nel pensieri dell'uomo, prima del suo avvento storico.
  • 15.15 - 15.55 Matteo Zaffonato: Come tenere i bambini al riparo dai pericoli della navigazione Internet con strumenti collaborativi. Internet è una preziosa risorsa per l'apprendimento e la cultura, però è anche una minaccia per chi è meno preparato alle insidie della navigazione. OpenDNS, strumento collaborativo e aperto, può essere utile per tenere i bambini al riparo dai pericoli e dalle cattive frequentazioni.
  • 16.00 - 16.40 Vladimiro Santacatterina: Sauerbraten, il gioco FPS libero. Sauerbraten è un gioco libero, “sparatutto in prima persona” che si basa sui contributi liberi di chi lo usa e che può essere personalizzato a piacere, molto velocemente e molto facilmente.
  • 16.45 - 17.25 Carla Sella: Un computer nel computer - come creare e gestire macchine virtuali in Linux. Grazie alla potenza dei computer moderni è possibile creare e gestire le “macchine virtuali”, una sorta di computer nel computer, con cui si può giocare, sperimentare e provare senza rischio di danni per il proprio computer.
  • 17.30 - 18.00 Samantha Cicchelero: Firefox, il browser Internet libero: estensioni per tutti i gusti. Tutti navighiamo per lavoro o per passione, da casa o in ufficio: spesso da due computer diversi. Le estensioni ci aiutano ad uniformare l'ambiente di lavoro, e trovare la nostra scrivania attraverso qualsiasi dispositivo.
Mai come quest'anno il programma è stato ricco di spunti e argomenti interessanti, siete tutti inviati a partecipare. See you!


Link:



per la prima volta AVi LUG sarà presente

mercoledì 12 ottobre 2011

What a Pangolin! Ubuntu 12.04 LTS name genealogy

'Sta storia del nome sta diventando a ogni versione sempre più impegnativa. Questa volta Mark Shuttleworth ha sfogliato l'intera Enciclpedia Britannica prima di trovare il nome giusto per Ubuntu 12.04 LTS - un nome destinato a restare in giro per parecchio tempo. Si rischiava quasi di iniziare il prossimo ciclo di sviluppo senza un nome! Panico tra gli ubunteri di tutto il mondo! :-)

Alla fine tanto sforzo ha prodotto questo.


Un Pangolino (eeeeh!??!?!?) Preciso preciso.

Qualcuno si domanderà dove Mark trovi tanta ispirazione. Voci bene informate parlano di una pagina del Wiki di ubuntu.com in cui si sono proposte un centinaio di nomi diversi per Ubuntu 12.04. La pagina del Wiki è stata velocemente fatta sparire, ma niente mai sparisce da Internet una volta pubblicato, e il Grande Fratello conserva accuratamente anche quello che gli altri gettano nell'oblio.

Solo così questo blog può proporvi in esclusiva mondiale l'elenco di tutte le proposte uscite dalla fervida (e per certi versi perversa) fantasia degli ubunteri di tutto il mondo, eccolo:

Pudgy Penguin
Pangrammatic Penguin
Ponty Python
Punctilious Possum
Pretty Penguin
Psychedelic Penguin
Priapic Porcupine
Placid Pigeon
Persistent Penguin
Pleasant Pheasant
Psychedelic Peacock
Perpetual Puma
Perceptive Polecat
Pragmatic Peafowl
Polished Pronghorn
Placid Platypus
Placid Penguin
Placid Python
Placid Panda
Poetic Panda
Passionate Panda
Polished Penguin
Pretty Pig
Perverse Penguin
Prodigious Penguin
Phobic Phoenix
Phasic Phoenix
Peaceful Parrot
Persistent Phoenix
Prestigious Phoenix
Pyrophobic Phoenix
Pensive Phoenix
Prodigious Phoenix
Pyrotechnic Phoenix
Pyrophoric Phoenix
Playful Porpoise
Precocious Porpoise
Pouncing Puma
Playful Platypus
Playful Panda
Prancing Pony
Precocious Panda
Prominent Peacock
Polar Penguin
Perennial Peacock
Perky Piwakawaka
Purple Panther
Pink Puffin
Precious Puffin
Poetic Pony
Pensive Pony
Precocious Pony
Pink Panther
Precarious Pangolin
Playful Pangolin
Powerful Penguin
Poetic Penguin
Poderoso Pingüino
Pretty Panda
Powerful Python
Perilous Pica
Personal Pixie
Proud Puma
Punctual Penguin
Pulchritudinous Penguin
Purple People
Pyro Phoenix
Precocious Platypus
Peckish Piranha
Prickly Pheatherbrain
Peppy Penguin
Pacific Pegasus
Powerful Puma
Pinky Peacock
Pyromaniac Python
Perfect Penguin
Paranoid Pelican
Persuasive Pig
Phat Possum
Prissy Possum
Pernickety Peacock
Perverted Peacock
Perky Python
Persevering Parrot
Pacifist Penguin
Plucky Pidgeon
Pellucid Puffin
Placid Pichi
Prolific Penguin
Pragmatic Puffin
Pristine Pelican
Pristine Penguin
Paradisaic Pegasus
Prudent Pangolin
Paramount Panda
Pumped Penguin
Prudent Pronghorn
Progressive Pangolin
Prudent Phoenix
Phantom Phooka
Pernicious Potoroo
Pure Panda
Paramount Penguin
Persevering Pegasus
Perished Parrot
Pining Parrot
Prostrate Parrot
Powerful Pudu
Pernickety Penguin
Perspicacious Penguin
Pensive Penguin
Prestigious Penguin
Plucky Penguin
Prudent Pegasus
Punny Parakeet
Proud Penguin

36 animali diversi, alcuni forse anche inventati - i più gettonati Penguin (ovvio) e (Kung Fu?) Panda - per 78 aggettivi, il più frequente dei quali "Placid". Non manca il Pangolino, mentre l'aggettivo "Precise" non è stato proposto da nessuno.

Menzione speciali vanno:
  • all'originalissimo "Pink Panther"
  • all'allegro "Perished Parrot"
  • all'amica delle Winx "Personal Pixie" (non è stata mia figlia!)
  • al cinematografico "Ponty Phyton"
  • al Presidente che ha proposto "Priapic Porcupine"
Per Ubuntu 12.10 toccherà alla lettera "O". La caccia è aperta.


Link:

L'annuncio ufficiale sul blog di Shuttleworth (in inglese)

martedì 11 ottobre 2011

Il Grande Fratello esiste, e si interessa di te

 
Ovvio che non sto parlando di una insulsa e pruriginosa trasmissione televisiva, ma del personaggio immaginato da George Orwell in 1984, che ha poi "ispirato" (ahimé) gli autori della insulsa e pruriginosa trasmissione televisiva. Orwell ringrazia e piroetta nella tomba.

Il Grande Fratello è un po' diverso da quello immaginato da Orwell, si tratta comunque di un Essere che ha accesso a tutte le informazioni di tutti gli esseri umani che hanno più o meno a che fare con la Rete - divenuto ormai l'unico deposito della Conoscenza.


In una strana inversione di ruoli, i Governi usano il Grande Fratello. Sempre con maggiore frequenza: in Italia +29% nel II semestre 2010 sul I semestre 2010.  Nessun dato (finora) del 2011.

"Chi non ha niente da nascondere non ha niente da temere". Basta questo a salvarsi da chi viene a ficcanasare nella nostra vita?


Link:

Transparency Report di Google (in inglese)

giovedì 6 ottobre 2011

Addio a Steve Jobs, il "genio" di Apple


Steve Jobs, fondatore di Apple, è morto ieri 5 ottobre 2011, a causa di un tumore, contro cui stava combattendo dal 2004.

Steve Jobs è stato sicuramente un Grande della Storia della tecnologia. Un "genio", sia nella sua accezione comune, di intelligenza e capacità straordinarie, sia "genio" come nume tutelare, la Divinità Superiore a cui Apple ha affidato tutta la sua immensa fortuna per tutta (quasi) la sua storia.

Personalmente, non mi piaceva quello che faceva, e non mi piaceva come lo faceva. Però le sue capacità, il suo spirito di innovazione e la sua determinazione sono stati di esempio e di ispirazione per molti.

Anche per il sottoscritto, a cui resterà impressa la sua Lezione.
“Your time is limited, so don't waste it living someone else's life. Don't be trapped by dogma - which is living with the results of other people's thinking. Don't let the noise of other's opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary.”
"Il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi - significa vivere come vogliono gli altri. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui soffochi la vostra voce interiore. E soprattutto, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e le vostre intuizioni. Esse sanno già, in qualche modo, cosa volete diventare davvero. Tutto il resto è secondario."


Link:

Pagina su Steve Jobs su Wikipedia (in inglese, quella italiana non funziona)
Testo del discorso di Steve Jobs alla Stanford University (in inglese)
Video del discorso di Steve Jobs alla Stanford University (sottotitoli in italiano)

lunedì 3 ottobre 2011

Ubuntu 11.10 Oneiric countdown (unofficial)

L'altro giorno ho preso un (grosso) abbaglio, scambiando il countdown creato per l'avvenimento ubuntero del secolo - qualunque esso sia - con il countdown in attesa di Ubuntu 11.10 Oneiric Ocelot. Poi warp10 mi ha fatto notare che c'era una differenza di 2 (due) giorni tra l'evento del secolo, annuciato per l'11 ottobre e l'uscita di Ubuntu 11.10, attesa per il 13 ottobre.

Questo fatto mi ha fatto arrivare a due conclusioni.

Primo: permane e si conferma la mia congenita pochezza in matematica, ampiamente dimostrata in luoghi e tempi diversi.

Secondo: a differenza di una tradizione ormai consolidata, non ci sarà un countdown ufficiale per Ubuntu 11.10 Oneiric Ocelot.

Grazie John!

Al primo punto, non c'è rimedio.
Al secondo ha invece sopperito il grande John Baer con un suo countdown, ispirato al cartone animato Wall-E della Pixar. John lo ha rilasciato in vari formati, che potete trovare sul suo blog (vedi link sotto). Il mio preferito è questo:

200 x 113

Unie200x113Daily


Non so assolutamente cosa succederà l'11 di ottobre. Ogni tanto torno su thisisthecountdown.com per vedere se nel frattempo è cambiato qualcosa, o c'è qualche novità, ma i numeri sono sempre li che scendono lentamente verso lo 0.

Dopo aver detto addio (?) al countdown, fra qualche giorno forse dovremo dire addio a Ubuntu così come l'abbiamo sempre visto finora (?).
Tutto scorre.


Link:

Post con i countdown su projlog
Mio post precedente sul countdown
ThisIsTheCountDown

sabato 1 ottobre 2011

Xubuntu 11.10: instant review (una prova veloce e indolore)


A pochissimo dall'uscita, diamo uno sguardo alle novità attese per il prossimo rilascio di Ubuntu 11.10, atteso per il 13 Ottobre 2011. Su Ubuntu avrete già letto centinaia di altri post in centinaia di altri blog. Ho deciso quindi di dare uno sguardo alle sorelle minori di Ubuntu, cominciando con Xubuntu.


Unity divide, GNOME 3 non entusiasma

Piccolo passo indietro.

Le novità nelle interfacce grafiche utente (GUI) introdotte da Unity (su Ubuntu) e da GNOME 3 con la sua "Shell" su altre distro, hanno "spaventato" un bel po' di gente. Entrambe le interfacce sono studiate per essere facili, veloci e intuitive, ma una parte degli utilizzatori finali Linux preferisce comunque la comodità dell'interfaccia grafica tradizionale: pannello in alto, con menu a sinistra e programmi divisi per categoria.

A questi, si aggiunge una parte di utilizzatori "insoddisfatti": persone che pur avendo provato Unity o GNOME Shell, hanno preferito rivolgersi a un'interfaccia tradizionale sì, ma soprattutto solida. Tra questi ultimi si annoverano nomi famosi quali Linus Torvalds e Alessio "Dottor Blaster" Biancalana. Giusto per dirne 2 di famosi. :-)

Infine, c'è un sottilissimo strato di utenti XFCE che mai hanno minimamente pensato di cambiare sistema. Se avrete la fortuna di incontrarli, segnalatemelo, sembrano essere più rari del celeberrimo vombati dal naso peloso.

XFCE, l'interfaccia più gnomosa che c'è

Paradossalmente, in questo momento XFCE è quanto di più simile esista a... GNOME. Non che questo debba stupire: XFCE si basa sulle librerie GTK+2, le stesse di GNOME 2.xx, e quindi la somiglianza è una questione di geni familiari.

Oltre a questo, le distro che si basano su XFCE pescano a piene mani tra i programmi di GNOME e la somiglianza diventa fratellanza. XFCE è insomma un fratellino di GNOME.

Xubuntu, la sorella - snobbata - di Ubuntu

A sua volta Xubuntu, la distribuzione basata su XFCE, nella famiglia *buntu è quella che riceve meno attenzioni da parte del "grande" pubblico. Quando è nata, la si reputava destinata a una piccola minoranza di computer, quelli più datati e con meno risorse.

Poi arrivò Lubuntu, una distribuzione basata su LXDE, altro sistema grafico spartano, leggero e veloce. Lubuntu attirò subito le simpatie di Mark Shuttleworth, papà di Ubuntu, che volò a Berlino a trovare Mario Behling, papà di Lubuntu, e consentì Lubuntu di intraprendere il percorso per diventare Distribuzione Ufficiale Ubuntu.  Ma questa è un'altra storia.

In tutto questo, Xubuntu ha sempre assunto una posizione grigia (topo), defilata, lontana dai riflettori. Fino appunto al 2011, quando ha accolto i transfughi di Unity e GNOME 3.

Personalmente, provai Xubuntu nella sua versione 9.10 un paio di anni fa, e ne rimasi favorevolmente impressionato (vedi link sotto).

La macchina in prova

Bando alle ciancie e passiamo alla prova. Questa volta, ho provato Xubuntu 11.10 in versione Beta su un notebook Acer Travelmate 6592, con:
  • processore Intel Core 2 Duo T7300
  • RAM 2 GB DDR 667
  • scheda video Intel GMA X3100
  • disco fisso da 80 GB
Il PC è del 2007, quindi una macchina recente e "ben dotata". I requisiti minimi per eseguire Xubuntu sono :
  • processore Pentium 4 (o equivalente)
  • 256 MB di RAM (ma si consiglia vivamente almeno 512)
  • 4,4 GB di spazio libero su disco fisso

Accendiamo?

Per provare Xubuntu 11.10, ho preparato una chiavetta USB da 4 GB (ma ne basta una da 1 GB), con Xubuntu 11.10 Beta 2, usando il programma "Startup Disk Creator" di Ubuntu. Il programma scrive l'immagine ISO di Xubuntu su una qualsiasi chiavetta USB, anziché masterizzare un CD Live. Questo consente di far partire Xubuntu in modalità "live" (=senza installarla sul computer) molto più velocemente rispetto al CD tradizionale.

Faccio partire il PC da chiavetta USB, e dopo aver selezionato la lingua italiana, mi appare il classico menu di *buntu.

Xubuntu 11.10: il menu di boot

Fin qui niente di nuovo, scelgo "Prova Xubuntu senza installarlo", e appare la prima piccola sorpresa: lo splash screen è diverso dal precedente, e ricorda alla lontana lo splash screen di alcune vecchie versioni di Ubuntu. Una piccola sorpresa.

Il desktop

Dopo circa 2 minuti mi appare il desktop di Xubuntu 11.10.

Xubuntu 11.10: il desktop

Il desktop è identico a Xubuntu 11.04, stesso tema "greybird", stessa versione di XFCE 4.8. In alto il classico pannello superiore con menu principale a sinistra e area di notifica a destra con indicatore dello stato della batteria, posta elettronica, volume, stato della connessione rete, area di lavoro e menu di sessione.

Sotto, il pannello inferiore, a scomparsa e trasparente, è configurato con una serie di lanciatori dei programmi più utilizzati.

Xubuntu 11.10: il menu principale

Sul desktop sono presenti solo le icone dei dischi presenti sul sistema, la cartella home e il collegamento al programma di installazione di Xubuntu.

L'ambiente è piacevole, chi arriva da GNOME 2.xx si sente a casa sua. Chi arriva dal Sistema Operativo Unico, superato lo spaventoso trauma del menu principale in alto invece che in basso, si orienta nel giro di pochi minuti.

La rete

Dopo qualche secondo dal momento in cui appare il desktop, Network Manager, il programma di gestione della rete, si "accorge" della mia rete wireless casalinga e me ne dà pronta comunicazione in alto a destra.

Xubuntu 11.10: Network Manager e Wi Fi

Basta un clic sul messaggio per accedere al pannello di configurazione, impostare la password WPA della rete e il collegamento è attivo.

Xubuntu 11.10: connessione alla rete Wi Fi

Nessun problema con la scheda di rete.

I consumi e le prestazioni

All'avvio, Xubuntu 11.10 "consuma" circa 200 MB di RAM. Se avete un computer con 256 MB a questo punto siete già al limite, e il consiglio è di raddoppiarla, se possibile.

Xubuntu 11.10: task manager, memoria all'11% (circa 200 MB)

Se poi avete un Pentium 4 come processore, avrete un sistema funzionante, ma non performante. I limiti del processore - la prima versione è uscita nel 2000 - si vedono soprattutto se si lanciano più programmi contemporaneamente. Comunque, bisogna anche dire che tra i primi Pentium 4 e gli ultimi
usciti nel 2005 la differenza di prestazioni è abissale, e quindi le prestazioni potrebbero anche essere soddisfacenti.

Se le prestazioni non sono soddisfacenti, l'alternativa esiste e si chiama Lubuntu, di cui parlerò nella prossima recensione.

Per la macchina in prova, che monta un processore Intel Core 2 e 2 GB di RAM, non ci sono problemi. Il sistema è performante, e quasi ci si scorda di essere su una "live".

Installare e rimuovere programmi, Ubuntu Software Center

Per installare e rimuovere i programmi di Xubuntu 11.10, si utilizza Ubuntu Software Center, lo stesso identico programma di Ubuntu.

Xubuntu 11.10: le impostazioni del desktop (scrivania)

Il programma è stato completamente rinnovato, l'interfaccia ulteriormente migliorata. I programmi sono suddivisi per categoria, per facilitare la ricerca. In più, offre una serie di programmi "suggeriti", recensiti e valutati da altri utenti.

Tanta roba, che si paga poi in termini di prestazioni: il programma è un po' pesante, specie per i computer "anziani".

Le impostazioni

Tutte le impostazioni del desktop di Xubuntu 11.10 si trovano nel menu principale "Settings...". Da questo menu si accede facilmente all'impostazione dell'aspetto (tema), delle finestre, delle notifiche, del mouse e di quant'altro. La personalizzazione è completa.

Xubuntu 11.10: le impostazioni del desktop (scrivania)

Il gestore dei file

Il gestore dei file su Xubuntu 11.10 è Thunar, che merita una menzione foss'anche solo per il disegno stupendo del suo logo :-).

Xubuntu 11.10: Thunar, il gestore file

Facile, veloce e intuitivo, ricorda Nautilus e ne ricalca le medesime funzionalità.

I programmi per l'ufficio

Xubuntu utilizza abiword (elaboratore testi) e gnumeric (foglio elettronico), entrambi molto leggeri e veloci, che consentono però una gestione completa dei documenti. Inoltre, leggono e scrivono tutti i più famosi formati di file, sia aperti (Libre Office e Open Office) che proprietari (Word, Excel).

Xubuntu 11.10: abiword

Firefox e Thunderbird

Alla voce "Internet" troviamo 2 programmi che ormai sono diventati dei classici del Software Libero: Firefox, per la navigazione web, e Thunderbird per la posta elettronica.

Xubuntu 11.10: Firefox

Firefox è... il solito. Non chiedetemi la versione, perché tanto cambia continuamente e al momento del rilascio di Xubuntu 11.10, sarà sicuramente una versione diversa da quella attuale. Anche in questa versione, Firefox è un mangia memoria a sbafo: se avete poca RAM, se la mangia tutta lui!

Per chi dispone di poca RAM consiglio di provare Midori, che è il browser web predefinito di XFCE: veloce e consuma moooolta meno memoria.

Thunderbird è fratello di Firefox, e gestisce la posta elettronica. Al primo avvio, Thunderbird chiede subito i dati per impostare l'account di posta: basta il nome, l'indirizzo email e la password, al resto pensa lui.

Xubuntu 11.10: Thunderbird - impostazione dell'account

Con tre dati e due clic, la posta elettronica è configurata, e posso leggermi la posta elettronica anche da Xubuntu 11.10, anche da "Live"!

Xubuntu 11.10: Thunderbird configurato e funzionante

Parole parole parole

Parole è il lettore multimediale predefinito in XFCE, e di conseguenza anche in Xubuntu. Non ho potuto provarlo, in quanto non avevo installato i codec (=programmi di decodifica) che consentono la riproduzione dei formati MP3 o AVI.

Xubuntu 11.10: Parole

Attenzione! Questo non è un problema "vero": se Xubuntu fosse installato sul computer, chiederebbe automaticamente di installare i codec mancanti.

Tirando le somme

Xubuntu 11.10 è una conferma della bontà del lavoro fatto dal team di sviluppo di Xubuntu. Facile e veloce, durante tutta la prova non ha mai avuto un attimo di sbandamento. Buona parte di questa recensione è stata scritta utilizzando appunto Xubuntu 11.10 "Live".

Dal punto di vista di sistema, Xubuntu 11.10 gode dell'ottima infrastruttura di base di Ubuntu, con aggiornamenti regolari e un numero spropositato di programmi, installabili con un clic da Ubuntu Software Center.

Dal punto di vista dei programmi, la scelta predefinita è buona, potendo contare anche su GIMP (programma di gestione delle immagini), oltre che su scelte sicure come abiword, gnumeric, Firefox e Thunderbird. Firefox è ancora un po' troppo vorace di risorse, ma ci sono molte alternative, come Midori.

Svantaggi? Se avete una macchina "anzianotta", potreste avere tra le mani un sistema funzionante, ma non performante. Alcuni programmi, come Firefox e Ubuntu Software Center, sono molto pesanti, e l'esperienza utente ne risente.

Per questo c'è un rimedio: Lubuntu. Stay tuned! ;-)


Link:

Mia prova di Xubuntu 9.10
Post di Bl@ster su XFCE
Home page di Xubuntu
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