domenica 29 novembre 2009

GNU/Linux nights a Montecchio Maggiore

Domani 30 Novembre 2009 a Montecchio Maggiore (VI) cominciano le "GNU/Linux Nights", una serie di 4 serate per presentare, e mostrare dal vivo il Free Software. Lo scopo è avvicinare e sensibilizzare la popolazione di Montecchio e dintorni alla cultura informatica e ai vantaggi che si possono ottenere dalle tecnologie libere. Il ciclo è organizzato dal LUG di Vicenza in collaborazione con il Comune di Montecchio Maggiore.
Il programma è il seguente:
  • lunedì 30 novembre - Introduzione al Software Libero: cos’è il software libero e quali sono le differenze sostanziali dal software proprietario. Relatori: Andrea Agosti, Luca Menini;
  • lunedì 14 dicembre - Ubuntu Linux: come provare, installare ed utilizzare tutti i giorni un sistema operativo completo, libero e gratuito. Relatori: Dario Cavedon, Michele Dalla Silvestra;
  • lunedì 11 gennaio 2010 - Openoffice e Gimp: un prodotto gratuito per la produttività in ufficio e un potentissimo strumento di grafica; Relatori. Alberto Guiotto, Andrea Lazzarotto;
  • lunedì 24 gennaio - GPS, OpenStreetMap e Montecchio “liberata”: un progetto di mappatura del territorio per lavoro e tempo libero, e come Montecchio Maggiore ha liberato i propri dati geografici. Relatori: Flavio Rigolon, Giovanni Fossà.
Le presentazioni sono accessibili a tutti, anzi sono fatte apposta per chi ha poca o nulla dimestichezza con il software libero e i computer in genere.

Durante le serate si terrà anche una "Install fest", in cui chi vuole può portare il proprio PC e installare Linux, con l'aiuto dei soci del LUG di Vicenza.


Link:

Notizia delle serate sul sito del Comune di Montecchio Maggiore (VI)
Notizia delle serate sul sito del LUG Vicenza

domenica 22 novembre 2009

Nicolas Bouvier - La polvere del mondo

La polvere del mondo

Uno strano destino per un magnifico libro

Strano destino per questo magnifico libro. Strano che in Italia sia praticamente sconosciuto, mentre in Francia ha venduto milioni di copia. Ma del resto anche Al Bano ha venduto milioni di dischi in Russia e in Italia non se lo fila (più) nessuno. Strano che la sua casa editrice lo distribuisca con contagocce, neanche fosse riservato a una ristretta elite di appassionati. Con un po’ di marketing decente potrebbe vendere milioni di copie. Strano anche perché su Internet si trovano molte recensioni che lo giudicano “il più bel libro di viaggio di tutti i tempi”, come lo ha definito recentemente anche Giuseppe Cederna nella trasmissione radio “Damasco”.

Nicolas Bouvier sulla Topolino

Il libro è scritto dallo sconosciuto (in Italia) svizzero francofono Nicolas Bouvier, che oltre scrittore è stato anche fotografo e iconografo. Completano il libro, gli stupendi disegni di Thierry Vernet, pittore francese, e suo compagno di viaggio. Il viaggio è quello che compiono appunto Bouvier e Vernet, partendo da Sarajevo nel giugno del 1953, fino al Khyber Pass in Afganistan un anno e mezzo più tardi, nel dicembre del 1954. In mezzo, migliaia di chilometri percorsi a bordo, o spesso spingendo, una Fiat Topolino, che, per tener fede alla qualità del marchio, li lascia molto spesso a piedi, tanto che sono costretti a smontarla e rimontarla più volte, anche con l’aiuto di pezzi di ricambio e meccanici approssimativi.
Il libro comincia e finisce con Bouvier solo, mentre legge una lettera dell’amico Vernet che lo invita a raggiungerlo in un posto stupendo, declamandone la bellezza. E comincia il viaggio. Un viaggio nello spazio, passando per città come Sarajevo, Istanbul (Costantinopoli), Tabriz, Isfahan, Teheran, Kabul. Un viaggio nel tempo, che descrive queste città molto diverse da come le conosciamo sentendo le tragiche cronache dei giorni nostri. Città magnifiche, culture antiche e diverse, migliaia di anni avanti rispetto al medioevo moderno che stanno e che stiamo vivendo oggi. Il taglio del racconto che le descrive è completamente diverso dall’attuale, senza quel fanatismo religioso – a volte esagerato – che condisce ogni servizio proposto dal moderno giornalismo occidentale, senza i bollettini di guerra che costituiscono le corrispondenze attuali.

Come l’ambra cattura un istante di vita, così la scrittura di Bouvier cattura la magia delle emozioni e la tramanda intatta, diventando sempre più preziosa col passare del tempo. Occhi arguti che osservano talvolta con candore poetico e talaltra con ironia tagliente.

Il libro si legge facilmente, nonostante (per me) qualche parola da dizionario. Alcune frasi si devono leggere 3-4 volte tanto sono belle, non ne trascrivo nessuna, per non rubare il godere di scoprirle da soli. Un libro da non perdere.


Links:

La mia libreria su anobii

mercoledì 18 novembre 2009

Serata Ubuntu Linux a Lonigo

Giovedì 3 dicembre 2009, alle 20,30, presso la Sala Congressi di piazza Garibaldi a Lonigo (Vicenza) si terrà una serata di presentazione sul Software Libero e Ubuntu Linux.

L'evento è rivolto a tutti, specie a chi non ha ancora nessuna esperienza su Linux e Software Libero. Con l'occasione si potrà toccare con mano la solida realtà del software libero, la facilità dell'utilizzo alla portata di tutti.

Nell'occasione, sarà anche presentata la locale comunità di supporto a Linux e Software Libero, e i futuri progetti della stessa.


Link:

Lonigo Linux

lunedì 16 novembre 2009

Per chi suona la banda(na)

Dopo aver agonizzato a lungo nei cassetti ministeriali (in legno di mogano intarsiato, una prematura bara di lusso), la Banda Larga italiana ha ripreso il giusto vigore necessario per... arrivare al più vicino cimitero. Le vicende sono note, ma vorrei riepilogarle. Visto che si tratta pur sempre di una "Banda", le accompagno con una degna colonna sonora che danno il nome ai paragrafi.

Per chi si è perso qualche puntata, in fondo trova i link ai miei post precedenti sull'argomento. Oppure googlate un po' sulla rete.

Overture dall'opera "Guglielmo Tell" - Gioacchino Rossini

Si parte in pompa magna: il Governo affida a Francesco Caio, il miglior (più costoso?) consulente del settore, uno studio di fattibilità sul futuro della Banda Larga in Italia. Lo stesso Caio aveva appena finito un lavoro simile per la Gran Bretagna. Dal suo lavoro, è nato il piano "Digital Britain" che si prefigge di portare a tutti i cittadini di sua Maestà la banda larga a minimo 2 Mbit/s entro il 2012.
Il buon Caio si mette all'opera, e il 17 marzo 2009 consegna al Governo quello che viene definito il "Piano Caio" (che fantasia!), in cui consiglia 3 possibili strade per la Banda Larga:
  1. "Leadership europea": creazione di una rete di tipo Ftth (fiber to the home), in parte in fibra ottica e in parte in rame, per coprire circa cento città e arrivare al 50% delle case italiane;
  2. "Per non arretrare in Europa": copertura del 25% delle abitazioni con una rete in fibra di nuova generazione;
  3. "Flessibilità sul territorio": promuovere la nascita di reti locali per la copertura di 10-15 città, grazie a partnership tra Telecom Italia e privati, con un investimento pubblico limitato.
Adagio in sol minore (o "Adagio di Albinoni") - Remo Giazotto

A questo punto il ritmo rallenta fino a quasi rallentare. Il "Piano Caio", in qualunque sua soluzione, prevede investimenti importanti. La prima, la più ambiziosa costa 10 miliardi di euro in 5 anni, e poi giù a scalare per le altre due. Questa soluzione prevede addirittura lo scorporo da Telecom Italia della rete in fibra ottica.

Il Governo prende tempo, lascia riposare (in pace) il piano in un cassetto per molti mesi, neanche fosse un buon vino (o un moribondo). Il piano, in una qualunque di quelle ipotesi, è giudicato troppo oneroso. In controtendenza mondiale, nessuno al Governo è realmente convinto che la banda larga possa apportare un qualche tipo di vantaggio all'Italia. Il "Piano Caio" è secretato, e lo resta fino a che wikileaks non lo pubblica su Internet. Senza questa mossa, il piano probabilmente non sarebbe mai stato reso pubblico.

A Giugno il Governo presenta il "Piano Romani" (dal nome del Sottosegretario alle telecomunicazioni), alla presenza a denti stretti di Francesco Caio. Il Governo butta sul tavolo 800 milioni di finanziamenti, più altrettanti da finanziamenti europei e privati, per un totale di circa 1,4 miliardi di euro. Caio prende la parcella e scappa, senza rilasciare dichiarazioni.
Il piano è un deciso ridimensionamento delle ambizioni iniziali di banda larga, niente più ipotesi di mega cablaggi in fibra ottica, ma un ben più modesto obiettivo di portare la banda larga a 2 Mb/s in tutte le case degli italiani, anche con il vetusto doppino in rame.

Dopo questo, di fatto, non succede nulla. Gli 800 milioni rimbalzano da un CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, cioè il Governo stesso) all'altro, senza trovare mai il momento giusto per essere approvati. Se si vedono i verbali del CIPE (disponibili su Internet), neanche se ne accenna.

You shook me all night long - AC/DC

Un colpo deciso al torpore lo da' con un colpo di rimbalzo il Ministro alle Comunicazione finlandese che dichiara non solo che entro il 2010 tutti i Finlandesi avranno accesso alla Rete ad almeno 1 Mb/s, ma anche che la stessa deve essere considerata un diritto per tutti, che lo Stato deve garantire come "servizio universale" (allo stesso livello di acqua, luce e gas).

Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, lo considera un affronto personale, e rilancia, promettendo per l'Italia un prossimo futuro con accesso alla rete ad almeno 2 Mb/s (Finlandesi "doppiati"!) in tutta Italia. Dal canto suo, il Ministro ha in mente il piano "e-Gov 2012", che mira ad efficientare la Pubblica Amministrazione, con notevole risparmio di soldi dello Stato e notevoli risparmi di soldi e tempo per i cittadini.

Tanta velleità viene smorzata a inizio novembre dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta che dichiara: ''C'è un piano per la banda larga e uno stanziamento nel bilancio. Ma è stato concepito prima della crisi (invece il piano è stato fatto tra a fine dell'anno scorso e marzo del 2009, in piena crisi n.d.a.) e, come su tutti i piani, va fatto ora un momento di riflessione in funzione della diversa scala di priorità che dalla crisi è emersa''. La crisi ''ci ha obbligato a cambiare l'ordine delle priorità del governo per fare gli investimenti necessari a uscirne. Abbiamo detto: 'bocce ferme'. I soldi stanno lì. Se le cose migliorano, usciti dalla crisi, si può riprendere un ordine normale delle priorità e la prima è la banda larga. Lo faremo quando sapremo che quelle risorse non dovranno essere occupate per risolvere le questioni sociali, l'occupazione che sono le prime nostre preoccuapazioni''."

In sostanza, il Governo considera la banda larga un lusso che l'Italia non si può permettere, piuttosto che uno strumento per uscire appunto dalla crisi.

It's the End of the World as We Know It (And I Feel Fine) - R.E.M.

A questo punto si scatena un'ondata di dichiarazioni che ricordano la Torre di Babele. Se si guarda la rassegna stampa sull'argomento (io lo faccio ogni giorno) ci sono dichiarazioni di politici, di destra centro e sinistra, imprenditori, associazioni di imprenditori, e associazioni dei consumatori, associazioni delle casalinghe e quant'altro. Non ho visto solo il comunicato stampa dell'Associazione Tamburello di Montegrotto Terme.

Ognuno di questi dice sostanzialmente la stessa cosa: "La banda larga è indispensabile allo sviluppo del Paese". Una ridda di voci che fa scandalo, se la si paragona al silenzio dei mesi scorsi. Purtroppo, non cambia di una virgola la posizione del Governo. Se si legge sul verbale dell'ultima riunione del CIPE (06 Novembre 2009): "Il Comitato ha inoltre preso atto [dell'] informativa del Ministro dello sviluppo economico in merito alla necessità di dare sollecita attuazione ad alcune previsioni legislative concernenti il piano nazionale banda larga [..]".

Questa è la prima volta in cui la banda larga compare ufficialmente nei varbali del CIPE. Tanto è alto l'interesse del Governo su questo tema.

A questo punto il film (dovrei dire "la telenovela") si interrompe. Non ho ancora il pezzo giusto per la colonna sonora. Difficilmente sarà "La marcia trionfale".


Link:

Articolo sul "Piano Caio" (Punto Informatico)
TV digitale VS Banda Larga
Presentazione del "Piano Caio"
NON decisione del Governo
Banda larga a Roma
Banda larga in Finlandia

martedì 10 novembre 2009

Il muro di Berlino è caduto, ma quanti ne costruiamo ogni giorno

20 anni fa cadde il muro di Berlino. Adesso siamo tutti lì, a celebrarne l'allegro funerale. Si dice che ha segnato una svolta nella civiltà e nella costruzione della nuova Europa.

La società è migliorata? Ci sono muri ovunque:
muri di ignoranza e pregiudizio
muri di indifferenza verso chi soffre
muri di ipocrisia di chi governa e muri di ipocrisia di chi benedice chi governa
muri di difesa contro lo straniero, non più il comunista bolscevico ma l'immigrato morto di fame

Memorabile il concerto organizzato da Roger Waters pochi mesi dopo, a Berlino per festeggiare la caduta del muro, gli Scorpions che arrivano in limousine direttamente sul palco. Roger "Pink" Waters che dall'alto del successo cade nel baratro della droga e dell'isolamento, e ogni scalino che percorre verso il basso è un mattone che va su, in alto, a costruirgli il muro attorno. Fino a isolarlo completamente.
L'opera rock "The Wall", sembra fatta apposta per celebrare quanti muri restano ancora da abbattere, dentro e fuori di noi. E' triste constatare che per un muro che cade da una parte (Berlino), se ne costruisce un altro da qualche altra (Palestina).

Se davvero siamo migliorati, beh, abbiamo ancora tanta strada da fare.

Link:

"The Wall" su Wikipedia
"Live in Berlin" su Wikipedia

venerdì 6 novembre 2009

Anche Ubuntu nel suo piccolo...

... ha la sua visibilità sui media nazionali!

Nonostante la pubblicità pervasiva dell'altro sistema operativo, che per giorni ha saturato tutti i canali di informazione mondiale, qualcosa si comincia a intravedere tra le crepe. Brevi apparizioni qua e là che solo l'orecchio e l'occhio allenato possono cogliere. O chi ha informazioni di prima mano! :-)

Prima in Radio...

Il 28 ottobre scorso, la trasmissione Caterpillar su RADIO2, aveva presentato la nuova versione di Ubuntu 9.10 Karmic Koala. Da segnalare la partecipazione del "Grande Burattinaio" Fabio Marzocca ;-) che da dietro le quinte, tramite empathy, metteva le parole in bocca al giornalista.


... poi in TV!

Ancor meglio, oggi 6 Novembre 2009, a Neapolis su RAI3, è stato presentata Ubuntu 9.10 con una simpatica partecipazione di Flavia Weisghizzi, Suprema Adepta della Comunità Italiana e Internazionale di Ubuntu, Capo dell'Ufficio Stampa di Ubuntu-it, nonché Scrittrice e Coautrice di "Ubuntu 9.10 Guida Compatta" (ho dimenticato qualcosa??).

Per chi vuole, qui sotto il link al video integrale, in attesa di essere caricato su Youtube.


Link:

Post su Ubuntu a Caterpillar (con podcast)
Podcast di Ubuntu a Neapolis (video di circa 24 MB)

mercoledì 4 novembre 2009

Un brutto colpo

Immagine dal Japan Linux Simposium

La foto dell'anno

Oggi ho aperto la posta, e il primo messaggio che leggo mi porta a l'immagine di cui sopra...
Sono rimasto a bocca aperta...
Un colpo allo stomaco mi avrebbe fatto meno male!
Guardo meglio la foto...
Ma sì, è proprio Lui, con la "L" maiuscola!
L'inventore di Linux!
Il Paladino dell'Open Source!
Il sogno fattosi realtà di ogni geek!
Linus Torvalds!
Quello che sta facendo tremare le gambe a Microsoft!
...
Si fa fotografare sorridente con...
Neanche nei miei peggiori incubi!
IN-CRE-DI-BI-LE
Non è un fotomontaggio, ho controllato 10 volte, sarebbero stati troppo bravi...
Vabbé che è finlandese.
Di etnia svedese.
Mica italiano, noi sì che abbiamo un certo rigore. Almeno in quello!
Vabbé che vive da tempo negli Stati Uniti.
Si sarà fatto condizionare...
Ormai a tutti gli effetti è americano!
Certo che però vi vuole un bel coraggio.
...
Dopo questa foto, in molti abbandoneranno il software libero!
Di sicuro, almeno tutte le donne...
Ma farsi fotografare così...

CON I CALZINI BIANCHI E I SANDALI!

Scherzetto! :-)

Si, l'immagine è vera, e quello è Linus. Ma è solo uno scerzo!
Calzini bianchi e sandali sono veri, purtroppo.

La disascalia originale della foto, fatta al Japan Linux Simposiun dice:
"Microsoft tried to torpedo the success of the Japan Linux Symposium by launching their Windows 7 product that same day. They even had setup a big promotion booth across the street from the conference center.
During a break, we decided to make some fun of Microsoft and dragged Linus over there. When we arrived there, Linus was sold immediately on the product as you can see in the picture. At least that's what the sales guy thought. He obviously had no idea who he was dealing with. But in the end Linus surprisingly did not buy a copy. Wise man!"

"
Microsoft ha cercato di boicottare il successo del Japan Linux Symposium (conferenza organizzata dalla Linux Foundation nell'ottobre scorso, ndt) lanciando Windows 7 negli stessi giorni. Avevano persino installato uno stand promozionale enorme sulla strada dal centro conferenze.
Durante una pausa, abbiamo deciso di fare uno scherzo a Microsoft e abbiamo trascinato lì Linus. Quando siamo arrivati, Linus si è subito venduto, come potete vedere nella foto. Almeno questo è quello che il tizio dello stand pensava. Lui, ovviamente, non aveva idea con chi aveva a che fare. Ma alla fine Linus sorprendentemente non ha acquistato una copia. Che uomo saggio!" (trad. by Dario Cavedon)

lunedì 2 novembre 2009

Non ho bisogno di denaro.

Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931 – Milano, 1º novembre 2009)
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