Un programma che nato libero è immortale (circa).
Le licenze libere come GPL o BSD permettono a un programma di vivere molte vite. Se anche il Creatore abbandona il progetto, la Creatura (o parte di essa), può sopravvivergli, grazie alle amorevoli cure di dottori che gli prestano soccorso.
Le licenze libere come GPL o BSD permettono a un programma di vivere molte vite. Se anche il Creatore abbandona il progetto, la Creatura (o parte di essa), può sopravvivergli, grazie alle amorevoli cure di dottori che gli prestano soccorso.
The Doctors
L'anno scorso, più o meno in questo periodo, ascoltavo il compare e amico di una vita +Giovanni Panozzo che mi diceva di questo programma, Remmina, che faceva perfettamente il suo lavoro (collegarsi da remoto a PC e server), ma che purtroppo da troppo tempo mancava di aggiornamenti e correzione di errori. Mi diceva che nelle ultime versioni di Ubuntu era costretto a compilarselo a mano, perché il pacchetto presente nei repository era diventato inutilizzabile.
Quando gli facevo notare che - trattandosi di software libero - poteva tranquillamente aiutare ad aggiornarlo e correggere bug, mi rispondeva: "Ma chi c'ha tempo? Ho una famiglia da mantenere, mica posso passare le mie giornate a studiare come funziona e correggerlo!".
Non so poi cosa è successo, perché Giovanni cambiò idea, impegnando gran parte della sua estate e delle (piovose) ferie a studiarsi Remmina (consta più di 30.000 righe di codice!).
Nel frattempo, era in contatto con un altro italiano, Antenore, che già contribuiva a Remmina da qualche settimana. Grazie ad Antenore, Giovanni riuscì ad avere accesso al progetto su Github, cominciando a correggere errori e rispondere alle segnalazioni degli utenti, rimasti lì inevasi per anche più di 2 anni.
Dopo un autunno di intenso lavoro, a inizio ottobre 2014, Giovanni e Antenore rilasciarono Remmina 1.1.1, con numerosissime correzioni di errore, e poi questo mese un'ulteriore versione 1.1.2, con altre correzioni.
Parallelamente al branch di manutenzione 1.1.*, Giovanni e Antenore hanno creato "Remmina Next", un branch per sviluppare le nuove funzionalità di Remmina. Remmina Next è la versione 1.2, compatibile con FreeRDP 1.2.
Nel frattempo, le varie distribuzioni si sono accorte della rinascita di Remmina, a cominciare da Arch, che ha subito incluso Remmina 1.1.1, e poi Fedora e infine Debian/Ubuntu, grazie a +Luca Falavigna. Luca ha anche creato un apposito PPA, che riporta automaticamente su Ubuntu tutte le modifiche fatte upstream. Ovviamente il nuovo Remmina sarà incluso in Debian Jessie e Ubuntu 15.04, in rilascio entrambe per inizio 2015.
Al gruppo si è aggiunto +Fabio Castelli che da un mese circa contribuisce al codice e alla soluzione dei bug, con qualche altro contributore occasionale.
La storia potrebbe finire qui, ma il team di sviluppo sta cercando nuovi contributori, e ha qualche grande idea in mente (che non posso svelarvi ora). Nel 2015 vedremo altri interessanti sviluppi.
Installare Remmina su Ubuntu
Remmina è perfettamente funzionante su Ubuntu e si installa molto facilmente, l'ho fatto anch'io! :-) Basta aprire un terminale e digitare questi comandi:
sudo apt-add-repository ppa:remmina-ppa-team/remmina-next Remmina è perfettamente funzionante su Ubuntu e si installa molto facilmente, l'ho fatto anch'io! :-) Basta aprire un terminale e digitare questi comandi:
sudo apt-get update
sudo apt-get install remmina remmina-plugin-rdp
Se trovate degli errori su Remmina, segnalateli su GitHub.
(La foto iniziale di Wikipedia è un omaggio a "Frankenstein Junior", capolavoro di Mel Brooks, di cui ricorre in questi giorni il 40ennale dell'uscita nei cinema.)