Mattina
Sabato mattina, eravamo - come da qualche anno a questa parte - al Liceo "N. Tron" di Schio. Nella scuola, da un paio di anni, come AVi LUG, evitiamo le sessioni plenarie, gli incontri aperti a decine di studenti. Ci siamo resi conto che queste occasioni sono colte dagli studenti più per saltare la lezione che per imparare qualcosa di nuovo.
Per questo motivo, negli ultimi Linux Day, abbiamo deciso di usare la formula "workshop", l'anno scorso con un mini corso su Linux, quest'anno con una lezione più interattiva, che consntisse agli studenti di toccare con mano funzioni e potenzialità del Software Libero.
Michele durante il workshop
Quest'anno abbiamo utilizzato Xubuntu 12.04, il massimo che i PC dell'aula informatica AM3 del Tron potevano sopportare. Ma Xubuntu era solo una scusa per introdurre argomenti di più ampio respiro come "cos'è il Software Libero?" oppure il tema totalmente sconosciuto ai giovani delle "licenze Creative Commons". Dovreste vedere che faccia hanno fatto quando abbiamo annunciato:
"... e adesso Vi facciamo vedere come scaricare musica e video da Internet!"La frase era volutamente a effetto, in quanto introduceva i siti Jamendo (musica alternativa rilasciata sotto Creative Commons) e Vimeo (piattaforma di condivisione video, anche questi in larga parte rilasciati con Creative Commons). I siti web servivano da esempio pratico di come esista un universo parallelo a quello conosciuto dai più, in cui la condivisione è addirittura incoraggiata, anziché illegale. La condivisione è una delle cose più naturali che un "nativo digitale" può insegnare. Vi racconto un episodio.
Stavo parlando di "cloud" e dei servizi di "cloud storage", come Ubuntu One, fortemente integrato in Ubuntu. Ho chiesto loro: "Quali sono i vantaggi di avere una parte dei miei dati su cloud storage?". La mia prima risposta, quella a cui pensai subito quando scoprii il cloud, sarebbe stata "Per averli a disposizione dovunque mi trovi". Ma la prima risposta che mi hanno invece dato è stata "Poterli condividere con i miei amici". Quale migliore terreno per crescere la condivisione della conoscenza?
La cosa più difficile è stato comunque tenere vivo l'interesse, dopo la prima mezz'ora qualche ragazzo si annoiava e cominciava a seguire vie alternative di apprendimento (= farsi i fatti suoi). Devo dire però che queste sono state rare eccezioni. La strada dei workshop, e del lavoro di scambio con i ragazzi è sicuramente la strada migliore per seminare buona conoscenza.
Pomeriggio
Il pomeriggio eravamo a Palazzo "Toaldi Capra", per la parte aperta al pubblico generico. Se infatti la mattina - pur essendo aperta a tutti - è dedicata per lo più agli studenti, il pomeriggio è destinato a raccogliere quante più persone possibili, e per questo il Linux Day trasloca in locali più possibile centrali e frequentati.
Al palazzo ci siamo piazzati all'entrata, in modo da essere visibilit, con una sezione dedicata all'accoglienza, con gli opuscoli forniti da ILS e volantini, poi l'officina Linux dove diamo assistenza a chi arriva con il PC da sistemare, e infine una postazione wiiLD, la lavagna elettronica multimediale a basso costo. I talk invece li abbiamo fatti al primo piano del palazzo, nella prestigiosa "Sala degli affreschi". Al piano terra abbiamo piazzato anche il nostro "Linux Bar", che erogava ottimi caffè al modico prezzo di 50 cent. Magari la prossima volta accompagneremo il caffé con qualche dolcetto! ;-)
Mauro alla lavagna wiiLD
Purtroppo le condizioni metereologiche avverse ci hanno guastato la festa: sabato a Schio ha piovuto quasi sempre, e la gente ha pensato bene di restarsene chiusa in casa. Per fortuna, in questi anni abbiamo raccolto un pubblico di pochi affezionati, che segue i nostri eventi (le serate del martedì a qualcosa servono!) e quindi siamo riusciti a riempire quasi tutte le sedie durante i talk, con circa 30-35 persone per ognuno.
In più, quest'anno abbiamo ricevuto la gradita visita degli amici del neo nato LUG di Dueville, il 2vilLUG, ragazzi giovani e in gamba, ce ne vorrebbero! Nei prossimi giorni si dovrebbero formalizzare come Associazione, auguro loro tutta la fortuna possibile!
Mattia Migliorini durante il suo talk su Bodhi Linux e Enlightenment
In più, Mattia Migliorini (uno dei "fratelli Linux", come li ho scherzosamente definiti in passato :-), leggete il suo post sul Linux Day), ci ha dato una mano nei talk, con un suo intervento su Bodhi Linux, derivata di Ubuntu che utilizza il windows manager Enlightenment, un sistema alternativo ai più conosciuti Compiz (usato da Ubuntu) o Kwin (usato da Kubuntu e altre distribuzioni Linux basate su KDE).
Enlightenment è particolarmente snello e leggero e, dopo anni di travaglio finalmente è (quasi!) giunto a un rilascio stabile. Per tutti i presenti è stata una bella rivelazione: elegante, veloce e leggero. Io stesso lo proverò su un Notebook che altrimenti era destinato alla rottamazione :-)
Gli altri talk del pomeriggio sono stati quelli di Matteo, su Geocaching, una sorta di "caccia al tesoro" fatta utilizzando GPS, di Mattia, una introduzione al CMS Joomla (su cui AVi LUG prossimamente organizzerà un corso) e infine il mio talk sulle basi della sicurezza informatica, forse un po' troppo base per i presenti, ma fa sempre bene ripassare i fondamentali!
Tutto è andato bene, a parte qualche litigio con il sistema di videoproiezione della sala, che non avevamo avuto tempo e modo di provare prima di sabato. La prossima volta arriveremo preparati!
Bilancio
Il "Linux Day" di quest'anno è andato così-così. Speravo in un'affluenza maggiore da parte del pubblico generico che però se ne è rimasto a casa sul divano (pigri!). L'anno scorso eravamo alla Biblioteca Civica, e andò meglio, perché riuscimmo ad intercettare persone che altrimenti non sarebbero venute. Alcune di queste poi hanno cominciato a seguirci con regolarità, e hanno anche frequentato i nostri corsi.
Comunque, attività nate dal basso - come lo è la diffusione del Software Libero - richiedono costanza e perseveranza, e pagano sul medio lungo termine. Non so a che punto sia arrivato Linux nella sua strada verso la massima diffusione, ma finché continueremo a divertirci, noi percorreremo quella strada.
Dario Cavedon è un giovanotto di belle speranze, che ha passato i 40 ma non se li sente, è uno giovane dentro, anche se da fuori non si direbbe. Si dedica con passione alla diffusione del Software Libero, di Linux e di Ubuntu e di un sacco di altra roba, nel poco tempo che famiglia e lavoro gli concedono. Il resto lo potete leggere sulla breve biografia.