martedì 2 febbraio 2010

Caccia: un'altra legge a favore dei cacciatori

Il Parlamento deve essere pieno di cacciatori.
Oppure, i cacciatori rimasti (circa 6-700 mila) hanno un'influenza tale da condizionare, in peggio, le leggi a tutela della fauna selvatica.

Non riesco a trovare altre spiegazioni all'iniquità di una legge che, se approvata, potrebbe addirittura estendere a tutto l'anno il periodo in cui si può cacciare (adesso è di massimo 5 mesi).

L'attuale Governo non è nuovo alla liberalizzazione sulla caccia. Mi pare, ma ammetto l'ignoranza, che questa sia l'unica liberalizzazione che il Governo abbia varato (o tentato di varare) nel corso della suo mandato. L'anno scorso, s'era tentata una legge, la "legge Orsi", già soprannominata "sparatutto" (vedi mio posto qui sotto), che per fortuna era naufragata prima di arrivare al voto in Parlamento.

Adesso ci risiamo. Con la scusa di approvare una legge per recepire la normativa europea in materia di caccia, in sede di Commissione Politiche Comunitarie è stata approvata una legge con un emendamento che prevede la possibilità di estendere a tutto l'anno il periodo della caccia.

La legge è già stata fortemente criticata, sia dall'opposizione che dalla stessa maggioranza. Lo stesso Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha detto "Giudico quanto accaduto in aula un grave colpo di mano. Quel testo va ricorretto alla Camera, reintroducendo le garanzie che erano previste specie sulla tutela delle specie protette e delle specie migratorie, che sono il fulcro di quella biodiversità di cui, tra l'altro, quest'anno si celebra l'Anno Mondiale".

Riesce impossibile giustificare un tale provvedimento, se non si mettono in campo malizia, incompetenza e ignoranza. E una buona dose di menefreghismo.


Link:

Articolo sulla nuova legge
Articolo sugli "ammonimenti" europei
Critiche alla legge dall'Arcicaccia
Mio post sulla "Sparatutto" del 2009

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,

non so come effettivamente stiano le cose in parlamento e ignoro il contenuto della proposta. Vorrei fare (da NON-cacciatore e da persona lontanissima dalle "idee" di questo governo) una riflessione un po' più generale.

Sicuramente una stagione di caccia ininterrotta non è sostenibile dal punto di vista ambientale ma spesso si parte a testa bassa contro i cacciatori, additandoli come il male, senza la dovuta cautela.
Si dimentica - o si ignora proprio... - che la caccia (quella regolamentata) è spesso usata come strumento di controllo delle specie invasive nelle aree naturali protette e che i proventi delle licenze e dei tesserini annuali (non so se si chiamano proprio così) danno un contributo alla salvaguardia di specie più delicate.
Insomma, il succo è: cerchiamo di staccarci dalla visione "ecologista" (ecologista != ecologo/studioso), evitiamo di saltare sulla sedia al solo udire la parola "caccia" o "pesca" e valutiamo caso per caso.

Dario Cavedon ha detto...

@ Anonimo

Non ce l'ho con i cacciatori. E non ce l'ho nemmeno con la caccia, in sé. Il problema sono leggi come queste, fatte un po' a casaccio, che creano solo danni, e scontentano tutti, cacciatori compresi (vedi le dichiarazioni di Arcicaccia).

Anonimo ha detto...

Secondo me invece dovrebbero fare delle aree ben precise dove far cacciare,invece di fare invadere dai cacciatori la proprietà privata altrui,come se fosse la loro e magari danneggiandola pure.

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