giovedì 31 dicembre 2009

Oroscopo del 2010


Pubblico in anteprima mondiale il famoso "Oroscopo 2010 dell’Oracolo del Grand’Ordine delle Supreme Stelle del Gran Consiglio dell’Universo e Tutto Quello Che Si Vede O Si Immagina Soltanto".

Ariete: ve l’avevamo detto tante volte, smettetela di andare avanti sempre a testa bassa, prima o poi vi scorneranno! Nel 2010 sarete licenziati, dopo 30 anni di onesto lavoro. Ma non preoccupatevi, nel 2010 ci saranno meno licenziati rispetto al 2009, e l’economia italiana è in ripresa.

Toro: nel 2010 sarete traditi dall’unico amore della vostra vita, ma del resto, anche voi!! Quelle corna vorranno pur dire qualcosa!

Gemelli: nel 2010 la vostra doppia personalità litigherà continuamente con se stessa, su ogni cosa: amore, denaro e lavoro, rendendovi la vita impossibile. Per ripicca, vorrete rendere impossibile anche la vita altrui: vi butterete in politica.

Cancro: voi che siete governati dalla Luna passerete un 2010 tra alti e bassi; del resto, l’unico momento di pace è stato nel 1969 quando l’uomo è sceso nel Mare della Tranquillità. Dovrete quindi aspettare che l’uomo vi ritorni per un po’ di altra Tranquillità.

Leone: la vostra impulsività potrebbe esservi fatale nel 2010. Non aprite subito i pacchetti lasciati incustoditi in areoporto con tanti fili che fanno tic-tac. Non provate subito l’ultimo panino di Mac Donald’s. Non acquistate subito l’ultima FIAT.

Vergine: caro raro segno in estinzione, il 2010 potrebbe essere l’anno buono che cambiate segno! Ma non contateci troppo, vi siete guardati allo specchio?

Bilancia: in perenne equilibrio tra il bene e il male, dovete seguire alla lettera il Nostro Consiglio: nel 2010 non farete bene a propendere bene o male al male ma neanche non farete male o bene a propendere non bene. Chiaro?

Scorpione: avete proprio un brutto carattere e nel 2010 andrà anche peggio. Ben vi sta! Consolatevi, siete il segno più passionale di tutto lo zodiaco, nessuno è migliore di voi nei sentimenti, e nel 2010 nessuno se ne accorgerà.

Sagittario: siete considerati aperti, ottimisti, accoglienti e dotati di uno spiccato sentimento comunitario. Nel 2010 potrete mettere a frutto queste caratteristiche fondando il partito dell'amore.

Capricorno: ma siete parenti dell’Ariete di prima? No, perché così mi risparmiavo di invent... di cercare il vostro futuro tra le stelle. No? No! OK, allora nel 2010 tutto bene. Se non morite prima.

Acquario: spumeggianti ed effervescenti naturali avete un carattere che vi fa spiccare nel mezzo del gregge. Nel 2010 dovrete dosare questo lato positivo, sennò finirete male: in TV, nella casa del grande fratello o peggio tra i concorrenti di amici.

Pesci: nel 2010 smetterete di boccheggiare nel poco di acqua che è rimasta della vostra vita, vi attende un futuro tra bollicine di spumante frizzante. Le stelle sono con voi! La vostra vita sarà un susseguirsi di eventi stupendi in amore, lavoro e denaro. Tutto andrà per il meglio e sarete al massimo della forma e della felicità. Fate solo attenzione a non credere a chi vi predice un futuro tra bollicine di spumante frizzante.

Spero che nessuno creda a tutte le panzanate che ho scritto qui sopra. Se mai si dovesse avverare una qualsiasi di queste strampalate previsioni, sappiate che io non c'entro, le Stelle non c’entrano, ma ve la siete andata a cercare! :-)

mercoledì 30 dicembre 2009

Lubuntu è già tra noi: una veloce recensione della prova di lubuntu-desktop

Lubuntu

Lubuntu è (sarà) una nuova derivata di Ubuntu, nata dalla combinazione appunto di Ubuntu con LXDE, un desktop manager particolarmente parco nel consumo di risorse. Questa caratteristica lo rende adatto a girare su computer datati, diciamo con processori di classe Pentium III e memoria RAM inferiore ai 256 MB. Lubuntu è in fase di sviluppo, e sarà rilasciata ufficialmente con Ubuntu 10.04 “Lucid Lynx”, ad Aprile  2010.

C’è molta attesa per questa derivata, sia per la curiosità destata da LXDE, l'astro nascente dei desktop manager, sia perché Ubuntu manca di una versione leggera, dopo che Xubuntu, nata appunto come derivata leggera, negli ultimi rilasci ha un po’ deluso le aspettative.

Chi non vuole aspettare, ha due (o tre) possibilità di “dare una sbirciata” a come sarà Lubuntu:
  1. scaricando la ISO di test (vedi sotto link)
  2. installando il meta pacchetto “lubuntu-desktop” su una Ubuntu già installata
  3. installare una delle versioni "non ufficiali", come per esempio "Ubuntu Plume" di streetcross (vedi sotto il link)
Approfittando delle vacanza di Natale, e dei lunghi pomeriggi in casa, ho deciso di provare Lubuntu.

Il computer

La macchina in prova era dotata di:
  • Pentium III a 733 MHz su socket 370
  • motherboard FIC con chipset VIA PM133,
  • schede audio e video (S3 Savage4) integrate sulla motherboard
  • 192 Mb di RAM SD PC133 (di cui 8 MB riservati alla scheda video)
  • hard disk Maxtor ATA 66 da 13 GB
  • lettore CD Mitsumi FX4830T48x 
Un bel pezzo di modernariato, un domani qualcuno ci arrederà il salotto.

Installazione

Per comodità (e pigrizia), ho scelto la seconda delle opzioni, andando ad aggiornare una Ubuntu 9.10 Karmic Koala già installata sul PC. Ho quindi aperto “Gestore pacchetti”  (Synaptic), fatto una ricerca e subito trovato “lubuntu-desktop”. Il meta pacchetto installa LXDE e qualche altro programma a corredo.

NOTA IMPORTANTE:

Al momento dell’installazione, Synaptic propone, oltre ai pacchetti “Da installare”, anche 2 pacchetti di Network Manager “Da rimuovere” (vedi immagine qui sotto). 



Installazione di lubuntu-desktop, notare i 2 pacchetti "da rimuovere"

Per evitare di rimuovere Network Manager (NON DEVE SUCCEDERE!), prima di premere il pulsante “Applica” di Synaptic, bisogna cercare i 2 pacchetti “Da rimuovere” e facendo clic con il tasto destro scegliere l’opzione “Reinstalla” (grazie forum per il suggerimento! più sotto il link alla discussione).

Dopo aver premuto il pulsante “Applica”, Synaptic scarica dalla rete i pacchetti e li installa.
Una volta installati, basta riavviare il computer oppure chiudere la sessione. Da notare che LXDE va ad affiancarsi a “GNOME” standard, che comunque resta.
Al login, quando si inserisce user e password, prima di accedere, scegliere “LXDE” (invece di GNOME) dal menu a tendina “Sessioni” che si trova in basso. In questo modo parte Lubuntu.

Primo giro a bordo di LXDE

Il boot è veloce, tipico di Karmic. Una volta caricato, risultano occupati poco più di 100 MB di memoria. Il desktop è pulito, c’è solo una icona “I miei documenti” che punta alla propria cartella “home”. In basso, una barra delle applicazioni vecchio stile, con il menu a sinistra.


LXDE in tutto il suo splendore

Le voci sul menu sono più o meno le stesse di GNOME. Unica nota stonata, la voce “Preferenze”, che raggruppa alcuni programmi che avrei invece trovato più giusto trovare sulla voce “Strumenti di sistema”, come “Synaptic Package Manager” o “Update manager”. Le voci del menu non sono italianizzate, anche se lo saranno di sicuro per Lubuntu 10.04.


Il menu di LXDE

Un problema

A causa della poca memoria, il sistema comincia subito a grattare sull’hard disk, scambiando dati tra la RAM e l’hard disk stesso. La situazione mi ricorda una prova (deludente) fatta con Xubuntu 9.04.
Non mi piace.
Provo a rimediare, impostare la "swappiness" ad un valore adeguato.

Paragrafo tecnico


Paragrafo tecnico, riconoscibile dal carattere courier. A chi non interessa passi più avanti, ma consiglio di leggere tutto.



Tutti i moderni computer usano più memoria di quella che hanno in RAM. Il trucco consiste nel considerare uno spazio su hard disk come un'estensione della memoria RAM. Questo spazio su disco si chiama "swap file". Su Linux lo swap file risiede su una partizione dedicata di disco.
Il ricorso allo swap file dovrebbe essere fatto solo quando serve, cioè quando è finita la memoria RAM. Questo perché i dati su hard disk sono molto più lenti da leggere e scrivere.


Lo swap file viene gestito dalla variabile del kernel che si chiama “swappiness". Questa variabile può assumere un valore che varia da 0 a 100. Più alto è il valore, maggiore sarà la probabilità di scrittura sul file di swap. Su Ubuntu (e derivate), il valore è impostato a 60. Portandolo ad un valore inferiore, si può evitare di ricorrere frequentemente all'uso dello swap file, utilizzando più memoria.


La soluzione del problema 

Apro un terminale, e do’ il comando:

sudo gedit /etc/sysctl.conf

Ho aperto il file sysctl.conf con l'editor gedit. Mi posizione in fondo al file, e aggiungo la riga:

vm.swappiness = 10

Riavvio il PC.
Non ho molte speranze, con Xubuntu, non era servito a molto e il sistema era sempre molto lento.

Secondo giro a bordo di LXDE

Al riavvio della macchina, la memoria occupata è sempre la solita (ovvio). Il sistema però non gratta subito sull’hard disk.
Buon segno.
Provo a caricare qualche programma, cominciando da Abiword, semplice e leggero programma di word processing, installato con lubuntu-desktop. Abiword si carica, poi l’hard disk tace. Provo a scrivere un po’ di testo. Carico un documento, lo salvo. Nessun problema, il PC è reattivo quanto basta.


Abiword

Chiudo Abiword e carico qualcos’altro. Lubuntu si porta in dote vari programmi:
  • PCMan, il suo file manager
  • Leafpad, un editor di testo
  • LXTerminal, il suo terminale
  • GPicView, per vedere le immagini
  • Aqualung per ascoltare musica
  • ...


 PCMan, il file manager di LXDE


Leafpad


GPicView


LXTerminal


Aqualung

Sono tutti molto leggeri, adeguati alla distribuzione.
L'elenco completo degli altri programmi di Lubuntu è disponibile sul wiki di progetto.

La prova del fuoco: Firefox!

Alla fine, provo il collegamento a Internet con Firefox. Tutto funziona senza problemi. Firefox è “ereditato” dall’installazione Ubuntu, ma sembra sarà anche il browser predefinito di Lubuntu. Scelta un po' strana, visto che non è proprio un browser leggero. Anzi.


Firefox

Il collegamento al router ADSL non da’ nessun tipo di problema. Firefox gira senza problemi, ma meglio se non ci sono altri programmi caricati.

L’unica avvertenza per usare Lubuntu è infatti quella di non esagerare. La memoria si riempie molto velocemente, e non si riescono a fare girare più di 2-3 programmi contemporaneamente. Il buon vecchio PIII 733 MHz mostra subito la corda, senza neanche frustarlo tanto.

Conclusioni: bella... però è meglio lasciar perdere (per adesso)

Lubuntu sembra finalmente la giusta soluzione “ubuntera” per una distro leggera e veloce per macchine datate. LXDE. Il mio giudizio è però parziale, in quanto Lubuntu è in sviluppo e siamo ancora lontani dal rilascio stabile (vedi sotto i problemi che ho riscontrato).

In più, non ho fatto una prova comparativa con Xubuntu 9.10, l’unica attuale soluzione ubuntera in fatto di distribuzioni leggere. Avevo provato Xubuntu 9.04 sulla stessa macchina, e ne ero rimasto abbastanza deluso. Magari Xubuntu 9.10 è migliore, prometto che appena avrò un po’ di tempo proverò a provarla! :-)

Come detto, Lubuntu è ancora immatura e non è esente da problemi. Diciamo pure che sono problemi di gioventù. Adottarla per l’uso quotidiano, potrebbe dare qualche grattacapo. Il sottoscritto per esempio:
  • non è riuscito a far funzionare l’audio su LXDE; in più, riavviando in sessione “GNOME”, mi sono trovato con l’audio disabilitato e il volume delle casse al minimo;
  • l’installazione di lubuntu-desktop ha “sporcato” il menu di GNOME, inserendo per esempio la voce “Strumenti di sistema” che prima non c’era
  • infine, non so come, si è persa l’associazione tipo-file con applicazione-da-lanciare; non sono sicuro che questo sia un problema di Lubuntu, magari ho pasticciato io :-)
Meglio quindi aspettare che esca Lubuntu 10.04 ad Aprile 2010. Nel frattempo, non vedo l’ora di provare le beta che si succederanno in questi mesi.

Nota finale:

La scheda video integrata sulla motherboard mangiava 8 MB di RAM, disponendo di una scheda video PCI o AGP a parte, si potevano recuperare anche questi 8 MB e migliorare ulteriormente le prestazioni del sistema. Sono pochi MB, ma quando già se ne hanno pochi...


Link:

Come installare lubuntu-desktop dal forum Ubuntu-it
Pagina wiki di Lubuntu
Post su come installare lubuntu-desktop su Ubuntu “minimal”
ISO di test di Lubuntu
Ubuntu Plume 9.10 (by streetcross)

mercoledì 23 dicembre 2009

Centri commerciali – manuale di sopravvivenza per uomini (seconda parte)


Questo post è la seconda e ultima parte della serie “Centri commerciali – manuale di sopravvivenza per uomini”. Per chi non avesse fatto, gli consiglio di leggersi la prima parte.  Questo post può comunque risultare leggibile e comprensibile anche da solo.

Riepilogo del post precedente

Nella prima parte, avevamo visto come si poteva evitare la “morte da centro commerciale”, patologia fatale che colpisce solo gli uomini accoppiati. Anzi, solo gli uomini che hanno compagne che li obbligano ad accompagnarle ai centri commerciali. Vi avevo elencato tutta una serie di strategie per evitare la gita al centro commerciale. Se siete arrivati a leggere fin qui, devo dedurre che tutte le strategie siano fallite. Probabilmente perché siete troppo buoni, puri d’animo, incapaci alla menzogna. Oppure la vostra donna ha letto il mio post prima di voi. Oppure tutte queste cose insieme.

Come sopravvivere

Ebbene, adesso viene il difficile: sopravvivere un’intera giornata in un centro commerciale. Per farvi capire meglio paragonerò il centro commerciale al luogo che, nel comune immaginario maschile, gli è più simile, cioè l’inferno. Permettetemi quindi di accompagnarvi in questo .... viaggio.

Il viaggio verso il centro commerciale (Limbo)

Su questo non ho molto da consigliarvi, i primi chilometri si svolgono nel silenzio rassegnato, per fortuna c’è la radio. (Ma cosa assumono i deejay per essere sempre di buon umore alla mattina?) La cosa migliore che potete fare è fingere indifferenza. Se esprimete malumore, la vostra dolce metà ve la farà pagare. Tanto vale assumere una calma olimpica e comportarsi come se si stesse andando a fare la spesa, un sabato mattina qualunque.

Arrivo e parcheggio (attraversamento dell’Acheronte)

L’arrivo consiste in qualche chilometro di coda. Per almeno 40-50 minuti avrete a che fare con altri uomini del vostro stesso cattivo umore, anche loro condannati alla colonia-penale-centro-commerciale. Anche in questo caso, comportatevi da automobilista svizzero. Lasciate passare chi pretende di passarvi davanti tagliando la strada da sinistra. Per passare, basterà cogliere il primo sguardo di automobilista incerto. Mal che vada c’è sempre la constatazione amichevole.

Grazie parcheggiatore! (incontro con Caronte)

La persona più malvagia del centro commerciale è il parcheggiatore. Questo losco figuro, il cui sguardo di fuoco si è trasferito nel giubbotto catarifrangente. Coadiuvato dai suoi sgherri, Vi obbligherà a parcheggiare a tre chilometri dall’entrata del centro commerciale, facendovene fare almeno altri quattro nei tortuosi vicoli all’interno del parcheggio, neanche fosse il Labirinto di Minosse. In più, vi obbligherà a mettere l’auto di a 10 centimetri dall’altra, inveendo contro di voi tutte le peggiori parolacce, alcune delle quali se le è inventate (e ne va fiero). Godetevi l’aria fresca del tragitto macchina – entrata del centro commerciale come foste ergastolani durante l’ora d’aria. Non sapete se e quando ne potrete avere un’altra.

Entrata al centro (incontro con la Bestia)

Mentre entrate, passando le porte automatiche, vi accoglie la Bestia. Voi non la vedete, ma ne potete sentire l’alito caldo. Sulla porta una scritta a caratteri cubitali: “Domenica sempre aperto”. Dovrebbe suonare come una promessa. Guardando la vostra donna tutta felice ed eccitata a voi sembra invece una minaccia.

Adesso che siete arrivati, dovete cercare di sopravvivere.

Mimetizzazione e imboscamento

Appena dentro il centro commerciale, proponetele subito di bere un caffè. Vi dirà subito di sì. Sorpresa di tanta gentilezza, avrete buone probabilità quando le proporrete “Ho visto che c’è l’ultimo iPod in offerta nel negozio di elettronica, e vorrei andarci subito prima che finiscano. Che ne dici di trovarsi tra 1 ora qui davanti?”. Non potrà dire di no. Lei odia i negozi di elettronica, e non vuole perdere tempo. Appena l’avete lasciata al suo destino, andate tranquillamente al negozio di elettronica. Avete almeno 3 ore prima che lei si accorga che ne è passata 1. Potete quindi in sequenza:
  • andare al negozio di elettronica, studiarne a fondo il volantino delle offerte, e chiedere insistentemente al commesso del reparto computer perché non ce n’è neanche uno con Linux, minacciando di voler provare una distro live sui PC esposti
  • andare quindi al negozio di articoli sportivi, passare in rassegna tutto il reparto sci, trekking, alpinismo, tennis, calcio, calcetto e rompere le scatole al commesso perché non hanno il ricambio per il vostro spazzolone da curling
  • andare in libreria e leggere tutti i primi capitoli dei best seller, tutte le prime pagine dei giornali e sfogliarne alcuni
  • andare al supermercato a mangiare qualche pistacchio dal cestone, uscendo senza comprare niente
Alla fine avrete ancora tempo per fare un giro intero del centro commerciale.

Dopo 3 ore, andate all’appuntamento. Lei non ci sarà. Chiamatela al cellulare e fatela sentire in colpa per il ritardo, ma non infierite troppo.

Tecniche di emergenza

Nel caso la prima tecnica non funzioni, dovrete rassegnarvi a fare il facchino al seguito di Pretty Woman. In questo caso, vi restano un paio di soluzioni.

La prima consiste nella tecnica tibetana di separazione dello spirito dal corpo. Potrete tranquillamente lasciare che il corpo segua la vostra donna, e con lo spirito fare quanto descritto al paragrafo precedente.

Nel malaugurato caso non aveste passato gli ultimi 15 anni in Tibet, dotatevi di telefonino con navigazione internet abilitata. Evitate l’uso di netbook e palmari, troppo evidenti, la vostra donna potrebbe pensare che vi state annoiando (si arrabbierebbe). Dovete invece fingere felicità, nascondendo abilmente il cellulare nelle pieghe del giubbotto. Alla fine della giornata, avrete speso 1800 € di traffico internet, ma sarete comunque contenti quanti uscite a veder le stelle.

martedì 22 dicembre 2009

Banda larga: avere il coraggio di imitare chi ci sta davanti.

British Telecom ha deciso di investire 1,5 miliardi nello sviluppo della banda larga in Gran Bretagna, in vista delle Olimpiadi del 2012 a Londra. In Italia, invece.

Negli Stati Uniti, il Governo ha deciso di investire subito (nei prossimi 75 giorni!) 2 miliardi di dollari, tra finanziamenti e prestiti, sulla banda larga. In Italia, invece.

In Italia se ne parla.


Link:

Notizia di British Telecom (da IlSole24ore)
Notizia del Governo Usa (da asca.it)

lunedì 21 dicembre 2009

Pensiero ghiacciato: Facebook

Facebook è esattamente lo specchio di chi lo fa. Pensate a una piazza di paese: è bella o brutta a seconda di chi la frequenta. Facebook è così. Se è brutto è merito probabilmente di chi non lo frequenta.

domenica 20 dicembre 2009

Fedora 12 "Spin" batte Lubuntu (sul tempo)


Fedora 12 LXDE Spin (da lxde.org)

Da qualche tempo seguo con interesse l'evoluzione di Lubuntu, la nuova prossima versione di Ubuntu basata su LXDE.

Lubuntu, breve storia fin qui


Lubuntu, Ubuntu con LXDE (invece che con Gnome), è in fase di sviluppo da qualche mese, da quando nel maggio 2009, Mario Behling, lo sviluppatore principale di LXDE, pubblicò sul blog del progetto la notizia del suo incontro a Berlino con Mark Shuttleworth, creatore di Ubuntu. LXDE è un "desktop environment", alternativo a Gnome e KDE, leggero leggero (chissà perché mi viene in mente la pubblicità della margarina), adatto a girare anche su macchine vecchiotte e con poche risorse.
Da quell'incontro nacque prima l'idea e poi il progetto Lubuntu, a cui Canonical ha dedicato un po' di spazio web e tanta pubblicità gratis.
Lubuntu doveva uscire con Ubuntu 9.10 "Karmic Koala", nell'ottobre 2009, ma per ora è stata rilasciata solo una ISO (immagine CD da masterizzare) di test, utile solo a chi vuole provare il sistema.
C'è anche un meta pacchetto "lubuntu-desktop" che si può installare facilmente da una Ubuntu già installata, basta seguire qualche piccola avvertenza (vedi sotto il link alla discussione sul forum di Ubuntu-it, leggete tutto!). Magari se ho tempo prima o poi ne farò una recensione.
Per la versione ufficiale di Lubuntu, si dovrà però aspettare Ubuntu 10.04 "Lucid Lynx".

Fedora 12 LXDE Spin

Anche Fedora ha le sue "variazioni sul tema", come i vari "flavour" di Ubuntu (Kubuntu, Xubuntu, ...). La più recente di questa è Fedora 12 LXDE Spin.

Uscita da qualche settimana, è già balzata al numero 2 nella classifica dei download. Segnale inequivocabile che l'attesa per una versione leggera di Linux è molto alta.



Diamo atto alla bravura di Fedora, che ha già messo in pista la sua interpretazione di LXDE, e attendiamo con ansia di vedere la "nostra". Ho giusto un rottame (PIII 733 Mhz, 192 MB di memoria) da riesumare.



Link:

Sito Lubuntu sul wiki Ubuntu
Notizia del rilascio della ISO di test
Discussione sul forum sull'installazione di Lubuntu
Fedora 12 LXDE Spin

venerdì 18 dicembre 2009

Mark Shuttleworth fa un passo indietro: Jane Silber nuovo CEO di Canonical


Jane Silber con Mark Shuttlewort (a sx - notare i pantaloncini! :-), Kevin Carmony (ex CEO Linspire) e (a dx) Tom Hoyt (ex Dir or European Sales Linspire) - la foto risale al 2005

Come riporta il buon Fabio sul suo blog, Mark Shuttleworth dal suo blog ha annunciato che da marzo 2010 Jane Silber, già COO di Canonical, sarà il nuovo (o la nuova?) CEO di Canonical. Jane sostituirà lo stesso Mark alla guida dell'azienda da lui creata.

Mark

Mark Shuttleworth, fondatore di Canonical e di Ubuntu, ha dichiarato di volersi dedicare, cito testualmente, al "product design, partnerships and customers" (progettazione del prodotto, alleanze e clienti), che sono le cose che più gli piacciono e quelle in cui meglio riesce. Si dice anche fiducioso sul fatto che Jane Silber possa adeguatamente sostituirlo allda guida di Canonical.

Jane

Jane Silber è americana, laureata con master in MBA a Oxford. Dopo aver ricoperto vari ruoli in Canonical, Jane ne diventa la leader. La transazione sarà il più possibile soft, e non cambierà le politiche di sviluppo di Canonical e Ubuntu. Anzi, adesso ci sarà una netta divisione di ruoli tra il leader di Canonical, Jane Silber e il leader della Comunità Ubuntu, Mark Shuttleworth. Questo permetterà a tutti, persone e strutture, di focalizzarsi meglio sui propri obiettivi.


Ubuntu

Secondo le dichiarazioni di entrambi, questo cambiamento non influirà negativamente su Ubuntu. Anzi, la maggiore attenzione dedicata da Mark a Ubuntu potrà solo giovare ad uno sviluppo ancor più rapido ed efficiente della nostra amata distribuzione. Da tenere presente che Mark Shuttleworth è il proprietario di Canonical.


Link:

Post originale di Fabio Marzocca
Post originale di Mark Shuttleworth (in inglese)
Post originale di Jane Silber sul blog di Canonical (in inglese)

giovedì 17 dicembre 2009

Come lo zucchero sul pandoro


Se voi amate il pandoro, sapete che esistono 2 modi leciti per degustare tale dolce. Io li definirei "pagano" e "ortodosso". La prima modalità, tipica dei profani che non hanno le radici culturali necessarie, consiste nell'estrarre il pandoro dal cartone, tagliarlo a fette verticali e mangiarlo. La seconda è uguale alla prima, ma prima di mangiarlo lo si ricopre con un'abbondante pellicola di zucchero a velo. Lo zucchero a velo è fornito in dotazione nella scatola. I pagani ancora si chiedono a cosa serva.

Il pandoro CON lo zucchero a velo è completamente diverso da quello SENZA.

Ebbene, prendete un/una automobilista medio/a. Spolverate lui e la strada con una sottile pellicola di neve, dello stesso spessore dello zucchero a velo sul pandoro.

Diventerà qualcosa di completamente diverso.

Non si spiegherebbe altrimenti come mai stamattina ho impiegato 34 minuti per coprire lo stesso tratto di strada che normalmente copro in 8 minuti (coda compresa).

PS: in ogni caso, prima di mangiare il pandoro, lasciatelo 15-20 minuti sopra un termosifone, con la sua scatola di cartone, come consiglia il fondo della scatola di cartone.

martedì 15 dicembre 2009

"GNU/Linux nights" a Montecchio Maggiore: grande successo alla serata Ubuntu



Ieri sera 14 Dicembre, insieme a Michele Dalla Silvestra, nella bellissima Sala Civica "Corte delle Filande" a Montecchio Maggiore, ho presentato la seconda serata delle "GNU/Linux Nights", serie di eventi dedicati al software libero, e organizzati dal LUG di Vicenza, in collaborazione con la Consulta Giovani di Montecchio Maggiore.

La serata era dedicata a Ubuntu, con una presentazione su storia, filosofia e caratteristiche della nostra distro preferita. Indossati i panni dell'"Ubuntu Guru", mi sono divertito a sorprendere il pubblico con una presentazione Zen. L'approccio pare sia stato quello giusto: informale e veloce, ha tenuto sveglio e attivo il pubblico, almeno 50 persone, impedendo alle ultime file di prendere sonno. Michele poi mi ha aiutato nelle parti più tecniche, fornendo una serie di informazioni che non conoscevo. Per esempio: lo sapevate che nei "winmodem è il microprocessore, anziché un dispositivo specifico, che fischietta e ascolta il segnale sulla linea telefonica". Io no! :-) L'ho solo dovuto fermare quando, facendo una dimostrazione scientifica dell'uso di "Tux Math" è stato più volte aiutato dal pubblico nella soluzione delle operazioni che apparivano. :-))

Scherzi a parte, l'interesse del pubblico è stato molto alto. A riprova di ciò, dopo una iniziale timidezza, le domande sono state parecchie. Da notare poi che il pubblico che assiste alle presentazioni Linux si sta evolvendo. Ieri sera, molti già conoscevano Ubuntu, e ce l'avevano installato sul proprio PC. Queste persone hanno fatto domande ben specifiche e mirate su particolari caratteristiche e compatibilità hardware. In questo campo, ho notato che manca una cultura del funzionamento degli strumenti del software libero, come il wiki e il forum. Purtroppo, una serata di presentazione non è proprio l'ideale per parlare di queste cose. Per risolvere specifici problemi di compatibilità hardware o software bisognerebbe organizzare delle "Install fest". Oppure delle "Officine Linux": le persone portano il PC e si cerca di risolvergli il problema. Sarà sicuramente uno dei prossimi argomenti alle riunione di AVi LUG.

Una cosa che invece non mi ha sorpreso è la poca conoscenza delle più elementari regole di sicurezza informatica. Per alcune persone, la password del proprio account è un'inutile perdita di tempo e un'immensa rottura di scatole. Mi riprometto di fare un post a tal proposito.

Alle 23.00 (si doveva finire alle 22.30...) ci hanno gentilmente chiesto di smetterla, sennò ci sbattevano fuori dalla sala.

Sulla buia e solitaria strada del ritorno a casa, illuminata solo dai fari della mia auto, con il borbottio del diesel in sottofondo, pensavo all'ormai imminente dominio del mondo da parte del software libero. Ma magari stavo dormendo e sognavo.


Link:

Programma delle "GNU/Linux Nights" a Montecchio Maggiore

Cambio

Che bello! Su Facebook si può cambiare facilmente la "destinazione d'uso" di un gruppo, come ha notato Mantellini sul suo blog (vedi link sotto).

Adesso fondo il gruppo "Fan di Carmelo Zappulla" e quando siamo a 1 milione di iscritti lo cambio in "Fan dei Led Zeppelin" (oh yeah!).

PS: è solo uno scherzo, non lo farò mai, anche per rispetto a Carmelo Zappulla.

PS2 delle 12.20: una doverosa precisazione, non entro nel merito del gruppo segnalato da Mantellini, volevo solo segnalare con che facilità con il Web 2.0 si possano strumentalizzare le buone intenzioni di molte brave persone.

Link

Il partito liquido (Manteblog)

domenica 6 dicembre 2009

Uscito il terzo episodio di Ubunchu! (in inglese)

E' finalmente disponibile (in inglese) il terzo episodio del manga "Ubunchu!", di cui vedete qui sopra la copertina.

Il fumetto parla delle vicissitudini di tre gestori di un computer club, che decidono di usare Ubuntu per il loro nuovissimo e super potente server. Il lato divertente è che hanno idee abbastanza diverse sui sistemi operativi, che non mancano mai di esporre in maniera clamorosa.

In questo episodio si parla di come chiedere aiuto quando si hanno problemi con la propria distribuzione preferita, con l'utilizzo dei forum. Si tratta anche della diffusa diffidenza e scetticismo che, almeno all'inizio, circondano questo indispensabile strumento. Come nel passato, anche in questo caso Hiroshi Seo, l'autore del fumetto, colpisce nel segno: sono in molti infatti che evitano i forum per diffidenza, o per timore di passare per ignoranti. A proposito: non è così, provate!

Per adesso, questo numero del fumetto è disponibile solo in giapponese e inglese, ma sono sicuro che vedremo presto la traduzione in italiano. A chi volesse cimentarsi nella traduzione, consiglio di dare un'occhiata a quanto fatto dal traduttore inglese, Martin "Doctor'Mo" Owens, che ha predisposto un foglio elettronico su Google Docs per facilitare e velocizzare la traduzione.

Volontari? :-)


Link:

Terzo episodio (in inglese)
Foglio elettronico per la traduzione di Ubunchu #3
Secondo episodio (in italiano)
Primo episodio (in italiano)

venerdì 4 dicembre 2009

Centri commerciali: manuale di sopravvivenza per uomini (prima parte)

Una richiesta che non si può rifiutare

In occasione delle feste di Natale, i centri commerciali cominciano con le aperture festive. Andare al centro commerciale in occasione delle feste comandate è una delle peggiori sofferenze che si possano infliggere agli uomini. Le donne esplorano con la meticolosità del medico legale tutti e 92 i negozi del centro commerciale (2 in meno del possibile: no negozio di elettronica, no negozio di articoli sportivi), gli uomini le seguono con lo stesso entusiasmo con cui si fanno 92 stazioni della Via Crucis. Le donne si sentono come Julia Roberts in "Pretty woman". Gli uomini come i facchini che le portavano i pacchi.

Le donne lo sanno bene, e infatti arriva puntuale la richiesta:

"Caro, che ne dici se sabato (o domenica) mi porti al centro commerciale? Così compriamo tutti i regali per i nostri amici e parenti!"

(traduzione dal donnese, il linguaggio delle donne, molto simile all'italiano, ma più ricco di sottointesi e omissioni: "Caro, sabato (o domenica) mi porti al centro commerciale. Ho deciso così, e tu puoi solo dire si. Te lo domando solo per cortesia. Se mi dici no, ti pianto il muso per almeno 2 settimane. Così compriamo tutti i regali per i nostri amici e parenti!")

Non rispondete subito, prendete tempo. Per darvi un'idea della gravità della situazione: siete come un negoziatore con dall'altra parte un rapinatore psicopatico rinchiuso in una banca, imbottito di tritolo e con 40 ostaggi. Ogni parola che dite potrebbe essere fatale agli ostaggi. Nel caso specifico, fatale a voi stessi e ai vostri attributi.

Tecniche di temporeggiamento - 1

La prima tecnica consiste nelle "domande di sbarramento", una serie di domande ben assestate, che cercano di mettere in secondo piano l'opzione del centro commerciale, tanto vitale per lei quanto mortale per lui. Qualche esempio:
  • Ma non dovevi andare dal parrucchiere? (si può sostituire "parrucchiere" con "manicure", "pedicure", "farti una lampada", "farti tatuare Babbo Natale sul braccio", "farti un piercieng all'ombelico", tenete annotato quale di questi appuntamenti è già stato smarcato - questa domanda vi dà circa 5 minuti di tempo, sempre meglio che niente)
  • "Mi pareva che tua mamma voleva invitarci a pranzo, vuoi sentirla?" (voi odiate la suocera, ma almeno cucina bene e poi si può sempre parlare di calcio col suocero - questa domanda vi dà circa 2-3 ore di tempo, le donne stanno ore al telefono)
  • Ma hai sentito della Giovanna, che ...? (sparate un nome a caso tra i vostri conoscenti, e raccontate di una voce, di un pettegolezzo che fate finta aver sentito, meglio se riguarda intrighi amorosi, il gossip è per le donne come il calcio per gli uomini, è sempre un buon momento per parlarne - questa domanda vi dà tutto il tempo che volete, a patto che siate molto bugiardi)
  • Ma il pessimismo cosmico del Leopardi è ancora attuale? (questa usatela solo se state parlando con una persona moooolto letterata oppure se dovete agire velocemente - questa domanda è da usare solo nei casi disperati, l'effetto potrebbe essere nullo o catastrofico)
Tecniche di temporeggiamento - 2

La seconda tecnica è più rischiosa, e richiede tempi di reazione molto rapidi, oltre che una faccia tosta da spia russa. Consiste nell'inventarsi un guasto all'automobile, qualcosa che richiede tempi lunghi di riparazione. Valutate bene: il sacrificio è alto - perdere l'uso dell'auto fino alla befana - e richiede la complicità di un meccanico prezzolato.

"Mi dispiace cara, si è rotto lo spinterogeno (nessuna donna sa cos'è uno spinterogeno) della mia DeLorean DMC-12, devo portarla dal meccanico e il pezzo arriverà dopo le feste."

Le donne si sa, odiano guidare, e su questo sono d'accordo con gli uomini, che odiano le donne che guidano. In questo modo guadagnerete qualche giorno, finché la vostra signora valuta se vale la pena di fare 10 chilometri di auto (tra andata e ritorno). Nel frattempo passate alla fase successiva.

Tecniche di fuga laterali - 1

Dal momento che la vostra donna è determinata ad andare al centro commerciale dovete studiare una via di fuga. La più semplice è quella di farvi sostituire da qualcun'altro. Mamma (o suocera) sono da scartare a priori: hanno gusti diversi dalla figlia (o nuora). La soluzione migliore è "l'Amica di salvataggio". Questa Amica, la sua migliore amica, di solito è "solo sua amica", voi la giudicate come una delle persone più pettegole e petulanti al mondo, non la potete proprio sopportare. In compenso ritorna utile come accompagnatrice per tutte.

"Sabato (o domenica) dovrei tagliare il prato (oppure "andare dal commercialista", "andare a donare il sangue"), perché non ci vai con Giovanna?"

Attenzione, anche questa tecnica presenta dei rischi: la vostra donna potrebbe decidere di portare anche la sua Amica, senza esentarvi dall'ingrato compito. Vi ritrovereste quindi a fare il tassista - facchino - cassa-contante-per-il-caffé. La cosa positiva è che comunque potreste fuggire, non appena le due donne varcano la soglia del centro commerciale. Passerebbero ore prima che qualcuno noti la vostra assenza.

Tecniche di fuga laterali - 2

Un'altra tecnica di fuga è fingere la malattia. Cominciate qualche giorno prima lamentandovi di indefiniti malesseri e dolori articolari. Inoltre, mangiate poco, fingendo la nausea. Il giorno prefissato poi, non alzatevi da letto, per nessun motivo, rispondendo con vaghi mugolii a tutte le domande.

Non vi annoio oltre con i dettagli. Questa tecnica già la conoscete dai tempi della scuola, con tutti i trucchi del caso: inghiottire tabacco, mettere il termometro sopra un radiatore o una stufa, sono cose che non devo certo insegnarvi! State però attenti, perché la vostra donna vi metterà alla prova, cercando di provocarvi, anche sessualmente. Non reagite! E' una trappola, se lo fate sappiate che 10 minuti dopo starete viaggiando verso il centro commerciale.

Invece di fingere la malattia, potete provare anche ad ammalarvi veramente. Ovviamente una malattia lieve che però vi consenta di evitare il ben peggiore viaggio al centro commerciale. Per esempio: potreste girare per le strade in mutande in pieno inverno. Questa tecnica è altamente rischiosa, non solo per la salute - i danni a cui andate incontro potrebbero essere permanenti - ma anche per il vostro buon nome: di questi tempi potreste essere scambiati per unA professionista al lavoro. In questo caso, non saprei se augurarvi se è meglio incontrare clienti o agenti.

- - - -

Nella prossima ultima parte del post, vedremo cosa fare nel caso che le tecniche di temporeggiamento e fuga laterali siano clamorosamente fallite.

Stay tuned! :-)

Aggiornamento del 23/12/2009: è uscita la seconda parte, andate subito a leggerla!

domenica 29 novembre 2009

GNU/Linux nights a Montecchio Maggiore

Domani 30 Novembre 2009 a Montecchio Maggiore (VI) cominciano le "GNU/Linux Nights", una serie di 4 serate per presentare, e mostrare dal vivo il Free Software. Lo scopo è avvicinare e sensibilizzare la popolazione di Montecchio e dintorni alla cultura informatica e ai vantaggi che si possono ottenere dalle tecnologie libere. Il ciclo è organizzato dal LUG di Vicenza in collaborazione con il Comune di Montecchio Maggiore.
Il programma è il seguente:
  • lunedì 30 novembre - Introduzione al Software Libero: cos’è il software libero e quali sono le differenze sostanziali dal software proprietario. Relatori: Andrea Agosti, Luca Menini;
  • lunedì 14 dicembre - Ubuntu Linux: come provare, installare ed utilizzare tutti i giorni un sistema operativo completo, libero e gratuito. Relatori: Dario Cavedon, Michele Dalla Silvestra;
  • lunedì 11 gennaio 2010 - Openoffice e Gimp: un prodotto gratuito per la produttività in ufficio e un potentissimo strumento di grafica; Relatori. Alberto Guiotto, Andrea Lazzarotto;
  • lunedì 24 gennaio - GPS, OpenStreetMap e Montecchio “liberata”: un progetto di mappatura del territorio per lavoro e tempo libero, e come Montecchio Maggiore ha liberato i propri dati geografici. Relatori: Flavio Rigolon, Giovanni Fossà.
Le presentazioni sono accessibili a tutti, anzi sono fatte apposta per chi ha poca o nulla dimestichezza con il software libero e i computer in genere.

Durante le serate si terrà anche una "Install fest", in cui chi vuole può portare il proprio PC e installare Linux, con l'aiuto dei soci del LUG di Vicenza.


Link:

Notizia delle serate sul sito del Comune di Montecchio Maggiore (VI)
Notizia delle serate sul sito del LUG Vicenza

domenica 22 novembre 2009

Nicolas Bouvier - La polvere del mondo

La polvere del mondo

Uno strano destino per un magnifico libro

Strano destino per questo magnifico libro. Strano che in Italia sia praticamente sconosciuto, mentre in Francia ha venduto milioni di copia. Ma del resto anche Al Bano ha venduto milioni di dischi in Russia e in Italia non se lo fila (più) nessuno. Strano che la sua casa editrice lo distribuisca con contagocce, neanche fosse riservato a una ristretta elite di appassionati. Con un po’ di marketing decente potrebbe vendere milioni di copie. Strano anche perché su Internet si trovano molte recensioni che lo giudicano “il più bel libro di viaggio di tutti i tempi”, come lo ha definito recentemente anche Giuseppe Cederna nella trasmissione radio “Damasco”.

Nicolas Bouvier sulla Topolino

Il libro è scritto dallo sconosciuto (in Italia) svizzero francofono Nicolas Bouvier, che oltre scrittore è stato anche fotografo e iconografo. Completano il libro, gli stupendi disegni di Thierry Vernet, pittore francese, e suo compagno di viaggio. Il viaggio è quello che compiono appunto Bouvier e Vernet, partendo da Sarajevo nel giugno del 1953, fino al Khyber Pass in Afganistan un anno e mezzo più tardi, nel dicembre del 1954. In mezzo, migliaia di chilometri percorsi a bordo, o spesso spingendo, una Fiat Topolino, che, per tener fede alla qualità del marchio, li lascia molto spesso a piedi, tanto che sono costretti a smontarla e rimontarla più volte, anche con l’aiuto di pezzi di ricambio e meccanici approssimativi.
Il libro comincia e finisce con Bouvier solo, mentre legge una lettera dell’amico Vernet che lo invita a raggiungerlo in un posto stupendo, declamandone la bellezza. E comincia il viaggio. Un viaggio nello spazio, passando per città come Sarajevo, Istanbul (Costantinopoli), Tabriz, Isfahan, Teheran, Kabul. Un viaggio nel tempo, che descrive queste città molto diverse da come le conosciamo sentendo le tragiche cronache dei giorni nostri. Città magnifiche, culture antiche e diverse, migliaia di anni avanti rispetto al medioevo moderno che stanno e che stiamo vivendo oggi. Il taglio del racconto che le descrive è completamente diverso dall’attuale, senza quel fanatismo religioso – a volte esagerato – che condisce ogni servizio proposto dal moderno giornalismo occidentale, senza i bollettini di guerra che costituiscono le corrispondenze attuali.

Come l’ambra cattura un istante di vita, così la scrittura di Bouvier cattura la magia delle emozioni e la tramanda intatta, diventando sempre più preziosa col passare del tempo. Occhi arguti che osservano talvolta con candore poetico e talaltra con ironia tagliente.

Il libro si legge facilmente, nonostante (per me) qualche parola da dizionario. Alcune frasi si devono leggere 3-4 volte tanto sono belle, non ne trascrivo nessuna, per non rubare il godere di scoprirle da soli. Un libro da non perdere.


Links:

La mia libreria su anobii

mercoledì 18 novembre 2009

Serata Ubuntu Linux a Lonigo

Giovedì 3 dicembre 2009, alle 20,30, presso la Sala Congressi di piazza Garibaldi a Lonigo (Vicenza) si terrà una serata di presentazione sul Software Libero e Ubuntu Linux.

L'evento è rivolto a tutti, specie a chi non ha ancora nessuna esperienza su Linux e Software Libero. Con l'occasione si potrà toccare con mano la solida realtà del software libero, la facilità dell'utilizzo alla portata di tutti.

Nell'occasione, sarà anche presentata la locale comunità di supporto a Linux e Software Libero, e i futuri progetti della stessa.


Link:

Lonigo Linux

lunedì 16 novembre 2009

Per chi suona la banda(na)

Dopo aver agonizzato a lungo nei cassetti ministeriali (in legno di mogano intarsiato, una prematura bara di lusso), la Banda Larga italiana ha ripreso il giusto vigore necessario per... arrivare al più vicino cimitero. Le vicende sono note, ma vorrei riepilogarle. Visto che si tratta pur sempre di una "Banda", le accompagno con una degna colonna sonora che danno il nome ai paragrafi.

Per chi si è perso qualche puntata, in fondo trova i link ai miei post precedenti sull'argomento. Oppure googlate un po' sulla rete.

Overture dall'opera "Guglielmo Tell" - Gioacchino Rossini

Si parte in pompa magna: il Governo affida a Francesco Caio, il miglior (più costoso?) consulente del settore, uno studio di fattibilità sul futuro della Banda Larga in Italia. Lo stesso Caio aveva appena finito un lavoro simile per la Gran Bretagna. Dal suo lavoro, è nato il piano "Digital Britain" che si prefigge di portare a tutti i cittadini di sua Maestà la banda larga a minimo 2 Mbit/s entro il 2012.
Il buon Caio si mette all'opera, e il 17 marzo 2009 consegna al Governo quello che viene definito il "Piano Caio" (che fantasia!), in cui consiglia 3 possibili strade per la Banda Larga:
  1. "Leadership europea": creazione di una rete di tipo Ftth (fiber to the home), in parte in fibra ottica e in parte in rame, per coprire circa cento città e arrivare al 50% delle case italiane;
  2. "Per non arretrare in Europa": copertura del 25% delle abitazioni con una rete in fibra di nuova generazione;
  3. "Flessibilità sul territorio": promuovere la nascita di reti locali per la copertura di 10-15 città, grazie a partnership tra Telecom Italia e privati, con un investimento pubblico limitato.
Adagio in sol minore (o "Adagio di Albinoni") - Remo Giazotto

A questo punto il ritmo rallenta fino a quasi rallentare. Il "Piano Caio", in qualunque sua soluzione, prevede investimenti importanti. La prima, la più ambiziosa costa 10 miliardi di euro in 5 anni, e poi giù a scalare per le altre due. Questa soluzione prevede addirittura lo scorporo da Telecom Italia della rete in fibra ottica.

Il Governo prende tempo, lascia riposare (in pace) il piano in un cassetto per molti mesi, neanche fosse un buon vino (o un moribondo). Il piano, in una qualunque di quelle ipotesi, è giudicato troppo oneroso. In controtendenza mondiale, nessuno al Governo è realmente convinto che la banda larga possa apportare un qualche tipo di vantaggio all'Italia. Il "Piano Caio" è secretato, e lo resta fino a che wikileaks non lo pubblica su Internet. Senza questa mossa, il piano probabilmente non sarebbe mai stato reso pubblico.

A Giugno il Governo presenta il "Piano Romani" (dal nome del Sottosegretario alle telecomunicazioni), alla presenza a denti stretti di Francesco Caio. Il Governo butta sul tavolo 800 milioni di finanziamenti, più altrettanti da finanziamenti europei e privati, per un totale di circa 1,4 miliardi di euro. Caio prende la parcella e scappa, senza rilasciare dichiarazioni.
Il piano è un deciso ridimensionamento delle ambizioni iniziali di banda larga, niente più ipotesi di mega cablaggi in fibra ottica, ma un ben più modesto obiettivo di portare la banda larga a 2 Mb/s in tutte le case degli italiani, anche con il vetusto doppino in rame.

Dopo questo, di fatto, non succede nulla. Gli 800 milioni rimbalzano da un CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, cioè il Governo stesso) all'altro, senza trovare mai il momento giusto per essere approvati. Se si vedono i verbali del CIPE (disponibili su Internet), neanche se ne accenna.

You shook me all night long - AC/DC

Un colpo deciso al torpore lo da' con un colpo di rimbalzo il Ministro alle Comunicazione finlandese che dichiara non solo che entro il 2010 tutti i Finlandesi avranno accesso alla Rete ad almeno 1 Mb/s, ma anche che la stessa deve essere considerata un diritto per tutti, che lo Stato deve garantire come "servizio universale" (allo stesso livello di acqua, luce e gas).

Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, lo considera un affronto personale, e rilancia, promettendo per l'Italia un prossimo futuro con accesso alla rete ad almeno 2 Mb/s (Finlandesi "doppiati"!) in tutta Italia. Dal canto suo, il Ministro ha in mente il piano "e-Gov 2012", che mira ad efficientare la Pubblica Amministrazione, con notevole risparmio di soldi dello Stato e notevoli risparmi di soldi e tempo per i cittadini.

Tanta velleità viene smorzata a inizio novembre dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta che dichiara: ''C'è un piano per la banda larga e uno stanziamento nel bilancio. Ma è stato concepito prima della crisi (invece il piano è stato fatto tra a fine dell'anno scorso e marzo del 2009, in piena crisi n.d.a.) e, come su tutti i piani, va fatto ora un momento di riflessione in funzione della diversa scala di priorità che dalla crisi è emersa''. La crisi ''ci ha obbligato a cambiare l'ordine delle priorità del governo per fare gli investimenti necessari a uscirne. Abbiamo detto: 'bocce ferme'. I soldi stanno lì. Se le cose migliorano, usciti dalla crisi, si può riprendere un ordine normale delle priorità e la prima è la banda larga. Lo faremo quando sapremo che quelle risorse non dovranno essere occupate per risolvere le questioni sociali, l'occupazione che sono le prime nostre preoccuapazioni''."

In sostanza, il Governo considera la banda larga un lusso che l'Italia non si può permettere, piuttosto che uno strumento per uscire appunto dalla crisi.

It's the End of the World as We Know It (And I Feel Fine) - R.E.M.

A questo punto si scatena un'ondata di dichiarazioni che ricordano la Torre di Babele. Se si guarda la rassegna stampa sull'argomento (io lo faccio ogni giorno) ci sono dichiarazioni di politici, di destra centro e sinistra, imprenditori, associazioni di imprenditori, e associazioni dei consumatori, associazioni delle casalinghe e quant'altro. Non ho visto solo il comunicato stampa dell'Associazione Tamburello di Montegrotto Terme.

Ognuno di questi dice sostanzialmente la stessa cosa: "La banda larga è indispensabile allo sviluppo del Paese". Una ridda di voci che fa scandalo, se la si paragona al silenzio dei mesi scorsi. Purtroppo, non cambia di una virgola la posizione del Governo. Se si legge sul verbale dell'ultima riunione del CIPE (06 Novembre 2009): "Il Comitato ha inoltre preso atto [dell'] informativa del Ministro dello sviluppo economico in merito alla necessità di dare sollecita attuazione ad alcune previsioni legislative concernenti il piano nazionale banda larga [..]".

Questa è la prima volta in cui la banda larga compare ufficialmente nei varbali del CIPE. Tanto è alto l'interesse del Governo su questo tema.

A questo punto il film (dovrei dire "la telenovela") si interrompe. Non ho ancora il pezzo giusto per la colonna sonora. Difficilmente sarà "La marcia trionfale".


Link:

Articolo sul "Piano Caio" (Punto Informatico)
TV digitale VS Banda Larga
Presentazione del "Piano Caio"
NON decisione del Governo
Banda larga a Roma
Banda larga in Finlandia

martedì 10 novembre 2009

Il muro di Berlino è caduto, ma quanti ne costruiamo ogni giorno

20 anni fa cadde il muro di Berlino. Adesso siamo tutti lì, a celebrarne l'allegro funerale. Si dice che ha segnato una svolta nella civiltà e nella costruzione della nuova Europa.

La società è migliorata? Ci sono muri ovunque:
muri di ignoranza e pregiudizio
muri di indifferenza verso chi soffre
muri di ipocrisia di chi governa e muri di ipocrisia di chi benedice chi governa
muri di difesa contro lo straniero, non più il comunista bolscevico ma l'immigrato morto di fame

Memorabile il concerto organizzato da Roger Waters pochi mesi dopo, a Berlino per festeggiare la caduta del muro, gli Scorpions che arrivano in limousine direttamente sul palco. Roger "Pink" Waters che dall'alto del successo cade nel baratro della droga e dell'isolamento, e ogni scalino che percorre verso il basso è un mattone che va su, in alto, a costruirgli il muro attorno. Fino a isolarlo completamente.
L'opera rock "The Wall", sembra fatta apposta per celebrare quanti muri restano ancora da abbattere, dentro e fuori di noi. E' triste constatare che per un muro che cade da una parte (Berlino), se ne costruisce un altro da qualche altra (Palestina).

Se davvero siamo migliorati, beh, abbiamo ancora tanta strada da fare.

Link:

"The Wall" su Wikipedia
"Live in Berlin" su Wikipedia

venerdì 6 novembre 2009

Anche Ubuntu nel suo piccolo...

... ha la sua visibilità sui media nazionali!

Nonostante la pubblicità pervasiva dell'altro sistema operativo, che per giorni ha saturato tutti i canali di informazione mondiale, qualcosa si comincia a intravedere tra le crepe. Brevi apparizioni qua e là che solo l'orecchio e l'occhio allenato possono cogliere. O chi ha informazioni di prima mano! :-)

Prima in Radio...

Il 28 ottobre scorso, la trasmissione Caterpillar su RADIO2, aveva presentato la nuova versione di Ubuntu 9.10 Karmic Koala. Da segnalare la partecipazione del "Grande Burattinaio" Fabio Marzocca ;-) che da dietro le quinte, tramite empathy, metteva le parole in bocca al giornalista.


... poi in TV!

Ancor meglio, oggi 6 Novembre 2009, a Neapolis su RAI3, è stato presentata Ubuntu 9.10 con una simpatica partecipazione di Flavia Weisghizzi, Suprema Adepta della Comunità Italiana e Internazionale di Ubuntu, Capo dell'Ufficio Stampa di Ubuntu-it, nonché Scrittrice e Coautrice di "Ubuntu 9.10 Guida Compatta" (ho dimenticato qualcosa??).

Per chi vuole, qui sotto il link al video integrale, in attesa di essere caricato su Youtube.


Link:

Post su Ubuntu a Caterpillar (con podcast)
Podcast di Ubuntu a Neapolis (video di circa 24 MB)

mercoledì 4 novembre 2009

Un brutto colpo

Immagine dal Japan Linux Simposium

La foto dell'anno

Oggi ho aperto la posta, e il primo messaggio che leggo mi porta a l'immagine di cui sopra...
Sono rimasto a bocca aperta...
Un colpo allo stomaco mi avrebbe fatto meno male!
Guardo meglio la foto...
Ma sì, è proprio Lui, con la "L" maiuscola!
L'inventore di Linux!
Il Paladino dell'Open Source!
Il sogno fattosi realtà di ogni geek!
Linus Torvalds!
Quello che sta facendo tremare le gambe a Microsoft!
...
Si fa fotografare sorridente con...
Neanche nei miei peggiori incubi!
IN-CRE-DI-BI-LE
Non è un fotomontaggio, ho controllato 10 volte, sarebbero stati troppo bravi...
Vabbé che è finlandese.
Di etnia svedese.
Mica italiano, noi sì che abbiamo un certo rigore. Almeno in quello!
Vabbé che vive da tempo negli Stati Uniti.
Si sarà fatto condizionare...
Ormai a tutti gli effetti è americano!
Certo che però vi vuole un bel coraggio.
...
Dopo questa foto, in molti abbandoneranno il software libero!
Di sicuro, almeno tutte le donne...
Ma farsi fotografare così...

CON I CALZINI BIANCHI E I SANDALI!

Scherzetto! :-)

Si, l'immagine è vera, e quello è Linus. Ma è solo uno scerzo!
Calzini bianchi e sandali sono veri, purtroppo.

La disascalia originale della foto, fatta al Japan Linux Simposiun dice:
"Microsoft tried to torpedo the success of the Japan Linux Symposium by launching their Windows 7 product that same day. They even had setup a big promotion booth across the street from the conference center.
During a break, we decided to make some fun of Microsoft and dragged Linus over there. When we arrived there, Linus was sold immediately on the product as you can see in the picture. At least that's what the sales guy thought. He obviously had no idea who he was dealing with. But in the end Linus surprisingly did not buy a copy. Wise man!"

"
Microsoft ha cercato di boicottare il successo del Japan Linux Symposium (conferenza organizzata dalla Linux Foundation nell'ottobre scorso, ndt) lanciando Windows 7 negli stessi giorni. Avevano persino installato uno stand promozionale enorme sulla strada dal centro conferenze.
Durante una pausa, abbiamo deciso di fare uno scherzo a Microsoft e abbiamo trascinato lì Linus. Quando siamo arrivati, Linus si è subito venduto, come potete vedere nella foto. Almeno questo è quello che il tizio dello stand pensava. Lui, ovviamente, non aveva idea con chi aveva a che fare. Ma alla fine Linus sorprendentemente non ha acquistato una copia. Che uomo saggio!" (trad. by Dario Cavedon)

lunedì 2 novembre 2009

Non ho bisogno di denaro.

Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931 – Milano, 1º novembre 2009)

sabato 31 ottobre 2009

Intervista doppia a Flavia & Luca, i magnifici autori del libro "Ubuntu Linux 9.10"

Breve storia dello scoop del secolo.

La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno: Flavia (Weisghizzi) e Luca (Ferretti), due tra le personalità più estroverse e acclamate della Comunità italiana Ubuntu-it hanno scritto un libro "Ubuntu Linux 9.10"! Esce praticamente in contemporanea all'uscita di Ubuntu 9.10 "Karmic Koala".

Volo in libreria per documentarmi, ma l'entusiasmo dura fino allo scaffale del reparto "Informatica": tutta la documentazione possibile immaginabile sul mondo informatico, purché non parli di Linux. Nessun libro che parli del nostro amato pinguino! Tanto meno il nuovo libro ubuntero.
La strada per il dominio del mondo è ancora abbastanza lunga!

L'illuminazione.

Ma perché non ci ho pensato prima? Scrivo 2 righe a Flavia e Luca e mi faccio spiegare com'è il libro! Anzi, gli faccio una serie di domande a tappeto.
Anzi...
Anzi...
Gli faccio un'intervista doppia sul modello di quella trasmissione lì, con quella là, che prima c'era quell'altra, e con quei 2 lì che fanno gli scemi.
Si, mi avete capito.
No, non è il telegiornale!
Mi metto gli occhiali scuri, e il gioco è fatto!

L'intervista doppia.

Blog: Presentatevi, chi siete?
Flavia Weisghizzi: Piacere, Flavia Weisghizzi, per servirvi!
Luca Ferretti: Salve sono Luca e tu (donna) sei molto lieta.

Bl: Che lavoro fate per vivere? (mica sarete scrittori professionisti, spero!)
FW: Imbrattapagine ovviamente! Bè, mica solo quelle, pure l'etere se capita a portata di voce...
LF: Ecco questo pregiudica un po' il test... Aspirerei al ruolo di uomo di fatica in una casa di riposo.

Bl: Qual è la vostra ultima opera editoriale? :-)
FW: Aspetta... La piazza di pietra? No, scusa... Parlando di nuvole? Neppure... ah sì! Fedora for dummies... Ubuntu Linux 9.10 guida compatta (per il professionista...) Hoepli editore :)
LF: Opera?
(per chi avesse dubbi dopo queste risposte, stiamo parlando di "Ubuntu Linux 9.10 Guida Compatta"...)

Bl: Chi ha avuto l'idea del libro?
FW: Milo? Diciamo che ci è capitato tra capo e collo e lo abbiamo coccolato un po'...
LF: Di certo non io... a me hanno solo detto “Che hai da fare questa estate?”

Bl: Chi l'ha scritto?
FW: Io tutto io, solo io nient'altro che io (oddio, attento agli occhi, sto naso così lungo...)
LF: Flavia. E anche un po' il correttore ortografico di Microsoft Word 2007 (versione di valutazione... in prova 60 gg).
(l'ideale per scrivere un libro su Linux! se Stallman leggesse queste parole...)

Bl: Com'è fatto il libro?
FW: Eh, c'è la copertina, le pagine dentro, la prefazione di Fabio Marzocca. Se poi lo apri ci sono le immagini (purtroppo in B/N) e un sacco di lettere nere su sfondo bianco....
LF: Verde... anche se avremmo preferito un caldo color castagna...
(due cime! era chiaro che la domanda è "come è strutturato il libro?", lasciamo perdere, andiamo avanti)

Bl: Quale parte del libro preferite?
FW: Il primo capitolo... quello introduttivo su tutto quello che è Ubuntu e come è diventato nel tempo... Un ottimo modo per tirare le fila di tutto il nostro lavoro... mi è piaciuto un sacco scriverlo!
LF: Le schermate... non immaginate quanti easter egg ci sono nascosti...

Bl: Perché la gente dovrebbe comprarlo?
FW: Perché l'abbiamo scritto io e Luca no? Va bè, perché è utile e poi perché parla della comunità di Ubuntu-it!
LF: Perché è l'unico libro che spiega in maniera chiara e dettagliata come funziona APT (e ricordate che gli alieni non esistono)
(ecco l'elle.uca che conosco! alzi la mano chi ha capito la battuta sugli alieni!)

Bl: Quanto avete pagato Hoepli per pubblicarvi il libro?
FW: Volevano l'anima... ma stiamo contrattando...
LF: Ci si era accordati su un paio di prosciutti di Norcia e un sacco di castagne, io avevo anche offerto qualche fungo porcino, ma Flavia ha detto che se erano di quelli raccolti da me, c'era il rischio di avvelenare tutti.

Bl: Qualcuno ha già comprato il libro, a parte voi e i vostri parenti?
FW: mmm, hai la domanda di riserva?
LF: Eh, visto che non abbiamo ancora ricevuto critiche per le *cough*sciocchezze*cough* che ci sono scritte, direi di no.

Bl: Pensate di fare qualcos'altro insieme?
FW: Eh... Andare a festeggiare l'uscita del libro, tanto per cominciare!
LF: No... Ma sei matto? Un altro giorno con la Weisghizzi e mi avrebbe chiesto l'affitto.

Bl: Flavia, cosa ti piace di Luca?
FW: I boccoli! (Mica vorrai davvero che dica la professionalità???)

Bl: Luca, cosa ti piace di Flavia?
LF: Il cervello... con un buon chianti...[cit]

Bl: Flavia, cosa non ti piace di Luca?
FW: Nulla.... è meraviglioso come è...tecnicamente perfetto (Dario, ma hai mai visto Luca? Ti metteresti mai contro 1,90 di muscoli e boccoli?)
(no, soprattutto contro i boccoli!)

Bl: Luca, cosa non ti piace di Flavia?
LF: Il fatto che odia i punti e virgola. Me li ha fatti togliere tutti.

Bl: Come avete festeggiato l'uscita del libro?
FW: Facendo quella cosa top secret in quel luogo top secret!
LF: Per ora non posso rivelarlo. Abbiamo girato un video, stiamo cercando di venderlo a qualche agenzia fotografica. Oooops...
(acc... mi son fatto predere la mano, peggio di Signorini a Verissimo, aspetta che risollevo il livello dell'intervista)

Bl: Flavia, ma riesci a capire sempre quello che dice/scrive Luca?
FW: Oh sì sempre! Lucaaaaa, passami il dizionarioooooo!

Bl: Luca, ma come fai a sopportare Flavia-la-precisina?
LF: È semplicissimo. Flavia ha una katana.

Bl: Flavia, qual è il maggior pregio di Luca?
FW: È infaticabile... non ha una fine...
(il sogno di ogni donna!)

Bl: Luca, qual è il maggior pregio di Flavia?
LF: La capacità di tirare fuori il meglio da chi la circonda. Anche senza katana.
(non so se sia il sogno di ogni uomo...)

Bl: Flavia, qual è il peggior difetto di Luca?
FW: È testardo! Che capoccia che ha!

Bl: Luca, qual è il peggior difetto di Flavia?
LF: L'ho già detto che ha una katana? OK allora... ammesso sia un difetto, lava i piatti con il Cif.
(aaaaagh! spero non mi inviti a mangiare a casa sua!)

Bl: Flavia, fai un complimento a Luca.
FW: Sei un vulcano!

Bl: Luca, fai un complimento a Flavia.
LF: Parolaia!

(l'intervista finisce qui, avevo altre 237 domande, ma Flavia ha cominciato a lucidare con insistenza la katana, e ho pensato che forse si era fatto un po' tardi)

Bl: Grazie di aver dedicato parte del vostro prezioso tempo a questa intervista! Anche da parte dei lettori che sono arrivati a leggere fin qua. Ciao alla prossima!

Sconto!

Per finire una chicca imperdibile: fino al 24 Novembre, Hoepli offre uno sconto del 25% sul prezzo di copertina a chi compra il libro su Internet. Andate alla pagina sul wiki qui sotto per tutte le informazioni a proposito.


Link:

Il libro "Ubuntu Linux 9.10" sul wiki Ubuntu-it

giovedì 29 ottobre 2009

Ubuntu-it su Caterpillar: disponibile il podcast

Come avevo annunciato nel post precedente, ieri sera 28 ottobre 2009 alle 19.00 a Caterpillar su Radio 2 in diretta nazionale è stato presentata Ubuntu 9.10 Karmic Koala, con la partecipazione straordinaria di Fabio Marzocca, prestigioso e autorevole membro della Comunità Ubuntu-it. Fabio era collegato con Marco Ardemagni, uno dei conduttori della trasmissione, via chat usando ovviamente Ubuntu 9.10 e Empathy, il nuovo client predefinito di istant messanging.

Pur essendo una trasmissione "un po' sopra le righe" (Fabio ha usato parole leggermente diverse), Caterpillar è davvero una buona trasmissione e i giornalisti di Caterpillar, Massimo Cirri, Filippo Solibello e il già citato Ardemagni sono delle persone in gamba, riuscendo a coniugare con sapienza informazione e divertimento. Anche se la macchina mediatica in questi giorni era occupata a parlare di altro, Ubuntu ha avuto una buona pubblicità.

Il podcast completo della presentazione è disponibile sul blog di Fabio (link qui sotto).


Link:

Ubuntu-it a Caterpillar

mercoledì 28 ottobre 2009

Ultim'ora clamorosa: Ubuntu-it su Caterpillar - RADIO2

Voci bene informate riferiscono una notizia CLA-MO-RO-SA: stasera su RADIO2, durante la trasmissione Caterpillar, sarà intervistato un prestigioso e autorevole membro della Comunità Italiana Ubuntu-it.

Non è ancora nota l'ora in cui ci sarà l'intervista, né il contenuto, anche se le solite voci dicono che si parlerà dell'imminente uscita di Ubuntu 9.10 Karmic Koala.

Tutti gli appassionati della nostra amata distribuzione si sintonizzino quindi su RADIO2, dalle 18.00 alle 19.30, ne sentiremo delle belle!


Link:

Sito web di Caterpillar

martedì 27 ottobre 2009

Kubuntu 9.10 "Karmic Koala": ecco la Release Candidate

Non so se Jonathan "Kubuntu-sono-io" Riddell sia più orgoglioso della sua Kubuntu o del suo Kayac. La foto che vedete qui sopra, lo ritrae mentre scende le rapide di un tumultuoso torrente. La stessa foto è stata usata per annunciare ufficialmente l'uscita della Release Candidate di Kubuntu 9.10 "Karmic Koala", avvenuta il 22 ottobre 2009.

Kubuntu è una distribuzione Linux, che usa KDE come "desktop manager", sorella minore di Ubuntu, che invece utilizza Gnome per lo stesso compito. Tra qualche giorno, il 29 ottobre 2009, uscirà il nuovo rilascio della famiglia Ubuntu, la versione 9.10. Come un bambino che aspetta il regalo di compleanno, sono andato a sbirciare le novità della Release Candidate (RC), in attesa del rilascio ufficiale. E' da ricordare infatti che tutte le versioni Alpha e la RC fin qui uscite sono versioni intermedie di sviluppo, e quindi devono essere usate solo per fare prove e aiutare nella risoluzione degli errori. Ecco le principali novità.

KDE 4.3.2: nuova versione di manutenzione della serie 4.3, nessuna significativa miglioria se non ancora più stabilità nell'utilizzo di tutti i giorni.

Netbook technical preview:
la versione di Kubuntu 9.10 per netbook, la prima mai rilasciata, è stata retrocessa al grado di "technical preview" (anteprima tecnica), un modo elegante per definire una versione incompleta e instabile, destinata a chi vuole provare, ma con nessuna garanzia di affidabilità. Utilizza KDE4.3, quindi ha la stessa base della versione per desktop. Ma usa anche il nuovo componente "Plasma Netbook", per la gestione del desktop su monitor a 9 e 10 pollici. Memori del recente passato, quando si era scelta la stessa strada per KDE4 su Kubuntu, diffido chiunque ad installarla su un netbook. A meno che non si voglia provare "a fare un giro" e dare una mano nello sviluppo.
La versione stabile del nuovo componente Plasma Netbook sarà rilasciata a Gennaio 2010 con KDE4.4, e quindi il primo rilascio per esseri umani di Kubuntu Netbook Edition sarà con "Lucid Lynx" 10.04 ad Aprile 2010.

Social from the start:
Kubuntu 9.10 includerà una serie di strumenti già pronti destinati al "social networking"... sì, insomma Facebook, Twitter e fratelli. In particolare:
  • il widget (= piccolo componente grafico) KDE Microblogging Plasma, per Twitter e Identi.ca, già disponibile all'accensione del sistema;
  • il widget Facebook Plasma, per essere connessi ai vostri amici e conoscenti (e farvi i fatti loro) da KDE senza bisogno di aprire un browser;
  • il plugin (= componente aggiuntivo) Facebook Kopete per Kopete, programma di chat multiprotocollo (= si può connettere a più reti); questo componente è ancora sperimentale, quindi non fateci troppo conto;
  • il widget Google Calendar Plasma, per gestire la vostra agenda Google direttamente da KDE;
  • il programma Choqok, per la gestione completa di microblogging;
  • i plugin KDE per Gwenview e Digikam, che consentono di connettersi direttamente ai siti come Flickr, per gestire le proprie foto.
Integrazione OpenOffice - KDE: sono stati migliorati i temi e le icone di Open Office 3.1.1, la suite per ufficio di Kubuntu, per renderli più omogenei al tema di KDE Oxygen. Adesso Open Office sembra quasi un'applicazione fatta apposta per KDE!

Sistema di notifiche unificato: le notifiche sul desktop (= messaggi che appaiono al verificarsi di determinati eventi, come per esempio l'arrivo di una email, oppure la connessione alla rete) sono state unificate per le applicazioni che girano su KDE e Gnome.

Nuovo look per il programma di installazione: il programma di installazione di Kubuntu è stato rinnovato nell'aspetto, adattandolo al tema di Kubuntu.

Amarok 2.2: nuova versione del player musicale per eccellenza di KDE, con tantissimi nuove funzioni, che non sto qua ad elencare. Vi dirò solo che alcune di queste sono anche utili, magari in un prossimo post ne parlerò in maniera più approfondita.

KPackageKit: il nuovo programma per la gestione degli aggiornamenti è stato migliorato e consolidato. Inoltre sono stati aggiunti gli indispensabili effetti speciali come animazioni e notifiche, come avremmo potuto vivere senza?

K3b: una delle ultime applicazioni con un look old-style, K3b, il programma di masterizzazione per eccellenza, ha finalmente rinnovato la sua immagine, adottando la GUI di KDE4.

Userconfig: per i nostalgici di KDE3, è stato riesumato "Userconfig", lo strumento per la gestione degli utenti, un po' di fondotinta KDE4 è il gioco è fatto.

Network manager: qualche intervento per correggere alcuni errori e migliorarne l'affidabilità.

Integrazione GTK+: miglioramento dell'integrazione delle applicazioni Gnome in Kubuntu, grazie all'uso del tema QTCurve (simile al tema Oxygen di KDE), e alla possibilità di configurare lo stile delle applicazioni Gnome dal pannello di controllo KDE.

Programma di installazione per Firefox: il browser predefinito di Kubuntu è il redivivo Konqueror; per motivi di spazio, sul CD non c'è Firefox. I programmatori di Kubuntu hanno pensato a chi non se ne vuole privare: è stato creato un programma di installazione dedicato, accessibile dalla voce del menu "Internet", al posto del più corposo browser. In questo modo, tutti i fan del "panda rosso" possono installare il programma molto facilmente.

In generale, si nota uno sforzo notevole nel rendere Kubuntu più piacevole possibile, e soprattutto più armonioso, evitando le brutture come possono essere le applicazioni con l'interfaccia utente KDE3. Questo d'altro canto, serve anche ai programmatori per fare le pulizie in casa, evitando di tenersi le librerie di KDE3 sempre tra i piedi.

La prova della verità sarà comunque l'uscita ufficiale del 29 ottobre, quando si potrà scaricare la versione 9.10 finale. Restate sintonizzati, è mia intenzione fare un test completo sul campo.


Link:

Note ufficiali di rilascio di Kubuntu 9.10 Release Candidate
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