Il posto in classifica è ben meritato, c'è un dettagliato rapporto, che spiega bene il motivo di tale posizione. In poche parole, l'informazione, pur garantita dalla costituzione, è nelle mani di pochi.
Del resto, non si spiega altrimenti la censura che subiscono alcune delle "voci fuori dal coro". Un paio di esempi per tutti: Beppe Grillo e Daniele Luttazzi. E che il purtroppo oramai compianto Enzo Biagi ha subito per anni.
Un paio di parole su Beppe Grillo. In un suo post di qualche settimana fa, ha annunciato il prossimo V-day del 25 Aprile 2008 a favore della libertà di informazione. Nessuna delle maggiori testate italiane ha riportato la notizia. Per carità, non è che i giornali debbano scrivere ogni giorno tutto quel che dice e pensa Grillo. Ma, come già successo per il V-day del 8 settembre 2007, posso fare delle previsioni:
- anche in questo caso del V-day ne parleranno solo dopo, e per lo stretto necessario;
- scriveranno che Beppe Grillo è contro i giornali (e non a favore dell'informazione libera);
- scriveranno che Beppe Grillo è contro i giornalisti (e non a favore dei giornalisti liberi di pensare e scrivere quel che pensano);
- si aprirà un accesso dibattito politico, ampiamente seguito dalla stampa, in cui si proporranno soluzioni nuove e vecchie, magari tirano in ballo anche il "conflitto di interessi" (chi ne parla più!?!?!).
I giornalisti sono senza contratto da qualche anno, la firma tra Editori e sindacati è molto lontana all'orizzonte. I sindacati dei giornalisti dicono che gli editori vogliono rendere schiavi i giornalisti. Non mi preoccupa un granché. E' già triste abbastanza vederli adesso servi.
Nessun commento:
Posta un commento