venerdì 21 settembre 2012

"Cultura Libera" di Lawrence Lessig in formato ebook

La copertina della versione originale

Nell'estate del 2012 portai in vacanza al mare il mio lettore ebook, comprato usato garantito da un'amica bibliofaga. Volevo leggere “Cultura Libera”, di cui avevo scaricato la versione PDF da Internet.

Il libro

"Cultura Libera" è un libro del 2004 di Lawrence Lessig, giurista americano, fondatore delle "Creative Commons", le licenze libere alternative al classico copyright.

Il libro racconta l'esperienza di Lessig nel campo del diritto d'autore, partendo dalle radici della cultura americana, descrivendo tutta la tradizione della cultura libera, che prendeva materiale creativo esistente per farne qualcosa di diverso e migliore. Un caso per tutti: Walt Disney, che ha pescato a piene mani dalla tradizione delle favole di pubblico dominio, americane e non, per farne stupendi cartoni animati. Tradizione di cultura libera che proprio per (de)merito degli stessi pochi possessori di diritto d'autore sta rischiando di scomparire, a causa del ripetuto e reiterato prolungamento della durata del copyright, alle spese del pubblico dominio.

La sua battaglia si è trasformata poi nell'impresa di costituire "Creative Commons", l'ente non profit, dedicato "ad ampliare la gamma di opere creative disponibili alla condivisione e all'utilizzo pubblici in maniera legale" (fonte Wikipedia). Le licenze Creative Commons permettono all'autore di un'opera quali diritti vuole riservare a se e quali permettere a chi la utilizza, in maniera chiara e semplice.

L'ebook

L'esperienza estiva di leggere un libro in formato PDF su un ebook reader fu poco piacevole: la conversione da PDF a MOBI/ePub funzionò maluccio, tanto che quando tornai a casa andai a vedere se c'era un'edizione del libro per ebook. Ovviamente non c'era, neanche a pagamento (!), così copio-incollai il libro dal sito web dell'editore Apogeo, per poterlo leggere con comodo.


Da lì all'idea di mettere quanto fatto in Rete il passo fu breve, grazie alla licenza Creative Commons con cui è rilasciato il libro.

Per fare questa edizione, ho usato solo Software Libero:
  • Libre Office 3.5.4.2
  • Calibre 0.8.38
  • gedit 3.4.1 (per le rifiniture al codice XML)
  • il tutto su Ubuntu 12.04 LTS.
Non sapendo bene dove metterlo, ho caricato l'ebook sul mio spazio su Ubuntu One, il servizio di cloud storage di Canonical (vedi sotto i link). Se qualcuno trova un posto più idoneo me lo faccia sapere.

Ringrazio fin d'ora tutti quelli che mi invieranno segnalazioni, correzioni e commenti sull'ebook. Grazie in particolare a Sergio Dall'Alba che ha sistemato un bel po' di materiale quando l'edizione ebook era ancora in bozza.


Link

"Cultura Libera" in versione epub
"Cultura Libera" in versione mobi
"Cultura Libera" in versione web, sul sito dell'editore italiano Apogeo
Lawrence Lessig su Wikipedia
Creative Commons su Wikipedia

mercoledì 19 settembre 2012

In esclusiva, solo per (milioni come) te, perché Linux non sarà mai Apple

"se alzi un muro pensa a cosa lasci fuori" (Italo Calvino)*
"Esclusività"

Il marketing di Apple mi ha sempre impressionato: far sembrare "esclusivo" un oggetto di uso comune - come un computer, un lettore MP3 o un telefonino - venduto in milioni di pezzi all'anno, rivela anni di ricerca e innovazione in un campo difficile come quello del marketing, che gli addetti ai lavori chiamano con il termine tecnico di "cercare di infinocchiare i clienti".

(fonte: http://iwdrm.tumblr.com/)

Non sarò io a spiegare come l'azienda della mela riesca a farlo, ma va dato merito a chi riesce a stregare milioni di persone con icone colorate e gingilli lucenti, un po' come facevano gli esploratori europei con indigeni primitivi, quando rifilavano loro pacottaglia senza valore. O anche peggio. Perché alla fine di materiale di poco valore aggiunto si tratta: le stesse funzioni e le stesse lucine colorate si trovano su tutti gli aggeggi tecnologici Made in China.

Vero che il modello di marketing funziona, tanto è vero che è imitato da molte altre marche. Ma questa aurea dorata di esclusività, di elite, di circolo di pochi-eletti-che-appartengono-a-una-stretta-cerchia di privilegiati, solo Apple riesce a destarla. Onore al merito.

Esclusione

Questa tecnica richiede però dei sacrifici, che portano a scelte dolorose. Intendiamoci, mica per Apple, ma per i suoi polli clienti.

Capita quindi che un computer di appena 5 anni di vita sia considerato vecchio, e che quindi sia escluso dall'aggiornamento dell'ultima versione - a pagamento - del sistema operativo dei suoi computer, OSX. Decisione indubbiamente sofferta - immagino lacrime versate, vesta strappate e coscienze turbate degli ingegneri - ma inevitabile se si vuole tenere alta la qualità delle soluzioni offerte. E la redditività del prodotto.

Capita anche che Apple decida di tagliare l'app "Youtube" dalla prossima versione di iOS6. Youtube che, per inciso, per molte persone ha ormai sostituito la TV (e la radio) - e probabilmente lo farà sempre più in futuro. La cosa cambia poco o nulla per i clienti, visto che Google già lavora per creare una app "Youtube by Google". La scelta è comunque sempre motivata da questioni economiche: da una parte permetterà loro di risparmiare  soldi erogati a Google per l'uso di Youtube, dall'altro farà loro guadagnare soldi dalla nuova app "Youtube by Google".

L'alternativa

Questo quanto accade nel mondo del pomo d'oro... e gli altri imparano la lezione? Vedendo le scelte di design di - una distribuzione a caso - Ubuntu, si nota chiaramente che è in atto una rincorsa a molte delle luccicanti meraviglie presenti sul sistema operativo OSX. Ma se dal punto di vista prettamente estetico, il desktop si somigliano in modo quasi preoccupante, dal punto di vista di approccio all'utente le posizioni attuali e il cammino passato, presente e futuro non potrebbero essere più lontani.

Inclusione

Linux, nel corso del tempo, ha avuto un'espansione notevole, soprattutto considerando da dove partiva - il singolo computer di un singolo studente universitario - e l'ampio spettro in cui ha trovato posto: si va dai piccoli dispositivi con versioni "Linux embedded" (telecamere, dispositivi di controllo, TV, ...), ai recenti smartphone, a PC e notebook, agli enormi e potenti server e Mainframe. Questa sua espansione è stata possibile grazie alla licenza libera e alla quantità di distribuzioni Linux, che sono andate a coprire praticamente ogni possibile destinazione d'uso. Anzi: sono numerose le sovrapposizioni tra distribuzioni destinate allo stesso segmento di mercato, come per esempio i desktop. Concordo con chi dice che il lavoro fatto è tanto, ma ne resta ancora molto di più da fare.

Infatti, in alcuni segmenti di mercato, come il desktop, Linux ha ancora quote ridicole. Tanto ridicole che alcuni - i critici più severi - lo ritengono "morto" per tale fascia. Nella realtà dei fatti, la conquista procede casa per casa, se è vero come è vero, che sono rarissimi i casi in cui una persona smetta, una volta che ha cominciato a usare Linux.

Certo la strada è in salita, ma l'abbraccio del Pinguino si fa ogni giorno più ampio. Un altro esempio sono le aziende che apertamente supportano il Sistema Libero per eccellenza, anche in solido. L'ultimo esempio è Twitter, che ha recentemente annunciato il suo supporto alla Linux Foundation. Il segnale è molto chiaro: Twitter condivide e supporta il Software Libero, molto più di quanto i 15.000 dollari all'anno di fee (o anche meno)  possano significare.

Politiche di espansione

Altra cosa curiosa sono le politiche di espansione dei prodotti, diametralmente opposte.

Da una parte Apple deve tenere il prodotto esclusivo (o cercare di farlo). Tenere gli altri - fornitori di prodotti e servizi di qualsiasi genere e nazione - fuori dal recinto, per mantenersi i clienti. Alzare la voce contro chi "copia", fargli la pipì sulle scarpe marcando il territorio, a colpi di cause nei tribunali di tutto il mondo. Apple deve continuare a vantare brevetti farlocchi come quello sul "rettangolo stondato", con cui ha recentemente vinto la causa contro Samsung: solo Apple ha l'esclusiva delle iDee (leggetele pure aiideeee), anche di quelle ispirate da altri prodotti precedenti.

Dall'altra, si cerca di includere più supporto a più periferiche possibili, si invitano le aziende a collaborare rilasciando i codici sorgenti dei propri dispositivi. Recentemente, lo stesso Linus Torvalds ha caldamente spronato una nota azienda produttrice di schede video, a collaborare più fattivamente nello sviluppo e supporto dei driver. (Nota: ho volontariamente evitato di inserire l'immagine dell'invito di Linus)

In più, la libera circolazione del software, permessa dalle licenze libere come la GPL, e delle idee stesse contenute nel software, contribuiscono in modo positivo all'allargamento della diffusione del Software Libero.

Seduti su un iceberg

Molte cose nel Mondo stanno cambiando, una di queste è che chi si ritaglia uno spazio attorno a se, paradossalmente ha spazi sempre più piccoli in cui operare. Apple, con la sua politica esclusiva, è naturalmente destinata a costruirsi un muro attorno, ritagliarsi uno spazio. In passato, avrebbe potuto funzionare, perché in quel segmento di mercato ci sono i clienti più danarosi, e disposti a spendere più soldi. Ma questi stessi clienti sono anche quelli più difficili da mantenersi, perché molto soggetti alle mode e all'enfasi della pubblicità (attenzione, non sto parlando dei fanatici della Mela!). Alla lunga, questo spazio potrebbe rivelarsi un pezzo di iceberg, che si scioglie con il passare del tempo.

L'unica vera carta che Apple potrebbe giocarsi, molto più degli avvocati, è "l'innovazione" nei prodotti, cosa che sembra avere perso con la dipartita del suo (Santo Subito) fondatore. Ma temo potrebbe non bastare ad arginare l'ondata della multiforme marea Linux.


* = non sono sicuro nell'attribuzione a Calvino di questo aforisma, se qualcuno ha una fonte certa di dove o quando - o chi - l'ha detta mi farà un enorme piacere segnalandomelo.

Link:

Le specifiche tecniche di OSX "Mountain Lion" (dal sito Apple)
Notizia sulla rimozione dell'app Youtube da iOS6 (da il Post)
Notizia sull'adesione di Twitter alla Linux Foundation (da The Register)

sabato 8 settembre 2012

15 Settembre 2012: Software Freedom Day, anche a Schio


Sabato 15 settembre 2012 si terrà il "Software Freedom Day", manifestazione di livello internazionale (si tiene in più di 250 città in tutto il mondo) sul Software Libero.

Il Software Freedom Day

Il Software Freedom Day (SFD) è la festa mondiale del Software Libero e Open Source (FOSS). Come scriveva Pia Waugh, ex-presidente del SFD sul sito della fondazione:
"The United Nations Universal Declaration of Human Rights is a set of basic human rights that most people would agree would be a bare minimum. Not often are our basic rights thought of in the context of technology, but as more and more our lives are dependent on technology, it is a rapidly growing concern. Technologies that matter to our freedom are used in our voting systems, our leisure, our work, education, art and our communication. What does this mean to you? It means that the basic human freedoms you take for granted are only as free as the technologies you use."
"La Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite, è una serie di diritti umani basilari, che la maggioranza considera essenziali. Non si pensa quasi mai ai nostri diritti umani nel contesto tecnologico, ma così come le nostre vite sono sempre più dipendenti dalla tecnologia, così cresce la preoccupazione nel loro utilizzo. Le tecnologie che incidono sulla nostra libertà sono utilizzate nei nostri sistemi di voto, nel nostro tempo libero, nel nostro lavoro, educazione, arte, comunicazione. Che cosa significa questo? Significa che le libertà basilari che consideriamo acquisite lo restano finché è libera la tecnologia utilizzata." (traduzione di Dario Cavedon)


Il Software Freedom Day in Italia

In Italia, per misteriosi motivi a me sconosciuti (troppo vicino come data al Linux Day?), l'evento sarà seguito in tre (3) sole città: Catanzaro, a cura del Hack Lab di Catanzaro, a Quiliano (Savona), a cura di Govinis e a Schio. Da segnalare la presenza a Quiliano di "star" del Software Libero come Italo Vignoli, della Document Foundation (Libre Office) e Alessandro Rubini, uno dei più noti kernel hacker italiani.

Il Software Freedom Day a Schio

A Schio, organizzerà l'evento AVi LUG, il Linux User Gruop dell'Alto Vicentino. Quest'anno saranno trattati diversi temi, in modo da consentire a tutti di trovare argomenti e spunti di interesse. Tutti i talk saranno tenuti allo "Spazio Promozione Software Libero", in galleria ex-Lanificio Conte. Questo il programma:

  • Ore 15.00: Tour fotografico di Schio per "Wiki Loves Monuments"
  • Ore 16.00: “Presentazione del Software Freedom Day 2012” di Dario Cavedon
  • Ore 16.05: “Raspberry PI, un PC piccolo (ed economico!) dalle grandi potenzialità” di Giovanni Panozzo - Raspberry PI è un “micro PC” molto economico (35 €), progettato per scopi educativi, ma così flessibile da poter essere usato in molti altri settori. Giovanni ne illsutrerà le caratteristiche tecniche, e i possibili impieghi.
  • Ore 17.00: “Linux, ideale per la navigazione sicura su Internet” di Matteo Zaffonato - Internet è una preziosa risorsa per l'apprendimento e la cultura, però è anche una minaccia per chi è meno preparato alle insidie della navigazione. OpenDNS, strumento collaborativo e aperto, può essere utile per tenere i bambini al riparo dai pericoli e dalle cattive frequentazioni.
  • Ore 18.00: “Linux il trasformista: le 1000 facce di Linux” di Vladimiro Santacatterina e Dario Cavedon - Linux ha moltissimi volti con cui si presenta a chi lo usa, così tanti che tutti possono trovare quello che più gli piace. Vladimiro e Dario vi mostreranno quelli più diffusi e facili da usare, e vi spiegheranno come usarli al meglio.


...e anche "Wiki Loves Monuments"

Immagino qualcuno avrà notato l'appuntamento per le 15.00. Si tratta di un'altra manifestazione che si svolge a Schio per la prima volta. Per vicinanza di temi trattati (Software Libero & Cultura Libera), durante il Software Freedom Day ci sarà la possibilità di conoscere e partecipare anche a "Wiki Loves Monuments", concorso fotografico internazionale che coinvolge cittadini di tutto il mondo nel documentare il proprio patrimonio culturale.

Il concorso si rivolge a fotografi professionisti, appassionati e dilettanti invitandoli a fotografare monumenti e beni di valore artistico presenti sul proprio territorio, caricando poi le immagini ottenute su Wikimedia Commons con licenza libera.

Alle 15 circa partirà dallo "Spazio Promozione Software Libero" di Galleria Conte una piccola comitiva: alcuni volontari saranno disponibili per accompagnare gli appassionati in un breve giro per la città e dare alcuni suggerimenti per realizzare al meglio le foto. A seguire, sarà possibile caricare le foto da alcune postazioni preparate da AVi LUG sul sito di Wikimedia Commons.

Appuntamento per sabato 15 Settembre, vi aspettiamo! :-)

Link:

"Software Freedom Day" a Quiliano
"Wiki Loves Monuments" sul portale del Comune di Schio
Mio precedente post su "Wiki Loves Monuments"
Sito web del "Software Freedom Day"
Sito web di AVi LUG

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