domenica 14 marzo 2010

Internet è libertà: Lawrence Lessig sale in cattedra a Montecitorio


Lo scorso 11 Marzo, Lawrence Lessig, ha tenuto una lectio a Montecitorio, nell'ambito dell'evento "Internet è libertà - perché dobbiamo difendere la Rete". Lessig, giurista americano, è noto per aver fondato le "Creative Commons" (le licenze alternative al classico copyright) ed è autore di "Cultura libera", il testo di riferimento per chi promuove la libera condivisione su internet di testi, musica e immagini. Il libro è liberamente scaricabile da Internet (vedi link sotto), con licenza Creative Commons.

Strano vedere parlare di libertà su Internet proprio nel posto in cui più volte si è tentato di limitarla. Che sia un cambiamento di rotta? O una mossa elettorale?
Lessig vola comunque molto alto sulla mediocrità italiota, basta sentire le sue parole! Per chi non sa bene l'inglese, La Stampa ha pubblicato la trascrizione in italiano.


Riporto alcuni passaggi fondamentali.
"Quindi, la separazione che vediamo nel mondo oggi, non è tanto una divisione fra le nazioni, ma più una separazione fra le generazioni."
Lessig sostiene che rispetto a noi, i giovani sentono molto meno la differenza tra nazioni. Viceversa, è molto più grande la differenza tra le generazioni.
"La separazione fra i componenti della generazione Y nei diversi paesi in cui vive, è minore rispetto alla separazione che abbiamo noi con i giovani all'interno dei paesi in cui viviamo. È un divario grande e sta crescendo. Quindi se legiferiamo per noi, tendiamo a legiferare contro di loro."
Lessig poi sostiene che
"Internet permette delle cose, è una creatura che permette innovazione, una innovazione non progettata e non prevista."
Ma non porta solo cose buone, ma anche
"delle cose che non vanno bene: i virus lo spam, i botnet che si appropriano dei computer, il malware. Queste sono cose maligne e distruttive in tutta la Rete e noi patrocinatori, noi fan di Internet, passiamo troppo tempo ad elogiare il buono e a dimenticare il male. Dobbiamo ricordarci sempre anche del male, per capire come Internet fa diventare la società in cui vivremo."
Parlando poi della condivisione di idee, fa l'esempio di una interpretazione di un brano di musica classica eseguita da un ragazzo con la chitarra elettrica. Questa interpretazione ne ha ben presto ispirate molte altre e così via.Quindi:
"È anche grazie alle leggi che regolano questa piattaforma che può prodursi questa creatività, se si applicassero ad essa le stesse regole che vengono applicate ai vecchi media questa creatività sarebbe impossibile. Su YouTube ogni minuto ci sono 20 h di video, anzi, da quando ho iniziato a parlare oggi più di 12 giornate di video sono state caricate su You Tube. Qualsiasi regola che necessitasse la valutazione previa di questo materiale, porterebbe alla chiusura di siti come You Tube. "
Dal punto di vista legislativo, Lessig suggerisce umiltà e leggi meno brutali:
"Una maggiore forza (legislativa ndt) spesso significa una normativa meno efficace. Dare una spintarella è meglio che un pugno, dobbiamo imparare questa umiltà."
Infine, Lessig chiude con un invito alla prudenza e alla moderazione, perché le leggi fatte adesso non vengano ricordate come quelle fatte dai "dinosauri":
"Non possiamo impedire ai nostri ragazzi di essere creativi in un modo in cui noi non eravamo alla loro età, se facciamo ciò allora non faremo altro che renderli, spingerli a diventare pirati. Nel mio Paese i ragazzi vivono in un'era di proibizione, la loro vita la vivono sempre contro la legge e questo è corrosivo, corrode alle basi la democrazia e lo Stato di Diritto. Internet è libertà. Ma la libertà che cosa è? La libertà può produrre sia bene che male. La risposta matura alla libertà è minimizzare il negativo e massimizzare il bene; la risposta saggia di ogni governo è quella di non imbarcarsi in una guerra senza speranza. Ciò di cui abbiamo bisogno è che nostri governi siano maturi e che siano sani di mente, e devono capire che dobbiamo imparare da quello che ci ha insegnato il secolo scorso: quindi non vogliamo governi giovani e arroganti. I governi ovunque nel mondo devono rendersi conto che non possono governare con la forza."

Link

Trascrizione in italiano completa della lezione di Lessig a Montecitorio
Lawrence Lessig "Cultura libera" (in pdf)

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