giovedì 3 giugno 2010

Fino all'ultima maledetta goccia.

Grazie a Silvia, ho scoperto questo sito http://www.ifitwasmyhome.com/, che tradotto in Italiano è "se-fosse-successo-a-casa-mia.com". Il sito permette, via Google Maps di vedere il disastro del petrolio nel Golfo del Messico, di fronte a New Orleans, e "posizionare" il flusso in altre parti del mondo. Giusto per capire l'estensione del fenomeno.


Il disastro ambientale nel Golfo del Messico 
(fontehttp://www.ifitwasmyhome.com/)

Il disastro ambientale localizzato nel Nord Italia
(fontehttp://www.ifitwasmyhome.com/)

Ma la cosa più preoccupante è che questo disastro potrebbe succedere ancora, visto che il pozzo petrolifero che ha provocato il disastro non è l'unico in oceano aperto.
Il petrolio estratto da questi pozzi si chiama "deepwater", cioè estratto da pozzi in mezzo all'oceano. Per dare un'idea:
"Già dovete andare giù a chilometri sotto il mare, e poi giù ancora, trivellare per altri chilometri. Immaginatevi una zanzara che trivella il vostro lavandino pieno d'acqua con l'idea di arrivare fino al pavimento, insomma credo che siano quelle le proporzioni." (fonte: aspoitalia.com)
Petrolio ce n'è ancora, ma non possiamo più permettercelo. Qui non si tratta del prezzo al barile.


Link:

http://www.ifitwasmyhome.com/
Post sul disastro petrolifero (da Aspoitalia.com)

1 commento:

Antonio Lo Nardo ha detto...

Notevole. Grazie della segnalazione.
La utilizzerò nel mio blog, citandoti.
Ciao.

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