Salgareda è un paese di 5.000 abitanti, in provincia di Treviso, nel ricco Nord-Est italiano. A Salgareda l'ADSL, la connessione veloce a Internet, è un miraggio.
Strano, vero? Ma neanche tanto. Salgareda è vittima del "digital divide", la divisione digitale che relega molti cittadini italiani alla Serie B dell'accesso a Internet. In Italia la diffusione dell'ADSL è "a macchia di leopardo": comuni limitrofi possono essere connessi con ADSL oppure no.
Adesso, pochi cittadini, provano a "muovere le acque" con una petizione online. La strada è in salita, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Link:
Lettera a IlGazzettino.it del promotore della petizione
Domande e risposte sul "digital divide" da Stampa.it
Petizione online per attivare l'ADSL a Salgareda
4 commenti:
Io abito nella bassa padovana e il mio paese è l'ultimo paese della via conselvana ad avere l'adsl, nei paesi limitrofi sono ancora con la 56k...io non ho parole...
Non occorre andare lontani: anche qui a Schio, in molte zone del Tretto, l'ADSL ha cominciato ad arrivare da poco, con un ponte radio. Prima avevano solo la misera "56skiappa", come la chiamavano loro.
Inizio a pensare che ci sia interesse da parte di qualcuno a non portare internet veloce a tutti.
La TV per ora è la prima fonte di informazione per gli italiani. Lo è e "lo deve" essere... immaginate una popolazione acculturata tramite le opinioni della rete? (che mondo sarebbe?..)
Penso quindi che la questione sia molto più politica e molto meno "tecnica" di come ci viene presentata, e che non si risolverà di certo nei prossimi 10 anni (non so quanto sia la vita media degli italiani).
Tra le altre cose... mica si tratta solo di velocità! La 56K rende la rete di fatto inaccessibile (pensate solo a youtube, quanto tempo ci impieghereste per vedere un qualsiasi video?). Quindi perché non iniziamo a parlare di "Internet non accessibile"?
@ l3on
Il mio pensiero a proposito l'ho espresso qualche tempo fa qui:
http://dariocavedon.blogspot.com/2008/12/questo-uccide-quello-digitale-terrestre.html
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