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venerdì 6 aprile 2018

MERGE-it 2018, com’è andato il primo incontro delle Comunità Open

Sabato 24 marzo si è svolto a Torino il primo MERGE-it, il primo incontro delle Comunità italiane che si dedicano all’Open Source, Open Data e Open Culture. Le comunità presenti erano praticamente tutte (quelle che conosco): ubuntu-it, Debian, LibreItalia (LibreOffice), Mozilla Italia, Wikimedia (Wikipedia), OpenStreetMap, GFOSS.it, Spaghetti Open Data e ovviamente ILS, organizzatore dell’evento.
L’evento si è svolto presso la Corte Interrata del Politecnico di Torino, una gran bella location, con una serie di aule disposte sui due lati di uno spazio verde, nelle quali ogni comunità ha trovato il proprio spazio.


Accoglienza 


Per l’accoglienza, c’era un banchetto all’entrata, non era richiesta la registrazione, ma si potevano acquistare le magliette e gadget dell’evento. Ubuntu-it era in un'aula assieme ai cugini di Debian Italia, che ormai conosciamo da anni, condividendo molto di più che pacchetti “.deb”.

Il programma della giornata 

In ogni aula si svolgevano talk delle comunità, e alcune avevano colto l’occasione per fare la propria assemblea oppure discutere delle prossime azioni tutti assieme.

Nella sala ubuntu-it, i lavori sono iniziati con un fuori programma: la presentazione delle “vending machine” utilizzate dalla Regione Lombardia per il referendum sull’autonomia, e donate poi alle scuole Lombarde. La particolarità di questi computer consiste nel fatto che montano il Ubuntu, e sono un ottimo metodo perché l’open source entri nei cuori dei professori. Ci riusciremo solo se li sapremo accompagnare nel percorso di apprendimento.

Per quanto più attinente alla comunità ubuntu-it, la relazione di Mattia Rizzolo sui lavori del Consiglio della Comunità è stata l’occasione per fare un checkup sullo stato di salute della comunità, che ha visto negli ultimi anni il diradarsi di contributi e membri. L’idea comune emersa è quella di restringere il campo d’azione, abbandonando i progetti che non riusciamo più a seguire, e concentrandoci su quello che si può fare al meglio con le poche risorse a disposizione.

Pietro Albini ha poi fatto una relazione sui numerosi lavori che il Gruppo Sistemisti ha portato avanti per recuperare la conoscenza perduta dopo la dipartita di alcuni membri della Comunità, e per aggiornare il parco macchine su cui girano le risorse web della comunità italiana di Ubuntu.

Foto di @faffa42 su Twitter

E’ stato quindi il turno del sottoscritto. Davanti a una discreta folla di curiosi e appassionati (vedi foto), ho ripercorso la storia di Ubuntu Touch (Ubuntu Phone), dalle meravigliose premesse di “one system to rule them all” del 2011, all’abbandono dello sviluppo da parte di Canonical del 2017, alla concreta realtà di Ubports del 2018, dove una piccola comunità di appassionati, supportati da un paio di sponsor, ancora persegue l’obiettivo di un dispositivo basato su Linux e Software Libero e rispettoso della privacy. Ubports sviluppa Ubuntu Touch su ben quattro diversi dispositivi (One Plus One, Fairphone 2, Nexus 5 e BQ M10), e supporta tutti i “vecchi” dispositivi rilasciati quando lo sviluppo era condotto da Canonical (LG Nexus 4, BQ E4.5 e E5, Meizu MX4 e PRO 5).


Mi fa piacere segnalare l’impegno originale di Smoose, che ho contattato in fase di preparazione del talk. Si tratta di piccola azienda Olandese che si dedica allo supporto con solo Software Libero di realtà olandesi, e che impiega ben il 10% delle proprie persone al supporto dello sviluppo e della promozione di Ubuntu Touch.
Ho infine tracciato il futuro prossimo di Ubports, con la nascente fondazione di diritto tedesco, sul modello di Document Foundation, che darà ulteriori certezze a chi si dedica al progetto. Per Ubuntu Touch, riposti nel cassetto i sogni di dominio del mondo, si tratta di risalire la lunga ed erta china che deve affrontare un progetto open che può contare sulle forze del volontariato e poco altro. La strada è difficile e densa di incognite, ma forse è proprio questo il motivo che più mi appassiona.
Dopo di me ha parlato il grande Marco Trevisan, che ha offerto il punto di vista “aziendale” dello sviluppo di Ubuntu. Marco infatti lavora per Canonical, e ha accesso a molti aspetti dello sviluppo che dall’esterno possono sfuggire. Interessante quindi la sua testimonianza della collaborazione Ubuntu/Fedora (Canonical/Red Hat) per il supporto ai monitor HDPI per GNOME (che purtroppo non è ancora stata implementata). Dall’anno scorso, dopo l’abbandono di Unity, Ubuntu utilizza una versione di GNOME Shell leggermente modificata. In quest’ottica, la collaborazione con GNOME sarà sempre più importante. Tra un talk e l’altro intanto era arrivata pausa pranzo e ne abbiamo approfittato per un abbondante pranzo in un ristorante nei dintorni.
La pausa pranzo è durata anche più del previsto (burp!), e il pomeriggio è volato via velocissimo. Prima il talk di Jeremie Tamburini su come contribuire alla documentazione di Ubuntu: è molto più facile di quel che si crede!

Poi, ancora un talk del sottoscritto, con un talk su come sia importante per tutte le comunità aumentare il social engagement sui social media. I social media fanno parte della vita quotidiana delle persone che popolano il web, ed è quindi fondamentale per le comunità trasmettere il loro messaggio su tutti i differenti canali a disposizione: Facebook, Twitter, (e addirittura) Google Plus sono un ottimo veicolo per far conoscere le proprie attività, differenziando messaggi e frequenza a seconda del mezzo.
Capisco le perplessità sui social media da chi frequenta il mondo open: Facebook e le altre piattaforme sono chiuse, e pongono seri problemi di privacy. Nonostante questo sono anche utilizzate ogni giorno da milioni di persone e, per molte di queste, coincidono con la loro visione di Internet. Fare un passo nella direzione di queste persone, creando delle opportunità di contatto sui social media, è uno strumento utile per introdurle nel mondo open source.

Dopo il talk, mentre stavo andando a prendere un caffè alle macchinette, sono stato bloccato più volte nei corridoi da varie persone, raccogliendo diversi contatti e qualche possibile iniziativa per ubuntu-it. Per contro, ho così perso gli altri talk del pomeriggio, e neanche sono riuscito a passare a salutare le persone delle altre Comunità, parecchie delle quali amiche. Un peccato! Ecco, se devo trovare una pecca a MERGE-it, è mancato un appuntamento in cui trovarsi con gli altri. Sarebbe stato bellissimo un keynote iniziale comune e anche un pranzo conviviale, magari sfruttando un servizio di catering. Ma sarebbe bastata una pizzata da asporto come fanno gli amici del LUG di Pordenone.

Concludendo

Mentre il Software Libero prende piede sempre più, e le iniziative si moltiplicano, è sempre un piacere rivedere qualche vecchia conoscenza, e conoscere qualche faccia nuova - pur nel limitato volgere di un giorno. MERGE-it ha offerto tutto questo, e con qualche limatura organizzativa (vedi sopra), lo si può rendere un appuntamento fisso, ampliando il coinvolgimento del pubblico generale e degli studenti del Politecnico.

martedì 20 marzo 2018

MERGE-it, 24 marzo: le community si incontrano a Torino


Per la prima volta nella storia (esclusa la fantastica ma limitata esperienza della DUCC-IT) le comunità italiane attive nel FLOSS, Cultura Libera e Open Data si incontrano tutte assieme, tutte nello stesso posto e nello stesso giorno.

Accadrà il 24 marzo prossimo, in occasione di MERGE-it, un evento organizzato da Italian Linux Society, in collaborazione con le migliori comunità open italiane, tra cui: LibreItalia (LibreOffice), Spaghetti Open Data, Industria Italiana Software Libero, Wikimedia (Wikipedia), Mozilla Italia (Firefox), GFOSS.it e ovviamente ubuntu-it, la magnifica comunità italiana di Ubuntu.


Il luogo dell'evento è il Politecnico di Torino, presso la Corte Interrata, accessibile da Via Castelfidardo oppure Via Pier Carlo Boggio.

Si tratta di un evento unico, il primo del suo genere in Italia, organizzato grazie alla volontà comune di trovarsi e ritrovarsi, per scambiarsi opinioni ed esperienze e soprattutto imparare dagli altri. Sono convinto che l'aspetto migliore del Software Libero riguarda proprio la condivisione e lo scambio di conoscenze ed esperienze. Quando io so una cosa e te la racconto, e tu ne sai un'altra e me la racconti, alla fine della giornata torniamo a casa con il doppio delle cose che sapevamo la mattina, e con la soddisfazione di aver contribuito a migliorare quel piccolo pezzo di mondo che ci sta attorno.

Il programma è davvero molto articolato e ricco, impossibile elencare qui tutti gli appuntamenti. Il sottoscritto sarà soprattutto nei pressi della sala dove si terranno i talk della Comunità ubuntu-it, ma farò sicuramente un giro anche nelle altre aule. Non ho ancora deciso quali, perché l'imbarazzo della scelta regna sovrano!

Per il sottoscritto, MERGE-it è anche un modo per ritrovare dei giovani amici che non vedo da molto tempo, come per esempio Giulio e Riccardo, e anche quelle vecchie volpi del software libero come Roberto "madbob" e Daniele "MTE90".

Sono molto curioso di sentire le esperienze di chi parteciperà, e spero anche qualcuno verrà a sentire quel poco che so su Ubuntu Touch e Social Media.

Chi vuole partecipare a MERGE-it basta che si presenti all'ingresso: nessun costo per partecipare, nessuna preiscrizione.


venerdì 4 marzo 2016

La "Convergenza Ubuntu", spiegata facile

Sabato scorso ho partecipato a "Open Design Conference 2016", un bellissimo evento organizzato dagli amici del PN LUG, il Linux User Group di Pordenone.

L'evento è stata un'occasione molto bella per vedere sotto lo stesso tetto del Polo Tecnologico "Galvani" le migliori realtà della "free culture". Erano presenti numerosi fablab e le comunità italiane di LibreOffice, OpenSUSE e ubuntu-it (il sottoscritto).


Io ero lì per presidiare il "banchetto" di ubuntu-it (appunto) e presentare un breve talk sulla "Convergenza Ubuntu". Lo ripropongo qui, nella speranza di fare un po' di chiarezza su cos'è la convergenza. Su questo tema avevo anche tradotto un post di Sturmflut, che ne mostrava la realizzazione pratica, utilizzando un Nexus4 con Ubuntu.

Definizione di "Convergenza"


La convergenza è la realizzazione di un dispositivo e del relativo sistema che possano essere usati in mobilità, su una scrivania o su un TV. 
La convergenza è già adesso disponibile, grazie appunto allo smartphone Nexus4, ma soprattutto grazie al tablet BQ Aquaris M10 Ubuntu Edition (in vendita tra un paio di mesi). Il tablet è comunque solo di un passo intermedio verso un dispositivo con le fattezze di uno smartphone, che sarà presentato da Canonical e BQ nei prossimi mesi.

Le mie slide


L'attuale panorama del mercato PC e mobile si presenta quanto mai frammentato.
Apple (slide 11-15), ha sistemi diversi sul mobile e sul desktop come iOS e OSX, che si presentano in maniera diversa.
Microsoft ha Windows 8.1 (abbandonato e odiato dagli utilizzatori su PC) e Windows 10 (il cui rilascio è stato più volte rimandato)
Infine soprattutto Google ha sistemi incompatibili come ChromeOS e Android - quest'ultimo ancora più diviso a causa delle personalizzazioni imposte dai produttori OEM e dall'assenza di un aggiornamento regolare del sistema sui dispositivi.

A questa frammentazione si contrappone la convergenza Ubuntu (slide 16-18): un unico sistema in grado di adattarsi alle situazioni: che riesce a girare in mobilità, sullo schermo HDMI di una scrivania e su una TV da salotto. Ma anche - presto - un unico dispositivo in grado di svuotare gli zaini delle persone da pesanti laptop, far sparire dalle scrivanie ingombranti PC desktop e rendere inutili i media center dei salotti. Tutto questo senza rinunciare a niente: tutte le app disponibili sul desktop funzioneranno anche in mobilità e viceversa.

La convergenza è cosa diversa da una UI (user interface) per telefoni (slide 21) che gira anche sul desktop, perché è (slide 22-24) un unico dispositivo che usa un unico sistema con molte "facce", senza dimensioni del display a disposizione (slide 25). Grazie all'utilizzo di "grid unit" (slide 26-28) un'unità di misura indipendente dalle dimensioni dello schermo, di font scalabili e di tecnologia come i adaptive layout e conditional layout, che permettono all'app di capire che modalità sta utilizzando.

Tutto questo sviluppato totalmente open source: chiunque può partecipare allo sviluppo di Ubuntu ma anche sviluppare app e scope (slide 29), grazie alle numerose risorse messe a disposizione da Canonical e al supporto di Canonical e dalla comunità Ubuntu.

Dal vivo


Alle slide, che ho presentato utilizzando il Nexus4 collegato al proiettore, ho fatto seguire una breve sessione "live" in cui ho fatto vedere come il Nexus4 possa esssere utilizzato come un normale computer da scrivania, con tanto di terminale, browser web e app varie.



Ubuntu Phone and convergence - ODC2016 Pordenone from Dario Cavedon

L'incredulità tra il pubblico era palpabile, tanto che parecchie persone dopo mi hanno chiesto informazioni dopo il talk. Lasciatemi un commento se avete domande, sarò ben felice di rispondere!

PS: le slide sono state largamente ispirate dal talk di Micheal Hall al "UbuCon Summit 2016" 

sabato 30 maggio 2015

Una web app piccola piccola: BlaBlaCar Web App


Un paio di mesi fa avevo provato a sviluppare una web app per Ubuntu Phone, grazie al sistema che permette di costruirne una con pochi clic.
L'esperienza però era insoddisfacente: l'utilizzo di URL diversi all'interno del sito, faceva funzionare l'app solo per alcune funzioni, mentre per altre Ubuntu Phone faceva partire il browser.

Ubuntu SDK

Ho quindi deciso di fare qualcosa di meglio, scaricando Ubuntu SDK, il pacchetto che permette di sviluppare velocemente app, scope e (appunto) web app.
Il programma si installa da Software Center, e scarica l'iradddddidddio (ho perso il conto di quanti megabyte!). L'installazione su Ubuntu 15.04 dura parecchio, ma tutto fila liscio.

BlaBlaCar

Dato che qualcun altro aveva già fatto - e bene - la web app che avevo sviluppato sul mio Aquaris E4.5, ho deciso di provare con BlaBlaCar, una app molto diffusa che permette di condividere passaggi in auto in (quasi) tutto il mondo. Esiste la versione ufficiale per Android e Apple, mentre mancava su Ubuntu Phone.

Grazie alla facilità con cui si usa UbuntuSDK, ci sono voluti solo pochi minuti per modificare il codice generato e adattarlo alle varie versioni internazionali del sito. Però devo ammettere che sono riuscito a pubblicarla solo dopo che il buon +Riccardo Padovani c'ha dato un'occhio all'ultimo DUCC-IT (grazie!).

L'app BlaBlaCar Unofficial Web App è adesso disponibile su Ubuntu Store, sotto licenza GPL.

PS: il sottoscritto non ha nulla a che fare con BlaBlaCar.

giovedì 23 aprile 2015

25 e 26 Aprile: ubuntu-it alla "Fiera del Radioamatore" di Pordenone (con una sorpresa!)


(Quizzone: trova l'intruso nella foto qui sopra! ;-)

Anche quest'anno ubuntu-it, la comunità italiana di Ubuntu, avrà una propria rappresentanza alla "Fiera del Radioamatore" di Pordenone, che si terrà tra un paio di giorni, sabato 25 e domenica 26 aprile.

La più "importante Fiera fiera italiana dell’elettronica, radiantistica e informatica low-cost", con 200 espositori e oltre 30.000 visitatori da tutto il nord Italia, ma anche dalle vicine Slovenia a Croazia. Migliaia di appassionati di informatica ed elettronica sono terreno molto fertile per diffondere Linux e il Software Libero, tanto che la Fiera da anni ospita un apposito stand organizzato dal valoroso LUG PN denominato "Linux Arena", al Padiglione 5.

Con gli anni la Linux Arena è diventata il punto d'incontro dei LUG del Nord-est. Ancor prima di partecipare con la comunità italiana di Ubuntu, ero lì con gli amici di AVi LUG, e da sempre ho modo di incontrare rappresentanti del LUG di Trieste e del VeLUG (giusto per citarne un paio) e ovviamente gli amici del LUG di Pordenone (tra cui gli ubunteri +Sergio Zanchetta+Paolo Garbin).

Watch me, Touch me, Take me...

Quest'anno le iniziative sono numerose, e prevedono tre livelli di esperienza.

Si comincia dal "Watch Me", in un rappresentante di una distribuzione ha 10 minuti per presentare la propria preferita dall'alto del palco centrale del Padiglione 5.

Il successivo livello è "Touch me", nella Distro Arena, una zona interamente dedicate al confronto - scontro tra le varie distribuzioni Linux. In un'apposita zona "open" dello stand, i visitatori potranno vedere all'opera tutte le più famose e diffuse distribuzioni Linux, e ricevere spiegazioni sulle loro caratteristiche e funzionamento.



Infine, "Take me" permette di conoscere a fondo le varie distribuzioni con dei talk di 30 minuti dei referenti, in una saletta dedicata nello stand.

Il sottoscritto, insieme a +Mattia Rizzolo, è il referente di Ubuntu, quindi mi troverete (quasi) sempre in zona, o nella saletta dei talk.

Ubuntu Phone 

Uno spazio sarà dato anche a Ubuntu Phone, il nuovo sistema per dispositivi portatili, che avrà un proprio spazio alla Distro Arena, con alcuni telefonini a disposizione di chi vuole provarli.

+Giulio Collura terrà poi ben due talk sull'argomento.

Nel primo "Ubuntu Phone: the community smartphone" presenterà le caratteristiche e le novità di Ubuntu Phone, nel secondo "Come collaborare alle Core Apps e non solo", farà un piccolo approfondimento su come si possa partecipare allo sviluppo di Ubuntu Phone.

Soluzione del quizzone (=la Sorpresa)

Come i più attenti hanno indovinato: abbiamo un

Meizu MX4 con Ubuntu Phone 
in anteprima assoluta in Italia!

gentilmente prestato da +Canonical, a disposizione di chi lo voglia provare alla Distro Arena. Il Meizu mi è arrivato da un paio di giorni, e devo dire che è più grande del bq Aquaris E4.5 e anche... beh... dovete venire a vedere! ;-)

lunedì 16 marzo 2015

Ubuntu Phone, nasce anche il blog monotematico italiano


Da quando sono tornato dall'Ubuntu Phone Insider Event di Londra ho cercato di fare qualche post sull'argomento, e come me anche gli altri insider della Comunità ubuntu-it +Carla Sella e +Riccardo Padovani sui loro rispettivi blog, entrambi in inglese (qui Riccardo e qui Carla).

Oggi mi ha contattato +Andrea Amoroso, che non ho il piacere di conoscere personalmente, per segnalarmi il suo nuovo blog monotematico italiano ubuntuphone.it. Gli ho dato un'occhiata veloce, mi sembra che Andrea stia cercando di raggruppare più materiale possibile su Ubuntu Phone. Sicuramente un gran bello sforzo!

Gli auguro in bocca al lupo per il suo lavoro: se va come spero, avrà molto da fare nei prossimi mesi. :-)

sabato 14 febbraio 2015

I primi giorni con Ubuntu Phone


A una settimana dall' Ubuntu Phone Insider Event di Londra, è giunto il momento di dare un primo feedback sull'uso quotidiano sull'Aquaris E4.5 motorizzato Ubuntu.

Minimal design

Prendendolo in mano, la prima cosa che salta all'occhio è il design squadrato, semplice e pulito. Aquaris Ubuntu Phone è (giustamente) privo dei tre "pulsanti Android" sul bordo inferiore dello schermo, un HDPI da 540x960 px. A rompere la pulizia perfetta della parte frontale l'altoparlante e una fotocamera da 5 Mpx.

Sul bordo solo due pulsanti, sul lato destro del telefono: accensione/spegnimento e volume. Sul bordo inferiore il microfono, su quello sinistro i due alloggiamenti per le schede micro sim (è un dual-sim), sul bordo superiore lo slot per una scheda microSD.

Sul retro, la camera da 8 megapixel con flash led. Non si può accedere alla batteria, che quindi si potrà sostituire solo a un centro di assistenza.

Dal punto di vista delle prestazioni, nella versione androidiana, Aquaris E4.5 è leggermente superiore al suo precursore Nexus4, pur avendo 1 GB di RAM (contro 2 GB) e 8 GB di memoria.

L'Aquaris degli insider è bianco, mentre quello destinato alla vendita è nero. Forse anche questa è una strategia di marketing.

Ubuntu in da house

All'accensione appare la (ormai abbastanza nota) schermata iniziale, uno swipe laterale e si accede alla schermata di login dove si digita il codice di accesso di 4 cifre (si può anche scegliere di accedere con una password, o disabilitare il tutto).

La prima schermata a cui si accede è il nuovo scope Oggi (Today, a lato), che permette di avere una visione immediata delle informazioni più importanti del giorno: il meteo, la prossima vacanza (=festività!), gli eventi in calendario. In più, l'elenco delle ultime chiamate e messaggi, le notizie del giorno, le tendenze su Twitter.

Come sapete, gli scope raccolgono informazioni da varie fonti e le riportano in una interfaccia modulare di comprensione immediata. Le fonti infatti possono essere selezionate, accedendo al menu di configurazione dello scope, basta un tap sulla rotellina in alto a destra.

Lo scope "Oggi" è una delle novità rilasciate in occasione del lancio di Ubuntu Phone e (per adesso) disponibile solo su Aquaris E4.5.

I più precisini, noteranno che la prossima festività in calendario è "Venerdì Santo", che è effettivamente giorno di ferie in mezza Europa, ma non in Italia. Credo che dovrò aprirgli un bug!


Con uno swipe verso sinistra si passa al secondo scope, l'altro nuovo di questo primo Ubuntu Phone. Si tratta di NearBy (a lato), un altro aggregated scope che riporta le informazioni della zona, in base alla propria posizione sul globo terracqueo. Su questo abbiamo: il meteo (ancora), i luoghi storici da visitare, i migliori locali e ristoranti segnalati su Yelp, le migliori foto dei dintorni trovate su Flickr, gli articoli di Wikipedia del luogo e i prossimi concerti su SongKick.

Devo dire che la scelta di Yelp è abbastanza infelice, almeno per la mia zona: pochissimi i locali segnalati! Già spostandosi a Vicenza c'è qualche locale in più, in una grande città sicuramente ancora meglio.
Per rimediare alle deficienze di Yelp, ho già cominciato a censire la mia pizzeria preferita. Un po' alla volta censirò altri locali della zona. Se al sottoscritto si aggiungeranno qualche migliaio di ubunteri ubuntuphonizzati in giro per l'Italia, in poco tempo anche questo aspetto sarà a posto.

Per ora, vedo un utilizzo limitato di questo scope nella quotidianità, però quando si è in giro per lavoro o in ferie sicuramente aiuta, specie per trovare locali in cui mangiare. Certo che ci saranno sicuramente sviluppi, per integrare


Le care "vecchie" App

Un altro swipe verso sinistra e siamo allo scope delle App, che tanto piace agli aficionado di modernariato. Eh sì, perché l'approccio delle app è (quasi) superato, ma ancora se ne sente il forte bisogno. Ecco quindi le nostre app, marzialmente in fila per tre in ordine alfabetico, a regalarci tutta la sicurezza di cui abbiamo bisogno (bambinoni!).

Rispetto alle app che avevo provato sul Nexus 4, c'è qualche novità: un paio di giochini (già monopolizzati dalle mie bambine), le mappe Here, le web-app dei giornali spagnoli Cinco Dias e El Pais e soprattutto l'app ufficiale di Telegram, uscita nello stesso giorno della presentazione di Aquaris, lo scorso 6 febbraio.

A proposito di Ubuntu Store: al momento in cui scrivo ci sono 732 app, che sono una bazzecola rispetto alla concorrenza, ma Ubuntu Phone non può e non deve inseguire la concorrenza su questo campo. La strada giusta da fare è proseguire sul doppio binario della libertà e apertura da una parte, e contenuti centrali e trasversali, rompendo i gli stretti vincoli delle singole app.

Telegram

Come scrivevo, è finalmente disponibile l'app ufficiale di Telegram (a lato), il servizio di messaggistica istantanea più diffuso dopo Whatsapp.

La app funziona bene, si integra perfettamente con il sistema account di Ubuntu Phone, comprese le notifiche. Manca forse qualcosa dal punto di vista della condivisione: non posso condividere le foto su Twitter! (gravissimo! :-).

La scelta di usare Telegram conferma la volontà di trovare alternative alle più note e diffuse app, creando un eco sistema indipendente.

Giudizio sintetico

Aquaris E4.5 è un buon smartphone, semplice e robusto. Le performance sono lontane da quello che può essere un sostituto di PC+smartphone, ma possiamo considerarlo un primo gradino sulla scala che ci porterà (speriamo) alla convergenza totale entro i prossimi due anni. L'esperienza utente è gradevole, fluida e lineare: abbiamo davanti Ubuntu Phone 1.0, mica una beta. Una persona dotata di intelligenza media (come il sottoscritto), impara a usare Ubuntu Phone in 15-20 minuti, anche grazie al mini tutorial disponibile al primo avvio dello smartphone.

"We have a phone"

Anche se non è chiaro quanti ne siano stati venduti, le prime "flash sale" hanno registrato il tutto esaurito in pochissimo tempo, ma  niente paura: ne seguiranno altre. La decisione di puntare sull'Europa come primo mercato si è rivelata vincente.

Rick Spencer dixit: "abbiamo un telefono, siamo sul mercato e da qui possiamo solo migliorare".
Questa prima versione ufficiale di Ubuntu Phone è perfettamente utilizzabile da chiunque, ha un approccio innovativo ai contenuti, è praticamente esente da bug, e soprattutto completamente estraneo al duopolio statunitense Apple-Google, con tutti i danni che ha provocato ai consumatori, come ha rivelato Ed Snowden.

giovedì 18 dicembre 2014

Qualcosa che ancora non sapete su Ubuntu Phone BQ


Tutto comincia così. Un paio di settimane fa mi scrive +David Planella di Canonical, dicendomi più o meno una roba del tipo "Ciao Dario, sai già che tra poco lanceremo il primo smartphone con Ubuntu. Beh, per ringraziarti del tuo impegno, vorremmo che tu fossi tra i primi ad averne uno tra le mani".

Non ci potevo credere che a) David Planella mi scrivesse una mail (credo sia la prima volta) e b) che potessi mettere le mani su un Ubuntu Phone. Ho respirato profondamente e atteso un tempo abbastanza lungo che mi permettesse di conservare una certa dignità. Gli ho risposto dopo 5 minuti: Sììììììììììì! :-)

Oggi ho quindi partecipato a un hangout privato (vedi la foto del tweet), insieme a un altro po' di persone di Canonical e della Comunità, tra cui la mitica +Carla Sella+Joey-Elijah Sneddon di OMGUbuntu! +Rupinder Mann+Cristian Parrino ci hanno dato alcune news in anteprima sulla prossima uscita dell'ubuntufonino

A quest'ora tutti voi saprete già: sarà il BQ Aquaris E4.5, uno smartphone molto interessante come prezzo e caratteristiche, venduto dalla spagnola BQ, già sul mercato con Android. L'uscita è per la prima settimana di Febbraio 2015, e sarà venduto direttamente sul sito web dell'azienda.



Secondo quanto spiegato da Cristian, la versione di Ubuntu su BQ Aquaris sarà un po' diversa da quella usata finora per lo sviluppo, e che gira sui Nexus. Alcune di queste caratteristiche le abbiamo viste dal vivo mentre ascoltavamo Rupinder e Cristian, come per esempio un "aggregatore di scope" (gli scope sono i pannelli in cui sono aggregati i contenuti presenti sul telefonino, o disponibili in Rete).

I più attenti già sapevano che il telefonino sarebbe stato un BQ, +Jane Silber (CEO di Canonical) aveva postato questo tweet. (No, quelle NON sono scatole di scarpe! :-)


Per adesso gli smartphone BQ saranno disponibili solo in Europa, venduti da BQ sul loro sito. Sicuramente Canonical e BQ puntano sul mercato europeo, sapendo (sperando?) che è quello più entusiasta all'idea di comprare un telefonino "made in Ubuntu": l'anno scorso, il 40% dei finanziatori del (fallito) progetto "Ubuntu Edge" erano dall'Europa.

Il passo successivo saranno sicuramente gli USA e la Cina, dove Canonical e China Mobile hanno appena lanciato un'iniziativa destinata a giovani studenti e imprenditori.

Dopo 2 anni di duro lavoro, ormai mancano solo pochi giorni al lancio di Ubuntu. Uno sforzo enorme per Canonical, e anche per la Comunità che - se ha nutrito finora sentimenti contrastanti su Ubuntu Phone - potrebbe adesso trovare nuovo vigore con il concretizzarsi del Progetto.

giovedì 27 novembre 2014

Sabato 29 Novembre, un doppio appuntamento con ubuntu-it


Sabato 29 novembre prossimo ci saranno ben due appuntamenti che vedranno la partecipazione di ubuntu-it: "Open Source Day 2014" a Udine e "Codemotion" a Milano.

Open Source Day a Udine

Il primo è una manifestazione organizzata da AsCI (Associazione Cultura Informatica) ed IGLU (Gruppo Linux Udine), in collaborazione con DITEDI (DIstretto TEcnologie DIgitali) dell'Università di Udine, che si terrà dalle 9 alle 18 presso il Polo Scientifico dell'Università degli Studi di Udine.

All'evento partecipa +Riccardo Padovani, sviluppatore di Ubuntu Phone, che sabato mattina terrà il talk "Ubuntu: il futuro è convergente", una panoramica sullo stato dell'arte di "Ubuntu Phone", il progetto che porterà Ubuntu su smartphone e tablet.

A Udine avrei dovuto essere presente anch'io, purtroppo sul 29 novembre sono confluiti una serie di impegni, a cui si sono aggiunti anche dei piccoli problemi familiari. Mi spiace parecchio, il programma è decisamente ricco... il prossimo anno spero di essere presente.


Codemotion a Milano

Il secondo evento è il "Codemotion" di Milano", l'evento ecumenico per tutti i programmatori, che si svolgerà a Milano dal 26 al 29 Novembre. Anche qui ci sarà una delegazione di +Ubuntu-it tra cui sicuramente +Flavia Weisghizzi+Monia Spinelli+Luca Ferretti e +Giulio Collura. Anche Giulio, altro programmatore di Ubuntu Phone, terrà un talk sullo stesso argomento di Riccardo, con un titolo ambizioso "Ubuntu Phone, the community smartphone".

Sono molto contento che a tenere gli interventi a Milano e Udine siano due tra le persone più giovani e in gamba della Comunità, segno che sta avvenendo (lentamente) un salutare ricambio generazionale. 

Se passate da quelle parti, non mancate a questi eventi! :-)





venerdì 31 ottobre 2014

Sito irraggiungibile: ubuntu-it si scusa per il disagio


Nelle scorse ore il sito web di ubuntu-it è stato messo offline dai sysadmin, a causa di un possibile attacco a seguito di una vulnerabilità di Drupal. Purtroppo sembra sarà una cosa lunga.
Riporto il comunicato stampa diramato dal Consiglio della Comunità ubuntu-it.
La Comunità Italiana di Ubuntu si scusa per il disagio causato dalla sospensione di alcuni servizi online.
Lo scorso 15 ottobre Drupal ha pubblicato un bollettino di vulnerabilità grave nel noto CMS. Il nostro Gruppo Web ha provveduto ad aggiornare il nostro sito web con la patch che risolveva tale vulnerabilità nelle 24 ore successive.
Ieri, 29 ottobre, Drupal ha pubblicato un annuncio che integrava il bollettino del 15 ottobre con notizie riguardanti attacchi automatici che hanno compromesso molti siti con Drupal 7 non ancora aggiornati.

Oggi, 30 ottobre, i Sysadmin di Canonical, ovvero gli amministratori di sistema che gestiscono i server sui quali è ospitato anche il nostro sito web, hanno notato l'aggiornamento che il nostro Gruppo Web ha effettuato a seguito della vulnerabilità del 15 ottobre e hanno deciso, senza avvisarci, di mettere offline il sito, poiché, non essendo stati loro ad effettuare l'aggiornamento, hanno ritenuto che fosse una conseguenza degli attacchi automatici annunciati da Drupal il 29 ottobre.

Il Gruppo Web di ubuntu-it, che si occupa della manutenzione del nostro sito web, è sempre attento a tutti quegli aspetti che possono compromettere l'esperienza degli utenti nei nostri portali online. Il disservizio di oggi non è quindi dovuto ad un malfunzionamento del sito o del server, ma ad un intervento non necessario né annunciato da parte dei Sysadmin di Canonical. Dal momento che il sito è gestito direttamente dalla Comunità Italiana di Ubuntu, il team dei sistemisti di Canonical avrebbe dovuto quantomeno avvisare dell'avvenuto intervento, anche se sarebbe stato certamente più auspicabile prendere contatto con il nostro Gruppo Web prima di sospendere il servizio, in modo da comprendere la situazione ed agire solo se ce ne fosse stato realmente bisogno.
Ci scusiamo con tutti i nostri utenti per il disagio che è stato causato e stiamo lavorando per tornare online quanto prima.
Per maggiori dettagli consultare il comunicato stampa allegato o a questo indirizzo.
Il Consiglio della Comunità Italiana di Ubuntu

domenica 19 ottobre 2014

Una settimana con Ubuntu Touch: IV giorno - giovedì

Questo post è il IV di una serie di post sulla mia esperienza con Ubuntu Touch per smartphone. Magari vi interessano il post introduttivo, il secondo e il terzo.


Eccomi per il quarto post della serie. Un sacco di appunti su carta da trascrivere, e pochissimo tempo per scrivere i post... la settimana andrà un po' più lunga di 7 giorni! :-) Dopo averci girato un po' attorno, oggi parliamo delle app presenti su Ubuntu Touch.

Montate di serie

Già installate ci sono una ventina di applicazioni, che servono per le funzioni base. Nella parte alta dello scope delle app ci sono le sei principali: telefonare (ovvio), spedire e ricevere messaggi SMS, una rubrica, la fotocamera, il browser e l'orologio.

Insieme a queste ci sono poi altre, come: Calcolatrice, Galleria (multimedia), Promemoria (Evernote), Meteo, Shorts (lettore di feed RSS), Gestore file, Facebook e Twitter, Musica, un paio di giochini, un paio si siti per gli acquisti online (americani) e l'immancabile Terminale.

Diamo uno sguardo ad alcune.

Impostazioni


Per cominciare, due parole sulle impostazioni di sistema: qui trovate un po' tutto quello che serve perconfigurare al meglio il telefono.
L'unica cosa che manca è una gestione delle app installate: l'installazione si fa da Ubuntu Store, e per rimuoverle si tiene premuta l'icona dell'app finché non si passa al pannello delle informazioni, da dove si può rimuovere.

Browser


Questa app è una delle migliori del lotto: è veloce, funziona senza problemi su tutti i siti, permette anche di vedere video (HTML5). Certo, le piccole dimensioni dello schermo limitano la visione, ma Browser offre una navigazione tranquilla e senza attese. Da rivedere la gestione delle schede: passare da una all'altra è un po' macchinoso, in quanto si deve passare dal menu.

Twitter e Facebook


In entrambi i casi si tratta di webapp, cioè l'integrazione del sito mobile dei due social network. In verità della cosa neanche ci si accorgerebbe, se non fosse per il fastidioso bug che presenta la barra del titolo del browser in alto. Questo bug c'è da qualche settimana e non credo neanche sia stato segnalato, ne ho quindi aperto uno io.

Da qualche giorno per Twitter funzionano anche le notifiche, che appaiono in alto (dove ci sono anche gli aggiornamenti di sistema), oppure come una finestrella semitrasparente, se si sta usando il telefono in quel momento.

Shorts


Shorts è un lettore di feed RSS che permette di essere sempre aggiornati con le proprie fonti di informazione preferite. Ci sono i blog di Ubuntu e Canonical già definiti, per aggiungerne altre fonti bastano pochissimi secondi: selezionare "Aggingi feed" e da qui inserire una parola chiave (ad esempio: "Mantellini"), e quindi selezionare uno dei risultati - di solito il  primo - delle fonti trovate su Internet.

Facile e veloce è diventato il mio fido fornitore di notizie e curiosità.

Per adesso mi fermo qui, nel prossimo post finirò la carrellata delle app predefinite e quali sono da installare.

giovedì 16 ottobre 2014

Una settimana con Ubuntu Touch: II e III giorno - martedì e mercoledì

Questo post è il III di una serie di post sulla mia esperienza con Ubuntu Touch per smartphone. Magari vi interessano il post introduttivo, e il post precedente.


Back to the future

Nel post precedente dicevo che avrei parlato dell'utilizzo generale del sistema e delle app. In verità ho passato buona parte di martedì provando a utilizzare la versione Ubuntu 14.10 "devel", più consolidata, al posto della "devel-proposed".

L'esperienza con la prima si è dimostrata un po' deludente. Se da una parte devo riconoscere che il sistema è praticamente maturo e stabile, adatto anche a un uso quotidiano, devo anche dire che il browser non mi permetteva più l'autenticazione su alcune reti e la tastiera funzionava maluccio - specie con le mie dita tozze.

Ho fatto quindi... Ritorno al Futuro, reinstallando la versione più sperimentale. Pazienza se poi qualche volta il sistema si blocca. Anche se su Ubuntu Phone il famoso "Metodo Gatesiano"* NON funziona, basta apprendere alcuni riti magici dallo Stregone Ubuntero ;-) e si riesce a rianimare anche un mattone.

WARNING: DON'T DO IT AT HOME!

Ho scelto di usare devel-proposed  perché posso permettermi di giocare con Ubuntu Touch - ho già un altro telefonino per l'uso quotidiano. Come detto sopra, utilizzare la versione di sviluppo - di qualsiasi sistema - comporta una serie di rischi per l'incolumità del vostro telefonino (e anche del vostro fegato): se avete bisogno di un dispositivo che funzioni sempre e comunque evitate quindi le versioni sperimentali, come appunto Ubuntu 14.10 devel-proposed.

Alla scoperta della Dash

Tornando alla prova. La "Dash" di Ubuntu (desktop e touch/phone) è l'interfaccia che permette di eseguire le app e accedere velocemente ai propri contenuti. Le app installate sono nel primo "Scope" (lo "scope" è una una sorta di ricerca specializzata) della Dash, la prima cosa che appare quando si accede. Si capisce di essere nel primo scope dal pallino nero posizionato sopra le icone delle app.


Strisciando da dx a sx si passa al secondo scope della Dash (Musica) e con un'altra strisciata al terzo (Video). In questi due scope ci sono i contenuti (musica e video) presenti sul telefonino e su Internet, questi ultimi si adattano ai propri gusti. Un modo agevole per riprodurre velocemente i propri contenuti preferiti, e trovarne di simili. Noto che lo scope Musica ha un bug per cui non si vedono le copertine degli album sullo smartphone.


Ascolto musica fuori casa quando vado al lavoro in treno - l'unica situazione in cui mi scollego dal mondo circostante - non essendoci un granché da fare e da vedere. Avere la propria musica subito disponibile è molto comodo.

Si possono aggiungere altri scope alla Dash, basta "sollevare" il bordo inferiore da uno qualunque, con un tocco su "Tutto" si possono vedere gli altri disponibili.


Selezionandone uno, questo si apre, e con un tocco sulla stellina in alto a dx lo si fissa tra i preferiti.


Ci sono scope che visualizzano solo contenuti ("La mia musica" e "Video personalie") del proprio telefonino, e io li preferisco a quelli predefiniti, che mostrano risultati anche da Internet e dai negozi online. Altri scope  accedono ad altri contenuti, come Wikipedia, Reddit, Open Library, Grooveshark, Yahoo Finanza, Youtube e molto altro.

La Dash è uno strumento molto potente, perché si possono aggiungere scope per qualsiasi tipo di ricerca, sul telefonino o integrando i contenuti da Internet, permettendo ricerche mirate su un determinato argomento o canale. Se lo avesse fatto per prima un'altra azienda, i suoi fan avrebbero gridato al miracolo! ;-)

Nel prossimo post, farò una prima panoramica delle app disponibili, e sul loro funzionamento.

Stay in touch! 

* Il Metodo Gatesiano consiste nel risolvere i problemi di blocco di un generico dispositivo elettronico spegnendolo, per riaccenderlo subito dopo.

martedì 14 ottobre 2014

Una settimana con Ubuntu Touch: I giorno - lunedì

Questo post è il II di una serie di post sulla mia esperienza con Ubuntu Touch per smartphone. Qui trovate il post precedente introduttivo.


Dacci oggi il nostro aggiornamento

Questo "primo" post sull'uso quotidiano di Ubuntu Touch inizia con un led blu che lampeggia sul Nexus 4, di cui mi accorgo al mattino appena mi alzo. Una cosa che capita tutte le mattine, da quando ho installato sul telefono Ubuntu Phone 14.10, nel "branch" di sviluppo devel-proposed. Il led blu lampeggiante mi avvisa che ci sono notifiche, confermate dalla bustina verde in alto sullo schermo.


La conferma che si tratta di aggiornamenti di sistema ce l'ho aprendo le notifiche (scorrere il dito verso il basso). Da qui posso anche installarli, premendo la piccola icona, che mi porta appunto alle "Impostazioni di sistema". Ah! Per installare gli aggiornamenti, bisogna avere un account su Launchpad, cosa che si fa in 3 minuti, bastano un indirizzo email e un nickname.


Con un tocco installo gli aggiornamenti e riavvio il Nexus 4 - fa tutto lui in automatico. Gli aggiornamenti sono già stati scaricati, Ubuntu lo fa in automatico quando connesso a una rete wi-fi, quindi l'installazione e il riavvio dura pochissimo. 
Da notare che l'installazione NON si avvia se la batteria è scarica: nel caso mi informa che bisogna ricaricarla, e si  ritorna nelle Impostazioni di sistema.


Al riavvio la sfida è scoprire cosa è cambiato: un miglioramento del sistema, qualche piccolo particolare grafico, una nuova funzione. L'ultima cosa che ho notato in ordine di tempo è stato il pallino bianco in alto a sx sulle icone del Launcher (vedi sotto). Non ne sono sicuro, ma forse serve a indicare quali delle icone sono "fisse" sulla barra, in modo da distinguerle dalle altre che appaiono solo quando una app è in esecuzione.


Nonostante la frequenza degli aggiornamenti, il sistema è di una stabilità notevole. Merito sicuramente della maturità raggiunta e del grosso lavoro di Q.A.

Coming soon

Nel secondo giorno della mia prova metterò Ubuntu Touch alla prova per quanto riguarda l'utilizzo generale del sistema e delle app, di cui vi darò conto nel prossimo post.

domenica 12 ottobre 2014

Una settimana con Ubuntu Touch: giorno 0


A fine settembre sono stato a Todi, per "Todi Appy Days", dove insieme Carla e Giulio abbiamo tenuto dei talk su Ubuntu Phone, sui test e sullo sviluppo dello stesso. 

Per quell'occasione Canonical fu così gentile con la Comunità ubuntu-it da prestare uno dei suoi Nexus 4, con cui ho fatto parecchie demo alle persone presenti. In più me lo porto in giro, perché dà molta soddisfazione avere un sistema riservato (questo sì!) a pochi. ;-) 

Dopo qualche tempo passato a smanettarci sopra, credo valga la pena scriverci sopra qualche post, un'esperienza dell'uso quotidiano, come fosse il mio dispositivo mobile principale. Questo è il primo post della serie, e nei prossimi giorni ne scriverò uno al giorno, con resoconto finale domenica prossima. Stay tuned! :-)

Il sistema in prova

Dispositivo: LG Nexus4
Sistema operativo: Ubuntu 14.10 (r278)
Modalità sviluppatore attivata


PS: se avete richieste o curiosità particolari su Ubuntu Phone, commentate e chiedete, cercherò di rispondere all'interno dei prossimi post.

venerdì 26 settembre 2014

La Comunità ubuntu-it a "Todi Appy Days"


Domani sabato 27 e domenica 28 settembre 2014, la Comunità +Ubuntu-it sarà a Todi (PG) per "Todi Appy Days", il primo evento italiano dedicato alle app, i programmi che girano su smartphone e tablet. Una bella occasione per parlare di Ubuntu Touch, il nuovo sistema basato su Ubuntu destinato appunto ai dispositivi mobili.

La piccola pattuglia ubuntera è composta da +Carla Sella che terrà un talk sulla "Quality Assurance" su Ubuntu, a cui tutti possono contribuire (sabato 27, ore 16.30), +Giulio Collura che parlerà di "Sviluppo e convergenza su Ubuntu Touch", per dimostrare come sia semplice sviluppare una app da zero (sabato 26, ore 12.00) e infine il sottoscritto, che farà un talk introduttivo su Ubuntu Touch dall'ambizioso titolo "Ubuntu su tablet e smartphone, la prossima Rivoluzione", un talk introduttivo sulle novità introdotte da Ubuntu e come questo possa rivoluzionare il mondo del personal computing.

A Todi ci saranno moltissimi speaker!

Il calendario dell'evento - che è già iniziato ieri - è fittissimo di appuntamenti, sui temi dell'educazione, programmazione, sport, radio, cultura, fotografia... impossibile elencarli tutti, e io evito di farlo per non discriminare nessuno. Vi invito solo a dare un'occhiata per avere un'idea. Personalmente sono rimasto colpito da alcuni titoli e credo proverò a seguire 2-3 talk in programma (dal mio account Twitter ve ne darò resoconto).



La maggior parte del tempo, sarò invece con Carla e Giulio nello stand di ubuntu-it, armati dei nostri fidati Nexus 4 con Ubuntu Touch aggiornato alle ultime sciccherie. Faremo delle piccole demo ai visitatori, e spero che tra questi ci sia anche qualche lettore di questo blog. Vi aspetto! :-)

martedì 20 maggio 2014

"Lettera aperta al Sindaco di Trieste" di LibreItalia


Ieri LibreItalia ha pubblicato sul proprio sito una lettera aperta al Sindaco di Trieste, felicitandosi del passaggio a Apache Open Office e invitandolo a considerare l'ipotesi di un ulteriore passo avanti, adottando Libre Office. Stralcio dalla lettera qualche esempio dei vantaggi di LO rispetto a AOO.
Negli ultimi 12 mesi sul codice di LibreOffice hanno lavorato circa 320 sviluppatori, che hanno apportato oltre 26.000 modifiche. Numeri più grandi di un ordine di grandezza rispetto a quelli di qualsiasi altra suite libera per ufficio, che si traducono in prestazioni migliori, in un maggior numero di funzioni e in una migliore interoperabilità in ambiente Windows.
Ovvero, una migliore compatibilità con i formati di Office (e la possibilità di scrivere, oltre che leggere, i formati di Office 2007, 2010 e 2013), prestazioni più avanzate per Writer, e una maggiore velocità per Calc, per citare solo le prime differenze.
Il passaggio a LibreOffice – come hanno sperimentato il Governo Francese e il Comune di Monaco di Baviera – è completamente indolore, visto che tutte le suite che derivano da OpenOffice.org condividono l’interfaccia e il formato standard dei documenti. E offre un ulteriore vantaggio economico per la migliore compatibilità con i documenti Office e per la possibilità di programmare gli aggiornamenti.
Le lettera è stata sottoscritta da numerose associazioni e attivisti del Software Libero italiano, tra cui la comunità italiana di Ubuntu e AVi LUG.

giovedì 24 aprile 2014

ubuntu-it alla "Fiera del Radioamatore di Pordenone"


Dal 25 al 27 Aprile prossimo, grazie all'iniziativa del PN LUG, ubuntu-it sarà presente in forze alla "Fiera del Radioamatore" di Pordenone. Anche quest'anno in Fiera ci sarà lo spazio "Linux Arena", una zona dedicata alle iniziative open source, che quest'anno sarà ampliata e inserita nell'ambito degli "App Days".

Si tratta di una occasione unica per incontrare molta parte dei migliori rappresentanti della Comunità italiana di Ubuntu, che ogni giorno contribuiscono a sviluppare, supportare e promuovere la nostra distribuzione (e derivate!) preferita in tutt'Italia.

Avremo un nostro piccolo "banchetto" da cui parleremo di Linux e Ubuntu a neofiti (e non), faremo provare dal vivo alcuni Nexus4 con Ubuntu (occasione unica in Italia) e distribuiremo DVD e altri gadget.


Saremo poi impegnati in numerosi altri workshop e talk. Senza entrare nel dettaglio di tutti gli interventi, che potete leggere nell'intenso programma della 3 giorni, vi segnalo +Riccardo Padovani che venerdì 25 parlerà di "Il futuro è convergente: Ubuntu for Phones", un tema, quello della convergenza, che è diventata la nostra ossessione preferita.

Sabato 26 sarà la volta di +Mattia Rizzolo e +Andrea Colangelo, che terranno ben 2 talk a testa su strumenti e linguaggi di programmazione per lo sviluppo di Ubuntu. In più, +Carla Sella spiegherà come è semplice e divertente partecipare ai test di Ubuntu (se la vostra Ubuntu 14.04 ha avuto bisogno di pochissimi aggiustamenti dopo il rilascio, il merito è anche suo, ringraziatela!).

Infine, domenica 27 Riccardo e Giorgio Collura terrano dei workshop sullo sviluppo di Ubuntu su dispositivi mobili (smartphone e tablet), un'occasione imperdibile per avvicinarsi allo sviluppo sulla piattaforma più figherrima dei prossimi anni.

Anche il sottoscritto sarà presente con un paio di interventi al venerdì 25 mattina ("Le novità di Ubuntu 14.04" e "Questa NON è una distribuzione: divertimento attivo con Ubuntu") e uno al sabato 26 pomeriggio ("Come passare da Windows XP a GNU/Linux e vivere felici per sempre. Il progetto “XPocalypse” di AviLUG"). Se venite in Fiera, passate a trovarmi: a chi ha letto questo post offro il caffé! :-)

Tra gli altri (numerosi!) ospiti della manifestazione, segnalo in particolare +Daniele Scasciafratte di FirefoxOS, che sono curioso di conoscere per capire come funziona la comunità dei mozilliani, e Michelangelo Guarise, inventore di Volumio, il player di musica liquida per dispositivi come RaspberryPi, che ho conosciuto all'ultimo Linux Day.

Per questo e molto altro, Vi aspetto in Fiera! :-)
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