giovedì 30 giugno 2011
Gira nel mio cerchio! (un primo sguardo a Google+)
Fino a poche ore fa Google+ (si legge Google Plus, ehm, Presidente, lo pronunci bene: Gùgol Plas!), il nuovo social network di Google era un oggetto misterioso, riservato a pochissimi fortunati (?) selezionati invitati beta tester. Se devo essere onesto, anch'io sbavavo all'idea di entrare in possesso di un prezioso invito.
Poi, stamattina, un amico (grazie Nicola!) ha condiviso con il sottoscritto il suo primo post su Google+, e automagicamente sono stato catapultato alla schermata di login.
Inseriti i 4 dati minimi che richiedeva per l'autenticazione, e il gioco è fatto. Ho passato qualche minuto a smanettarci un po' su, e queste sono le prime impressioni.
YASN (Yet Another Social Network)? Si, ma...
La prima impressione, arrivando su Google+ la prima volta è di dejà-vu. Quel look un po' così... che fa tanto... beh!
C'è poco da fare: Google+ si ispira pesantemente (=copia spudoratamente) l'ormai rodato Facebook. Penso che sia dovuto dal fatto che in questo modo chi arriva da FB si trova a suo agio con l'interfaccia. Ma soprattutto, perché copiare è più facile che inventarsi qualcosa di nuovo! In realtà qualcosa di nuovo c'è ma non è così immediatamente percettibile.
La barra superiore
In alto, di colore nero, che l'occhio ormai non ci fa più caso, c'è una barra, che Google ha reso comune tra tutte le sue app (Gmail, Docs, Calendar, Maps, ...). Solo Blogger non ce l'ha, ma forse è solo una questione di tempo e poi sarà inserita anche lì. Una volta avuto l'accesso a Google+, la "barra superiore" (non so se si chiama così), appare una nuova casellina, "Notifiche". In quella casella appaiono le notifiche degli aggiornamenti da Google+.
La cosa interessante è che la barra superiore è appunto comune a tutte le app di Google, e quindi le notifiche appaiono qualsiasi sia l'applicazione aperta in quel momento, Gmail, Calendar o anche Maps. In una parola: integrazione.
Quando è successo qualcosa su Google+, la casellina delle notifiche si colora di rosso e appare un numero, pari a quante notifiche ci sono da leggere. Facendo clic sopra si scopre l'elenco delle notifiche da leggere.
Non solo, facendo clic sul testo della notifica, appare tutta la storia dell'aggiornamento, direttamente sulla app attiva in quel momento, senza la necessità di andare su Google+. Integrazione, appunto.
Chat trasversale
Ovviamente Google+ ha la sua chat, che non è altro che una versione migliorata della Google Talk che già ci eravamo abituati a usare su Gmail. La chat è proprio la stessa, tanto è vero che una conversazione può partire su Gmail e poi spostarsi si Google+, mantenendo intatto il testo della conversazione. Quasi intatto, nello spostamento ogni tanto si perde i pezzi, ma sono sicuro che con il tempo sistemeranno questo problema.
Gira nella mia cerchia!
La cosa più interessante e nuova di Google+ sono le "cerchie" (circles, in inglese). Per "cerchia" si intende "cerchia di persone", cioè un gruppo di persone che ognuno di noi identifica come appartenenti a una certa categoria. Per esempio "amici", "colleghi", "familiari", "amici del Bar Sport". In Google+, una cerchia è proprio la stessa cosa: un gruppo di contatti classificati in base al gruppo di appartenenza, che può essere del tutto personale e arbitrario.
Per esempio, ho classificato una parte dei miei contatti (che Google+ ha importato automaticamente da Gmail, ricordate l'integrazione?), nella cerchia "Ubuntu", una parte di questi contatti è anche nella cerchia "LUG", una parte no. In più sto popolando la cerchia "Amici", che contiene altre persone ancora o che fanno parte delle cerchie "Ubuntu" e "LUG".
Una volta capito, il meccanismo è molto facile e intuitivo. Questa classificazione dei contatti serve poi quando si inseriscono i propri aggiornamenti, perché gli stessi si possono condividere con le cerchie che si vuole, oppure con tutti (Pubblico). Questo è un bel passo avanti rispetto a Facebook, che aveva solo classificazioni generiche di chi poteva vedere i propri aggiornamenti (Amici, Amici di amici, Tutti), e quindi più discutibili dal punto di vista della privacy. Ma questo è un altro discorso.
Social video, the next step
Il prossimo passo del social networking potrebbe essere "Videoritrovi" (Hangout in inglese), un'applicazione che permette di chiacchierare con gli amici condividendo oltre che le parole anche audio e video. Questo è possibile tramite un apposito plugin, da scaricare e installare sul proprio PC, disponibile per tutti i sistemi operativi, anche per Linux (!). Non ho ancora avuto modo di provarlo, manca per adesso la materia prima (=amici con cui chiacchierare :-) ma sicuramente non mancherò...
Qualche pensiero sparso, a caldo dopo qualche ora di utilizzo discontinuo.
Difficile dire adesso che ne sarà di questo nuovo social network. A qualcuno, saranno già venuti a noia, i social network. Per adesso, Google+ sembra una buona base su cui costruire, ma povero di contenuti. I contenuti - le varie applicazioni - verranno col tempo, compresi gli odiosi giochini mangia-tempo.
Per quanto riguarda la concorrenza, Facebook e Google+ possono tranquillamente coesistere, sono sicuro che tra poco tempo gli aggiornamenti di uno saranno visibili sull'altro e viceversa, tramite gli appositi plugin di integrazione.
Le cerchie sono una buona idea, e Facebook le copierà, o prenderà pesante ispirazione da esse.
Google guarda lontano
La forza reale di Google+ sta nella sua (quasi) perfetta integrazione con tutte le altre app di Google. BigG sta chiudendo gli utenti dentro un bel recinto di applicazioni che dialogano l'una con l'altra. Se ci pensate, il vero avversario di Google+ non è certo il "povero" Facebook, anche se a breve termine sarà quello che ne subirà le più pesanti conseguenze. Google+ è solo un tassello nella strategia globale a medio-lungo termine di Google.
Google sta creando un ecosistema, permettetemi di chiamarlo così, che si completa con Chromebook e ChromeOS, simile a quanto fatto da Apple con i suoi dispositivi iPod, iPad, iMac, i-asterisco-punto-asterisco. Questo è il vero obiettivo di Google, e Google+ è solo un passo avanti in questa direzione.
Link:
Google+
Etichette:
Chrome,
ChromeOS,
Facebook,
google,
googleplus,
informatica
domenica 26 giugno 2011
Anticipazione sulle novità di Kubuntu 11.10
Seguo da qualche tempo il blog di apachelogger, un ragazzo tedesco, tra i più attivi sviluppatori di KDE e Kubuntu. Nel suo blog si trovano molte notizie di prima mano sugli sviluppi di Kubuntu e KDE. Uno dei suoi post recenti era sulle novità di Kubuntu 11.10 Oneiric Oncelot, che uscirà a Ottobre 2011.
Più che un'anticipazione, si tratta di una dichiarazione di intenti, quello che all'ultimo UDS di Budapest gli sviluppatori Kubuntu hanno deciso di inserire nella prossima versione di Kubuntu. Vediamo insieme cosa ci sarà...
Accessibilità
Sul fronte accessibilità, Kubuntu è sempre rimasto molto indietro rispetto a Ubuntu, un po' per colpa della scarsa attenzione dedicata dai programmatori a questo tema, e un po' anche per il poco supporto fornito dalle librerie Qt, su cui KDE (e quindi Kubuntu) si basa. Adesso le cose stanno cambiando, grazie allo sviluppo di una nuova funzionalità che permetterà ai programmi "lettori di schermo" (programmi leggono quanto sullo schermo, permettendo anche alle persone ipovedenti di usare il computer), come il famoso Orca, di funzionare anche su Kubuntu.
Più che un'anticipazione, si tratta di una dichiarazione di intenti, quello che all'ultimo UDS di Budapest gli sviluppatori Kubuntu hanno deciso di inserire nella prossima versione di Kubuntu. Vediamo insieme cosa ci sarà...
Accessibilità
Sul fronte accessibilità, Kubuntu è sempre rimasto molto indietro rispetto a Ubuntu, un po' per colpa della scarsa attenzione dedicata dai programmatori a questo tema, e un po' anche per il poco supporto fornito dalle librerie Qt, su cui KDE (e quindi Kubuntu) si basa. Adesso le cose stanno cambiando, grazie allo sviluppo di una nuova funzionalità che permetterà ai programmi "lettori di schermo" (programmi leggono quanto sullo schermo, permettendo anche alle persone ipovedenti di usare il computer), come il famoso Orca, di funzionare anche su Kubuntu.
Kubuntu a dieta
Il team di sviluppo di Kubuntu da qualche tempo ha cominciato a occuparsi anche dei sistemi "embedded", come gli smart phone. Questi sistemi hanno processori più lenti dei normali PC e anche meno memoria. Lavorare su questi dispositivi, ha permesso agli sviluppatori di acquisire una buona conoscenza su come risparmiare spazio e risorse. Questa conoscenza si riverserà sui PC con versioni di "low fat Kubuntu" (Kubuntu con pochi grassi), versioni più snelle e veloci di Kubuntu per dispositivi con risorse limitare, come i PC di qualche anno fa e i netbook.
Toccami!
Sempre grazie all'esperienza acquisita sui dispositivi mobili, ci sarà un miglioramento nella gestione del touchpad, quel quadratino sensibile sotto la tastiera, che è il dispositivo di puntamento di tutti i portatili moderni. Sarà presente, anche se non attiva in maniera predefinita l'applicazione Touchéegg. Si tratta di un programmino che permette di associare alcuni gesti sul touchpad ad azioni predefinite. Per esempio: battendo con due dita sul touchpad potrebbe significare "fai clic con il tasto destro", oppure strisciare con tre dita di lato potrebbe significare "passa alla prossima traccia su Amarok".
Gestore pacchetti
Il gestore pacchetti, cioè il programma che serve per aggiungere, rimuovere e aggiornare i programmi presenti in Kubuntu, è da qualche anno KPackageKit. Da Kubuntu 11.10 il gestore pacchetti sarà invece Moun, che è sviluppato da uno dei programmatori di Kubuntu, e ha un'interfaccia molto simile a Ubuntu Software Center. In più, Moun avrà anche un'interfaccia per gli smanettoni, simile a Synaptic (il programma di Ubuntu), che permette di gestire con più flessibilità ogni singolo pacchetto.
Conclusioni
Oltre a quanto scritto, sotto il cofano Kubuntu 11.10 avrà KDE 4.7.2, ereditandone quindi anche tutta la suite di programmi.
Tra qualche giorno, il 7 Luglio, sarà rilasciata la Alpha 2 di Kubuntu 11.10, e vedremo se queste buone intenzioni si sono trasformate in realtà. Per quanto mi riguarda, mi auguro che Kubuntu, continui sulla strada della sempre maggiore stabilità, sanando definitivamente quel brutto vizio dei programmatori che tengono più a sperimentare l'ultima novità piuttosto che avere un sistema solido.
Link:
Il post originale di Apachelogger sul suo blog (in inglese)
giovedì 16 giugno 2011
Automobilisti tipo
Dopo qualche anno di guida, e di lunghe code in coda al semaforo, mi ritrovo qualche volta a pensare a chi sta nelle auto che mi circonda. Vi siete mai guardati attorno? Ci sono alcuni automobilisti tipo, alcuni davvero strani...
La naufraga
L'appellativo deriva dall'abitudine di queste persone di guidare aggrappata al volante come fossero aggrappate all'unico relitto galleggiante di una nave affondata nell'Atlantico. Guida con prudenza, e probabilmente non vede a più di 50 metri di distanza. Aggirare con cautela.
L'uomo col cappello
Direttamente da un famoso quadro di Magritte, sembra essere il passeggero casuale, e non il guidatore, di un'auto. Non dà mai la sensazione di guidare, neanche di saperlo fare, non ha sicuramente la più pallida idea di dove sta andando.
Il pilota
Guida in maniera sportiva anche l'Ape Car. Alle rotonde frena all'ultimo momento e le guida come fossero chicane di un circuito di Formula Uno. Ti sta incollato al parafango in attesa di poterti superare, con mezza macchina spostata a sinistra, per poter cogliere l'attimo in cui ti distrai e lui può finalmente passarti sopra.
Macho Man (ciao Randy!)
Guida con la mano sinistra piantata sulla parte centrale superiore del volante, il gomito sinistro sul bracciolo centrale, e la testa inclinata per compensare la piega a 45° della colonna vertebrale (avete presente Paul Cayard durante la Coppa America?). Non ha mai fretta, fa 20 volte il giro del centro, con l'autoradio a tutto volume, poi torna a casa, solo.
Il piccolo esploratore
Da piccolo sognava il Camel Trophy, in mezzo a coccodrilli, zanzare, sudore, sanguisughe e fango. Da grande si accontenta di un buon impiego, e, fermo al semaforo, sfoga il suo profondo desiderio di conoscenza, esplorando i più reconditi pertugi del proprio naso.
martedì 7 giugno 2011
7 giugno 2011: Ubuntu Member
È con una sobria soddisfazione che annuncio al Mondo che ho ottenuto stasera la membership ufficiale di Ubuntu.
Sorprendentemente, sembra che, dopo questo annuncio, il Mondo continui ad essere lo stesso di prima.
Non per me.
:-)
Sorprendentemente, sembra che, dopo questo annuncio, il Mondo continui ad essere lo stesso di prima.
Non per me.
:-)
noisiamoubuntu cambia look
noisiamoubuntu, il blog di interviste delle persone che usano Ubuntu (e derivate!), cambia look, e adotta la nuova grafica tipica del marchio Ubuntu.
Grazie al lavoro certosino di Paolo, il blog del progetto "noisiamoubuntu", adotta le nuove linee guida tipiche del brand Ubuntu, rendendo la pagina più piacevole e funzionale. noisiamoubuntu è un progetto del Gruppo Promozione di Ubuntu-it, la Comunità Italiana Ubuntu, rivolto a tutte le persone che, usano Ubuntu e ne condividono la filosofia.
Tutti possono partecipare a noisiamoubuntu. L'unico requisito è usare Ubuntu! Oppure Kubuntu, Xubuntu, Lubuntu, Ubuntu Studio.... in qualsiasi posto: a casa, a scuola, al lavoro, in spiaggia!:-)
Ma non solo: potete anche vestire i panni dell'inviato speciale e intervistare parenti, amici e conoscenti e inviare la loro intervista. Questa sarà pubblicata al più presto!
Link:
noisiamoubuntu
Come partecipare a noisiamoubuntu
Grazie al lavoro certosino di Paolo, il blog del progetto "noisiamoubuntu", adotta le nuove linee guida tipiche del brand Ubuntu, rendendo la pagina più piacevole e funzionale. noisiamoubuntu è un progetto del Gruppo Promozione di Ubuntu-it, la Comunità Italiana Ubuntu, rivolto a tutte le persone che, usano Ubuntu e ne condividono la filosofia.
Tutti possono partecipare a noisiamoubuntu. L'unico requisito è usare Ubuntu! Oppure Kubuntu, Xubuntu, Lubuntu, Ubuntu Studio.... in qualsiasi posto: a casa, a scuola, al lavoro, in spiaggia!:-)
Ma non solo: potete anche vestire i panni dell'inviato speciale e intervistare parenti, amici e conoscenti e inviare la loro intervista. Questa sarà pubblicata al più presto!
Link:
noisiamoubuntu
Come partecipare a noisiamoubuntu
domenica 5 giugno 2011
Ubuntu-it Meeting a Roma: qualche appunto
Lo scorso week end si è tenuto a Roma, presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università "La Sapienza", il consueto e "quasi" annuale Ubuntu-it Meeting. Il meeting è il ritrovo annuale di tutti gli ubunteri italofoni, aperto però anche a tutti quelli che vogliono conoscere la Comunità Italiana Ubuntu.
Come ormai è tradizione, era presente anche il sottoscritto, con famiglia al seguito. Questo è un breve resoconto di com'è andata...
Venerdì 28 Maggio: Zanè - Roma
Al venerdì pranzo frugale e poi giù per l'infinito budello autostradale verso Roma. A4... A13... A1... La strada non finiva più! 600 kilometri sono davvero un bel po' di strada. La radio perennemente sintonizzata su Isoradio, in attesa del peggio. Che non succede. Solo a Firenze, le solite code per traffico intenso, dopo via lisci fino a Roma.
Venerdì 28 Maggio - Roma - (da qualche parte sul) G.R.A.
Primo problema del weekend: il Grande Raccordo Anulare (GRA), se sbagli uscita bisogna fare un bel giro per tornare indietro.
Ho sbagliato uscita.
Ho fatto un bel giro per tornare indietro.
La prossima volta devo avere un navigatore satellitare (lesson learned!)
Venerdì 28 Maggio - Roma - via Monte Fumaiolo
Alla fine raggiungiamo l'appartamento in via Monte Fumaiolo. Purtroppo abbiamo perso un sacco di tempo sul GRA, e siamo in ritardissimo. Chiamo Luca e Flavia per avvisarli che non saremmo andati a cena con loro :-(
L'appartamento è piccolo ma carino, parquet dappertutto, una grande sala con angolo cucina, dà un'idea di intimità raccolta. Le bambine ne sono entusiaste e si rotolano per terra. Meglio così, domenica impiegheremo meno tempo nelle pulizie finali.
Sabato 29 Maggio - (persi per) Roma
L'appuntamento in facoltà è per le 9, quindi ci alziamo presto e facciamo colazione velocemente. Poi in auto, con l'aiuto di una cartina ci dirigiamo verso il centro di Roma. Per la fretta, dimentico il cellulare in appartamento, attaccato al caricabatteria. In più a metà percorso, troviamo dei lavori in corso sulla Tiburtina, che ci fanno perdere la strada.
Sabato 29 Maggio - Roma, Facoltà di Ingegneria
Arriviamo che Paolo ha già iniziato il resoconto dell'UDS di Budapest. Come sempre, ci sono un sacco di novità, e tantissimo "lavoro" per le persone di buona volontà, e altrettanto tempo libero.
La parola passa poi al Prof. Renzo Davoli, dell'Università di Bologna, che tiene il suo talk "Viva Galileo! Software libero per la ricerca e la didattica". Peccato gli studenti presenti siano pochini (e nessun professore!), e peccato non si sia pensato di riprendere l'intervento. Sarebbe stato molto bello rivederlo, e avrebbe avuto molti più spettatori!
Ci sono poi gli interventi di LS Lug, il LUG che ci ospita, e di Flavia Weisghizzi su Ubuntu Women.
Nelle pause dei talk, conosco Paolo Rotolo (le foto di questo post sono tratte dal suo account su flickr), sicuramente il più giovane membro di ubuntu-it. Un ragazzo davvero in gamba!
La pausa pranzo è una delle cose più belle della giornata: pranzo frugale in facoltà con pizza da asporto, crocchette di patate e di riso, acqua in bottiglia, e... una TONNELLATA di cioccolata da Perugia, portata in dono da Marco Buono (inneggiato "santo subito" dalla folla festante). Le mie bambine mangiano poco, ma fanno diversi giri attorno al cesto della cioccolata! :-)
Faccio anche conoscenza con Alessio "dottorblaster" Biancalana, di cui seguo il blog da tempo. Fa sempre strano conoscere una persona prima su internet e poi dal vivo.
Dopo pranzo, un bel intervento di Fabio Marconi e subito dopo il mio talk sulle "Lesson learned dopo Ubuntu Party a Schio". Il talk non va malaccio, a parte quando inciampo nel bidone della spazzatura rimasto lì dopo aver raccolto i cartoni della pizza.
Alla fine, tiro fuori il colpo ad effetto: un video segreto dimostrativo dei programmi in basic di Ivana Sacchi tradotti in GAMBAS (=il Basic Libero) da Fabio "pixel" Colinelli, in collaborazione con Mauro Baldrani. Mauro e Fabio si sono conosciuti proprio all'Ubuntu Party di Schio, e questo è uno dei successi dell'Ubuntu Party.
Ivana Sacchi è molto famosa nell'ambito del software didattico, avendo realizzato una serie di programmi in basic per la scuola. Finora questi programmi erano disponibili solo per il sistema operativo proprietario, ma le cose sono destinate a cambiare.
L'altra lezione imparata a Schio è stato riprendere i talk e pubblicarne i video su Internet. In meno di un mese i video hanno raccolto più di 800 visualizzazioni, più delle persone che hanno partecipato fisicamente all'Ubuntu Party. Dopo il primo, c'è stato un secondo Ubuntu Party, virtuale e sul web. Il tutto con: un paio di videocamere amatoriali, pochi euro per le cassette DV, e qualche account su Vimeo.
Ubuntu Party a Schio (VI): talk degli Ubuntu Members sulle novità di Ubuntu 11.04 (30 Aprile 2011) from Dario Cavedon on Vimeo.
Non so quante persone abbiano seguito il mio talk, il pranzo stava ancora galleggiando nei remoti anfratti dello stomaco dei presenti.
Un altro bel talk delle giornata è quello presentato da Luca Ferretti e Lapo Calamandrei. Se il primo è ormai conosciuto come l'anello di congiunzione tra GNOME e Ubuntu, il secondo fa parte del Design Team di GNOME e ha seguito lo sviluppo di GNOME3 e della sua tanto discussa "shell". Il talk è davvero interessante, e fa capire ai presenti quanta poca distanza ci sia tra le persone che seguono i due progetti. Al di là, ovviamente delle artificiose polemiche messe in atto dalla stampa specializzate, che ricordano l'antagonismo (inesistente) creato tra Beatles & Rolling Stones! ;-)
Ma intanto si è fatto tardi. Le bimbe sono un po' stanche e cominciano a dare segni di nervosismo. Decido di fare un salto all'appartamento per farle riposare un po', restando d'accordo con Flavia e gli altri che ci saremmo visti per cena.
Purtroppo, tornando in auto, succede un l'ultimo guaio, quello che ci rovina la serata: un supporto del piantone dello sterzo cede e mi trovo a guidare con il volante tra le gambe. Per carità lo sterzo ancora funziona, se giro il volante a destra l'auto va a destra e se giro a sinistra va a sinistra, ma la guida non è proprio agevole. In più ho paura che da un momento all'altro l'auto mi lasci a piedi.
Per non rischiare di restare a piedi a Roma, saltiamo la cena conviviale. La mattina dopo, partiamo prestissimo, senza nemmeno fare colazione, e ci avviamo lentamente verso casa.
Bilancio di fine Meeting
Il week end lascia un sapore dolceamaro in bocca. Purtroppo, abbiamo dovuto saltare molta parte delle attività enogastronomiche del Meeting, che sono le migliori, quelle in cui ci si impara a conoscere e aprezzare. Senza dimenticare il piacere di un tozzo di pane sotto i denti.
Flavia, Luca, Silvia, e tutti gli altri: vi ringraziamo 1.000 volte dell'ospitalità e l'accoglienza, e ci rivediamo, presto! :-)
Link:
Le foto del meeting fatte da Paolo
Le foto del meeting fatte da Totò
Tutti i video di Ubuntu Party a Schio
Il blog di dottorblaster
Come ormai è tradizione, era presente anche il sottoscritto, con famiglia al seguito. Questo è un breve resoconto di com'è andata...
Venerdì 28 Maggio: Zanè - Roma
Al venerdì pranzo frugale e poi giù per l'infinito budello autostradale verso Roma. A4... A13... A1... La strada non finiva più! 600 kilometri sono davvero un bel po' di strada. La radio perennemente sintonizzata su Isoradio, in attesa del peggio. Che non succede. Solo a Firenze, le solite code per traffico intenso, dopo via lisci fino a Roma.
Venerdì 28 Maggio - Roma - (da qualche parte sul) G.R.A.
Primo problema del weekend: il Grande Raccordo Anulare (GRA), se sbagli uscita bisogna fare un bel giro per tornare indietro.
Ho sbagliato uscita.
Ho fatto un bel giro per tornare indietro.
La prossima volta devo avere un navigatore satellitare (lesson learned!)
Venerdì 28 Maggio - Roma - via Monte Fumaiolo
Alla fine raggiungiamo l'appartamento in via Monte Fumaiolo. Purtroppo abbiamo perso un sacco di tempo sul GRA, e siamo in ritardissimo. Chiamo Luca e Flavia per avvisarli che non saremmo andati a cena con loro :-(
L'appartamento è piccolo ma carino, parquet dappertutto, una grande sala con angolo cucina, dà un'idea di intimità raccolta. Le bambine ne sono entusiaste e si rotolano per terra. Meglio così, domenica impiegheremo meno tempo nelle pulizie finali.
Sabato 29 Maggio - (persi per) Roma
L'appuntamento in facoltà è per le 9, quindi ci alziamo presto e facciamo colazione velocemente. Poi in auto, con l'aiuto di una cartina ci dirigiamo verso il centro di Roma. Per la fretta, dimentico il cellulare in appartamento, attaccato al caricabatteria. In più a metà percorso, troviamo dei lavori in corso sulla Tiburtina, che ci fanno perdere la strada.
Un navigatore satellitare!Con qualche difficoltà riusciamo comunque ad arrivare all'Università. La sede della Facoltà di Ingegneria è all'ombra del Colosseo (e non per modo di dire!), a pochi metri dalla Basilica di San Pietro in Vincoli.
Un navigatore satellitare!
Il mio regno per un navigatore satellitare!
Sabato 29 Maggio - Roma, Facoltà di Ingegneria
Arriviamo che Paolo ha già iniziato il resoconto dell'UDS di Budapest. Come sempre, ci sono un sacco di novità, e tantissimo "lavoro" per le persone di buona volontà, e altrettanto tempo libero.
La parola passa poi al Prof. Renzo Davoli, dell'Università di Bologna, che tiene il suo talk "Viva Galileo! Software libero per la ricerca e la didattica". Peccato gli studenti presenti siano pochini (e nessun professore!), e peccato non si sia pensato di riprendere l'intervento. Sarebbe stato molto bello rivederlo, e avrebbe avuto molti più spettatori!
Ci sono poi gli interventi di LS Lug, il LUG che ci ospita, e di Flavia Weisghizzi su Ubuntu Women.
Nelle pause dei talk, conosco Paolo Rotolo (le foto di questo post sono tratte dal suo account su flickr), sicuramente il più giovane membro di ubuntu-it. Un ragazzo davvero in gamba!
La pausa pranzo è una delle cose più belle della giornata: pranzo frugale in facoltà con pizza da asporto, crocchette di patate e di riso, acqua in bottiglia, e... una TONNELLATA di cioccolata da Perugia, portata in dono da Marco Buono (inneggiato "santo subito" dalla folla festante). Le mie bambine mangiano poco, ma fanno diversi giri attorno al cesto della cioccolata! :-)
Faccio anche conoscenza con Alessio "dottorblaster" Biancalana, di cui seguo il blog da tempo. Fa sempre strano conoscere una persona prima su internet e poi dal vivo.
Dopo pranzo, un bel intervento di Fabio Marconi e subito dopo il mio talk sulle "Lesson learned dopo Ubuntu Party a Schio". Il talk non va malaccio, a parte quando inciampo nel bidone della spazzatura rimasto lì dopo aver raccolto i cartoni della pizza.
Alla fine, tiro fuori il colpo ad effetto: un video segreto dimostrativo dei programmi in basic di Ivana Sacchi tradotti in GAMBAS (=il Basic Libero) da Fabio "pixel" Colinelli, in collaborazione con Mauro Baldrani. Mauro e Fabio si sono conosciuti proprio all'Ubuntu Party di Schio, e questo è uno dei successi dell'Ubuntu Party.
Ivana Sacchi è molto famosa nell'ambito del software didattico, avendo realizzato una serie di programmi in basic per la scuola. Finora questi programmi erano disponibili solo per il sistema operativo proprietario, ma le cose sono destinate a cambiare.
L'altra lezione imparata a Schio è stato riprendere i talk e pubblicarne i video su Internet. In meno di un mese i video hanno raccolto più di 800 visualizzazioni, più delle persone che hanno partecipato fisicamente all'Ubuntu Party. Dopo il primo, c'è stato un secondo Ubuntu Party, virtuale e sul web. Il tutto con: un paio di videocamere amatoriali, pochi euro per le cassette DV, e qualche account su Vimeo.
Ubuntu Party a Schio (VI): talk degli Ubuntu Members sulle novità di Ubuntu 11.04 (30 Aprile 2011) from Dario Cavedon on Vimeo.
Non so quante persone abbiano seguito il mio talk, il pranzo stava ancora galleggiando nei remoti anfratti dello stomaco dei presenti.
Un altro bel talk delle giornata è quello presentato da Luca Ferretti e Lapo Calamandrei. Se il primo è ormai conosciuto come l'anello di congiunzione tra GNOME e Ubuntu, il secondo fa parte del Design Team di GNOME e ha seguito lo sviluppo di GNOME3 e della sua tanto discussa "shell". Il talk è davvero interessante, e fa capire ai presenti quanta poca distanza ci sia tra le persone che seguono i due progetti. Al di là, ovviamente delle artificiose polemiche messe in atto dalla stampa specializzate, che ricordano l'antagonismo (inesistente) creato tra Beatles & Rolling Stones! ;-)
Ma intanto si è fatto tardi. Le bimbe sono un po' stanche e cominciano a dare segni di nervosismo. Decido di fare un salto all'appartamento per farle riposare un po', restando d'accordo con Flavia e gli altri che ci saremmo visti per cena.
Purtroppo, tornando in auto, succede un l'ultimo guaio, quello che ci rovina la serata: un supporto del piantone dello sterzo cede e mi trovo a guidare con il volante tra le gambe. Per carità lo sterzo ancora funziona, se giro il volante a destra l'auto va a destra e se giro a sinistra va a sinistra, ma la guida non è proprio agevole. In più ho paura che da un momento all'altro l'auto mi lasci a piedi.
Per non rischiare di restare a piedi a Roma, saltiamo la cena conviviale. La mattina dopo, partiamo prestissimo, senza nemmeno fare colazione, e ci avviamo lentamente verso casa.
Bilancio di fine Meeting
Il week end lascia un sapore dolceamaro in bocca. Purtroppo, abbiamo dovuto saltare molta parte delle attività enogastronomiche del Meeting, che sono le migliori, quelle in cui ci si impara a conoscere e aprezzare. Senza dimenticare il piacere di un tozzo di pane sotto i denti.
Flavia, Luca, Silvia, e tutti gli altri: vi ringraziamo 1.000 volte dell'ospitalità e l'accoglienza, e ci rivediamo, presto! :-)
Link:
Le foto del meeting fatte da Paolo
Le foto del meeting fatte da Totò
Tutti i video di Ubuntu Party a Schio
Il blog di dottorblaster
Etichette:
comunità,
informatica,
linux,
meeting,
open source,
software libero,
ubuntu
Iscriviti a:
Post (Atom)