In un post successivo, pronosticavo poi la possibilità che i cellulari diventassero una sorta di "Cavallo di Troia" a favore della diffusione della Banda Larga (e di Internet) in Italia.
Oggi leggo un post di Mantellini, che cita a sua volta Mauro Lupi sulla diffusione degli smartphone (i telefoni cellulari più fighi del momento): l'Italia guida la classifica in termini di penetrazione (vedi sotto).
Penetrazione degli smartphone in percentuale (fonte: Nielsen)
Fa piacere trovare conferme a speranze e previsioni. Per adesso, non additatemi però a profeta. Sono esente da illuminazioni divine, e mi pare anche abbiano fatto quasi tutti una brutta fine! :-)
Piuttosto, come allora, mi domando se tutto questo bendidio si tradurrà in servizi e opportunità per cittadini, imprese e Stato, oppure rimanga relegato a fenomeno sociologico del tipo "A Mario piace lo stato di Samantha". Senza dimenticare poi che lo sviluppo della Banda Larga deve passare anche e necessariemente su cavo, che ha prestazioni e affidabilità (per adesso) molto maggiori della connessione wireless.
Comunque, perché la tecnologia diventi una leva che consenta all'Italia di stare al passo del resto del mondo, e non finisca in una sorta di "Serie B" dello sviluppo, serve l'impegno e l'ingegno di aziende e Stato in primis: sapere cogliere queste opportunità è la prossima Grande Sfida.
Link:
Post di mantellini
Post di Mauro Lupi
Mio post sul "cavallo di Troia" cellulare.
Mio post sull'argomento di un anno fa.
2 commenti:
Ho faticato ad arrivare alla fine del post capendo sempre meno (quasi come con la lettera di bersani)
@ Anonimo
Senza offesa, ma è il tipico commento anonimo... :-)
Comunque provo a spiegarmi meglio, anche se è difficile in poche righe: in Italia la diffusione della Banda Larga sta procedendo a rilento, a causa in primis del Governo, che ha:
a) ingaggiato il miglior consulente sulla piazza, ma poi ha
b) ignorato i consigli del consulente, per
c) fare un "modesto" piano di sviluppo della Banda Larga e poi
d) ha congelato i soldi previsti e infine
e) destinato quei soldi ad altro.
La Telecom Italia poi, è:
1) troppo indebitata e
2) posseduta da "mani straniere"
per fare un piano di sviluppo decente.
In questa situazione, l'unica speranza di sviluppo della Banda Larga restano i cellulari, con cui la gente già si connette a Internet e con cui un domani aziende e Stato potranno erogare servizi a distanza, sperando che a qualcuno interessi.
Più chiaro così? Se no, leggiti i miei precedenti post con tag "banda larga". Ciao!
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