Dov'eravamo rimasti? Ah si, stavamo parlando di come sia facile installare Ubuntu 10.04, tant'è vero che alla fine l'installazione sul mio computer l'ha fatta mia figlia Greta, 9 anni.
La macchina in prova
Il mio computer? Si, un (ormai) modesto e vetusto:
- CPU AMD Athlon 64 X2
- Scheda madre Asus M2N
- Memoria RAM 2 GB
- Hard disk Maxtor DiamondMax 6L080P0 da 80 GB
- Scheda video ATI Radeon 3250 con 256 MB di memoria
- Masterizzatore DVD TSST Corp. SH-W162c
Ah, il computer non si chiama Pamela, ma "lightblue", i più
profondi di voi capiranno la battuta. Comunque, l'altra volta eravamo rimasti al riavvio del PC.
Installazione di Ubuntu 10.04: fine
dell'installazione, con la scelta se riavviare il PC
Premo il pulsante di spegnimento del PC, che è diventato rosso
proprio per segnalare che è necessario un riavvio della macchina. Questa
è una delle novità di Ubuntu 10.04 LTS.
Primo avvio di Ubuntu 10.04 LTS
Il PC si spegne in pochissimi secondi e riparte subito. L'avvio è
davvero veloce, impiega circa 20-25 secondi (quelli successivi anche
meno). L'obiettivo di portare i tempi di accensione sui 10 secondi, per
adesso, è ancora lontano dall'essere raggiunto, ma accontentiamoci.
Altri sistemi operativi fanno molto peggio, ma non fatemi pronunciare il
nome di satana invano ;-).
Prova di Ubuntu 10.04: la videata che appare durante
l'avvio di Ubuntu 10.04
Lo splash screen che appare durante l'avvio è lo stesso di quando si avvia il CD live. Alla fine si accede alla videata di login.
Prova di Ubuntu 10.04: la videata di login
Anche qui si può vedere il bel lavoro di restyling fatto sul marchio di Ubuntu. Digito nome e password e dopo pochi secondi accedo al desktop. Il desktop si presenta uguale alla versione "Live CD", ma non c'è alcuna icona.
Prova di Ubuntu 10.04: il desktop "melanzana"
Dopo qualche secondo appare (l'ormai classico) avviso "Supporto lingue non completo".
Prova di Ubuntu 10.04: la finestra per il supporto lingue
Questa finestra avvisa che al momento dell'installazione si è scelta una lingua (Italiano) diversa da quella predefinita (Inglese). Nel CD di Ubuntu non ci stanno tutti i pacchetti "di localizzazione" di tutte le lingue in cui Ubuntu è tradotta, e la traduzione nella lingua locale è limitato a pochi pacchetti fondamentali. Il sistema si accorge quindi che mancano le traduzioni in italiano e ci chiede se vogliamo scaricarle da Internet e installarle. Questa azione è da fare solo se si dispone di un collegamento veloce a Internet (ADSL), in caso contrario si impiegherebbe un tempo troppo lungo.
Chi non ha un collegamento veloce a Internet, si procuri il DVD di installazione di Ubuntu, che contiene tutti i pacchetti di localizzazione, Italiano compreso. Installando Ubuntu da DVD, le traduzioni sono installate automaticamente.
Io seleziono
"Run this action now", quindi alla finestra successiva
"Update", e installo i pacchetti in italiano.
Prova di Ubuntu 10.04: installazione del supporto lingue
Una volta installato, il menu in alto a sinistra, e tutto il resto della distribuzione, sono in italiano.
Prova di Ubuntu 10.04: il desktop in italiano
Brand New Hot Design
La cosa che più balza
all'occhio di questa Ubuntu 10.04 LTS sono i nuovi colori, che segnano un deciso cambiamento
rispetto al passato, passando dal marron-arancione al viola-melanzana (anche se sono rimaste tracce di arancione qua e là). Qui
si vede la mano di Mark
"SABDFL" Shuttleworth, che, abbandonato il
ruolo di CEO di Canonical, segue direttamente lo svilup
po di Ubuntu,
specie per la parte design. Il tema predefinito si
chiama "Ambience", con i famosi e discussi bottoni a sinistra.
Prova di Ubuntu 10.04: il tema "Ambience"
Sullo
stesso stile, ma con colori più chiari il tema
"Radiance".
Prova di Ubuntu 10.04: il tema "Radiance".
Sempre
in tema di novità, da segnalare sul pannello superiore, a destra, il
"Me Menu", che ingloba le novità "social" (che vedremo più avanti), e un
paio di piccole chicche: il bottone di spegnimento che, come abbiamo visto poc'anzi, diventa rosso
quando è necessario riavviare il PC, e la bustina, che diventa verde
quando ci sono nuovi messaggi di posta elettronica, oppure qualcuno vuol
chattare con noi.
Prova di Ubuntu 10.04: il MeMenu
Prova di Ubuntu 10.04: pulsante rosso, si deve riavviare il PC
Prova di Ubuntu 10.04: bustina verde, c'è posta per te! :-)
Il
"problema dei bottoni"
Nuovi colori, nuovi sfondi,
nuovi temi, e... bottoni a sinistra. Su questo ho già scritto qualche
riga in passato (vedi sotto), aggiungo solo una osservazione: con i
bottoni "metacity" (quelli che massimizzano, minimizzano e chiudono le
finestre) a sinistra, c'è un'incongruenza con tutti i controlli di
chiusura degli altri programmi.
Prova di Ubuntu 10.04: i celeberrimi bottoni a sinistra
Pensate
ai bottoni di chiusura delle schede di Firefox (browser) ma anche di
Nautilus (il file manager) o Gedit (editor di testo): sono tutti a
destra.
Prova di Ubuntu 10.04: Nautilus, le schede hanno il bottone di chiusura a destra
Adesso
che si fa? Si sposta anche quelli a sinistra per omogeneità? Staremo a
vedere. Su questa storia si sono già spese troppe parole e troppo tempo,
è tempo di andare oltre. Anche perché, ai bottoni a sinistra, ci si abitua in pochissimo tempo.
Buona Lince Social Club
Un
vecchio amico mi faceva notare l'evoluzione di un fenomeno.
Qualche
anno fa, pochi sfortunati adolescenti con seri problemi di relazione
con il prossimo (specie femminile) passavano ore da soli davanti a un
monitor. Questo fenomeno si chiamava "sfigati".
Da allora il
fenomeno si è esteso, milioni di persone passano ore da soli davanti a
un monitor. Questo fenomeno ha cambiato nome in "social network". Mah!
Ubuntu
si adatta al fenomeno del momento, e introduce molte novità per
facilitare l'accesso ai social network. Per correttezza, il
“social from
the start” è stato introdotto da Kubuntu, che ne aveva fatto il proprio
motto fin dalla versione 9.10. Ubuntu 10.04 si è spinta ancora oltre,
con il "Me Menu", si possono impostare molto facilmente con due click di
mouse gli account a tutti i social network (Facebook, Twitter,
Friendfeed, ...) e di messaggistica istantanea (Jabber, Google Talk,
AIM, ICQ, myspace, MSN, ...).
Prova di Ubuntu 10.04: scelta della chat da impostare
Prova di Ubuntu 10.04: impostazione di un account per
la chat
Prova di Ubuntu 10.04: scelta del social network da impostare
Impostare i profili è banale, basta inserire "nome utente" e "password" e il gioco è fatto. Una
volta impostati i profili, basta andare sul MeMenu, e da lì si può
accedere alla chat (tramite
Emphaty) o al social network preferito
(tramite
Gwibber).
Prova di Ubuntu 10.04: accesso a Facebook da Gwibber
Sempre
tramite il Me Menu si può impostare il proprio stato (disponibile,
assente, non disponibile, ...). All'inizio, usare questi strumenti può
"fare un po' strano", l'interfaccia utente è un po' diversa da quella
web, che si usa di solito, ma si fa presto a prenderci mano, e diventa
tutto molto comodo.
Applicazioni predefinite: 4 battesimi e 1 funerale
Ubuntu
10.04 porta con se alcune novità tra le applicazioni predefinite.
La
prima è l'editor video
PiTiVi, un programma per creare filmati.
L'applicazione è facile e intuitiva, si importano le pezzi di video,
oppure anche singole immagini, e l'audio con "Importa clip...", poi si
aggiungono alla linea temporale (il tasto INS inserisce le clip in
fondo), si fa "Rendering del progetto", e il gioco è fatto.
Prova di Ubuntu 10.04: renderering di un video con PiTiVi
Per
funzionare, PiTiVi ha bisogno di alcuni pacchetti multimediali, Ubuntu
se ne accorge e chiede se si vogliono installare, basta rispondere si,
scaricarli da Internet e tutto funziona a meraviglia. Probabile che il
programma sia ancora un po' "immaturo", quindi si potrebbe inchiodare
senza preavviso. Ma non dovreste avere problemi per montare il filmino
delle ferie con cui annoiare gli amici.
La seconda
novità riguarda la grafica, ed è
Simple Scan, un programma per
l'acquisizione da scanner, sviluppato apposta da Canonical. Colgo al
volo l'occasione e tiro fuori il mio vecchio scanner Hp ScanJet 3300C,
che ormai uso molto raramente. Lo collego al computer via USB, e avvio
"Simple Scan". Non succede niente, nessuna icona, nessun messaggio tipo
"Hey, ho trovato uno scanner!". Niente. Vado sul menu, seleziono
"Documento" e poi "Preferenze", ed eccolo lì il mio scanner Hp,
riconosciuto da Ubuntu, senza fare troppo rumore.
Prova di Ubuntu 10.04: scansione di un documento con Simple Scan
Non
avendo niente di meglio sottomano, passo allo scanner la prima cosa che
capita. Data la povertà del materiale (umano) a disposizione, il
risultato non è proprio il massimo.
Prova di Ubuntu 10.04: volontario si presta alla scansione
Simple
Scan ha anche una funzionalità di riconoscimento del testo (OCR), che
funziona abbastanza bene, basta selezionare la voce "Testo" dal menu "Acquisisci". Dopo questa prova veloce, posso dire che
Simple Scan a il suo lavoro, senza effetti speciali.
Simple, appunto.
La
terza novità, più che una novità è una "promozione sul campo".
F-spot,
il programma per la gestione delle foto, è promosso anche a "programma
di fotoritocco", al posto di
GIMP, che sparisce dal CD Ubuntu. F-spot ha
alcune funzioni di fotoritocco, come il ritaglio, la correzione
dell'effetto "occhi rossi", la regolazione dei colori, e poco altro.
Prova di Ubuntu 10.04:fotoritocco con F-spot
Il
"funerale", l'avrete ormai capito, è per
GIMP. La più famosa e usata
applicazione per il fotoritocco su Linux, non è più presente
all'installazione, in quanto ritenuta troppo complessa per un uso
quotidiano. GIMP comunque si può installare successivamente dall'Ubuntu
Software Center.
GIMP in effetti richiede un po' di
pratica, ma F-Spot non è adeguato allo scopo, troppe poche le funzioni
disponibili. Infatti per Ubuntu 10.10 si parla di sostituire F-Spot con
un altro programma.
Infine, l'ultima novità su Ubuntu
10.04 è rappresentata da
gbrainy, un gioco che mette alla prova le
capacità logiche, matematiche e verbali del vostro cervello.
Prova di Ubuntu 10.04: mettete alla prova la vostra intelligenza con gbrainy
Alla
fine del gioco, un grafico rappresenta i vostri risultati.
Evito di
dire i miei!
Più software per tutti: Ubuntu Software Center
Ubuntu
Software Center è il programma che consente di cercare e installare in
pochi minuti tutti i possibili programmi disponibili su Ubuntu, senza
fare lunghe ricerche su Internet, o "chiedere all'amico".
Prova di Ubuntu 10.04: Ubuntu Software Center
Ubuntu
Software Center presenta tutti i programmi disponibili per Ubuntu, suddivisi per
categoria, ma si può anche ricercare velocemente il programma con la
casella di ricerca in alto a destra. In Ubuntu 10.04 la grafica è
rinnovata, si adatta al nuovo stile della casa, e presenta una piccola
novità: le
"Applicazioni consigliate", una selezione del miglior
software libero disponibile per Ubuntu. Se avete bisogno di un programma
che non è già installato, guardate prima qui.
Per
installare una nuova applicazione, basta selezionarla e premere il
bottone “Installa”. Il programma si scarica da Internet in pochi minuti
ed è subito disponibile. Come per anche gli altri servizi che fanno
largo uso banda, per usare Ubuntu Software Center, bisogna avere una
connessione veloce a Internet, ADSL o superiore.
There's a new kid in town: Ubuntu
One Music Store
Una delle novità che ha fatto più
notizia, è "Ubuntu One Music Store". Si tratta in pratica di un negozio di musica virtuale, una specie
di iTunes, nato da un accordo commerciale tra
Canonical e 7Digital, dal quale acquistare brani o album dei propri
autori preferiti, in formato MP3. In Ubuntu 10.04, questo servizio è
integrato in
rhythmbox, il lettore musicale predefinito, che presenta un nuovo
negozio "Ubuntu One" appunto, oltre ai già presenti Jamendo e Magnatune.
Prova di Ubuntu 10.04: Ubuntu One Music Store su rhythmbox
Al primo
accesso, Ubuntu segnala che non è presente il plugin per ascoltare gli
MP3, indispensabile per ascoltare i brani in anteprima. Consiglio di
installarlo subito. Altro requisito per accedere a Ubuntu One Music
Store, è, ancora una volta, la connessione veloce a Internet. Sulla mia ADSL a 640 Kbit
(si, ce ne sono ancora!), il servizio è piuttosto lento, ma funziona molto meglio con le connessioni moderne.
Prova di Ubuntu 10.04: "home page" di Ubuntu One Music Store su
rhythmbox
Ho
provato a giocarci per un po', e sembra fatto abbastanza bene. Le
anteprime durano circa 30 secondi, e che bastano per farsi un'idea se il brano
è proprio quello che si cercava.
Il servizio, forse perché è nuovo, ha un paio di pecche. La prima: non ci sono artisti poco
famosi come per esempio i “Pink Martini”. Mai sentiti? Provate ad ascoltare questo e poi mi dite...
"Hey Eugene" - Pink Martini
Altra
pecca: non ho trovato niente degli U2. Nemmeno un singolo! Strano, vero? Boh!
Non so che successo possa avere questa
iniziativa commerciale, certo che trovarselo già installato potrebbe
favorirne l'utilizzo. In più, qualcuno potrebbe essere portato comprare
musica qui perché così sostiene Canonical, e di conseguenza Ubuntu.
Il
resto della Lince
Per il resto, Ubuntu 10.04 LTS
“Lucid Lynx” non differisce dalle precedenti versioni. Tutti i
programmi, dal kernel Linux in su, sono stati aggiornati all'ultima
versione disponibile. Per esempio c'è Open Office 3.2. Chi ha fatto l'aggiornamento da Ubuntu 9.10 si
troverà a suo agio anche sulla 10.04.
Tirando le somme
Ubuntu
10.04 LTS è una gran bella distribuzione, stabile, veloce e affidabile.
Le caratteristiche che ci si aspetta trovare su una LTS, visto che starà su
molti PC per 3 anni. Molto probabilmente la prossima versione, che
uscirà a il 10/10/10, sarà molto più sperimentale. Si parla già, per
esempio, di un nuovo file system dalle caratteristiche innovative.
Tra le cose che si possono migliorare
Quella che si chiama "esperienza utente" o anche "usabilità" è ottima. Chiunque che sappia accedere un computer, è in grado di installare e usare Ubuntu 10.04 senza problemi. Se vogliamo essere pignoli, si può migliorare software a corredo, e certe scelte andrebbero consolidate.
Per il resto, a un mese dal rilascio, non sembra ci siano grossi
problemi. Ho sentito
lamentele solo sulla connessione wireless “ballerina”, problemi risolti
installando
Wicd al posto di
Network Manager. Solo questo
fatto è un bel
salto in avanti rispetto al Ubuntu 9.10.
Tra le cose che non vanno
GIMP, sacrificato sull'altare della semplicità, non può essere sostituito da F-spot. Ubuntu 10.10 deve avere un programma decente
per il fotoritocco.
Link:
Mio post: Prima parte di questa prova (installazione)
Mio post: Problema dei bottoni