mercoledì 8 aprile 2009

"Lo sapevate che?" sull'energia nucleare

C'è una famosa rivista di enigmistica settimanale che tra le sue tante rubriche ne tiene una particolarmente apprezzata dai lettori (e dal sottoscritto). La rubrica è "Lo sapevate che?", e rivela alcune curiosità, di carattere storico, geografico, naturalistico o qualcos'altro-purché-curioso. Notizie di cui si poteva fare a meno per vivere, e che neanche dopo cambiano la vita. Personalmente, dopo averle lette con tiepida bramosia, me le dimentico appena volto pagina.

Ci sono però alcune curiosità, che solo una buona informazione può scovare, e che possono cambiare, se non la vita, almeno l'opinione su un determinato argomento.

Domenica scorsa, il programma "Report" di Rai 3 ha rivelato alcune notizie, che i strombazzanti proclami del ritorno italiano all'energia nucleare si dimenticano. Ve le propongo nella forma del "Lo sapevate che?", sperando di destare la vostra curiosità.


Lo sapevate che le centrali nucleari emettono gas radioattivi?

Questa non sembra un gran che di curiosità, ma è bene che si sappia: i camini delle centrali nucleari emettono fumi radioattivi. Non parlo degli incidenti, ma della normale attività della centrale. I fumi poi si depositano sul terreno circostante, contaminando acqua, terreni, erba, animali e ovviamente anche gli uomini, spesso ignari della cosa.

Lo sapevate che dove ci sono le centrali nucleari c'è un aumento di malattie e tumori?

Il punto precedente ne è la causa.
Il limite di emissioni di radioattività (in Francia) di 1 mSv per anno, è il limite del "rischio accettabile". Il limite cioè di un aumento accettabile di malattie e morti. Il limite dovrebbe invece essere quello "del non rischio", cioè del rischio zero.
Ovviamente, il limite è al netto di eventuali (e quotidiani) incidenti.

Lo sapevate che nessuna nazione al mondo ha ancora trovato un sito sicuro dove conservare le scorie nucleari?

In Germania era stato scelto il sito di Asse, una miniera di sale geologicamente stabile e ritenuta sicura. Da qualche anno però ci sono infiltrazioni di acqua, che già sta corrodendo i bidoni che conservano le scorie. Per portarle da un'altra parte ci vorrebbero 2 miliari di euro e 20 anni di lavoro.

[Integrazione extra-Report]

In Italia, si è tentato di fare un sito unico a Scanzano Jonico, ma a fronte delle proteste della popolazione non se n'è più fatto niente. Le scorie delle ex-centrali nucleari italiane sono ancora nelle ex-centrali nucleari italiane.

Negli Stati Uniti, dopo 20 anni di preparativi, a fronte dei problemi crescenti del sito, il Presidente Obama ha deciso che Yucca Mountain non sarà il deposito unico per le scorie nucleari statunitensi.

Lo sapevate che l'energia nucleare non sostituisce il petrolio?

L'energia nucleare produce elettricità (e tanto calore, inutilizzato), che può essere utilizzata per usi domestici e industriali, o far muovere i treni. Per muovere auto e camion serve sempre il petrolio. In Italia, dove si trasporta tutto su gomma, la dipendenza dal petrolio è ancora maggiore.
In più, il paese che usa di più il nucleare in Europa, la Francia, ha un consumo di petrolio per abitante maggiore di quello italiano.

La strada per l'indipendenza energetica dovrebbe invece passare per un consumo più razionale delle poche risorse e un ricorso sistematico alle energie rinnovabili.

Lo sapevate che la Francia con 58 centrali nucleari produce appena il 14% della sua energia?

E' così, guardatevi il servizio di Report.

Lo sapevate che anche l'estrazione di uranio produce scorie nucleari?

Anche questo fatto è ignorato, sarà che in Europa non ci sono giacimenti, e che l'Africa, dove ci sono le miniere più importanti, è l'ultimo dei nostri pensieri.

Lo sapevate che i rapporti di due congressi dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sulle conseguenze dell'incidente alla centrale di Chernobyl non sono mai stati resi noti?

Dopo l'incidente alla centrale di Chernobyl nel 1986, si tennero due congressi sulle conseguenze del disastro, nel 1995 e nel 2001. Gli atti dei due congressi non sono mai stati pubblicati. Secondo un ex-ricercatore dell'OMS, questo fu dovuto al fatto che si dissero "cose imbarazzanti" su problemi genetici e leucemie, non solo dovuti all'incidente, ma anche a quelli verificatisi intorno alle centrali nucleari americane e inglesi.

[Integrazione extra-Report]

Nel 2005, quasi 20 anni dopo, l'ONU (con l'OMS) pubblicò un rapporto sulle conseguenze, che riporta, tra l'altro, come sia evidente un aumento di cancro alla tiroide e malformazioni genetiche sulla popolazione circostante.

Mi fermo qui. A chi vuol informarsi, non vorrei rovinare il gusto di leggersi / vedersi tutta la puntata di Report (qui sotto ci sono i link). Agli altri, che non hann voglia di farsi venire il mal di pancia con la realtà dei fatti, gli conviene far finta di niente e girarsi dall'altra parte.

Link:

Puntata "L'inganno" di (Report Rai 3)
Rapporto 2005 del Chernobyl Forum
Notizia su W.P. della chiusura del sito di Yucca Mountain

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ottimo post riassuntivo, complimenti

Demiurgo ha detto...

Lo sapevate che se, disgraziatamente, ci fosse già stata una centrale nucleare nei territori vicino a L'Acquila a quest'ora eravamo nei casini grossi?

Si, lo so...

Non si può pensare di costruire centrali nucleari quando:
1. Non sappiamo dove buttare la mondezza di Napoli, figuriamoci le scorie radioattive
2. Siamo in una zona ad alto rischio sismico
3. Abbiamo tanto di quel sole che con l'energia solare ed eolica (pianura padana in particolare) potremo star bene per una vita intera...

Solo a me sembra assurdo?

Dario Cavedon ha detto...

@ Demiurgo

Mi hai fatto venire in mente che l'Abruzzo si fosse proposto come possibile sede di una centrale nucleare... faccio qualche ricerca.

Per i 3 punti citati sono totalmente d'accordo con te.

Anonimo ha detto...

Hai completamente ragione, concordo con te

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