martedì 11 novembre 2008

Risposte nucleari

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Ieri avevo posto alcune domande sull'energia nucleare. Beh, NON sono stato sommerso dalle risposte, e allora le posto io (tra parentesi qualche commento):

1) Quante centrali nucleari ci sono al mondo?

Ce ne sono circa 430 ("pochine, pensavo di più", è la risposta più frequente che ho sentito!).

2) Quanto uranio consumano all'anno?

Le centrali nucleari attuali consumano circa 60.000 tonnellate di uranio all'anno (Si, è tanto, perché le centrali nucleari funzionano con uranio-235 un isotopo abbastanza raro dell'uranio, che si trova in concentrazione dell'1% sul totale del minerale).

3) Quanto uranio si estrae all'anno?

Se ne estrae circa 40.000 tonnellate all'anno (Hey, ma è molto meno di quello che si consuma!? Si, è così! Strano, vero?)

4) Per quanto tempo ci sarà ancora uranio da estrarre?

Secondo gli studi più recenti e affidabili, ce ne abbiamo per circa un centinaio di anni, è da tenere presente che dopo un picco di produzione, ci sarà un inevitabile calo dovuto all'esaurirsi delle risorse, come del resto sta avvenendo con il petrolio (e all'esaurirsi delle risorse corrisponde un aumento esponenziale di prezzo...)

5) Quando è stata costruita l'ultima centrale nucleare in USA?

E' stata costruita nel 1996 (più di 10 anni fa! Da allora il numero di centrali nucleari è rimasto fisso. Il modello americano è sempre stato un riferimento, forse lo dovrebbe essere anche in questo caso).

6) Quando è stata costruita l'ultima centrale nucleare in Francia?

La Francia sta ancora costruendo centrali nucleari (anche se non si sta rivelando così economico, vedi articolo sotto).

7) Dove sono le scorie nucleari delle ex-centrali nucleari italiane?

Sono ancora sparse nelle ex-centrali nucleari (e stanno creando parecchi problemi di inquinamento nell'ambiente circostante, come testimonia il servizio di Report).

8) Quanto tempo ci si impiega a costruire una centrale nucleare?

Tecnicamente, una centrale nucleare di III generazione (l'attuale tecnologia), si costruisce in 50 mesi (poco più di 4 anni). A questi vanno aggiunti i tempi amministrativi-burocratici che tra autorizzazioni di enti vari fanno lievitare i tempi 3 volte. Impianti recenti sono stati costruiti in 13-14 anni (insomma, per risolvere adesso il "problema petrolio" bisogna tenere duro solo 13-14 anni).

9) Per quanto tempo una centrale nucleare "rende"?

Il ciclo di vita di una centrale nucleare è di 20-25 anni, dopo di che diventa obsoleta (e allora si deve demolire, smaltire e bonificare l'area, con costi aggiuntivi, il cui conto non si fa mai in sede di progettazione iniziale).

10) Quanto costa costruire una centrale nucleare?

Il costo medio di una centrale nucleare è di 2 miliardi di euro. Il costo della nuova centrale nucleare franco-tedesca di III generazione in costruzione in Normandia sarà di 3 miliardi di euro (da qui si spiega perché in tanti sono interessati, la torta è bella grossa! Da tenere presente che in questi costi non si tiene conto dello smantellamento finale della centrale nucleare e dei costi di bonifica: tenendone conto il costo raddoppierebbe!)

Link:

Picco della produzione di uranio sulle riserve di uranio mondiali
Articolo sul nucleare francese de "Il Sole 24 ore", sulla convenienza dell'elettricità nucleare, ripreso da ASPO
Servizio di Report sul nucleare italiano
Qualche dato su tempi e costi di una centrale nucleare
Report sul nucleare statunitense dal sito dell'EIA (Agenzia statistica indipendente per Ente Governativo Energia USA)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessantissimo articolo, Dario! E' sufficiente quanto hai scritto per far capire a chi ha cervello che il nucleare non va adottato.

Dario Cavedon ha detto...

@ aldo

Il problema dell'energia nucleare - ma oserei dire di tutto - è che non c'è abbastanza informazione, e le persone si fanno un'opinione facendosi guidare dal cuore o dallo stomaco, invece che dal cervello, come dovrebbe essere.
Se non si usa il cervello, si rischia di venire manipolati...

Anonimo ha detto...

tutto questo mi fa solo salire la carogna per la disinformazione che è stata fatta prima del referendum sul nucleare in italia.

disinformazione che, contrariamente a quanto si voglia far credere, aveva un determinato colore politico.

quanti soldi sprecati.

quanta gente in politica che non ha mai lavorato un solo giorno nella sua vita, e proprio per questo non ha la ben che minima idea di come funzionino le cose nel mondo reale

piccolo memo per quella che sembra essere la cultura dominante sull'internet dei giorni nostri: non siete fuori dalla massa, state semplicemente seguendo una massa differente.

purtroppo gli esempi di pensiero indipendente scarseggiano

Dario Cavedon ha detto...

@ anonimo

Se mi posso permettere, l'unico vantaggio che ha il "popolo di internet" è che ha ancora la libertà di scegliersi le fonti di informazione, informarsi e confrontarle.
Non è poco se si pensa alla situazione dei mass media in Italia.

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