Benché stia seguendo le notizie sul suo sviluppo da qualche mese, ho aspettato a parlarne fin quando non è nata ufficialmente. Adesso lo posso dire: è nata Itis Linux 1.0, la distribuzione "dedicata all'utilizzo negli istituti superiori di tipo tecnico industriale. È un sistema operativo completo, gratuito, semplice e sicuro che permette un utilizzo moderno del computer e perfettamente adeguato all'ambito didattico."
La distribuzione è stata sviluppata da Andrea Lazzarotto e Stefano Signori, con il duplice scopo di presentare un lavoro per l'esame di maturità (in bocca al lupo!) e sviluppare una distribuzione adatta agli studenti della scuole medie superiori, con strumenti e programmi pensati per loro.
Tecnicamente, si basa su Ubuntu, ma ha in più una serie di programmi dedicati alle principali materie di studio degli ITIS e delle scuole superiori in genere, come Geogebra, WxMaxima, Octave, (matematica, scienze e statistica), MonoDevelop, NetBeans IDE per Java, VirtualBox, (informatica e sistemi), KiCad, Oregano (elettronica), Avogadro, Kalzium (fisica e chimica), e molto molto altro. L'elenco completo si trova sul sito (vedi link qui sotto).
Si, è una buona notizia
Mi è capitato di sentire in passato critiche alle nuove distribuzioni, provenienti addirittura dall'interno del mondo open source. Roba del tipo "è uno spreco di tempo e risorse", "cosa serve una distro in più?", "tanto questa distro non vedrà mai la versione 2.0", ecc ecc. A queste critiche, e a questi critici, ricordo alcune cose che forse dimenticano.
In primo luogo, la mentalità aperta è parte integrante del mondo del software libero, quindi invece di criticare sterilmente il lavoro degli altri, dovrebbero avere l'umiltà di capire cosa è stato fatto, e casomai dare una mano a migliorarlo dove non va bene.
Poi, ricordo che se Linux e GNU si sono diffusi è stato proprio grazie alla moltitudine di persone che hanno messo mano al codice sorgente, in tutti i suoi possibili utilizzi. Alcuni di questi si sono poi dimostrati vicoli ciechi, ma hanno permesso ad altri di imparare, oppure prendere in mano il progetto e proseguire da lì verso altre strade.
Infine, non so se vedremo mai una Itis Linux 2.0, forse neanche Andrea e Stefano lo sanno. Ma il punto non è questo. Costruendo questa distribuzione hanno sicuramente imparato qualcosa. Questo insegnamento, oltre che a sfoggiarlo con gli amici, se lo portano come bagaglio di esperienza, e lo possono inserire nel curriculum. Provate a fare lo stesso con il software proprietario!
Auguro ad Andrea e Stefano la miglior fortuna in questo e nei prossimi progetti a cui parteciperanno.
Magari anche un contributo upstream.
Link:
Sito ufficiale di Itis Linux
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