martedì 27 aprile 2010

Casco obbligatorio per legge anche per i ciclisti - i giornalisti saranno esentati.

Stamattina leggendo la rassegna stampa, ho visto che è stato proposto in Parlamento di introdurre l'obbligo dell'uso del casco per chi va in bicicletta.

Personalmente uso la bicicletta ogni volta che posso, e già da un paio di settimane sto vagliando l'offerta di mercato per capire che modello di casco comprare.

Mi ha sorpreso trovare poi un titolo del genere.





Ho visto chi è l'autore dell'articolo, e la sorpresa è passata. Vero che però questo titolo fa bella mostra di se su un quotidiano di tiratura nazionale. L'articolo poi è dello stesso tenore. Ma anche altri articoli, su giornali diversi, confermano un generale "scetticismo" sulla reale utilità dell'uso del casco per chi usa le 2 ruote a trazione umana.

Per smontare qualsiasi visione romantica della bici e della presunta inutilità del casco in bici, basterebbe guardare le statistiche ISTAT sugli incidenti stradali. Io l'ho fatto, e su Internet, in 10 minuti, ho trovato le quelle relative al 2008, le ultime pubblicate. Da queste estraggo un paio di dati significativi.










(fonte: www.istat.it)

Gli incidenti che hanno coinvolto biciclette sono stati solo il 3,8% di tutti gli incidenti, ma hanno provocato il 7,1% di morti e il 5% di feriti.









(fonte: www.istat.it)

Secondo dato: la mortalità delle persone in bicicletta coinvolte in incidenti stradali è più che doppia rispetto a chi è in automobile (1,8 rispetto allo 0,8) ed è praticamente sicuro che ci si farà male (92,9).

A parte il lato umano della vicenda, bisogna pensare al costo sociale dei morti e feriti.

Conclusione: quando una bicicletta ("velocipede") è coinvolta in un incidente, ci si fa ALMENO male. Sempre.

... e non venite a dirmi che il casco fa sudare!


Link:

Articolo sul nuovo codice della strada su Corriere.it
Articolo conto il casco su IlGiornale.it
Articolo contro il casco su IlSole24Ore.com
Statistiche ISTAT sugli incidenti stradali 2008

6 commenti:

David ha detto...

Sul fatto che in un incidente in bicicletta ci sa sicuramente male sono più che d'accordo, tutttavia i caschi per i ciclisti sono pressochè inutili in quanto realizzati con materiali leggeri neanche lontamente paragonabili a quelli per motocicli. Inoltre non proteggono volto e mento, nè la nuca. In conclusione mi sta anche bene che facciano una legge che obblighi l'uso del casco in biciletta, ma esigo che in commercio esistano unicamente caschi che salvagaurdano veramente la saluta del ciclista e che non siano una semplice facciata

Anonimo ha detto...

eggià e il casco è solo un palliativo... il casco non protegge e tutte le altre parti del corpo sono scoperte...

Ho la soluzione: ARMATURA OBBLIGATORIA PER ANDARE IN BICI

Unknown ha detto...

Dario, scusami ma dissento.
Ho trovato davvero ben fatto questo articolo:
http://www.fiab-onlus.it/andare/casco.htm
Sostanzialmente: ottimo usare il casco, pessimo obbligarlo per legge (a parte minori e agonisti).
Saluti, e complimenti per il blog.

Dario Cavedon ha detto...

@ Vittorio

Grazie della segnalazione! Sapevo che la FIAB era contraria all'uso del casco, ma non conoscevo quei documenti, che andrò sicuramente a leggere. Se cambio idea (difficile con la testa dura che mi ritrovo! ;-) faccio un altro post sull'argomento.

Unknown ha detto...

IMHO il casco può servire, trauma cranici e simili sono uno dei problemi principali quando si parla di incidenti in bicicletta.

sempre IMHO però sarebbe più utile INSEGNARE ad andare in bicicletta. Quante volte persone (spesso anziane) attraversano la strada con culo sulla bicicletta e un'andatura traballante?
Quanti segnalano con la mano una svolta o un cambio di direzione?
Quandi sono convinti che un senso unico in bicicletta possa essere percorso anche nel senso opposto?

Il problema è tutto li. Educare al rispetto delle regole del codice della strada ciclisti e pedoni perchè spesso la colpa delle morti sulle strade è data al "folle autista della macchina che superando i limiti di velocità falciò la povera vecchietta" ma magari la vecchietta quando attraversa la strada potrebbe anche provare a guardare se arriva qualcuno, non pensare che VISTA LA PRESENZA DELLE STRISCE PEDONALI ha la precedenza lei. Quello in macchina potrebbe essere distratto dall'autoradio, da un clacson, da una bionda dall'altra parte della via che si ferma per fare passare.

Non ricordo dove lessi tempo fa che dal nord europa (svezia, finlandia, danimarca? non ricordo) arrivarono esperti a Napoli per studiare perchè era così bassa la mortalità negli incidenti stradali. La risposta è semplice: a napoli non si da per scontato che gli altri rispettino i semafori, gli stop, i dare la precedenza, le strisce pedonali quindi chi è a piedi o in bicicletta:
- Guarda con attenzione.
- Attraversa rapidamente.


P.s. ODIO I CICLISTI IN MONTAGNA, un pericolo per loro ma soprattutto per gli altri visto l'assoluta mancanza di rispetto che spesso hanno nei confronti degli automobilisti.

Andrea Urbini ha detto...

Ho smesso di usare lo scooter 50cc da quando hanno imposto l'uso del casco. L'ho perfettamente sostituito con una bicicletta raccolta vicino ad un cassonetto dell'immondizia. Se dovrò portare il casco pure per andare con la bicicletta la riporto nel cassonetto dell'immondizia in cui l'ho trovata. Dovrò convertirmi al monopattino o anche quello è un velocipede? Posso passare ai pattini o devo passare direttamente alle pattine di mio nonno?

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